MaM
Messaggio del 4 luglio 1983:Pregate mio figlio Gesù! Rivolgetevi spesso al suo Sacro Cuore e al mio Cuore Immacolato. Chiedete ai Sacri Cuori che vi riempiano del vero amore con il quale potrete amare i vostri nemici. Vi ho invitato a pregare tre ore al giorno. E voi avete cominciato. Ma guardate sempre l’orologio, e preoccupati vi chiedete quando finirete i vostri doveri. E così durante la preghiera siete tesi e preoccupati. Non fate più così. Abbandonatevi a me. Immergetevi nella preghiera. L’unica cosa essenziale è lasciarsi condurre dallo Spirito Santo in profondità! Solo così potrete avere una vera esperienza di Dio. Allora anche il vostro lavoro andrà bene e vi rimarrà anche del tempo libero. Voi avete fretta: volete cambiare le persone e le situazioni per raggiungere rapidamente i vostri scopi. Non vi affannate, ma lasciatevi guidare da me e vedrete che tutto andrà bene.

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



È giunta anche in Italia l’eco di un rapporto dell’associazione statunitense National Religious Broadcasters (NRB), che rappresenta la maggior parte dei media cristiani, intitolato «Un esame del rischio di censura anti-cristiana e di discriminazione di punti di vista alternativi da parte dei nuovi media». La lettura integrale del rapporto mostra che i cristiani, in effetti, hanno di che lamentarsi. Eppure, alcune delle analisi lasciano perplessi.
La strage di 25 copti durante la manifestazione che domenica scorsa la comunità cristiana aveva indetto al Cairo per protestare contro la distruzione di una chiesa ad Assuan, ha rappresentato il momento di più alta tensione in Egitto dalla rivoluzione del 25 gennaio 2011. La dinamica degli eventi sembra avvolta nell’oscurità ed è forse destinata a rimanere tale: nei momenti di transizione, d’altra parte, attribuire responsabilità può apparire estremamente rischioso. La tv di Stato ha accusato i copti di essere giunti alla manifestazione dotati di armi e di aver inaugurato la violenza. Per parte sua la comunità cristiana afferma di essere stata attaccata già durante la marcia che conduceva al luogo prescelto per la manifestazione, il quartiere Maspero, sulle sponde del Nilo, a due passi da piazza Tahrir. Sulla degenerazione degli eventi c’è poi l’ombra dei salafiti, estremisti dell’Islam sunnita, che hanno probabilmente raggiunto il corteo per attaccare i copti, storicamente bersaglio delle loro manifestazioni di violenza e da molti ritenuti responsabili anche della bomba che la notte di Capodanno scorso è esplosa in una chiesa di Alessandria d’Egitto durante la messa di mezzanotte.
La Commissione per la Sanità del Senato del Cile ha approvato il mese scorso tre progetti di legge per depenalizzare il reato di aborto nel caso di violenza sessuale, di rischio per la vita della madre e di malformazioni del nascituro. Il Presidente Sebastián Piñera porrà il veto – così come era accaduto in Uruguay nel 2008 con il presidente Tabaré Vázquez – perchè “uno dei compiti più importanti di un Presidente è lottare per la vita, la dignità e la famiglia di tutti e di ciascuno dei cileni, dal concepimento fino alla morte naturale”. La stessa Costituzione all’art. 19 parla chiaro: “La legge difende la vita di colui che ancora deve nascere”. Dello stesso tenore il Codice Sanitario che in merito alle pratiche abortive le definisce come “puri e semplici delitti contro l'ordine delle famiglie, la moralità pubblica e l'integrità sessuale”.
Quando il giornalista Riccardo Caniato lo intervista sulla nascita dell’associazione Fraternità, il presidente don Mauro Inzoli racconta: «Se penso al caos totale che ha fatto seguito alla risposta spontanea e generosa degli inizi, mi rendo conto che siamo stati graziati. In quella disponibilità che non aveva limiti c’era anche tanta sconsideratezza: insieme con i minori abbiamo accolto, infatti, prostitute, ragazze madri, tossicodipendenti; persone che hanno messo a repentaglio l’incolumità delle famiglie stesse, creando problemi talvolta davvero drammatici. Attraverso queste difficoltà abbiamo preso via via coscienza che dovevamo semplicemente obbedire all’intuizione originale, alla scintilla che aveva incendiato le nostre esistenze». Qual è la genesi, dunque la scintilla, da cui nasce quest’opera?
«Nel nome di Dio Clemente, Misericordioso, alla sorella Tawakkul 'Abd al-Salam Karman [nella foto], presidente dell’organizzazione "Giornaliste senza catene", membro del Consiglio direttivo del Raggruppamento yemenita per la Riforma, saluti e stima. Con immensa gioia abbiamo ricevuto, in seno al Raggruppamento yemenita per la Riforma, l’annuncio del conferimento alla vostra persona del Premio Nobel per la Pace come prima donna araba che riceve questa onoreficenza e prima personalità yemenita a godere di questo attestato di stima internazionale. Ci congratuliamo per questo raggiungimento storico e riteniamo che questa vittoria sia di sostegno alla rivoluzione pacifica yemenita e alla donna yemenita che combatte e che è consapevole della propria capacità di vincere nonostante gli ostacoli dell’arretratezza e il retaggio della tirannide che separano il nostro popolo dal progresso».
All'udienza generale del 12 ottobre - oltre a rivolgere un toccante appello a favore della comunità copta egiziana - Benedetto XVI ha proseguito nella parte della sua «scuola della preghiera» dedicata ai Salmi, passando dallo scenario tragico dei testi commentati nelle settimane precedenti a «un Salmo dalle note festose, una preghiera che, nella gioia, canta le meraviglie di Dio». Si tratta del Salmo 126 - secondo la numerazione greco-latina 125 -, che celebra l'opera meravigliosa del Signore sia nella storia d'Israele sia nella storia personale di ogni credente.
Appello di Benedetto XVI “profondamente rattristato” dagli avvenimenti del Cairo, “tentativi di minare la coesistenza pacifica”. Sostegno agli sforzi delle autorità “civili e religiose” per una società basata sulla giustizia. Nel discorso per l’udienza generale, commentando il Salmo 126, ha invitato a ricordare che, anche nel dolore, “Dio è sempre presente”.
Il ministro delle Finanze ha già presentato le sue dimissioni, invitando il resto dell’esercito a prendersi le sue responsabilità. Tv di Stato accusata di aver incitato il popolo all’attacco contro i cristiani diffondendo false informazioni. Testimoni oculari degli scontri del 9 ottobre raccontano di corpi martoriati dai blindati dell’esercito. Intellettuali e leader religiosi preoccupati per il clima di repressione che minaccia il futuro del Paese.
Una bambina cristiana di 12 anni del Pakistan è stata rapita e stuprata per otto mesi da una banda di militanti islamici, quindi convertita e costretta al matrimonio islamico. Riportando la notizia dell'agghiacciante vicenda, l'agenzia vaticana Fides spiega che la situazione della piccola vittima “è simile a quella di circa 700, fra bambine e ragazze cristiane, e almeno 250 indù che ogni anno subiscono terribili violenze e abusi in Pakistan”. I musulmani, riferiscono fonti di Fides nel Punjab impegnate nella loro assistenza, “le considerano oggetti, merce, le trattano come bestie”.
Nel mese di ottobre, tradizionalmente dedicato al Rosario, Papa Benedetto XVI ha invitato a dedicarsi maggiormente alla recita di questa preghiera mariana. “Questo mese di ottobre ci invita a perseverare nella recita quotidiana del Rosario”, ha ricordato nel suo saluto ai fedeli e ai pellegrini di lingua portoghese. “In questo modo, le vostre famiglie si riuniscano con la nostra Madre Celeste, per cooperare pienamente ai disegni di salvezza che Dio ha su di voi”, ha auspicato.
Il comitato organizzatore dell'Incontro Mondiale delle Famiglie (IMF) ha rivolto un appello ai giovani di ogni nazionalità che vogliano iscriversi come volontari all'evento, che si celebrerà dal 30 maggio al 3 giugno 2012 a Milano. Il momento culminante sarà l'incontro con il Papa. L'invito è rivolto a maggiorenni “disponibili a dedicare del tempo a servizio dell'organizzazione” di questo incontro mondiale. Il volontario deve essere “fortemente motivato rispetto all'evento e all'esperienza del servizio”.