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Messaggio del 2 aprile 2016:Cari figli non abbiate cuori duri, chiusi e pieni di paura. Permettete al mio amore materno di illuminarli e riempirli d’amore e di speranza, affinché, come Madre, io lenisca i vostri dolori: io li conosco, io li ho provati. Il dolore eleva ed è la preghiera più grande. Mio Figlio ama in modo particolare coloro che patiscono dolori. Ha mandato me a lenirli e a portarvi speranza. Confidate in lui! So che per voi è difficile, perché attorno a voi vedete sempre più tenebra. Figli miei, essa va squarciata con la preghiera e l’amore. Chi prega ed ama non teme, ha speranza ed amore misericordioso. Vede la luce, vede mio Figlio. Come miei apostoli, vi invito a cercare di essere un esempio di amore misericordioso e di speranza. Pregate sempre di nuovo per avere quanto più amore possibile, perché l’amore misericordioso porta la luce che squarcia ogni tenebra, porta mio Figlio. Non abbiate paura, non siete soli: io sono con voi! Vi chiedo di pregare per i vostri pastori, affinché abbiano amore in ogni momento e agiscano con amore verso mio Figlio, per mezzo di lui e in memoria di lui. Vi ringrazio!

Notizie dai giornali cattolici



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Nel 2006, il cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Vrhbosna, Sarajevo, intervistato da Radici Cristiane, affermava che “I cattolici sono potuti rientrare nella Federazione grazie ai nostri sacerdoti che sono tornati qui per primi e hanno iniziato la ricostruzione. Rimane purtroppo il problema di come far valere i propri diritti, problema che è presente nelle grandi città dove vivevano in maggioranza i musulmani. Ed è proprio qui che i cattolici ottengono con molta difficoltà i permessi per la costruzione delle case, non riescono a trovare lavoro e viene messa a rischio la loro sicurezza”. Il Cardinale sottolineava le provocazioni che i cattolici subiscono: “sistematicamente - diceva - rubano negli appartamenti della parrocchia e della chiesa, mentre la polizia sta a guardare senza intervenire, tanto da creare paura tra la gente, come a voler dire ‘qui non c’è posto per voi’. A Sarajevo hanno distrutto anche le nostre tombe, sono entrati nelle case private, e per quanto noi sappiamo chi è stato, la polizia non reagisce. La Comunità internazionale non ritiene importante proteggere un popolo di minoranza”.
I risultati delle autopsie saranno diffusi il 27 ottobre. Ma da ora vi è una campagna dell’esercito egiziano a tacere, manipolare la verità e accusare i copti di violenza, contro tutte le testimonianze oculari e i video. Shenouda III si schiera contro la versione dei militari. Anche Obama suppone che i copti siano stati violenti. Per non dimenticare, AsiaNews pubblica alcune immagini del massacro, inviateci da organizzazioni copte.
Emmanuel Kelly, salvato dalle Missionarie della Carità durante il conflitto, e adottato con il fratellino da una cattolica australiana, porta sul corpo le tracce della guerra chimica. La sua audizione in un popolare reality australiano ha commosso il pubblico: cinque milioni di contatti su Youtube.