Per documentare l'opera straordinaria di Dio nel cuore delle Giornate Mondiali della Gioventù, è stato diffuso il documentario “La forza del Vangelo”.
Si tratta di una produzione in 21 lingue di Net for God, una rete internazionale di preghiera e formazione cristiana per la pace e l'unità tra le Chiese e i Paesi.
Benedetto XVI chiede “slancio missionario”, affinchè la “Nuova Evangelizzazione” porti frutti. Tradotto in termini pastorali significa una fede entusiasta nei pastori e nei fedeli e una varietà di iniziative di Vangelo che possa creare tanti stimoli e occasioni per tornare a Cristo. Mi spiego. Penso che spesso, soprattutto noi sacerdoti anziani, soffriamo di “arteriosclerosi pastorale”, accettiamo difficilmente le novità. Ma la missione e lo spirito missionario sono essenzialmente novità continua, sempre con lo stesso fine, portare le anime a Cristo. Non possiamo essere pessimisti. Visitando tante Chiese locali, in Italia e nelle missioni, ho spesso ringraziato il Signore nel vedere come la Chiesa si rinnova continuamente, ringiovanisce nello spirito e nell’annunzio del Vangelo. Io divento vecchio, la Chiesa no.
I cristiani della Tunisia chiedono di pregare per il felice esito del rinnovamento del Governo del Paese, e auspicano pace e tranquillità in questa situazione estremamente tesa, soprattutto nella capitale Tunisi.
Secondo testimonianze di fonti cristiane locali raccolte dall'opera di aiuto Open Doors, c'è preoccupazione per l'ipotesi che le azioni di protesta che chiedono più democrazia e libertà terminino di nuovo in scontri violenti.
Per i cristiani, inoltre, resta l'incertezza su come verranno interessati dal cambiamento di un regime autoritario. In Tunisia, l'islam è la religione di Stato, per cui la virata verso una democrazia in cui tutti possano avere voce e voto è incerta.
Giustizia e amore sono i due concetti chiave per lottare contro la lebbra, sottolinea la Chiesa in vista della Giornata Mondiale per la Lotta alla Lebbra 2011, che si celebrerà questa domenica, 30 gennaio.
Nel suo messaggio per l'occasione, il Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), l'Arcivescovo Zygmunt Zimowski, esorta infatti a “unire i nostri sforzi per esprimere meglio la giustizia e l'amore” verso quanti sono affetti da questa malattia.
La Giornata è stata lanciata 58 anni fa dal giornalista, filantropo e poeta francese Raoul Follereau, e viene oggi sostenuta dalla Fondazione che ne perpetua l’opera.
“Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. ...
Mons. Crociata: ''Assistiamo a un abbassamento della tensione morale'' che coinvolge l'intera società. Siamo di fronte a un ''disastro antropologico''. Poi invita chi ha maggiori responsabilità a essere d'esempio e la politica a ''non snaturare l'impianto della Costituzione''.
E' dedicata al sacramento della Confermazione la nuova serie mensile di catechesi del biblista don Fabio R. Con il Battesimo e l'Eucaristia, il sacramento della Confermazione costituisce l'insieme dei « sacramenti dell'iniziazione cristiana », la cui unità deve essere salvaguardata.
Il Rapporto Eurispes Italia 2011 pubblica i dati riguardo la pratica dell'eutanasia. Dall'inchiesta, risulta che il 66,2% degli italiani è favorevole. Un leggero calo, l'1,2% in meno rispetto al 2010. Il 67.9% degli uomini e il 64,6% delle donne si è dichiarata favorevole alla conclusione della virta di un'altra persona dietro sua richiesta, con l'eutanasia.
I favorevoli all'eutanasia, secondo l'indagine, sono giovani: il 75,3% ha tra i 18 i 24 anni, il 70,9% tra i 25 e i 34 anni, il 67,5% agli adulti tra i 35 ai 44 anni, il 67,7% ai 45-64enni e il 53,7% a chi ha 65 anni e oltre. Dal punto di vista politico, i favorevoli all'eutanasia sono per l'82% appartenenti alla sinistra. Tra chi non si riconosce in alcuna formazione politica, i favorevoli alla "dolce morte" sono il 69,9% dei dichiaranti.
Benedetto XVI ha ricevuto stamani in udienza i partecipanti alla riunione della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Orientali Ortodosse. Il Papa ha esortato i fedeli ad approfondire la conoscenza reciproca in vista della piena comunione. Quindi, ha ricordato i tanti cristiani che, anche oggi, affrontano prove e difficoltà per testimoniare la propria fedeltà a Cristo.
Le manifestazioni non hanno rivendicazioni islamiche, ma di giustizia sociale. I prezzi del pane e di altri beni sono cresciuti in modo enorme, mentre i salari sono insufficienti. Manca una leadership che guidi la rivolta. El Baradei positivo, ma insufficiente. La comunità internzionale non deve stare a guardare.
“Gerusalemme… fino agli estremi confini. Percorsi educativi per un’Azione Cattolica che ama il mondo” è il tema del seminario di studio che inizierà nel pomeriggio del 28 gennaio, presso la Domus Mariae, a Roma, per iniziativa della Presidenza nazionale di Azione cattolica.
“Nel suo servizio alla Chiesa – spiegano gli organizzatori –, l’Azione Cattolica è chiamata a promuovere e incoraggiare, a livello centrale e diocesano, esperienze di incontro, di studio, di formazione, di scambio con altri Paesi, aprendosi ad autentici “rapporti”, ovvero a relazioni di reciprocità in un clima di comunione, di solidarietà, di fraternità”.
In questa prospettiva “la dimensione internazionale diventa ricchezza: lo spendersi per la costruzione di un laicato maturo in realtà diverse dalla propria, paradossalmente arricchisce chi si rende disponibile”. In altre parole “investendo in tali realtà si torna nelle diocesi e nelle associazioni di appartenenza con una fede più forte, con una percezione della Chiesa più profonda, con una consapevolezza della fraternità universale più concreta”.
Sono 5 milioni gli immigrati in Italia mentre secondo le stime delle Nazioni Unite sono 214 milioni nel mondo.
Le imprese e le industrie, soprattutto nei Paesi avanzati, stanno beneficiando dei giovani immigrati, ma sono sorti problemi di assimilazione con culture e religioni diverse nei Paesi ospitanti.
Il numero sempre più alto di immigrati e le conseguenti difficoltà in ambito sociale hanno suscitato un intenso dibattito sulle misure da prendere per regolare l’immigrazione. La parti si sono divise tra un approccio “assimilazionista” e uno “multiculturalista”.
Secondo la Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana, i giovani immigrati sono insieme “risorsa e provocazione”. Possono rappresentare la promessa di un futuro in cui le diversità diventino un tesoro a cui attingere, piuttosto che una minaccia da cui difendersi.
Il fatto che la Chiesa cattolica metta a disposizione degli esorcisti potrebbe essere uno dei contributi per affrontare il clima di violenza generalizzata provocato dalle bande di narcotrafficanti che lottano per il controllo del territorio in diverse parti del Messico, e che spesso sono sottoposte a influenze decisamente sataniche.
Lo ha affermato in alcune dichiarazioni recenti ai mezzi di comunicazione il sacerdote Pedro Mendoza Pantoja, coordinatore degli esorcisti che svolgono il proprio ministero nel vasto territorio dell'Arcidiocesi di Città del Messico.
L'idea è che la Chiesa cattolica possa combattere l'ondata di insicurezza costata la vita nel 2010 a 12.000 persone e che in quattro anni ha raggiunto la cifra di 30.000 persone assassinate, per la maggior parte in “regolamenti di conti” tra bande criminali.
Per padre Mendoza Pantoja, “uno dei modi per combattere la violenza in Messico è promuovere la fede, parlando molto più di Dio e molto meno del demonio”.
Intellettuali e teologi islamici disegnano le prospettive per un cambiamento anche dell’islam: valore della donna e mescolanza fra sessi; rifiuto del salafismo integralista; ricerca di una religiosità del cuore e della libertà, contro il formalismo del velo, della barba e delle pratiche rituali astruse. E soprattutto danno il benvenuto alla laicità, alla separazione dell’islam dalla politica.