Mancano due mesi esatti alla Beatificazione di Papa Wojtyla e il Movimento dei Figli spirituali di Giovanni Paolo II sta moltiplicando le sue iniziative nell’attesa di questo importante evento. Domani, alle 17, nella chiesa romana dell’Immacolata dei Miracoli, verrà celebrata una Messa seguita da una catechesi. A suor Maria Rosa Lo Proto, fondatrice del Movimento, Sergio Centofanti ha chiesto con quali sentimenti si stia preparando alla Beatificazione del primo maggio.
Entra in vigore da oggi la nuova normativa che disciplina la concessione della cittadinanza e dei requisiti di residenza e di accesso allo Stato Vaticano. Tra i principali aventi diritto figurano i cardinali residenti nella Città del Vaticano e il personale diplomatico della Santa Sede. La legge, firmata da Benedetto XVI, è da considerarsi alla stregua di un Motu Proprio pontificio e sostituisce le vecchia legge sulla “cittadinanza e il soggiorno” risalente al 1929.
“Perché le nazioni dell’America Latina possano camminare nella fedeltà al Vangelo e progredire nella giustizia sociale e nella pace”: è l’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di marzo. Un binomio, quello della fedeltà al Vangelo e della giustizia sociale, che è stato al centro del viaggio apostolico in Brasile, nel maggio 2007 in occasione della V Conferenza generale dell’episcopato dell’America Latina e dei Caraibi.
Le parrocchie “devono mettere in pratica, come chiede la Chiesa, una decisa 'conversione pastorale e missionaria' delle loro persone, organizzazioni e strutture pastorali”, ha affermato l'Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer.
L'Arcidiocesi di San Paolo ha diffuso in questi giorni la Lettera Pastorale “Parrocchia, diventa ciò che sei”, firmata da monsignor Scherer e consegnata al clero il 15 febbraio.
“Vogliamo chiederci come sta la nostra parrocchia e che cosa si può fare perché sia una vera comunità di discepoli missionari di Gesù Cristo”, ha affermato il porporato, come riferisce un articolo pubblicato sulla rivista arcidiocesana “O São Paulo”.
L'informazione sulla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid (GMG) ha un premio. La fondazione spagnola “Crónica Blanca” ha indetto i premi di comunicazione “Sentinelle del Mattino”, con cui verranno riconosciuti i migliori lavori giornalistici che avranno per tema la Giornata Mondiale della Gioventù.
I premi si dividono in quattro categorie: articoli giornalistici, spazi radiofonici, documenti audiovisivi e proposte giornalistiche in Internet.
Sono convocati tutti quei giornalisti o quegli studenti di comunicazione, dai 16 ai 35 anni, iscritti alla GMG di Madrid che abbiano pubblicato i lavori che verranno presentati tra il 1° gennaio e il 1° maggio 2011. I lavori dovranno essere consegnati prima del 15 maggio.
Raccolto in 3.500 ospedali di 70 Paesi, attualmente il sangue da cordone ombelicale è conservato in circa 100 banche pubbliche per un totale di 450mila campioni stoccati in tutto il mondo. Da sola l’Italia ha sul suo territorio il numero più alto di biobanche non commerciali, contando 19 istituti dislocati in 11 regioni. Sono questi solo alcuni dei dati emersi durante il convegno, tenuto il 26 febbraio in Vaticano ed organizzato dalla Pontificia Accademia pro Vita (PAV), sul tema delle cellule staminali e il trauma post-aborto.
Per molti anni il midollo osseo è stato considerato la fonte principale di cellule staminali e, di conseguenza, fino a poco tempo fa il trapianto di midollo osseo era il metodo più comune per trattare le patologie curabili con le staminali. Tuttavia esistono numerosi problemi legati al trapianto, compresa la difficoltà di trovare un soggetto compatibile, l’aumentato rischio di infezioni, quello del rigetto nonché il rischio per il donatore.
L'OMELIA DEL CARDINALE MESSA PER DON GIUSSANI - Si è tenuta ieri 28 febbraio la messa in ricordo di don Luigi Giussani, nel sesto anniversario della sua scomparsa. La messa si è tenuta nel Duomo di Milano alla presenza del cardinale Tettamanzi. Con le parole "La sapienza sa ciò che piace ai tuoi occhi, Signore" il cardinale ha ricordato la figura del fondatore del movimento di Comunione e Liberazione.
Porre l’Eucaristia al centro genera in tutti i parrocchiani “un grande risveglio” ed “un rinnovato slancio” ad una più viva partecipazione. E' quanto afferma a ZENIT don Alberto Pacini, predicatore e rettore della chiesa di S. Anastasia a Roma.
Yara non è la protagonista di una storia di orrore. E’ il suo assassino che sprofonda nell’orrore. Lei invece è la protagonista eroica di una luminosa storia di dignità.
La sua è – perché non dirlo – una testimonianza di santità scritta col sangue del martirio.
Forse non la capiremo perché adesso il circo dei media darà il via alle solite polemiche sulle indagini, sugli inquirenti e alimenterà mediocri scontri mediatici.
Il fango ci impedirà di vedere la cosa più importante e preziosa: la purezza di questa fanciulla e il suo eroismo.
La cultura dominante non sa fare i conti con la purezza. Né con la santità. Non le conosce. Una parola enorme, la santità, da maneggiare con cura, ma anche giusta. E abbagliante, gloriosa.
In queste ore di strazio infatti con Yara viene in mente un altro nome, un altro volto. Del resto avevano la stessa età, 12-13 anni. Ed è la stessa vicenda.
La storia di Yara Gambirasio è accaduta cento anni dopo quella di Maria Goretti, ma non ci sono grandi differenze.
Questa è una storia di camionisti, di guerra, di bombe. Ma è anche una storia di donne, di pace, di fede, di solidarietà. Tutti elementi dello stesso racconto, di quella che potrebbe sembrare una favola ma che è realtà. È la storia di alcuni camionisti speciali, anche se loro dicono di no, che dai tempo della guerra nella ex Jugoslavia portano aiuti umanitari in Bosnia. Una favola che Elena Inversetti racconta dalle pagine del primo numero di “Medjugorje. La presenza di Maria”, il nuovo mensile (nato il 15 gennaio 2011) che vuole portare in tutte le case la novità dell’annuncio cristiano attraverso la straordinaria e fedele maternità della Vergine.
“Il nostro vuole essere un giornale ‘a fin di bene’”, spiega il direttore responsabile, Enzo Manes (già giornalista del settimanale Tempi), “il luogo dove portare alla luce piccole e grandi storie che nascono dal miracolo della conversione continuamente invocata dalla Madonna e che metta in risalto il bene e il bello che vi è nel mondo, un bene più diffuso di quello che si possa pensare, ma che ma spesso viene ignorato dai mass media, più preoccupati di scandalizzare, concentrandosi quasi esclusivamente su ciò che vi è di male”.
Un romanzo-verità, una testimonianza cruda e sincera di una vita difficile e piena di sofferenza. Tutto raccontato in Occhi di bambina: il libro edito Piemme di Ania Goledzinowska , una giovane polacca giunta in Italia per fare la modella che invece si è trovata nel racket della prostituzione a contatto con sfruttatori che non le hanno risparmiato alcuna violenza. Ha conosciuto l’inferno, poi ha trovato la luce: la fede, i sogni, la speranza. “Non ho mai smesso di sognare – racconta a Tgcom – Con la mia testimonianza vorrei arrivare al cuore della gente e lasciare un messaggio di speranza”