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Messaggio del 4 dicembre 1983:Pregate! Pregate sempre! Pregate non solo quando siete nella sofferenza, ma anche nella gioia. Dovete vivere di preghiera!

Notizie dai giornali cattolici



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Chi va a Cuba per ferie, di solito cerca il sole e il mare. Capita però che, una volta sul posto, magari mentre fa il bagno, sia incuriosito da alcuni strani comportamenti - come il sentirsi proporre le treccine ai capelli perché "non ho il permesso per farle a riva" - e cominci a farsi domande sulla vita quotidiana a Cuba. Già: a Cuba si lavora quasi solo per lo Stato e, purtroppo, la nostra esperienza del vissuto quotidiano cubano si limita a qualche scambio di battute con il barista, il cameriere o con il giardiniere che furtivamente e con timore ci propone una noce di cocco per un "peso convertibile" (CUC). Insomma, accade che il turista non si renda conto di venir collocato in un'oasi artificiale, resa il più possibile simile al suo stile di vita, ma del tutto diversa da quello degli abitanti dell'isola.
Una ecatombe di dimensioni inimmaginabili. È questa la sensazione immediata – che si accompagna alla naturale difficoltà di reperire dati ufficiali, omogenei e recenti – quando l’intento è mettere assieme le statistiche sull’aborto volontario in tutto il mondo. Complessivamente, i dati mondiali parlano di una stima di ben oltre 30 aborti ogni 100 bambini nati: quasi una gravidanza su quattro interrotta volontariamente, per un totale di oltre quaranta milioni di bambini uccisi all’anno. Oltre ai numeri assoluti, molto significativo è il dato che va sotto il nome di rapporto di abortività, ovvero il numero di aborti ogni 100 nati vivi. Un numero che, Paese per Paese, fornisce l’immediata fotografia della tendenza al ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza...
“La solennità dell’Assunzione, il dogma dell’Assunzione di Maria ci ricorda che quel destino verso il Cielo non è soltanto il destino di Dio, ma è per tutta l’umanità”. Lo ha detto mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo prelato e Delegato pontificio di Loreto, in una intervista concessa alla Radio Vaticana. “Maria – ha aggiunto il presule – non solo ci dà l’esempio, ma ci apre la strada” e “dopo averci mostrato come si possa vivere una vita pienamente cristiana, […] ci fa capire qual è il destino a cui siamo diretti e quindi ci dà quella serenità e quella sicurezza che la fede ci garantisce attraverso un destino che si consuma in Dio”.
Una vita dedicata alla riconciliazione, all’amore, alla preghiera: il 16 agosto del 2005, Frère Roger veniva ucciso a Taizé da una squilibrata durante la preghiera serale. Cinque anni dopo, l’eredità spirituale del fondatore della Comunità monastica di Taizé, “la sua testimonianza di un ecumenismo della santità – ha sottolineato il Papa, in un messaggio per l’occasione – continui ad ispirarci nel nostro cammino verso l’unità”.
Benedetto XVI, ieri, nella Solennità dell’Assunzione, ha pregato perché sia rafforzata la nostra fede nella vita eterna, in quel regno dei cieli che non è una pura astrazione ma l’amore concreto di Dio che vince ogni morte. E il Vangelo della liturgia odierna ci propone la vicenda del giovane ricco che incontra Gesù per chiedergli cosa debba fare per avere la vita eterna, lui che già osserva tutti i comandamenti. Su questa pagina il Papa si è soffermato più volte nelle sue catechesi.
Il monastero, definito “la Montecassino d’oriente”, è stato distrutto dai neo-turchi nel 1922 e trasformato in un museo. Hanno partecipato 15 mila persone da tutto il mondo, cristiani e musulmani. Il Patriarca ecumenico sottolinea la devozione di cristiani e musulmani alla Madonna. Gli esperti ricordano che è stato Ataturk a epurare la presenza cristiana con metodi pre-nazisti, islamizzando a forza i superstiti. Un segno positivo nei rapporti fra il Fanar e lo Stato turco.
La testa di una statua della Vergine, salvata dall’olocausto nucleare, è stata portata in pellegrinaggio in Vaticano, a Guernica e all’Onu. Per questo Ban Ki-moon ha voluto visitare Nagasaki. La storia dei cattolici di questa città, distrutta e ricostruita, e quella dell’evangelizzazione, fra martirio e speranza.
Continua la mistificazione mediatica sulla ricerca delle cellule staminali embrionali. La diversa modalità di divulgazione di due notizie contemporanee rende bene l’idea dell’uso ideologico e fazioso della comunicazione in questo campo. Lo scorso 30 luglio, infatti, è stata annunciata al mondo la notizia che l’agenzia statunitense Food and Drug Administration (FDA) ha autorizzato, per la prima volta in assoluto, la sperimentazione di cellule staminali embrionali sugli uomini. Il test sarà effettuato iniettando in pazienti affetti da gravi lesioni al midollo spinale una sostanza denominata GRNOPC1, ricavata, appunto, da cellule staminali embrionali, progenitrici degli oligodendrociti. Obiettivo dell’esperimento sarebbe quello di riparare le lesioni della spina dorsale, ripristinando la piena funzionalità delle connessioni nervose.