Suor Teresita è la monaca di clausura che vive da più tempo in un monastero: 84 anni, un vero record. Ha 103 anni e continua a vivere nel convento in cui ha trascorso tutta la vita, a Buenafuente del Sistal (Guadalajara, Spagna).
Appartiene all'Ordine cistercense ed è stata per più di 20 anni superiora della sua comunità religiosa. Spagnola nata a Foronda (Álava), ha collaborato con altre nove monache di clausura a un libro intitolato “¿Qué hace una chica como tú en un sitio como éste?” (“Che cosa ci fa una ragazza come te in un posto come questo?”, LibrosLibres) per spiegare la ricchezza interiore e la felicità che comporta vita contemplativa.
In quel tempo Gesù disse: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo, infatti, è dolce, e il mio peso leggero” (Mt 11,25-30).
La missione della Chiesa deve essere più consapevole e più motivata dalla misericordia di Dio, ha affermato il segretario generale di un Congresso mondiale in programma a ottobre in Polonia.
Padre Patrice Chocholski ha parlato con ZENIT del II Congresso Apostolico Mondiale della Misericordia (WACOM), definendolo “una risposta di tutta la Chiesa ad una chiamata universale alla Misericordia di Dio, indirizzataci tramite i Vangeli”.
L'Arcivescovo di San Paolo, il Cardinale Odilo Scherer, ha definito “infelice e irrispettosa” la collocazione di cartelloni con immagini di santi cattolici in alcuni punti dell'Avenida Paulista durante la “Parata Gay” svoltasi domenica a San Paolo (Brasile).
In un'intervista concessa al quotidiano “O Estado de S. Paulo”, il porporato ha affermato che l'“uso strumentale” delle immagini da parte dell'organizzazione dell'evento “offende il sentimento della Chiesa cattolica”.
“A mio avviso, l'associazione delle immagini di santi a questa manifestazione della Parata Gay è stata infelice e irrispettosa. E' un modo scorretto di usare le immagini dei santi, che per noi meritano tutto il rispetto”, ha sottolineato.
Pubblichiamo un intervento del vescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi, apparso su Vita cattolica, rivista diocesana, che critica la posizione assunta da tanti cattolici in occasione del referendum sull'acqua: "Il raggiungimento del quorum non sarebbe stato possibile senza le parrocchie. Durante la campagna molti cattolici hanno abusato di citazioni bibliche ed evangeliche. Perché una così diffusa mobilitazione per una questione pratica e invece una scarsissima o addirittura inesistente mobilitazione per la vita? Molti cattolici penseranno di avere 'vinto', in realtà hanno fatto vincere il vento del mondo, e ad un prezzo piuttosto alto"
Pubblicato il Rapporto Annuale 2010 dell’Opera di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs), fondata da padre Werenfried van Straaten nel 1947: nell’anno 2010 Acs ha raccolto un totale di donazioni mai raggiunto in 63 anni, con un incremento delle offerte del 13,5% rispetto al 2009.
Il Governo del Gujarat, stato dell’India occidentale, ha ammesso che tutte le prove relative ai massacri del 2002 – quando persero la vita circa 2.000 cittadini musulmani, attaccati da migliaia di militanti radicali indù – sono state distrutte: tutti i file e rapporti di intelligence sono stati eliminati “secondo le procedure vigenti” che permettono di distruggere “documenti di indagine irrilevanti”. La notizia ha creato sconcerto e indignazione fra i legali delle vittime e nella società civile, anche perché molti dei processi ai presunti responsabili sono ancora pendenti.
“Certo non sono contento dell’abolizione, ma i cristiani pakistani hanno bisogno di appoggio e di aiuti concreti, al di là dell’esistenza di un ministero o meno”: così Paul Bhatti, fratello di Shabhaz, e Consigliere speciale del primo Ministro sulle questioni delle minoranze religiose, commenta oggi in una intervista all'agenzia Sir, l’abolizione in Pakistan del Ministero federale per le minoranze religiose.
La comunità internazionale si impegni senza indugio a sconfiggere la fame, contrastando le speculazioni sul cibo: è il vibrante appello levato stamani da Benedetto XVI. L’occasione è stata offerta al Papa dall’udienza, in Vaticano, ai partecipanti alla 37.ma Conferenza della Fao. Nel suo intervento, il Pontefice si è soffermato sull’importanza di un modello di sviluppo che rispetti la dignità della persona umana e non ceda allo sfruttamento frenetico delle risorse naturali. Il Papa ha ringraziato il direttore generale uscente Jacques Diouf ed ha rivolto un caloroso augurio al neo direttore della Fao, il brasiliano José Graziano da Silva.
Parlando ai partecipanti alla 37ma conferenza della Fao, Benedetto XVI sottolinea l’urgenza di un modello di sviluppo che a fianco dei problemi economici e delle soluzioni tecniche ponga la dimensione umana e quindi il principio di solidarietà. L’attenzione dovuta ai giovani e la tutela delle famiglie rurali.
“Un lungo e significativo cammino ricco di gioie, di difficoltà, di impegno, di soddisfazioni, di grazia”. Così Papa Benedetto XVI definisce i 150 anni di vita de “L'Osservatore Romano” in un Messaggio che ha inviato al Direttore del quotidiano, Giovanni Maria Vian, per l'anniversario di fondazione.
La ricorrenza, ha spiegato, “è innanzitutto motivo di ringraziamento a Dio pro universis beneficiis suis: per tutto quello, cioè, che la sua Provvidenza ha disposto in questo secolo e mezzo, durante il quale il mondo è cambiato profondamente, e per quanto dispone oggi, quando i cambiamenti sono continui e sempre più rapidi, soprattutto nell’ambito della comunicazione e dell’informazione”.
Celebrando questo mercoledì nella Basilica di San Pietro la Messa nella festa dei Santi Pietro e Paolo, Benedetto XVI ha ricordato a 41 nuovi Arcivescovi che il giogo di Cristo è d'amicizia, ma è anche esigente e “plasma”.
Ogni anno, in questa festa, i nuovi Arcivescovi della Chiesa (o coloro che erano già Arcivescovi ma che sono stati designati a nuove Arcidiocesi) ricevono il pallio, una fascia circolare che porteranno sulle spalle, segno di comunione con il Papa. Questo mercoledì la celebrazione è stata ancora più importante visto che il Pontefice celebrava il suo 60° anniversario di ordinazione sacerdotale.
Nel mese di luglio ormai alle porte, il Papa chiede ai fedeli di pregare per i malati di Aids, soprattutto nei Paesi poveri.
E' questa la proposta che rivolge nelle intenzioni di preghiera contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita in tutto il mondo da circa 50 milioni di persone.
Ogni mese, il Pontefice affida due intenzioni, una generale e una missionaria.