Give witness to your faith everywhere with anyone, Medjugorje visionary Marija Pavlovic-Lunetti admonished a predominantly young audience in Rome before moving on to Desio where a star parade of Medjugorje witnesses drew about 15,000 people this weekend.
Venerdì 7 Ottobre 2011, presso il Palaghiaccio di Marino si è tenuto un incontro di preghiera - che ha visto tra gli altri, la partecipazione della veggente di Medjugorje Marija Pavlovic - chiamato “Festeggiamo Maria”.
La scelta del giorno non è stata casuale, il 7 Ottobre infatti, si festeggia secondo il Calendario Liturgico, la Beata Vergine Maria del Rosario. La festa celebra la vittoria della Lega Santa contro i Turchi del 1571; quando l'allora “esercito cristiano” guidato da Don Giovanni d'Austria - in netta inferiorità numerica - affrontò e vinse il nemico nella Battaglia (navale) di Lepanto, grazie alla preghiera incessante delle varie confraternite del Rosario e dei semplici fedeli, oltre all'affidamento dei soldati cristiani a Dio, prima della tenzone.
Tommy Lebel ha undici anni e vive in California con due mamme, Pauline Moreno e Debra Lobel. Pauline e Debra sono due lesbiche, si sono "sposate" nel 1990 presso la locale sinagoga e hanno adottato Tommy quando era molto piccolo. Ora Tommy viene chiamato Tammy; da tre anni prende ormoni che gli hanno bloccato lo sviluppo sessuale e in questo modo (dicono le due mamme) potrà decidere se diventare una ragazza (in tal caso si procederà con le operazioni di rito) o crescere come un ragazzo.
Dove sono finiti i cristiani? In chiesa quando c’è un bel matrimonio, ma quando si parla di diritti di chi non ha voce… “La religione non viene negata, ma pensata con un suo ruolo ben delimitato; interviene solo in parte e marginalmente nel giudizio etico e nei comportamenti.” E’ quanto ha afferma mons Rino Fisichella, (Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione) in un intervento svolto alcuni giorni fa a Tirana.
L’animalismo, si sa, vede l’uomo come se fosse un animale come tanti altri. E a volte ci azzecca proprio. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) qualche giorno fa ha infatti denunciato in una nota che la pratica della zoorastia – avere rapporti sessuali con animali – sta crescendo: sarebbero 4mila gli annunci on line ogni anno di persone che offrono e cercano rapporti sessuali di natura zoofila. Aumenta anche il business intorno a questa pratica abominevole: 50 milioni di euro all’anno il volume di affari prodotto da video hard. Infine il numero dei siti che offrono questo particolare tipo di materiale pornografico si aggirerebbe sui 15mila.
L'autore, noto intellettuale egiziano amante della libertà vera per tutti, è da sempre uno dei più strenui difensori della minoranza copta. Questo suo testo, scritto originariamente nel 2007, è ancora attualissimo. E profetico.
Uno studio condotto in Africa e pubblicato sulla rivista scientifica britannica The Lancet mostra che l’uso di contraccettivi ormonali – soprattutto quelli iniettabili – può raddoppiare il rischio di contrarre il virus Hiv. Questa la notizia rilanciata alcuni giorni fa dalle agenzie, ma che poco spazio ha ottenuto su giornali e tv. E sembrerebbe strano, visto che periodicamente esplodono polemiche sul divieto della Chiesa all'uso del preservativo, per le presunte conseguenze che avrebbe sulla diffusione dell’Aids. Con la differenza che se quelle sul preservativo sono accuse ideologiche e smentite dai fatti, diverso è il caso della ricerca appena pubblicata: si tratta di uno studio su 3.790 coppie eterosessuali, in cui un solo partner è infetto da Hiv; le coppie scelte provengono da sette paesi africani ad alta densità di infezioni Hiv: Botswana, Kenya, Ruanda, Sudafrica, Tanzania, Uganda e Zimbabwe. Le donne che usano contraccettivi ormonali – pillole e iniettabili – registrano il doppio delle probabilità di rimanere infette, ma quasi il totale delle infezioni è dovuto ai contraccettivi iniettabili. Dato confermato dal fatto che tra le donne che erano sieropositive all’inizio dello studio, quelle che usavano contraccettivi iniettabili hanno trasmesso il virus al loro partner maschile in numero doppio rispetto alle altre.
Un'ideologia che vede qualsiasi struttura o sistema etico come “nemico della libertà umana” è alla base della mossa scozzese verso il “matrimonio” omosessuale, sostiene l'Arcivescovo di Glasgow.
In una dichiarazione diffusa questa domenica, l'Arcivescovo Mario Conti ha spiegato l'opposizione della Chiesa al “matrimonio” dello stesso sesso. La sua dichiarazione è parte di una campagna nazionale in difesa del matrimonio lanciata nelle 500 parrocchie cattoliche della Scozia.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito a frequenti violazioni dei luoghi di culto e cimiteri, che sono stati bruciati e profanati (...); condanniamo questi atti e invitiamo tutte le istituzioni, in particolare lo Stato, ad assumersi la responsabilità”.
Lo segnala l'assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa in un comunicato diffuso questo sabato.