Choc e indignazione, ma anche manifestazioni di vicinanza e solidarietà sono i sentimenti espressi, attraverso l’agenzia Fides, dalla comunità cattolica pakistana alla famiglia dell’infermiera cattolica di 22 anni, Magdalene Ashraf, violentata il 13 luglio scorso da un medico musulmano attualmente in carcere. La giovane è in ospedale in condizioni critiche a causa delle ferite alla testa e alle gambe riportate in seguito alla caduta da una finestra del Jinnah Postgraduate Medical Centre, sulla quale la polizia sta indagando per accertare se la ragazza sia semplicemente caduta o se, invece, sia stata spinta.
Suor Nancy Pereira, delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Fma), è morta in India il 14 luglio scorso nella sua comunità di Bangalore. Era nata a Pudukkuruchy, nello Stato indiano del Kerala il 14 agosto 1923 ed aveva emesso la prima Professione il 6 gennaio 1945. Il suo nome era ormai famoso in quanto all’inizio degli anni ’90 aveva avviato a Bangalore (circa 1000 km a sud di Bombay), un “Fondo per i poveri”, rielaborando l’esempio della “Grameen Bank” del Bangladesh. Clienti di questa particolare banca dovevano essere i poveri degli slums e dei villaggi, i nullatenenti che così avevano l’opportunità di costruirsi una nuova vita. Chi voleva un credito - riferisce l'agenzia Fides - doveva dimostrare di aver risparmiato con costanza in un anno una piccola somma e poi doveva partecipare agli incontri del gruppo di gestione dei crediti. Il tasso di interesse annuo era appena sufficiente a coprire le spese di gestione.
Le parole pronunciate ieri da Benedetto XVI all’Angelus invitano a vedere nel tempo del riposo un’occasione propizia per mettere al primo posto l’ascolto della Parola di Dio. Il Papa si è soffermato sul brano evangelico della visita di Gesù a Marta e Maria. Marta è indaffarata e impegnata nel riordinare la casa. Maria, rapita dalla presenza di Gesù, si mette invece ai suoi piedi e lo ascolta. Maria - ha detto il Santo Padre - ci ricorda che l’uomo ha bisogno prima di tutto di Dio.
Si è svolto oggi a Bruxelles l’annuale vertice delle istituzioni europee con i leader religiosi sul tema dell’Anno Europeo 2010 dedicato alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale; l’incontro è stato presieduto dal presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, insieme ai presidenti del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy e dell’Europarlamento, Jerzy Buzek. Hanno preso parte alla riunione una ventina di responsabili cristiani, ebraici e musulmani ed esponenti delle comunità sikh e dell’induismo di 14 Stati membri dell’Ue. Da parte cattolica erano presenti i presidenti del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, il cardinale Péter Erdő, e della Commissione degli episcopati della Comunità Europea, il vescovo Adrianus van Luyn, l’arcivescovo Stanislav Zvolenský, a capo dell’Episcopato slovacco, e Flaminia Giovanelli, sotto-segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.
Rashid Emmanuel e Sajid Masih Emmanuel sono stati colpiti da arma da fuoco all’esterno del tribunale, ferito un poliziotto. Si era da poco conclusa l’udienza e – ammanettati – stavano tornando in carcere. La polizia li stava per scagionare dall'accusa. Da giorni i leader islamici aizzavano la folla, chiedendo la morte dei due.
Il Cristianesimo a Damasco risale a tempi precedenti a quelli di San Paolo. Eppure la piccola comunità attuale lotta per la sua sopravvivenza.
Proprio perché la Chiesa è una minoranza così ristretta in terra musulmana, i cristiano rischiano di uscire dal loro contesto culturale, spiega l’arcivescovo di Damasco Samir Nassar.
Il presule, che ha compiuto 60 anni il 5 luglio scorso, serve la Chiesa locale dal 2006.
In questa intervista rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, l’arcivescovo parla delle difficoltà che la Chiesa di Damasco affronta, ma anche dei suoi motivi di speranza.
La scelta di leggere il libro “Scritti di un pro-life. Dal divorzio a Eluana Englaro” scritto da Francesco Agnoli e pubblicato da Fede & Cultura è stata, almeno inizialmente, dettata dalla curiosità suscitatami dalla veste tipografica e dalla immagine in copertina dove c’è in primo piano il cavallo a dondolo, gioco ormai quasi desueto nelle nostre famiglie e dunque poco conosciuto dai bambini del secondo millennio, ai quali precocemente si insegna l’uso delle tecnologie.
Il Santuario di Polsi è un luogo di fede e non appartiene alla 'ndrangheta. E' il messaggio contenuto in una lettera inviata da mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Vescovo di Locri-Gerace, a quanti hanno organizzato e partecipato a incontri e raduni illegali nel Santuario mariana.
Nei giorni scorsi le televisioni nazionali e internazionali hanno trasmesso alcuni filmati di incontri tra capi ‘ndranghetisti, realizzati dai carabinieri nel corso delle indagini della Dda di Milano e Reggio Calabria e che hanno portato alla maxi operazione "Il Crimine" con la cattura di 304 persone in Calabria e in diverse località dell'Italia settentrionale per associazione di stampo mafioso, traffico di armi e stupefacenti, omicidio, estorsione e usura.
Un gruppo di fedeli della Chiesa a Hagi, nella prefettura giapponese di Yamaguchi, ha ringraziato i monaci del monastero buddista di Houonji per la protezione che la comunità che lo abitava nel XVII secolo offrì ai cristiani perseguitati.
Il gesto ha avuto luogo il 4 luglio scorso in un atto interreligioso celebrato nello stesso monastero di Houonji, durante una visita del gruppo di cattolici, ha reso noto l'agenzia Ucanews.
Il Cardinale Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, visiterà Haiti per portare gli aiuti del Papa, soprattutto per la ricostruzione di una scuola distrutta dal terremoto del 12 gennaio scorso.
La visita del porporato tedesco è prevista per il 22 luglio, in occasione del viaggio che realizzerà nella vicina Repubblica Dominicana per partecipare alla riunione del Consiglio d'Amministrazione della Fondazione Populorum Progressio (cfr. ZENIT, 16 luglio 2010).
Vengono da tutta Italia e qualcuno persino dalla Slovenia: sono più di cento i giovani della task force della Chiesa cattolica che hanno scelto lo stile fashion per evangelizzare i loro coetanei.
Dal 21 al 25 luglio invaderanno la costa pescarese per la loro “missione nazionale”, un evento che ormai ha una lunga storia. Niente a che vedere con chiassosi ragazzi di oratorio e della colonia estiva dei tempi passati. Questi giovani glamour vestono in fuxia, nero e bianco, i colori che hanno scelto per mostrare il loro stile inconfondibile anche nell’annuncio.
Da questa domenica è disponibile in modo gratuito per iPhone o telefoni “intelligenti” di piattaforma Android il “Vangelo del Giorno”, un'applicazione chiamata “Evangelizo”.
Accanto a questa iniziativa, i promotori annunciano che è stato creato un nuovo sito web adatto alla navigazione da qualsiasi telefono cellulare (http://vangelodelgiorno.org).
Come libro per l’estate ho scelto “Ratzinger professore” di Gianni Valente (San Paolo 2008, pagg. 208). Un testo veramente interessante per conoscere Joseph Ratzinger nei suoi anni giovanili e quindi per comprenderlo meglio oggi come Papa Benedetto XVI. Il sottotitolo dice: “Gli anni dello studio e dell’insegnamento nel ricordo degli allievi e dei colleghi (1946-1977)”.
In una paginetta di Blog è impossibile sintetizzare la ricchezza di questa ricostruzione della giovinezza e maturità dell’uomo che il Signore Gesù ha scelto come suo Vicario in terra per il nostro tempo. Noto solo due punti dai quali risulta la continuità di Joseph Ratzinger, da giovane studente e sacerdote a Pontefice della Chiesa universale.
Il giornalista Albert Christian Sellner ha proposto sulle pagine del quotidiano austriaco “Der Standard” che Don Bosco sia nominato patrono del calcio, suggerendo a Papa Benedetto XVI di farsi promotore di questo riconoscimento.
Lo rivela un comunicato dell'agenzia di notizie salesiana (ANS), ricordando che nell'edizione del fine settimana 3-4 luglio Sellner costata che molti artisti del pallone pregano e guardano al cielo durante le loro prestazioni sportive e come manchi un patrono ufficiale per la professione.
“Nonostante la FIFA abbia vietato l'uso di simboli e gesti religiosi, la maggioranza dei giocatori sembra non curarsene e ostentare pubblicamente la propria fede religiosa”, spiega la nota.
L'allenatore dell'Argentina Maradona, ad esempio, è stato visto sgranare una corona del rosario durante lo svolgimento delle partite dei Mondiali sudafricani.
Anche se qualche disciplina sportiva ha un suo patrono, come San Sebastiano per gli atleti, il calcio manca del suo santo protettore.
In una poesia, Arswendo Atmowiloto invita i preti a mostrare più familiarità con la preghiera, che interesse ai mezzi tecnologici. I fedeli hanno apprezzato i suoi versi, diffondendoli nel web. Le critiche hanno avviato una riflessione fra gli stessi sacerdoti, per rafforzare il senso della missione.
In molte parti del mondo sono in corso manifestazioni per ricordare il centenario della nascita di Madre Teresa di Calcutta, che cade il 26 agosto. Grandi cerimonie in India, a Calcutta, dove la Madre è vissuta per la maggior parte della sua esistenza terrena e dove è sepolta, in Albania, dove era nata, ma ovunque, numerosissime sono le piccole iniziative, a livello popolare, nelle parrocchie e nella associazioni di volontariato, soprattutto organizzate dai giovani per ricordare questa straordinaria figura.
Con Padre Pio e Giovanni Paolo II, Madre Teresa è stata una delle persone che hanno profondamente segnato la storia del cristianesimo del nostro tempo. Padre Pio, con la fiamma della sua altissima esperienza mistica; Giovanni Paolo II con il vento impetuoso dell’azione e dei continui viaggi apostolici; Madre Teresa con l’amore, nudo e assoluto, verso gli ultimi. Le loro vicende, i loro insegnamenti, i loro esempi hanno toccato credenti e non credenti, e continuano ad essere vivi.
La Festa veneziana del Redentore, che cade la terza domenica di luglio, è stata negli ultimi anni occasione privilegiata per una riflessione approfondita che il Patriarca di Venezia offre su temi che toccano la vita concreta e quotidiana degli uomini e delle donne di oggi, sviluppati a partire dalla luce particolare che sa gettare l’antica festa religiosa e civile.
Buongiorno, mi chiamo Cristiano. Cristiano Ronaldo, come il mio papà. Per cui il mio nome giusto dovrebbe essere Cristiano Ronaldo Junior; ma forse è un po’ troppo pomposo. Penso che conosciate tutti il mio papà; è un grande calciatore. E anche un abile comunicatore; pensate che ha annunciato al mondo intero che sono nato io utilizzando il suo blog. In pochi secondi la notizia che sono venuto al mondo ha fatto il giro del pianeta; altro che fiocco celeste!