MaM
Messaggio del 25 ottobre 1988:Cari figli, il mio invito a vivere i messaggi che vi do, è quotidiano. In modo particolare, figlioli, vorrei avvicinarvi di più al Cuore di Gesù. Perciò, figlioli, oggi vi invito alla preghiera indirizzata al mio caro Figlio Gesù, affinché tutti i vostri cuori siano suoi. E inoltre vi invito a consacrarvi al mio Cuore immacolato. Desidero che vi consacriate personalmente, come famiglie e come parrocchie, in modo tale che tutto appartenga a Dio attraverso le mie mani. Perciò, figlioli, pregate in modo da capire il valore di questi messaggi che io vi do. Non chiedo nulla per me stessa, ma chiedo tutto per la salvezza delle vostre anime. satana è forte; e perciò, figlioli, accostatevi al mio Cuore materno con una preghiera incessante. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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Il XXI Festival Internazionale di Musica Sacra “Gaude Mater”, uno degli avvenimenti musicali più importanti in Polonia e anche una delle maggiori manifestazioni di musica sacra a livello europeo, si è svolto dal 1° al 6 maggio scorso a Częstochowa ed è stato dedicato al neo Beato Giovanni Paolo II. Al Festival hanno partecipato circa 700 artisti da 14 paesi, tra cui Polonia, Inghilterra, Ucraina e Svizzera. La manifestazione è stata organizzata dal Centro di Promozione della Cultura “Gaude Mater” di Czestochowa sotto il patronato del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale, del Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, mons. Józef Michalik, dell'Arcivescovo metropolita di Częstochowa, mons. Stanisław Nowak, e del sindaco di Częstochowa, Krzysztztof Matyjaszczyk.
Le immagini sono al centro dei pensieri e dei progetti culturali e comunicativi dei tempi che viviamo. Non c’è mai stata nella storia un'epoca in cui si è fatto tanto uso delle immagini. Sorge però il problema sul loro utilizzo, perché se usate per fini utilitaristici ed egoistici potrebbero confondere l’uomo fino a perderlo, piuttosto che farlo progredire e salvarlo. Ma come si fa a distinguere tra un fine buono piuttosto e une fine riduzionista e meschino? E’ anche per rispondere a questa domanda che Francesca Pannuti ha scritto per le edizioni Fede & Cultura il libro “La difesa delle immagini tra ragione e Fede”. Nel volume l’autrice ricorda la denuncia fatta dal Cardinale Joseph Ratzinger contro una cultura iconoclasta, la quale, pur accettando di essere invasa da immagini di ogni genere, ha spesso perso il gusto per l’immagine bella e significativa, dalla sfera artistica a quella letteraria, in particolare nell’ambito del sacro.
Nonostante gli enormi aiuti alla popolazione haitiana colpita dal terremoto 16 mesi fa, il Paese caraibico ha bisogno ancora di tanto sostegno. Una nota del Catholic Transcript, periodico dell’arcidiocesi di Hartford, Connecticut, riporta che prima del terremoto il tasso di analfabetismo ad Haiti era del 52%, e la metà della popolazione viveva con meno di 1$ al giorno. Nel Paese si registra il più alto tasso di mortalità infantile della regione e ci sono solo 2 medici ogni 10 mila abitanti.
C’è un vero e proprio “corridoio color zafferano” – che è il colore utilizzato dai militanti dei gruppi estremisti indù – che si estende da un parte all’altra dell’India, sul versante occidentale e su quello orientale, con un unico scopo: colpire in tutti i modi le comunità cristiane, con atti aperti o subdoli e sotterranei. E’ la denuncia contenuta in due Memorandum presentati alle massime autorità dell’India dalle comunità cristiane, attraverso movimenti ecumenici come il “Global Council of Indian Chrstians” (Gcic) e il “Catholic Secular Forum”, entrambe organizzazioni che accolgono fedeli di tutte le confessioni e che costituiscono antenne sul territorio indiano per la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dei credenti in Cristo.
Babar Masih, 25 anni, avrebbe rivolto frasi ingiuriose nei confronti del profeta Maometto. Ad accusarlo i leader religiosi musulmani della zona, che avrebbero esercitato pressioni per ottenere “false testimonianze”. Il fermo degli agenti ha impedito il linciaggio da parte della folla. La famiglia del giovane è fuggita nel timore di rappresaglie.
Sotto il segno della prossima beatificazione di Giuseppe Toniolo, tra i fondatori dell'Azione cattolica (Ac) e delle Settimane sociali dei cattolici, e dell'incontro mondiale delle famiglie del 2012: due appuntamenti sotto il quale raccogliere due tra gli indirizzi fondamentali dell'Ac dei prossimi anni. Li ha indicati Franco Miano, presidente in carica dell'Ac italiana, nella replica al dibattito svoltosi in questi giorni in occasione dell'assemblea nazionale elettiva del movimento associativo da lui guidato.
Lasciata Aquileia, Benedetto XVI è giunto nel tardo pomeriggio di sabato a Venezia. Dal Molo di San Marco, “porta di accesso al cuore della Città”, da dove lo sguardo abbraccia l’inconfondibile profilo di Venezia, detta “la perla dell’Adriatico”, il Papa ha indirizzato il suo saluto alle autorità cittadine e ai fedeli accorsi per esprimere la propria fede e la devozione al Successore di Pietro.
Dare speranza alla modernità e superare le paure del nuovo nelle mutate condizioni politiche del nostro tempo. L’esortazione di Benedetto XVI nell’omelia della Messa celebrata nel Parco San Giuliano di Mestre, davanti 300 mila fedeli, accorsi per incontrare il Papa nella seconda giornata del suo viaggio apostolico nel Nordest d’Italia, dove ha fatto tappa ad Aquileia e Venezia. Ricordando gli esempi di santità venuti dal Triveneto - San Pio X, il beato Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I - il Papa ha citato anche il venerabile Giuseppe Toniolo, sociologo ed economista, esponente del sindacalismo cattolico della seconda metà dell’800, la cui beatificazione è ormai prossima. Alla Messa hanno partecipato tra gli altri, il sindaco di Venezia, Orsoni, ed i ministri del governo italiano Sacconi e Galan.
Ultima tappa di questa della visita pastorale del Papa ad aquileia e Venezia è stato l’incontro, ieri sera, con il mondo della cultura, dell’arte e dell’economia nella Basilica della Salute nel capoluogo veneto. Nel suo discorso il Papa ha detto che oggi Venezia, “città d’acqua” ammirata per le sue bellezze da tutto il mondo, è chiamata ad una scelta: affidarsi ad una cultura “liquida”, inconsistente, fondata sul relativo e l’effimero, o a una cultura che si fonda su basi solide e che “rinnova costantemente la sua bellezza attingendo dalle sorgenti benefiche dell’arte, del sapere, delle relazioni tra gli uomini e tra i popoli”. Quindi ha parlato della salute fisica e spirituale, ricordando che “la piena salute dell’uomo … consiste nello stare in relazione profonda con Dio”. Infine, ha spiegato che l’appellativo di Venezia, “Serenissima”, “ci parla di una civiltà della pace” a cui si arriva per “la via della carità nella verità”. Oggi – ha sottolineato – viviamo in un tempo “nel quale si è esaurita la forza delle utopie ideologiche e non solo l’ottimismo è oscurato, ma anche la speranza è in crisi”. Solo il Vangelo può riportare la vera pace, la vera gioia: “il Vangelo è la più grande forza di trasformazione del mondo, ma non è un’utopia, né un’ideologia”: è piuttosto una “via”, cioè “il modo di vivere che Cristo ha praticato per primo e che ci invita a seguire”.
Mercoledì scorso è stata resa nota la lettera pastorale “Solo Dio è il Signore della Vita”, dell'episcopato delle Diocesi dell'Aragona (Spagna), pubblicata in occasione della promulgazione, da parte del Governo autonomo aragonese, della “legge sui diritti e le garanzie della dignità della persona nel processo di morire e nella morte”. I presuli denunciano che la legge permetterebbe di fatto l'applicazione dell'eutanasia, oltre al fatto di “non considerare il diritto dei professionisti del settore sanitario all'obiezione di coscienza”.
«L’attacco dei salafiti alla Chiesa copta di Imbaba è una rappresaglia nei confronti dello storico accordo raggiunto sabato da tutti i partiti liberali egiziani», in grado di cambiare radicalmente i risultati delle prossime elezioni politiche di settembre. Lo afferma Wael Farouq, professore dell’American University del Cairo e vicepresidente del Meeting Cairo, in seguito alle violenze che hanno portato alla morte di una decina di persone, dopo che si era diffusa la voce che una donna convertitasi all’Islam sarebbe stata segregata in una chiesa.
Le radici cristiane hanno fatto dell’Europa e dell’Italia quello che sono. Per grazia di Dio, queste radici si mostrano ancora nell’esperienza quotidiana della Chiesa e della società. Oggi diversi fattori rischiano di farle dimenticare o di soffocarle, creando una «società liquida» senza memoria e senza radici. Rimanere fedeli alle radici è difficile ma possibile. Questo schema in quattro passaggi ritorna in molti viaggi brevi di Benedetto XVI – come in quelli del beato Giovanni Paolo II (1920-2005) – e il Papa lo ha riproposto il 7 e 8 maggio ad Aquileia e Venezia.
Don Gianni Baget Bozzo (1925-2009) non è mai stato banale. Anche quando il suo pensiero e il suo operato si sono momentaneamente staccati dalla comunione visibile con la Chiesa (durante il periodo della sospensione a divinis per essere stato eletto europarlamentare socialista), don Gianni non ha mai abbandonato la fede e neppure il suo progetto politico-culturale.
Il rosario è una preghiera radicata nell’annuncio del Vangelo. Esso consiste nel sostare sui vari momenti del mistero dell’incarnazione e della redenzione, accompagnandosi innanzitutto con la preghiera che Gesù ci ha insegnato (per imparare a compiere la volontà del Padre), poi ribadendo come Maria abbia detto il suo “sì” centrato su Gesù, per rendere infine, con la vita, gloria alla Santissima Trinità.