Nebbia e tenebre fitte attorno ai cattolici in questi giorni. Proviamo allora a fare un po’ di chiarezza. In queste ore c’era una vera notizia, importante, che riguardava la Chiesa: la proclamazione dell’Anno della fede fatta da Benedetto XVI.
Ebbene, è stata alquanto snobbata dai mass media, impegnati com’erano a farsi regalare un titolo di politica (contro il governo) dalla piccola e confusa conventicola di Todi.
Lui e lui hanno rispettivamente 42 e 30 anni, si sono sposati in Spagna. Ora, anche se uno è precario e l’altro disoccupato, hanno deciso che si vive meglio in Italia. Ma nel nostro Paese il matrimonio tra omosessuali non è riconosciuto. E qualcuno dovrà pensarci.
Sono numerose le iniziative programmate in occasione della canonizzazione di Luigi Guanella, il sacerdote nato nel 1842 a Fraciscio di Campodolcino, località di montagna in provincia di Sondrio. L'appuntamento è a Roma domenica 23 ottobre, nello stesso giorno durante il quale la Chiesa proclama altri due Santi: Guido Maria Conforti, fondatore dei missionari Saveriani e madre Bonifacia Rodríguez de Castro, spagnola, fondatrice della Congregazione delle Serve di San Giuseppe.
Il sito del TgCom del 19 ottobre 2011 (ore 15,57 per la precisione) ha riportato una notizia apparsa sul Quotidiano della Calabria. Pare che il parroco di San Giovanni in Fiore (Cosenza) faccia suonare a morto le campane della sua chiesa, dedicata a Santa Lucia, ogniqualvolta nell’ospedale cittadino viene praticato un aborto.
Dice il lancio, testuale: «È la protesta personale che da qualche tempo il parroco sta conducendo contro le interruzioni di gravidanza che secondo lui vanno contro il dettame della Chiesa Cattolica». Notare quel «secondo lui». L’assenza di una virgola strategica impedisce di capire se il parroco in questione sia contrario a tutte le interruzioni di gravidanza o solo a quelle che «vanno contro il dettame della Chiesa». Noi sappiamo che a) la Chiesa vieta tutti gli aborti artificiali; b) il parroco, essendo un prete, non può interpretare a modo suo questa norma; c) per fare i giornalisti non c’è bisogno di conoscere la sintassi italiana né, figurarsi, la dottrina della Chiesa. Ma torniamo a don Emilio Salatino, il parroco campanaro.
È deceduta una delle due donne europee rapite da uomini provenienti dalla Somalia mentre soggiornavano sulle coste del Kenya. Si tratta della cittadina francese Marie Dedieu, sequestrata il 1° ottobre nella propria abitazione nell’arcipelago di Lamu e trasportata via mare oltre confine. Era gravemente ammalata e la mancanza di cure in pochi giorni l’ha uccisa.
La sua morte è parte della tragedia umana di proporzioni apocalittiche che si sta consumando in Somalia, un Paese in rovina, in cui il disprezzo per la vita e l’irrilevanza attribuita alle sofferenze umane sembrano essere diventati sentimenti pressoché universali. Come la povera Marie, decine, anzi centinaia di altre persone del tutto inermi e indifese, che dovrebbero ispirare soltanto compassione e rispetto, ogni giorno muoiono di stenti, violenze e disperazione sotto gli occhi e nell’indifferenza di chi dovrebbe prendersene cura e che invece lascia al resto del mondo il compito di provvedere.
“È con sorpresa e grande gioia e gratitudine che abbiamo accolto l’annuncio del prossimo “Anno della fede” indetto da Papa Benedetto XVI. E ancor più la sua lettera apostolica “Porta fidei”, con cui egli indice tale anno, che avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel 50° dell’apertura del Concilio Vaticano II”. Lo ha dichiarato la presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce.
di Stefano Zamagni
Un paradosso, tra i tanti, connota di sé la società italiana di questa fase storica. Mentre è ormai ampiamente diffusa la consapevolezza del ruolo decisivo che la famiglia svolge come soggetto sociale e come produttore di grandi esternalità positive a beneficio dell’intera società, non procede con pari consapevolezza la messa in cantiere di provvedimenti e di misure volti alla attuazione di una politica della famiglia in sostituzione delle inadeguate politiche per la famiglia. Detto in altro modo, non procedono allo stesso ritmo il riconoscimento da un lato e la valorizzazione dall’altro che la politica “deve” alla famiglia per la mole di funzioni sociali che nessuno Stato, nessun mercato, nessuna agenzia pubblica possono surrogare in modo equivalente. Ad onor del vero, il divario qui denunciato riguarda un po’ tutta l’Europa, anche se per l’Italia esso assume un’ampiezza particolarmente preoccupante.
Il pellegrinaggio serve a ricordare ai fedeli la loro vera meta, il cielo.
Papa Benedetto XVI lo ha affermato ieri pomeriggio inaugurando a Roma il centro di accoglienza per pellegrini australiani Domus Australia, sito in Via Cernaia, nei pressi delle Terme di Diocleziano.
L'inaugurazione della struttura, ha spiegato il Pontefice, “parla in modo eloquente dei frutti degli sforzi missionari, per mezzo dei quali il Vangelo si è diffuso perfino nelle regioni più remote del mondo, vi si è radicato e ha dato vita a una comunità cristiana viva e prospera”.
Sarà inaugurato sabato prossimo, 22 ottobre, il mosaico dedicato a Giovanni Paolo II al Santuario del Divino Amore. L’opera sarà accolta da una solenne celebrazione eucaristica, alle ore 17, presieduta dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro.
All’evento saranno presenti i vescovi ordinari militari di tutto il mondo. Seguirà il Concerto della Banda del Corpo militare della Croce Rossa Italiana, presso l’Auditorium del Santuario.
Il mosaico viene posto in ricordo della prima visita di Papa Wojtyla al Santuario del Divino Amore (1 maggio 1979) e della sua beatificazione (1 maggio 2011).
In 5 anni sono aumentati di 4mila unità. Boom di iscrizioni ai corsi di catechismo. Indù e buddisti presenti alla messa del sabato eguagliano il numero dei cattolici.
Messaggio del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso in occasione della festa di Diwali. “Sebbene l’esercizio di questo diritto comprenda la libertà di ogni persona di professare, praticare e diffondere la propria religione o fede, sia in pubblico che in privato, individualmente o comunitariamente, esso implica anche un serio obbligo, da parte delle autorità civili, degli individui e dei gruppi, di rispettare la libertà degli altri”.
Dal 2005 il porporato ha ricevuto dal magnate Jimmy Lai 20 milioni di dollari di Hong Kong. La lunga lista degli aiuti a studenti cinesi all’estero, della Chiesa ufficiale e sotterranea; a sacerdoti e suore, a diocesi in difficoltà, a carcerati e poveri, per traduzioni in cinese di libri e documenti della Chiesa. Le polemiche contro il card. Zen proprio mentre lui ha iniziato lo sciopero della fame. I partiti filo-cinesi non vogliono rivelare chi li finanzia.
Benedetto XVI chiede che nelle Filippine “si rinunci alla violenza e si costruisca una società pacifica in cui tutti possano vivere in armonia”. P. Fausto, “sacerdote fedele e buono, che per molti anni ha servito il popolo filippino in modo instancabile e coraggioso”. Ogni giorno ad Arakan, 2mila persone visitano la salma, dopo aver compiuto viaggi di 5-12 ore. Alle veglie funebri della sera, le testimonianze di chi lo ha conosciuto.
Nel mese dedicato al Rosario, i cattolici sono invitati a vincere la logica che guarda solo al denaro e ai beni materiali. Vescovi e sacerdoti testimoni della solidarietà della Chiesa verso gli emarginati. I fedeli in festa per la quarta visita, in pochi mesi, del rappresentante pontificio mons. Girelli.
La piccola investita da una vettura, non è stata soccorsa nemmeno dai passanti. Un altro veicolo le ha rotto le gambe, gettandola in coma. Il video della sua tragedia ha scatenato milioni di commenti sulla immoralità e il materialismo che dominano la Cina di oggi.