MaM
Messaggio del 18 marzo 2004:Cari figli! Anche oggi, guardando a voi desidero dirvi, col cuore pieno di amore, che quello che cercate insistentemente, quello a cui anelate, figlioli miei, è qui davanti a voi. E’ sufficiente che in un cuore purificato mettiate mio Figlio al primo posto e potrete vedere. Ascoltatemi e permettetemi di condurvi maternamente a questo.

Notizie dai giornali cattolici



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“Dire la verità chiaramente: i cristiani vengono regolarmente attaccati e spinti a lasciare l’Iraq”. A chiederlo al mondo occidentale è l’arcidiacono Emanuel Youkhana, coordinatore degli aiuti umanitari per le famiglie cristiane in Iraq della Chiesa assira dell’Est, in un’intervista all’associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). L’arcidiacono nega, come afferma il governo iracheno, che “il terrore è diretto non contro i cristiani ma contro tutti. Gli attentati sono chiaramente diretti contro i cristiani. Non è sufficiente condannare ciò che è successo. I cristiani non hanno paura per gli attentati attuali ma temono per l’avvenire e per ciò che ancora potrà arrivare”.
Patrick Strudwick, paziente omosessuale, finge di voler essere guarito dalla terapista psicologica britannica Lesley Pilkington. Lei accetta, lui registra le sedute e poi le usa per scrivere articoli per un giornale. Ora l'ordine professionale vuole radiare dall'albo la donna, mentre Strudwick vince un premio giornalistico .
Al termine dell’udienza generale il Papa ha salutato i membri dell’Associazione “Figli in paradiso: ali tra cielo e terra”, che riunisce i genitori colpiti dalla morte, spesso tragica, dei figli.
All’udienza generale di stamani, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, il Papa ha svolto la sua catechesi sulla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, iniziata ieri, e “nella quale – ha detto - tutti i credenti in Cristo sono invitati ad unirsi in preghiera per testimoniare il profondo legame che esiste tra loro e per invocare il dono della piena comunione. È provvidenziale il fatto che, nel cammino per costruire l’unità, venga posta al centro la preghiera: questo ci ricorda, ancora una volta, che l’unità non può essere semplice prodotto dell’operare umano; essa è anzitutto un dono di Dio, che comporta una crescita nella comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”. “Queste preghiere in comune – ha detto il Papa citando il Concilio Vaticano II - sono senza dubbio un mezzo molto efficace per impetrare la grazia dell'unità e costituiscono una manifestazione autentica dei vincoli con i quali i cattolici rimangono uniti con i fratelli separati: «Poiché dove sono due o tre adunati nel nome mio, ci sono io in mezzo a loro» (Mt 18,20).” (Decr. Unitatis Redintegratio, 8)”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di Radio Vaticana di domenica prossima, terza domenica del tempo ordinario. Cliccate sul link qui sopra e scaricate il piccolo file mp3 con il commento audio.
I radicali islamici attaccano i luoghi di istruzione civile, in particolare quelli femminili. La diocesi di Peshawar ad AsiaNews: “La nostra società sta dirigendosi verso l’oscurità; l’istruzione è un raggio di speranza. Chiediamo con forza che il governo faccia sì che il raggio di speranza si diffonda in tutto il Pakistan”.
Nel Discorso alla Curia del 21 dicembre del 2009 Benedetto XVI aveva detto: “Io penso che la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di ‘cortile dei gentili’ dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero, al cui servizio sta la vita interna della Chiesa”. Per questo motivo, aveva proposto “al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea, ai quali Dio è sconosciuto e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente senza Dio, ma avvicinarlo almeno come Sconosciuto”. Ed è da questa indicazione del Pontefice che è nato l’ultimo libro scritto da monsignor Lorenzo Leuzzi, Cappellano di Montecitorio, dal titolo “La questione di Dio oggi. Il nuovo cortile dei gentili” edito dalla Libreria Editrice Vaticana.
Fede nella presenza di Dio e spirito missionario: sono questi i due pilastri dell'esempio di santità che Papa Giovanni Paolo II ha lasciato al mondo. Ne è convinto il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che in un'intervista rilasciata a “L'Osservatore Romano” ha commentato la beatificazione del Pontefice polacco, programmata per domenica 1° maggio. Secondo il porporato, Papa Wojtyła ha lasciato alla Chiesa e alla società contemporanea “essenzialmente due atteggiamenti”.
Cari amici, tanti di voi mi scrivono per chiedermi di Caterina. Questa manifestazione di vicinanza e di affetto è davvero toccante per me, anche se non riesco – purtroppo – a rispondere a tutte le mail. E anche se le mie risposte sono un po’ vaghe, perché non me la sento di entrare nei dettagli delle condizioni di salute. Tuttavia voglio raccontarvi un piccolo episodio di ieri da cui potrete capire qualcuno dei problemi di Caterina, ma anche la sua stupefacente consapevolezza. Dovete sapere anzitutto che Caterina è in grado di comunicare con il “sì” e il “no”. Facendole delle domande lei risponde benissimo. Salvo il fatto che per dire “sì” dice “a!” (perché la “s” è difficile da pronunciare), mentre pronuncia bene il “no”. Dunque, sua mamma, Alessandra, ieri stava parlandole di alcune cose e Caterina – capendo tutto bene – rispondeva, anche con risate ed esclamazioni varie che rientrano nella sua ampia espressività. A un certo punto Alessandra le ha chiesto: “Ma tu, Cate, vuoi bene a Gesù?”. Non aveva neanche finito la domanda che Caterina, con quella prontezza che si ha solo per le cose che ardono nel cuore, le ha risposto con i suoi occhioni che si riempivano di lacrime: “ A!!! A!!!”.