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Messaggio del 2 febbraio 2014:Cari figli, con materno amore desidero insegnarvi la sincerità, perché desidero che, nel vostro operare come miei apostoli, siate corretti, decisi, ma soprattutto sinceri. Desidero che con la grazia di Dio siate aperti alla benedizione. Desidero che, col digiuno e la preghiera, otteniate dal Padre Celeste la consapevolezza di ciò che è naturale, santo, divino. Colmi di consapevolezza, sotto la protezione di mio Figlio e la mia, sarete miei apostoli che sapranno diffondere la Parola di Dio a tutti coloro che non la conoscono, e saprete superare gli ostacoli che si troveranno sulla vostra strada. Figli miei, con la benedizione la grazia di Dio scenderà su di voi e voi potrete conservarla col digiuno, la preghiera, la purificazione e la riconciliazione. Avrete l’efficacia che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori, affinché un raggio della grazia di Dio illumini le loro vie. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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Il beato Giovanni Paolo II lanciava un messaggio che avrebbe aiutato il nostro mondo ad evitare la recente crisi economica, e può ancora aiutare a superarla, sostiene il Cardinale Seán Brady. L'Arcivescovo di Armagh (Irlanda) lo ha affermato questo lunedì a Roma in una Messa con i pellegrini irlandesi celebrata in azione di grazie per la beatificazione di Papa Karol Wojtyła, avvenuta questa domenica.
La mia vocazione missionaria è nata per ispirazione del buon Dio e si è precisata leggendo “Operarii autem pauci” del beato padre Paolo Manna e gli articoli poetici e avventurosi di padre Clemente Vismara, missionario in Birmania e prossimo Beato della Chiesa universale: sarà beatificato in piazza Duomo a Milano domenica 26 giugno 2011 (ore 10-12). Ma devo dire che un influsso notevole hanno esercitato su di me i romanzi di Emilio Salgari. Quand’ero ragazzo, si leggeva molto anche perché non c’erano film né radio nè tantomeno televisione.
La fede cristiana non si basa sul credere in qualcosa, ma in Qualcuno, ha ricordato Benedetto XVI questo giovedì nel discorso che ha pronunciato dopo il Concerto per il sesto anniversario dell'inizio del suo pontificato. L'esibizione musicale è stata offerta in onore del Papa dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, ed è stata affidata all’Orchestra e al Coro del Teatro dell’Opera di Roma, diretti rispettivamente dal Maestro Jesús López Cobos e dal Maestro Roberto Gabbiani.
Giovanni Paolo II è il Pontefice che in tutta la storia della Chiesa è intervenuto più volte per parlare degli Angeli. E ' quanto sostiene don Marcello Stanzione, Presidente dell'Associazione Milizia di San Michele Arcangelo.
L'Auditorium Conciliazione di Roma ospiterà dal 12 al 21 maggio l'edizione 2011 di Mirabile Dictu-International Catholic Film Festival. L'evento verrà presentato lunedì 9 maggio alle 11.30 presso l’Auditorium (Via della Conciliazione, 4) nel corso di una conferenza stampa alla quale interverranno Liana Marabini, presidente del Festival, il biblista e compositore monsignor Marco Frisina, l'autore di documentari religiosi Alberto Di Giglio, monsignor Franco Perazzolo, del Pontificio Consiglio della Cultura, membro della giuria, e il presidente della giuria Andrea Piersanti. Quella di quest'anno sarà la seconda edizione del Festival, che al suo esordio ha riscosso grande successo e nasce “con l’intento di dare spazio ai produttori e ai registi di film, documentari, docu-fiction, serie tv, cortometraggi e programmi che promuovono valori morali universali e modelli positivi”, come ricordano gli organizzatori in un comunicato.
Ciro Cappellari, il regista del film “Francesco e il Papa”, attualmente in 69 sale cinematografice della Germania e della Svizzera, ha impiegato circa un anno e mezzo per ideare e concludere il documentario e 70 giorni per le riprese. Il costo complessivo della pellicosa si aggira sugli 1,8 milioni di euro. Tuttavia non è né un film né un servizio giornalistico, ma il primo documentario di 90 minuti girato da una troupe tra il Vaticano e Castel Gandolfo. Attraverso un osservatorio privilegiato - gli occhi di un bimbo del coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina - il regista racconta la vita quotidiana dei giovani, i viaggi di Benedetto XVI, le guardie svizzere, i gendarmi, il cerimoniale del Vaticano e la vita religiosa a Roma.
“Non poche volte si contrappone in modo maldestro tradizione e progresso. In realtà, i due concetti si integrano: la tradizione è una realtà viva, include perciò in se stessa il principio dello sviluppo, del progresso. Come a dire che il fiume della tradizione porta in sé anche la sua sorgente e tende verso la foce”. E' quanto ha detto il Papa questo venerdì mattina ai partecipanti al congresso internazionale promosso in occasione del 50° anniversario di fondazione del Pontificio istituto liturgico dell’Ateneo Sant’Anselmo.
“La straordinarietà vitalità e il dinamismo missionario dell’Azione cattolica italiana suscitano nella Chiesa universale grande ammirazione e speranza”: così il Card. Stanisław Riłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha salutato i circa 900 delegati all'assemblea nazionale dell'Azione cattolica italiana, che si è aperta questo venerdì a Roma per rinnovare i suoi responsabili nazionali come avviene ogni tre anni. “Come associazione di laicato cattolico – ha osservato –, siete un importante punto di riferimento per l’Azione cattolica di molti Paesi in vari continenti. In questo senso avete una importante missione da compiere”.
Cari amici, desideriamo chiedervi di offrire il digiuno di venerdì 13 maggio per il nostro paese: imploriamo la benedizione del Cielo perché protegga l'Italia contro ogni male. Preghiamo e digiuniamo affinché la Madonna interceda soprattutto in vista delle elezioni che coinvolgeranno alcune città, affinché chiunque sia eletto sia in grado di tutelare i nostri valori cristiani. Coraggio, il Cielo ci assicura che con la preghiera ed il digiuno si può cambiare la storia.
Tre bellissimi racconti su Maria tratti dal libro Le Glorie di Maria di S.Alfonso Maria de Liguori.
L’8 maggio 2009 veniva a mancare don Gianni Baget Bozzo, figura centrale nel cattolicesimo politico italiano del Novecento. L'attualità del teologo e politologo genovese è evidente in un suo libro L’impero d’Occidente. La storia ritorna. In questo volume il nuovo impero d’occidente non è Roma, ma gli Stati Uniti d’America in quanto guida della civiltà occidentale spesso smarrita e incapace di andare orgogliosa del proprio portato di valori, di storia, di identità, di riconoscimento nel destino della cristianità che ha indissolubilmente segnato il destino delle grandi nazioni moderne e democratiche. Di fronte all’islam, ad una minaccia che ritorna da Oriente e che don Gianni guarda prima di tutto con occhi da “orientale”, egli ha saputo spiegare come le società musulmane guardano i modelli culturali, sociali e politici occidentali.
Cinquant’anni fa, quando in Italia la televisione si sviluppava come fenomeno di massa, i dirigenti televisivi - definiti da una certa parte “bacchettoni” e proni a servire il “regime democristiano”, come veniva chiamato – erano uomini di cultura, consapevoli di quanto sia necessario per un popolo conoscere la sua identità ed acculturarsi. Chi ha l’età per ricordare, considera ancora oggi gli sceneggiati televisivi d’allora - “L’Idiota”, “I Buddenbrok”, “Il Mulino del Po”, “I Promessi Sposi”, solo per citarne alcuni – capolavori assoluti, generatori di sapere e di conoscenza. Anche le trasmissioni d’intrattenimento – lo “Studio Uno” di Falqui, ad esempio – erano realizzate con garbo, eleganza e professionalità, così come le rappresentazioni teatrali a presa diretta, con i grandi attori dell’epoca o l’opera lirica o l’informazione – pensiamo alle grandi firme ed ai grandi servizi di “TV7”. Altri tempi.
Gli appelli del vescovo di Tripoli alla tregua e al dialogo rimangono inascoltati. L’occidente non capisce la Libia, i suoi problemi tribali, lo sviluppo positivo del Paese, il freno al fondamentalismo. E c’è spazio per la testimonianza cristiana. A chi interessa questa guerra?
“Non poche volte si contrappone in modo maldestro tradizione e progresso. In realtà, i due concetti si integrano: la tradizione è una realtà viva, include perciò in se stessa il principio dello sviluppo, del progresso. Come a dire che il fiume della tradizione porta in sé sempre la sua sorgente e tende verso la foce”: è quanto ha detto il Papa ai partecipanti al Convegno promosso nel 50.mo anniversario di fondazione del Pontificio Istituto liturgico presso il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo. Di seguito il testo del discorso del Papa ...
Oggi la Guardia Svizzera Pontificia celebra la propria festa in memoria del sacrificio di 147 soldati del Corpo caduti nel “Sacco di Roma”, il 6 maggio 1527, nell’atto di difendere Papa Clemente VII dall’assalto dei Lanzichenecchi. Stamani il Papa ha riservato un’udienza speciale per l’occasione.
Cresce l’attesa nel Veneto per l’arrivo, il prossimo 7 maggio, del Papa in visita pastorale per due giorni nel nord est d’Italia. Il Santo Padre farà tappa nel pomeriggio di sabato ad Aquileia, dove nell’aprile del 2012 si terrà il Convegno delle diocesi del Triveneto, quindi si trasferirà a Venezia per incontrare la cittadinanza in Piazza San Marco, mentre domenica celebrerà al mattino la Santa Messa nel Parco di San Giuliano a Mestre. Fitto di appuntamenti il programma di questo viaggio apostolico, il 22.mo in Italia di Benedetto XVI, in 6 anni di Pontificato.
Benedetto XVI ha deciso di affidare l'Italia alla Vergine Maria. Un comunicato della Santa Sede diffuso il 4 maggio dice che, «accogliendo l'invito del cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, Benedetto XVI si recherà nella basilica di Santa Maria Maggiore, giovedì 26 maggio 2011, per presiedere la recita del Santo Rosario, insieme con i vescovi italiani». In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Chiesa desidera affidare a Maria, invocata con il titolo di Mater Unitatis, tutto il popolo italiano. Per questo il Consiglio Episcopale Permanente della Cei lo scorso marzo ha stabilito di invitare tutte le diocesi a proporre un momento di preghiera mariana.
Dopo le batoste elettorali subite quest’anno dalla CDU ad Amburgo e nel Baden-Württemberg, la guida politica del partito, nonostante la crisi economico-finanziaria del Paese sia ormai alle spalle, pare vacillare sempre più. Tra le varie anime, quella cattolica è da qualche tempo una delle più inquiete e deluse dall’attuale corso del partito a guida Merkel. Il tema della nascita di un nuovo partito conservatore in Germania si va ponendo ormai da tempo. E questo sebbene gli stessi responsabili della CDU facciano il possibile per evitare il dibattito. Di recente è stato fondato l’AEK, un gruppo di cattolici impegnati in politica, e tuttavia, ha dichiarato di recente p. Wolfgang Ockenfels, domenicano, docente di dottrina sociale ed etica cattolica alla Facoltà Teologica di Treviri e sostenitore dell’iniziativa, «il gruppo al momento non gode di alcuna considerazione da parte dei funzionari della CDU e il fatto che il partito non ritenga necessario prendere sul serio e confrontarsi con le legittime richieste e preoccupazioni di questo gruppo lo reputo un errore che non sarà certo privo di conseguenze».
L’attivista statunitense Wendell Phillips, vissuto nell’Ottocento, una volta ebbe a dire: “Il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza”. Ora pare proprio che occorra vigilare assai sulla proposta di legge denominata “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento”, in approvazione in questi giorni alla Camera. Infatti il testo, seppur non ancora definitivo, presenta alcune fessurazioni giuridiche molto pericolose e inquietanti. Infatti un elemento da tenere in considerazione quando si analizza un testo normativo è la sua efficacia. Cioè ogni volta che si giudica la validità di una legge bisogna farsi anche questa domanda: gli effetti delle disposizioni di tale legge rimarranno scritti sulla carta oppure produrranno identiche conseguenze giuridiche anche nella prassi? Detto in altri termini: questa legge è scritta così bene che anche il giudice più ideologizzato non potrà che applicarla in modo fedele ai principi che ispirarono gli estensori della stessa, oppure è piena di ambiguità e di oscurità che consentiranno di manipolarla a proprio uso e godimento? Se dunque il criterio di efficacia non viene soddisfatto si corre il rischio di scrivere ottime norme, ma vergate sull’acqua. La legge cosiddetta sul fine vita, come anticipato, sotto questo versante non ci lascia completamente tranquilli e per alcuni aspetti pare essere una legge fragile che paradossalmente nutre l’ambizione di tutelare i più fragili. Vediamo qui di seguito allora alcune criticità presenti nel testo attuale.
L’accordo storico che riconcilia Hamas e al-Fatah è nato da una furibonda guerra diplomatica, ma è nato; il 4 maggio, al Cairo, nella sala riunioni dei servizi segreti egiziani che han fatto da mediatori. Finisce qui la sfida che per quattro anni ha contrapposto le due anime del mondo palestinese, quella “estrema”, islamista, di Hamas, che dal 2005 governa sulla Striscia di Gaza, e quella “presentabile”, laica, dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) in Cisgordania, ruotante attorno all’Organizzazione per la Liberazione della Palestina egemonizzata dal partito al-Fatah. Nascerà - loro dicono entro l’anno - lo Stato palestinese unitario, che Khaled Meshaal, capo dell’ufficio politico di Hamas, benedice dicendo: «La nostra divisione serviva solo al nemico sionista». Cosa ciò significhi, lo si comprende ricordando chi sono i soggetti contraenti il nuovo patto di unità nazionale.
Non ricordo più dove ho visto la foto di Marco Travaglio che fa la comunione. Invito la "Bussola" a pubblicarla perché la cristiana correzione è un dovere cattolico. Così, tanto per ricordargli che non siamo musulmani. Infatti, il paradiso in cui il suo giornale, in vignetta, ha schiaffato Wojtyla è quello islamico, con le settanta vergini a cui, povere donne, ricresce dopo ogni copula l’imene. È vero, l’inserto satirico de Il Fatto è adesso diretto, se non ricordo male, da Stefano Disegni e, tecnicamente, non c’entrano più né Luca Telese, predecessore, né Travaglio. En passant, gli ultimi due hanno lavorato anni per il berlusconiano il Giornale: tanto per dire qual sia il giro mentale di chi per professione fa il giornalista. Come Marat, Mazzini, Marx (chissà perché tutti quelli che hanno la vocazione a insegnare al prossimo, anziché lavorare alle elementari vogliono fare i giornalisti).
«Ma di quali case-famiglia parla Repubblica? Quali rette sconsiderate? Quale lucro? Noi ci prendiamo cura dei minori che nessuno vuole, disabili e con gravi handicap, assistendoli di tasca nostra. Anzi paghiamo le inadempienze dello Stato. Vengano a visitare di persona le nostre realtà. Mi sembra davvero che ci sia un pregiudizio ideologico, solo perché spesso siamo noi enti ecclesiali impegnati sul fronte della carità». È molto amareggiato Paolo Ramonda, responsabile nazionale della Papa Giovanni XXIII, la comunità fondata da don Oreste Benzi nel 1968 che si batte contro ogni forma di disagio (handicap, tossicodipendenza, prostituzione). E proprio non riesce a mandar giù un articolo del quotidiano La Repubblica che accusa le case-famiglia di gestire un business da un miliardo all’anno sulla pelle dei minori.
Un insegnante ha effetto sull’eternità: non si può mai dire dove termina la sua influenza. (Henry Adams). Conobbi Emanuele Samek alla fine del liceo, invitato dal mio docente di religione ad un incontro presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, a Torino. Fu l’inizio di una frequentazione che sarebbe stata interrotta tre anni dopo dalla sua improvvisa morte. Ma l’amicizia no, quella non si interrompe. “Più forte della morte è l’amore..”; beh, vale anche per le grandi amicizie, in virtù della comunione dei santi. Ero già deciso a studiare filosofia, grazie al mio docente, il prof. Fornero, che sarebbe poi divenuto autore di uno dei manuali più diffusi nei licei italiani.
Repubblica commenta i dati Onu sulla demografia mondiale secondo cui nel 2100 supereremo i 100 miliardi. Si legge: «Se anche il pianeta riuscirà a sfamare tutti, se saremo di meno staremo meglio». Riccardo Cascioli, presidente del Cespas, dichiara: «Questa mentalità inaccettabile viene dal pensiero del movimento eugenetico che diede le basi al nazismo»
P. Giovanni Esti, sacerdote missionario comboniano, spiega la situazione dei cristiani in Egitto, commentando l'inserimento del paese fra gli Stati persecutori della libertà religiosa: «Chi ha fatto la rivoluzione vuole la convivenza tra cristiani e musulmani. Dopo Mubarak la situazione sembra peggiorata ma la speranza che le cose miglioreranno è motivata»
Il gruppo fondamentalista acquista sempre più spazio sui media e minaccia cristiani e musulmani moderati che appoggiano un governo laico. La paura di un regime islamico spinge anche la popolazione musulmana a emigrare in occidente.
Le nuove tecnologie pongono alla Chiesa una grande sfida, quella di evangelizzare con nuovi linguaggi e nuovi atteggiamenti. Lo ha affermato questo mercoledì a Roma monsignor Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. L'occasione è stata un seminario di studio promosso dall'Azione Cattolica italiana in vista della sua prossima assemblea nazionale, che avrà luogo nella capitale dal 6 all'8 maggio. “Le nuove tecnologie mettono di fronte a noi delle possibilità inimmaginabili”, ma allo stesso tempo “creano una cultura digitale, nella quale bisogna arrivare all’uomo con questo stesso linguaggio per convogliare nel suo interno il messaggio evangelico”, ha spiegato il presule.
Barbara Nicolosi incoraggia i cattolici a coinvolgersi nelle arti, soprattutto nel cinema, l'“arte del nostro tempo”. La fondatrice di “Act One”, un'organizzazione con base a Hollywood che promuove i valori cristiani nell'industria dell'intrattenimento, ha lanciato questo appello lunedì rivolgendosi agli studenti del Christendom College, in Virginia (Stati Uniti). La Nicolosi ha parlato del “Perché Hollywood Conta” traendo spunto dalla sua esperienza di consulente per il film “La Passione di Cristo” e di sceneggiatrice per una nuova pellicola su “Maria, Madre di Cristo”, nel cui cast figurano Al Pacino e Peter O'Toole e che verrà realizzata l'anno prossimo dalla MGM.
Sandra Samuel, che ha salvato la vita del piccolo Moshe Holtzberg, di appena due anni, durante gli attacchi terroristici a Mumbai (India) nel novembre 2008, riceverà un riconoscimento in Israele. L'omaggio avrà luogo in un atto commemorativo dell'Olocausto che hanno organizzato il 6 maggio la Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg, Casa Argentina in Israele Terra Santa e gli Amici Ispanofoni dell'Università di Tel Aviv. Sandra, cattolica nata in India, lavorava dal 2003 per il rabbino Gavriel Holtzberg e sua moglie Rivka nella Casa Jabad di Mumbai, ed era la bambinaia del piccolo Moshe fin dalla nascita.
Gli angeli sono una invenzione umana per rassicurare le persone o realtà concrete che intervengono nella storia di ognuno? A questa ed altre domande cerca di rispondere il libro di don Marcello Stanzione dal titolo “I Papi e gli angeli”