Politiche organiche per la famiglia e garanzie perché le donne possano conciliare famiglia e lavoro: è l’appello lanciato dal Papa nel discorso ai Rappresentanti delle istituzioni della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma. Il Papa ha ricevuto l’on. Renata Polverini, presidente della Giunta regionale del Lazio, l’on. Giovanni Alemanno, sindaco di Roma, e l’on. Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Benedetto XVI ha parlato anche di rispetto della vita sotto diversi punti di vista, di crisi economica e in particolare di mancanza di lavoro per i giovani.
Il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha confermato questo venerdì che il miracolo riconosciuto da Benedetto XVI come attribuito alla intercessione di Giovanni Paolo II è la guarigione dal Parkinson di una religiosa francese.
E' il caso di suor Marie Simon Pierre (il nome di battesimo è Marie-Pierre), dell'Institut des Petites Soeurs des Maternitès Catholiques, nata nel 1961 a Rumilly-en-Cambrésis.
Secondo quanto dichiarato dal Cardinale Amato, “la malattia fu diagnosticata nel 2001 dal medico curante e anche da altri specialisti. La suora ricevette le cure relative, che ovviamente più che guarirla, ne attenuavano in parte i dolori”.
“La beatificazione di Karol Wojtyla sarà un evento di grande gioia perché è stato un uomo molto amato, dai credenti ma anche dai non credenti”. E’ quanto dichiarato a ZENIT dal Cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle cause dei santi dal 1998 fino alla morte di Giovanni Paolo II nel 2005.
Questo venerdì la Sala Stampa vaticana ha dato notizia della promulgazione del decreto con il quale si riconosce il miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Karol Wojtyla, atto che chiude l’iter verso la beatificazione annunciata per il prossimo 1° maggio in Vaticano.
Il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, incontrando i giornalisti si è soffermato sui motivi che hanno portato alla scelta del primo maggio come data per la cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II.
Giovanni Paolo II sarà beatificato il prossimo primo maggio. La cerimonia sarà celebrata inVaticano e sarà presieduta da Benedetto XVI. La data è stata ufficializzata questa mattina, con la firma da parte del Papa del decreto di Beatificazione, nel quale figurano anche i nomi di altri prossimi candidati agli onori degli altari, tra i quali il prof. Giuseppe Toniolo – fondatore della Settimana sociale dei cattolici italiani – e cinque suore bosniache uccise in odio alla fede. Certamente, la notizia che sta facendo velocemente il giro del mondo riguarda la figura di Papa Wojtyla, spentosi il 2 aprile 2005 e giunto al traguardo della Beatificazione dopo il riconoscimento di un miracolo avvenuto poco dopo la sua morte, riguardante una suora francese.
Dal sito di Paolo Brosio pubblichiamo una lettera in cui il giornalista conferma pubblicamente l’abbandono del “Twiga Beach Club di Forte dei Marmi”, come già anticipato dalla stampa lo scorso 28 dicembre.
False accuse montate contro giovani cristiani, mentre gli aggressori restano impuniti. Il presidente del Global Council of Indian Christians, Sajan K. George, fa un appello al governo: “Deve prendere immediate iniziative per proteggere le vite e le proprietà della microscopica comunità cristiana”.
Oggi inizia la Novena dello Sposalizio a Maria Santissima.
Christiane Claessens, la prima testimone della guarigione della svizzera Joëlle Beuret-Devanthéry a Medjugorje nell’Ottobre 2010, descrive il pellegrinaggio e gli eventi.
Preghiamo perché “i cristiani possano raggiungere la piena unità”. E’ l’intenzione di preghiera missionaria di Benedetto XVI per il mese di gennaio. Un tema, questo, sul quale il Papa si è soffermato più volte e che sarà al centro della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, in programma dal 18 al 25 gennaio prossimi.
La sentenza emessa dal magistrato di Firenze in tema di testamento biologico ha creato un ulteriore livello di confusione e di tensione rispetto all’etica di fine vita. Sembra che magistrati e politici si trovino, gli uni e gli altri, dalla parte sbagliata, chi per eccesso di iniziativa, chi per deficit di iniziativa.
Se ai politici tocca fare le leggi, ai magistrati tocca invece applicarle e giudicare del loro grado di coerenza interna, anche in funzione sociale. Il magistrato di Firenze, interpellato dall’avvocato Santoni, si è assunto un ruolo che istituzionalmente non era di sua competenza; mentre la classe politica si è limitata a criticare l’intervento del magistrato, senza sforzarsi di assumere le proprie responsabilità in un modo più concreto. Una classe politica che da mesi è assente su questo tema, da quando è tornata dalla pausa estiva, come se il tema del fine vita fosse qualcosa che in un certo senso scotta e potrebbe bruciare che vi si avvicina.
La Camera dei deputati il mattino e il Senato poche ore dopo hanno approvato il 12 gennaio una risoluzione per la libertà religiosa e contro la cristianofobia. Il documento è stato firmato da tutti i gruppi, nessun voto contrario, alcune astensioni.
Sono stato tra quelli che hanno materialmente redatto il testo, ed è stata un’esperienza unica. È come se in quelle ore avessimo ritrovato insieme il centro di gravità della politica, l’asse intorno a cui ruota un mondo dove sia possibile una vita buona e che la politica ha il compito non di generare o programmare, ma di difendere, di farsene serva.
- “Tra le norme che ledono il diritto delle persone alla libertà religiosa, una menzione particolare dev’essere fatta della legge contro la blasfemia in Pakistan: incoraggio di nuovo le autorità di quel Paese a compiere gli sforzi necessari per abrogarla, tanto più che è evidente che essa serve da pretesto per provocare ingiustizie e violenze contro le minoranze religiose. Il tragico assassinio del governatore del Punjab mostra quanto sia urgente procedere in tal senso: la venerazione nei riguardi di Dio promuove la fraternità e l’amore, non l’odio e la divisione”.
Questo era l'appello a favore dell'abrogazione della molto discussa norma - in concreto gli articoli 295-B e 295-C del Codice Penale pachistano - rivolto lunedì 10 gennaio alle autorità del paese da Benedetto XVI nel suo tradizionale discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Queste poche parole sono state sufficienti per provocare un putiferio nel paese asiatico, nel quale la religione è sempre di più un fattore di profonda divisione, anzi che sta spaccando l'intera società.
Il cammino per la pace è costellato di speranza e preghiera ma anche di sofferenza e impegno. E' quanto si legge nel messaggio inviato da padre Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Custode di Terra Santa in vista della Terza Giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa che si terrà il 29 e 30 gennaio prossimi.
Si tratta di una iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che per questa edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea.