Ha suscitato ancora grande commozione la toccante vicenda umana di Giulia Gabrieli raccontata lo scorso sabato pomeriggio nel corso della trasmissione televisiva di Rai Uno «A sua immagine».
Giulia, come molti ricorderanno, è la 14enne bergamasca malata di tumore scomparsa la sera dello scorso 19 agosto, nel quartiere di San Tomaso de' Calvi, proprio mentre a Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani che hanno preso parte alla Giornata mondiale della Gioventù.
Una settimana di veglie funebri alla parrocchia del missionario ucciso. Il 25 ottobre ci saranno i funerali solenni nella cattedrale di Kidapawan. P. Tentorio sarà sepolto affianco al p. Tullio Favali, un altro martire del Pime. Aperto il testamento con indicazioni sulla sepoltura. Un’inchiesta autonoma parallela a quella ufficiale.
È l’opera di p. Anthony Le Duc, sacerdote statunitense di origini vietnamite, in una parrocchia nel nord-est del Paese. La cura di malati di Hiv e bambini orfani, per colmare il divario sociale. Messe e liturgie in molte lingue, perché “siamo una piccola comunità” che è “parte della Chiesa universale”.
“La vita dei missionari nell’isola di Mindanao è sempre precaria e in pericolo. Proprio ad Arakan, la valle nella quale è stato ucciso padre Fausto Tentorio, nel 1985 le milizie paramilitari del governo hanno assassinato un altro missionario del Pime, il modenese Tullio Favali”. Sono le prime parole di padre Piero Gheddo, sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere, dopo avere saputo dell’omicidio del quale è rimasto vittima padre Tentorio, presente nelle Filippine da oltre 32 anni. Come osserva Gheddo, “nel 1992, nella parte musulmana di Mindanao, i terroristi islamici hanno trucidato padre Salvatore Carzedda. Diversi altri missionari del Pime sull’isola delle Filippine, dopo avere subito ripetute minacce di morte, sono stati costretti a ritornare in Italia: tra gli altri padre Paolo Nicelli e padre Sebastiano D’Ambra”.
Non fare di ogni erba un fascio, saper distinguere, discernere, non generalizzare. Sui giornali di domenica e di oggi non si fa altro che leggere queste espressioni conciliatorie sugli scontri avvenuti sabato scorso a Roma. E’ una musica già sentita: c’è qualcuno che manifesta ed altri che si danno alla devastazione di blindati delle forze dell’ordine, di auto, di vetrine di negozi, di banche, di Mc Donalds (un controsenso: è l’unico luogo sulla terra in cui con meno di 7 euro anche il barbone di strada può mangiare, alla faccia di chi lotta per i poveri), di statue della Madonna (è accaduto sabato), infierendo su zigomi, teste e omeri di carabinieri e polizia.
Padre Fausto Tentorio, missionario del Pontificio Istituto Missione Estere (PIME) nelle Filippine, è stato ucciso il 17 ottobre alle ore 8 locali nella cittadina di Arakan, nell’isola meridionale di Mindanao. Con lui, sono 19 i missionari del Pime che hanno subito una morte violenta in missione. Aveva appena finito di celebrare la Messa nella chiesa parrocchiale di Arakan e stava entrando in macchina, quando due uomini mascherati in moto gli hanno sparato. Soccorso dai fedeli, è stato subito portato al più vicino ospedale, distante 30 chilometri, ma inutilmente. Padre Fausto aveva 59 anni ed era originario del lecchese.
Il 17 ottobre è stata resa pubblica la lettera apostolica di Papa Benedetto XVI in forma di Motu proprio «Porta fidei», formalmente datata 11 ottobre, con la quale s'indice l'Anno della fede come grande «anno di grazia». Questa lettera parte dal dato di fatto che la fede è in crisi, non solo all'esterno ma perfino all'interno della Chiesa Cattolica, e propone per tornare alla fede un percorso di nuova evangelizzazione che ha al suo centro il Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgato nel 1992 e di cui come il Papa ricorda nel 2012 cade il ventennale.
Quando lo scrittore Luca Doninelli gli ha chiesto che cosa significa aver incontrato Cristo nella pietra, lo scultore giapponese Etsuro Sotoo ha risposto: «La pietra è un materiale, mi ha portato in Europa. Sono giunto in Spagna alla ricerca della pietra, sono arrivato alla Sagrada Familia senza sapere cosa fosse. La pietra non si muove, per questo mi sono mosso io. Come diventa madre una donna? Sono i bambini che fanno diventare madre le donne. I bambini non sanno parlare, ma le mamme cercano di capirli. Le pietre mi hanno fatto scultore. Per scolpire le pietre bisogna amare gli strumenti, poi la pietra. La pietra non parla, ma ha il potere, come i bambini, di cambiare il mondo, come ha cambiato me. Questa è la base della fede. Se tu cerchi la verità, qualsiasi materiale può portarti dove devi andare. La pietra mi ha aiutato ad arrivare in Europa, ma quello che cercavo io era la verità».
L'ultimo numero del settimanale Vanity Fair propone un lungo articolo intitolato “Kirk, morto perché giocava con le bambole”. L'articolo racconta le storie di quattro persone che si sono sottoposte a trattamenti medici che, a detta del magazine, avrebbero avuto l'obiettivo di modificare un orientamento omosessuale predefinito e avrebbero invece avuto un tragico epilogo. Nell'inchiesta abbiamo riscontrato, oltre che un pregiudizio di fondo, diverse inesattezze fattuali, che abbiamo chiesto di contestualizzare ad un addetto ai lavori.
Sarebbe davvero un peccato se il tanto atteso incontro di Todi, organizzato dal Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro, si risolvesse soltanto nella richiesta di un governo di unità nazionale. Perché in effetti questo è il titolo di tutti i giornali e tg, questo è – inevitabilmente – il messaggio unico che arriva da Todi, perché tale auspicio è stato espresso nella conferenza stampa finale dal segretario della Cisl Bonanni, dopo una giornata di lavori a porte chiuse.
In effetti dietro quelle porte sembra che ci sia stato un momento importante di confronto tra le diverse associazioni cattoliche impegnate nel sociale, che potrà dare più importanti frutti in futuro. Associazioni che hanno diverse sensibilità ma che cercano di trovare un punto d’unità su alcuni temi importanti per il futuro della società.
“Rendi visibile il cambiamento”: è il titolo del Meeting annuale dei giovani per un mondo unito dei Focolari, della regione a nord di San Paolo del Brasile. Non solo uno slogan. Ieri, al Centro Congressi della cittadella dei focolari di Vargem Grande Paulista, i giovani lo hanno mostrato con i fatti, col linguaggio e la creatività loro tipica: canzoni impegnate, coreografie, tante testimonianze, in un dialogo vivo tra palco e sala.
La situazione dei cristiani in Iraq resta ancora molto difficile ed è essenziale che il ritiro delle ultime truppe americane nei prossimi mesi sia accompagnato da un piano che garantisca una transizione pacifica senza nuove violenze. È quanto hanno affermato mons. George Murry, segretario della Conferenza episcopale statunitense (Usccb) , e mons. Gerald Kicanas, presidente dei Catholic Relief Services (Crs) al rientro da una recente visita di quattro giorni a Baghdad su invito dei vescovi iracheni. Durante la visita, i due presuli americani hanno incontrato le quattro comunità cattoliche della capitale irachena: la caldea, la latina, l’armena e la siro-cattolica.
La morte del missionario del Pime in contemporanea con l’annuncio dell’Anno della Fede, voluto da Benedetto XVI per riscoprire la fede cristiana e imparare a trasmetterla a tutto il mondo. La vita del sacerdote ucciso è segno del “bene che non fa rumore”, ma fa crescere frutti di fede e di amore. Un’alternativa ai black bloc.
Il missionario era tornato in Italia un anno e mezzo fa, assicurando che a Kidapawan non c’erano problemi. La vita di p. Fausto raccontata da suo nipote: povertà, amicizia con i tribali, impegno per fermare le compagnie minerarie. Questa sera alle 20.30 messa a S. Maria di Rovagnate.
“Ogni persona, oggi e non domani, abbia accesso alle risorse alimentari necessarie”, auspica Papa Benedetto XVI nel messaggio che ha indirizzato al direttore generale della FAO, Jacques Diouf, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione.
Nel testo, letto questo lunedì nella sede della FAO a Roma dall'osservatore permanente della Santa Sede presso l'organizzazione, monsignor Luigi Travaglino, il Pontefice sottolinea che la Giornata vuole “ricordare la fondazione della FAO e il suo impegno a favore dello sviluppo agricolo per combattere la fame e la malnutrizione”, ma “è anche occasione per sottolineare la situazione di tanti nostri fratelli e sorelle che mancano del pane quotidiano”.
Ieri 16 ottobre a Roma è stata ricordata la razzia che i nazisti fecero nel ghetto ebraico.
Un'azione barbara e disumana. Erano le cinque e mezza di una mattina piovosa del 16 ottobre 1943, quando i nazisti entrarono con forza nelle abitazioni per deportare uomini, bambini, donne e anziani.
Più di mille ebrei vennero presi, destinati insieme a tanti altri in Europa ad essere eliminati.
Riguardo a San Gabriele, il Papa Pio XII il 12 gennaio 1951 con un breve apostolico nominò l’arcangelo patrono delle telecomunicazioni ed affermò che: “Ogni dono eccellente, ogni grazia perfetta discende dall’alto, dal Padre delle luci”. Inoltre il Pontefice sottolineò: “E’ per questo che bisogna ammirare la divina saggezza che ha permesso agli uomini, grazie alle numerose invenzioni nate dal genio della nostra epoca, di potere, per mezzo dell’elettricità, telegrafare agli assenti con una meravigliosa rapidità, telefonare a delle distanze straordinarie, inviare dei messaggi con le onde aeree ed infine contemplare la visione delle cose e dei fatti che si trovano lontanissimi dai luoghi in cui abitano. Questi strumenti, costruiti secondo le regole dell’arte, possono essere molto nocivi se sono impiegati con cattive intenzioni, ma al contrario, possono aiutare potentemente allo sviluppo ed al riaffermarsi delle relazioni fraterne tra gli uomini, al progresso della civilizzazione, alla propagazione illuminata delle arti e delle scienze, ed anche all’insegnamento dei precetti della religione, alla trasmissione della parola del supremo Pastore dalla Sede di Pietro a tutte le nazioni, ed all’ammirabile unione di tutti i cuori per dirigere verso la Maestà divina delle pubbliche preghiere fatte con questo mezzo in tutto l’universo.
Il ruolo dei cristiani in politica e nella società è stato l’oggetto dell’intervento di apertura del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, in occasione del Forum del Mondo del Lavoro.
“Che dei cristiani si incontrino per ragionare insieme sulla società portando nel cuore la realtà della gente e i criteri della Dottrina sociale della Chiesa, è qualcosa di cui tutti dovrebbero semplicemente rallegrarsi”, ha esordito Bagnasco.
La Dottrina Sociale riporta i cristiani alle origini, ovvero alla vocazione di Pietro “chiamato ad attraversare il mare del tempo, a camminare sulle acque fidandosi di Cristo senza mai distogliere gli occhi da Lui”.