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Messaggio del 31 ottobre 1985:Cari figli, oggi vi invito a lavorare nella Chiesa. Io vi amo tutti in modo uguale, e desidero che tutti lavoriate, ciascuno secondo le sue capacità. Io so, cari figli, che potete ma non lo fate, perché non ve la sentite. Dovete essere coraggiosi e offrire piccoli sacrifici per la Chiesa e per Gesù, affinché entrambi siano contenti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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Cristina Fernández, la Presidente argentina, è stata rieletta domenica scorsa con il 53% dei voti, un fatto storico. Si tratta del più grande sostegno popolare ottenuto in una elezione presidenziale dal ritorno della democrazia in Argentina. Mons. Jorge Eduardo Lozano, vescovo di Gualeguaychú e membro della Commissione episcopale della Pastorale sociale, in un articolo pubblicato da un giornale della capitale, ha ricordato che "i legislatori e i governanti ricevono un riconoscimento e un mandato.
Per la prima volta sarà installato in Vaticano un albero di Natale proveniente dall’Ucraina, che sarà consegnato in dono a Benedetto XVI dalla Transcarpazia, mentre gli alberi per il Palazzo Apostolico proverranno dalla regione di Leopoli.
“Sono convinto che l’incontro di Assisi fra i leader religiosi del mondo sia molto utile come esperienza simbolica e concreta: è la testimonianza che i leader religiosi possono unire e non dividere, per contribuire insieme a un fine comune, che è la pace e la convivenza.
Le religioni non possono mai essere motivo di violenza. Le fedi e il dialogo interreligioso sono e devono essere alla base della pace. E’ il richiamo che Benedetto XVI ha lanciato oggi ad Assisi davanti agli esponenti di tutte le religioni del mondo, e a un gruppo di non credenti, in occasione di una nuova Giornata mondiale di preghiera e di riflessione per la pace, a 25 anni dallo storico incontro voluto da Giovanni Paolo II. Il Papa e i circa 300 partecipanti all’appuntamento “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”, sono giunti questa mattina nella città di San Francesco a bordo di un treno che questa sera riporterà tutti a Roma.
Inizia la Giornata “pellegrini della verità, pellegrini della pace”. Insieme al pontefice, 300 delegati da oltre 50 Paesi del mondo. Almeno 100 vengono dall’Asia; le presenze musulmane sono in crescita. A differenza dall’Assisi 1986, questa volta vi sono anche rappresentanti non appartenenti a nessuna religione, ma “alla ricerca della verità”. Nessuna preghiera comune. L’arrivo ad Assisi previsto per le 9.45.
Alla vigilia della giornata di Assisi, Benedetto XVI invita a pregare perché “in un mondo ancora lacerato da odio, divisioni, egoismo, guerre”, essa “favorisca il dialogo tra persone di diversa rappartenenza religiosa e porti un raggio di luce capace di illuminare la mente e il cuore di tutti gli uomini, perché il rancore ceda posto al perdono, la divisione alla riconciliazione, l'odio all'amore, la violenza alla mitezza, e nel mondo regni la pace”.
Il primo di Novembre la Chiesa cattolica festeggia la festa di Ognissanti. Per una grazia singolare, la Chiesa custodisce la stessa freschezza di 2000 anni fa. La santità è la giovinezza della Chiesa, che non esige condizioni storiche, sociali o psicologiche speciali per realizzarsi. Si incarna in ogni epoca, attraverso il cuore di chi la accoglie; irradia di luce il mondo, feconda i solchi aridi della terra, produce, dovunque passi, il frutto dolcissimo della carità.
Domani, giovedì 27 ottobre, Papa Benedetto XVI si recherà ad Assisi per la "Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo", che lo stesso Pontefice ha annunciato a sorpresa quasi un anno fa, il 1° gennaio scorso. Il nuovo evento - già battezzato "Assisi III" - avviene 25 anni dopo il primo grande incontro interreligioso promosso da Giovanni Paolo II nella città di San Francesco (il 27 ottobre 1986) e quasi dieci anni dopo quello svoltosi sempre ad Assisi nel gennaio 2002, e sta suscitando varie reazioni nella stampa internazionali, in particolare in quella tedesca.