L’accesso alle cure per tutti è il modo principale per sconfiggere la malattia”. E' quanto ha detto questo venerdì mattina a Roma il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), intervenendo alla VII conferenza internazionale della Comunità di Sant’Egidio su “Accesso universale al trattamento: il passo decisivo per vincere l’Aids”.
L'incontro si inseriva nell’ambito di Dream (Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition), il programma per curare l’Aids in Africa avviato da Sant’Egidio nel 2002 e sostenuto fin dall’inizio dall'episcopato italiano.
Il dramma dell’Aids, ha ricordato il porporato, “affligge ben 23 milioni di persone in Africa” e costituisce “un problema enorme, medico e umano, che vede la Chiesa partecipe, attenta e attiva”.
Nel trentesimo anniversario dell'attentato contro Giovanni Paolo II, è uscito - a cura dell'Istituto per la Memoria Nazionale (IPN) e del settimanale cattolico polacco “Gość Niedzielny” - il libro “'Il Papa doveva essere ucciso'. Le dichiarazioni rese da Ali Agca”.
Si tratta di un'edizione delle fonti storiche preceduta da un'ampia prefazione in cui vengono analizzate le circostanze dei preparativi per l'attentato alla vita di Giovanni Paolo II.
La pubblicazione è stata elaborata sulla base dei documenti emersi nel corso delle indagini svolte presso l'Istituto per la Memoria Nazionale sull'attentato contro Karol Wojtyła, ma anzitutto in base alle dichiarazioni rese da Mehmet Ali Agca ai giudici italiani.
Il pellegrinaggio anniversario di maggio al Santuario di Fatima – il 12 e il 13 – è un'azione di grazie per la beatificazione di Giovanni Paolo II.
I Vescovi hanno invitato il popolo portoghese a unirsi “in preghiera grata, celebrando la santità di vita di questo Papa, la cui storia è molto legata al Portogallo, soprattutto a Fatima”, come segnalava il comunicato finale dell'ultima assemblea dell'episcopato cattolico del Paese, secondo quanto ha riferito l'agenzia Ecclesia.
Giovanni Paolo II, beatificato il 1° maggio, è ricordato in Portogallo per il suo legame con Fatima, rafforzato dall'intercessione della Madonna nel recupero dall'attentato del 1981 e dalla beatificazione dei pastorelli Francisco e Jacinta, nel 2000.
“Il vero fascino della sessualità” nasce dalla grandezza degli orizzonti schiusi dall’amore di Dio: in questa prospettiva, corpo e spirito non si contrappongono: è quanto ha detto il Papa ricevendo i partecipanti all'incontro promosso dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, fondato 30 anni fa da Papa Wojtyla, nello stesso anno – ha ricordato Benedetto XVI - in cui subì l’attentato in Piazza San Pietro.
La Caritas Internationalis compie 60 anni: nata nel 1951, è una Confederazione di organismi caritativi, in genere Caritas nazionali, che coordina gli aiuti umanitari della Chiesa cattolica nel mondo. L’organismo festeggerà questa felice data il 21 maggio prossimo con una iniziativa particolare chiamata “Caritas Express”: un viaggio in treno con partenza dalla Stazione Vaticana e arrivo ad Orvieto. Torna così ad aprirsi eccezionalmente il grande portone scorrevole che divide i binari del Vaticano da quelli italiani. Il “Caritas Express” sarà trainato da una locomotiva a vapore del 1915 e sarà composto da vetture d’epoca, con al centro la carrozza del treno che il 4 ottobre 1962 ospitò Papa Giovanni XXIII nel suo storico viaggio ad Assisi. Ci parla di questa iniziativa Robert Vitillo, rappresentante della Caritas Internationalis presso l’Ufficio Onu di Ginevra e uno degli organizzatori dell’evento.
"L’accesso alle cure per tutti è il modo principale per sconfiggere la malattia”. Lo ha detto questa mattina a Roma il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, intervenendo alla VII conferenza internazionale della Comunità di Sant’Egidio su “Accesso universale al trattamento: il passo decisivo per vincere l’Aids”, nell’ambito di Dream (Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition), programma per curare l’Aids in Africa avviato da Sant’Egidio nel 2002. Il dramma dell’Aids, ha ricordato, “affligge ben 23 milioni di persone in Africa” e costituisce “un problema enorme, medico e umano, che vede la Chiesa partecipe, attenta e attiva”.
Camorristi e malavitosi non devono avere funerali in chiesa e, inoltre, non devono fare da padrini in occasione di cresime e battesimi, né da testimoni in occasione di matrimoni. Lo ha ribadito il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ai sacerdoti napoletani ai quali è in corso di distribuzione il nuovo volumetto di orientamento redatto dalla Curia. La notizia è stata data dallo stesso Sepe, che è intervenuto stamani alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del centro operativo Dia di Napoli.
Sacerdoti, religiosi e volontari impegnati in una difficile opera di sostegno a migliaia di malati che subiscono emarginazione e mancanza di cure da parte della società civile. Il vescovo di Kontum: “Bisogna avere una grande determinazione per riuscire ad aiutarli” .
Pubblicata oggi l’istruzione della Commissione Ecclesia Dei che regola modi e condizioni per la celebrazione della liturgia nella forma preconciliare. “Generosa accoglienza” per i fedeli che la chiedono, purchè non neghino valore a messa e sacramenti celebrati secondo la riforma e riconoscano l’autorità del Papa.
A mezzogiorno di oggi si prega la supplica alla Madonna di Fatima, cliccate su questo link qui sopra.
Nel passaggio dall’anno 2009 al 2010 l’Arcivescovo di Vienna, Cardinal Christoph Schönborn, ha visitato privatamente per la prima volta Medjugorje e la Comunità Cenacolo che vi opera da anni. Il Cardinale desiderava visitare il luogo da cui sono venuti “numerosi frutti buoni”. Medjugorje è per lui una “scuola di normale vita cristiana in cui si impara a credere in Cristo, a pregare, a vivere dell’Eucaristia, a praticare l’amore verso il prossimo, a rafforzare ciò che è essenziale nella vita cristiana di ogni giorno”, ha sottolineato il Cardinale in una intervista immediatamente successiva al suo ritorno a Vienna.
«Sono qui per gratitudine, perché mi avete letteralmente salvato la vita». Adelina non riesce a finire la frase, si commuove mentre guarda gli altri 80 volontari che la ascoltano. Quasi nessuno conosce ancora il doloroso calvario della sua vita, che oggi continua in una casa senza luce né riscaldamento a san Basilio, storica e poverissima borgata romana. Un calvario tanto pesante da portarla a desiderare di farla finita. A fermarla, un pensiero improvviso: il volto di Nerina, quella mamma che ogni mese le porta un pacco di alimenti, quella donna da cui, forse per la prima volta nella sua vita, si è sentita finalmente amata. Un raggio di speranza, che ha riempito il cuore di Adelina di una tale gratitudine, da voler diventare una volontaria anche lei. E così, una volta al mese, va all’Isituto Gerini vicino al carcere di Rebibbia dove ha sede il Banco di Solidarietà l’Armonia per preparare i pacchi di alimenti per oltre 100 famiglie bisognose che vivono nei più diversi quartieri di Roma.
Il 2011 risulta essere un anno particolarmente significativo per l’operatore poiché proprio in questi mesi ricorre il 30° anniversario sia della fondazione di Rusconi Viaggi sia delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, meta sulla quale il t.o. è leader italiano fin dal 1983.
Proprio per la grande importanza di questo secondo avvenimento, Rusconi Viaggi supererà certamente il numero di pellegrini trasportati di tutti gli altri anni precedenti. L’operatore prevede infatti di portare nel 2011 a Medjugorje non meno di 15.000 persone. In particolare, per l’anniversario del 25 giugno si stima che arriveranno oltre 50.000 pellegrini provenienti da ogni parte del mondo e per questa data il t.o. ha già esaurito da tempo ogni disponibilità.
Oggi, 13 maggio, la Chiesa ricorda le apparizioni della Madonna di Fatima, ma in Italia c'e' qualcuno che ricorda la “Fatima italiana” ovvero le apparizioni avvenute in località Ghiaie di Bonate, in provincia di Bergamo, nel maggio 1944 e mai riconosciute dalla Chiesa.
Il giudizio espresso nei confronti delle apparizioni, firmato dall’allora Vescovo Adriano Bernareggi, è sospensivo e si esprime con la formula “costa che non”. Non essendo il giudizio definitivo c’è sempre la possibilità che il caso venga riaperto e le apparizioni possano essere riconosciute, possibilità alla quale si appellano le migliaia di fedeli che ogni giorno, da ogni parte d’Italia, accorrono a Ghiaie a pregare, nonché diversi gruppi di sostegno alle apparizioni che si sono formati nel corso degli anni, alcuni mariologi e sacerdoti, storici, studiosi.
Se la morte in diretta televisiva è – fortunatamente – un’eccezione, quella annunciata via web è un fenomeno che annovera sempre più esempi. L’ultimo è quello di Derek Miller, che ha comunicato il suo stesso decesso qualche giorno prima che avvenisse, con un post sul suo blog personale. Malato da tempo di un tumore all’intestino, il più famoso blogger canadese sapeva di avere i giorni contati; ha voluto condividere con la platea globale della rete questo passaggio estremo, in una sorta di canto del cigno postumo.
Li chiamano pentiti. E sono uno dei fenomeni più controversi della giustizia italiana. La loro stessa denominazione è fonte di un clamoroso equivoco, ed espressione di un paradosso. Di un equivoco, perché il termine evoca il ravvedimento della coscienza della persona che ha commesso uno sbaglio morale: pentirsi significa accorgersi di aver fatto del male, e il desiderio di riavvolgere il nastro del tempo per cancellare il passato. Il paradosso sta nel fatto che, proprio in una società laicizzata e anticristiana, il diritto – testa di ponte della secolarizzazione di un popolo – decida di introdurre una categoria morale che è mutuata al cento per cento dalla dottrina cattolica sul perdono.
In occasione della XXIV edizione del Salone del Libro di Torino, apertosi ieri, si è accesa una nuova polemica attorno all'editoria cattolica. Già alcuni mesi fa infatti gli organizzatori del Salone, dedicato quest'anno ai 150 anni dell'Unità d'Italia, stilando un elenco di editori di questo periodo avevano ignorato totalmente la componente cattolica. Dopo le polemiche, gli stessi organizzatori hanno "rimediato" allestendo un angolo per i "libri della fede", aperto peraltro a soli sette editori ed escludendo perciò marchi storici. Da qui la nuova polemica, lanciata dall'editore Cantagalli, che parla di marginalizzazione e chiusura in riserva per i libri cattolici.
Prendendo spunto da questa polemica, e constatando che la marginalizzazione del libro cattolico va ben oltre il Salone di Torino, abbiamo voluto allargare il discorso chiedendo il parere del direttore editoriale della Lindau, una casa editrice laica che si distingue però anche per la proposta di autori cattolici, classici (prezioso il recupero di G.K. Chesterton) e contemporanei.
Ricorre oggi il 30° anniversario dell’attentato a Giovanni Paolo II. Era infatti il 13 maggio del 1981 quando un sicario turco, Alì Agca, che si era mischiato alla folla dei pellegrini raccolta in piazza San Pietro in Roma, sparò contro di lui con una pistola Browning calibro 9 dalla distanza di tre metri e mezzo circa colpendolo due volte. C’è una sintomo sicuro dell’importanza cruciale di un avvenimento storico altamente drammatico: il fatto che i contemporanei che non ne furono testimoni diretti ricordino tuttavia in ogni particolare il luogo e le circostanze in cui ne ebbero notizia. Ricordo che, nella generazione precedente alla mia, era questo il caso dell’8 settembre 1943, l’armistizio annunciato d’improvviso e irresponsabilmente dal mai abbastanza esecrato generale Pietro Badoglio. Ognuno ti diceva come e dove ne aveva avuto la notizia, e che cosa stesse facendo quel momento. Nella mia generazione ciò vale più o meno per due eventi: l’attentato a Giovanni Paolo II e quelli dell’11 settembre 2001 conto le Torri Gemelle di New York, il Pentagono ecc.
Prima morte accertata in Europa per lo shock settico in seguito all’assunzione della Ru486. Una ragazza portoghese di 16 anni è stata uccisa dalla pillola abortiva dopo che le ha causato un’infezione di Clostridium Sordellii, un batterio che non lascia scampo nelle donne che si sottopongono ad aborto farmacologico. Una relazione, quella tra RU486 e shock settico, ben nota nel Nord America. Secondo il New England Journal of Medicine, finora sono state accertate nove morti per tale causa, di cui otto negli Stati Uniti e una in Canada (dieci se si calcola anche un decesso per emorragia), cui ora si aggiunge un’altra vittima in Portogallo. Un episodio drammatico, che impone, per l’ennesima volta, una riflessione sull’utilizzo della famigerata Ru486. Ne abbiamo parlato con Francesco D’Agostino. Lunedì Ilsussidiario.net pubblicherà un’intervista esclusiva a Monty Patterson, padre della 18enne Holly, la prima donna al mondo la cui causa di morte accertata è stata uno shock settico in seguito all’assunzione della pillola abortiva.
Il 13 maggio di trent’anni fa, l’attentato in Piazza San Pietro contro Giovanni Paolo II. Un evento che sconvolse l’umanità intera e che segnò profondamente il Pontificato del Beato Karol Wojtyla.
Benedetto XVI ha espresso il proprio dolore ricevendo la notizia della morte di nove persone nei due terremoti che mercoledì hanno colpito la località di Lorca (Murcia, Spagna).
Un telegramma del Pontefice, inviato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, al Vescovo della Diocesi di Cartagena, monsignor José Manuel Lorca Planes, ricorda anche i 10.000 sfollati a causa del sisma.
Mai se lo sarebbe immaginato! Vestito di tutto punto, come un prete vero, nero da capo a piedi, eccolo pronto per l’arrembaggio. Sì, ogni domenica è una vera galoppata su e giù per la città, da mattino a sera, visitando le famiglie dei nostri emigranti portoghesi. Si tratta della metropoli di Londra e del nostro seminarista brasiliano, Eduardo, un giovane concreto e spirituale come si deve, dal sorriso angelico, che sa affrontare ogni situazione di emergenza. In questo caso, il fatto che domenica scorsa i missionari erano tutti impegnati per la messa nelle comunità filippina, italiana e brasiliana.
Il Santuario di Fatima lancia un invito speciale ai pellegrini, in forma individuale o in gruppo.
La proposta passa per la concretizzazione di un itinerario nei luoghi delle apparizioni dell'Angelo ai pastorelli veggenti, con un percorso che più che fisico vuole essere spirituale, vissuto in atteggiamento di adorazione a Dio.
L'iniziativa vuole rispondere agli appelli lanciati dall'Angelo della Pace a Fatima: preghiera, penitenza e conversione.