MaM
Messaggio del 21 luglio 1982:Cari figli! Vi invito a pregare e a digiunare per la pace nel mondo. Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore é quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L'elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno.

Notizie dai giornali cattolici



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Questa domenica Benedetto XVI ha rivolto un pensiero speciale alla Libia, sconvolta dagli scontri armati, assicurando la sua vicinanza alla popolazione. Al termine della preghiera mariana in piazza San Pietro, il Papa ha affermato di seguire “continuamente e con grande apprensione le tensioni che, in questi giorni, si registrano in diversi Paesi dell’Africa”, in modo particolare in Libia, “dove i recenti scontri hanno provocato numerose morti e una crescente crisi umanitaria”. Nelle ultime ore, infatti, è infuriata la battaglia tra le forze rimaste fedeli a Muammar Gheddafi e i rivoltosi. Le truppe del raìs hanno hanno attaccatto con i carri armati le città controllate dagli insorti di Al Zawiyah, a quaranta chilometri da Tripoli, e Ras Lanuf. Secondo quanto riferito da “Al Jazeera”, ci sono stati oltre 200 morti e numerosi atti di violenza contro i civili.
Costruite sulla roccia di Cristo e non sulle sabbie del potere e del denaro: è questo l'invito lanciato domenica da Benedetto XVI in occasione della preghiera dell'Angelus. Nel tradizionale appuntamento con i fedeli in piazza San Pietro, il Papa ha preso spunto dal Vangelo odierno incentrato sulla parabola delle due case, che invita a riflettere sulla saggezza di chi sceglie di regolare la propria vita secondo la volontà di Dio. “In ogni epoca e in ogni luogo – ha detto il Papa –, chi ha la grazia di conoscere Gesù, specialmente attraverso la lettura del santo Vangelo, ne rimane affascinato, riconoscendo che nella sua predicazione, nei suoi gesti, nella sua Persona Egli ci rivela il vero volto di Dio, e al tempo stesso rivela noi a noi stessi, ci fa sentire la gioia di essere figli del Padre che è nei cieli, indicandoci la base solida su cui edificare la nostra vita”.
Malgrado alcuni terribili fatti di sangue recenti, il dialogo interreligioso con il mondo musulmano ha compiuto importanti passi in avanti negli ultimi anni. Tuttavia, è importante affermare la propria fede per non dare spazio ad ambiguità e dare vita a un vero dialogo che non riduca la propria fede al sincretismo o a una religione passepartout. E' quanto ha detto il 4 marzo il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, intervenendo presso la Pontificia Università Antonianum di Roma all’inaugurazione di una nuova cattedra di spiritualità e dialogo interreligioso, dedicata a mons. Luigi Padovese, Vicario apostolico dell’Anatolia, ucciso il 3 giugno del 2010 ad Iskenderun, in Turchia.
Una “significativa figura di religiosa ed apostola del Sacro Cuore di Gesù, sollecita nel fare il bene, premurosa specialmente verso i poveri nel corpo e nello spirito”. Così Benedetto XVI ha voluto ricordare madre Clelia Merloni, fondatrice dell’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, in occasione del 150° anniversario della sua nascita, che ricorre il 10 marzo. In un messaggio a firma del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, ripreso dalla Radio Vaticana, il Papa ha rivolto il suo augurio alle Figlie spirituali di Clelia Merloni ed ha auspicato che questo importante anniversario “susciti un rinnovato impegno per la salvezza delle anime, nell’adesione generosa a Cristo e nella sempre più fervida testimonianza cristiana”.
Un indebolimento della fede e la diminuzione del numero dei fedeli potrebbero attribuirsi ad abusi liturgici e alle cattive Messe, quelle cioè che tradiscono il loro senso originario e dove, al centro, non c'è più Dio ma l'uomo con il bagaglio delle sue domande esistenziali. È questa la tesi che porta avanti don Nicola Bux, teologo e consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e dell'Ufficio delle Celebrazioni del Sommo Pontefice. Presentando a Roma, lo scorso 2 marzo, il suo libro "Come andare a Messa e non perdere la fede" (ediz. Piemme), Bux si scaglia contro la svolta antropologica della liturgia. Nelle pagine del volume, sorta di vademecum per la sopravvivenza alle Messe moderne, Bux replica a quanti hanno criticato Benedetto XVI, accusandolo di aver tradito lo spirito conciliare. Al contrario - argomenta il teologo – i documenti ufficiali del Concilio Vaticano II sono stati rinnegati proprio da queste persone, vescovi e sacerdoti in testa, che hanno stravolto la liturgia con «deformazioni al limite del sopportabile».
Opporsi alla legge anti-blasfemia in Pakistan può costare la vita sia ai musulmani che ai cristiani. E' la denuncia fatta da padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nell'editoriale di questa settimana di “Octava Dies”, del Centro Televisivo Vaticano. In questo modo il sacerdote gesuita è voluto intervenire nel dibattito suscitato dall'uccisione in Pakistan del musulmano, Salman Taseer, governatore del Punjab (il 4 gennaio scorso dalla propria guardia del corpo) e del cattolico, Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze del Governo pakistano (il 2 marzo per mano di gruppo di uomini armati). “Tutti e due sono stati uccisi per lo stesso motivo: perché si opponevano alla legge sulla blasfemia, una legge che in sé è veramente blasfema, perché in nome di Dio è causa di ingiustizia e di morte”, ha spiegato padre Lombardi.
L’inquinamento rappresenta uno dei problemi da affrontare perché influisce sull’ambiente, come pure sulla salute dell’uomo e della donna. Le iniziative annunciate (riduzione delle emissioni da parte di industrie, mezzi di trasporto, abitazioni…) comportano l’assunzione di nuovi stili di vita orientati ad una “conversione ecologica”, in risposta al mandato che ha ricevuto l’uomo di essere custode responsabile del creato. A cominciare da se stesso. Eppure, in riferimento alla responsabilità procreativa, è poco visibile la riflessione sull’effetto ecologico devastante degli ormoni contraccettivi rilasciati nell’ambiente, ormai da 50 anni, che contribuiscono, tra l’altro, all’infertilità maschile in Occidente per la diminuzione di spermatozoi, come riportato da un documento della federazione internazionale delle associazioni dei medici cattolici[1]. Anche sulla donna, probabilmente per interessi economici e ideologici, alcuni effetti della pillola contraccettiva sono oscurati, come pure corrette informazioni sulle moderne alternative naturali[2].
Cresce il numero delle persone che in Gran Bretagna si dedica alle scommesse e cresce anche il numero dei giocatori problematici. È questa la conclusione a cui giunge uno studio pubblicato il 15 febbraio dalla Commissione britannica per il gioco d’azzardo. Secondo il British Gambling Prevalence Survey, il 73% degli adulti ha giocato d’azzardo nel 2010, rispetto al 68% del 2007. Lo studio rivela anche che la percentuale di giocatori problematici è aumentata dallo 0,5% della popolazione adulta nel 2007, allo 0,7% del 2010. Il rapporto ritiene che questo lieve aumento non sia statisticamente significativo. Ciò nonostante, Brian Pomeroy, il presidente della Commissione sul gioco, ha ammesso che una “piccola, ma probabilmente crescente, percentuale della popolazione presenta gravi problemi connessi con il gioco d’azzardo”.
Mancano ormai meno di due mesi alla Beatificazione di Giovanni Paolo II. Un evento che si preannuncia memorabile e che viene preceduto da tantissime iniziative per celebrare la figura del futuro Beato. Grande è poi l’emozione tra quanti furono al fianco di Karol Wojtyla durante il suo Pontificato. E’ il caso dell’ex direttore della Sala Stampa vaticana, Joaquín Navarro-Valls, che in questa intervista di Alessandro Gisotti racconta innanzitutto con quali sentimenti abbia accolto l’annuncio della Beatificazione del primo maggio.
All’Angelus, in una Piazza San Pietro gremita di fedeli, Benedetto XVI ha ricordato con parole commosse il ministro pakistano Shahbaz Bhatti, ucciso mercoledì scorso da un commando di fondamentalisti islamici. Dal Papa l’auspicio che la sua morte risvegli nelle coscienze l’impegno a tutelare la libertà religiosa. Quindi, ha rivolto il pensiero alla Libia sconvolta dagli scontri armati, assicurando la sua vicinanza alla popolazione. Prima degli appelli, il Papa si era soffermato sulla centralità della Parola di Dio nella vita di ogni cristiano.
Benedetto XVI all’Angelus ha parlato del “commovente sacrificio della vita” del ministro pakistano. Un pensiero accorato per le vittime degli scontri in Libia. L’esortazione a non fondare la propria vita sul potere, sul denaro, sul successo e sull’attivismo, ma sulla parola di Dio.
Un senso di sorpresa, un'avvolgente e imprevedibile serenità, la pace che inonda il cuore. Trent'anni di viaggi a Medjugorje (località della Bosnia-Erzegovina) collimano con l'esperienza di una svolta netta, di un cambiamento che divide il momento di una grazia speciale dal resto di una vita che non sarà mai più quella di prima. I miracolati di Medjugorje, nella maggior parte dei casi, raccontano la guarigione dell'anima. «Ero partito per il luogo delle apparizioni, senza sapere bene di che cosa si trattasse, senza aspettarmi nulla...quasi costretto dall'insistenza di mia madre» ricorda Sabino Simone andando indietro nel tempo di circa 25 anni. «Soffrivo di una depressione fortissima, avevo tentato di tutto. Dopo il diploma in ragioneria avevo raggiunto un buon posto di lavoro in banca, ma non sentivo nessun sollievo dalle soddisfazioni del lavoro. Cercavo di reagire, di farmi curare di medici, ho provato di tutto: facevo sport, cambiavo città, abitudini, cercavo nuovi amici. Dall'esterno potevo sembrare una persona senza problemi, mi sono anche sposato, ma il mio malessere diventava ogni giorno più insopportabile. Devo la mia guarigione solo all'insistenza di mia mamma», ammette Sabino oggi titolare di una Scuola guida e a tempo pieno dedito all'organizzazione di viaggi, il primo nel 1985 l'ultimo la scorsa settimana, quest'ultimo anno con un numero triplicato di "spedizioni", non meno di 4000 pellegrini.
Vorrei lanciare un appello da queste colonne, non come giornalista o intellettuale cattolico, ma come padre di Caterina che tanti hanno conosciuto per la dolorosa vicenda che si trova a vivere. Il mio è un appello a tutti i parlamentari, di tutti gli schieramenti, al di là delle divisioni ideologiche, politiche o culturali. Chiedo di approvare subito la legge sulla (cosiddetta) “Dichiarazione anticipata di trattamento” e approvarla così com’è. Ci sono molti motivi per i quali personalmente giudico questa legge necessaria. Non si tratta solo di evitare che si verifichino casi analoghi a quello di Eluana Englaro. Ci sono molte altre ragioni. Io però voglio qui spiegarne una sola, di puro buon senso e di salute pubblica, tale che può essere condivisa perfino dai più accesi fautori dell’eutanasia.