L'azione pastorale dei sacerdoti non può prescindere dalla riflessione e dalla preghiera. E' quanto ha ricordato il 10 luglio scorso il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, nel presidere la Santa Messa per la Solennità di san Paterniano, patrono della città e diocesi di Fano.
Durante la celebrazione dell'Eucaristia presso la Basilica di S. Paterniano, dove sono custodite le spoglie del patrono, il porporato ha ricordato come – secondo la tradizione – da eremita divenne Vescovo su richiesta del popolo di Fano e guidò questa Chiesa per circa quarant’anni.
Padre Anand Muttungal, sacerdote della Diocesi di Bhopal e portavoce della Chiesa cattolica nello Stato del Madhya Pradesh, è stato minacciato di morte dagli estremisti indù. Secondo il Vescovo di Indore, l'India centrale è nelle mani degli estremisti.
"La situazione è preoccupante: la parte centrale dell'India, da Est a Ovest, è in mano ai gruppi estremisti indù che agiscono violentemente, in un clima di impunità", ha commentato all'agenzia Fides monsignor Chacko Thottumarickal SVD, Vescovo di Indore, lanciando un allarme sulla proliferazione di gruppi induisti, sostenitori di un'ideologia purista che escluderebbe il carattere pluralista della Nazione indiana.
Di fronte alle "richieste di chiarimento su come comportarsi dinanzi alla crescente domanda di cittadini interessati, ad avvenuta cremazione, allo spargimento delle ceneri in mare", l'Ordinario militare per l'Italia, l'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, ha diffuso un comunicato sul tema.
Il presule spiega che le richieste di chiarimenti provengono all'Ordinariato "da vari Enti della Marina Militare, particolarmente dalle Capitanerie di Porto", e per questo motivo ha ritenuto "opportuno offrire alcune considerazioni ispirate alla dottrina della Chiesa cattolica".
"E' noto che l'odierna sensibilità culturale tende a censurare la morte", scrive nel testo monsignor Pelvi, sottolineando che cresce infatti "una mentalità assopita e dissimulatrice, che coinvolge in particolare i giovani in un processo di rimozione collettiva".
Sei mesi dopo il disastro ad Haiti, più di un milione di sopravvissuti continuano a vivere in una situazione spaventosa, caratterizzata da condizioni igieniche inadeguate, accesso ai servizi limitato, insicurezza e scarsità di cibo.
Lo scorso 12 gennaio, oltre 220.000 haitiani – il 2% della popolazione – hanno perso la vita e altri 300.000 sono rimasti feriti. Su una popolazione complessiva di poco più di 10 milioni di persone, 3 milioni sono stati colpiti dal terremoto.
Il terremoto ha danneggiato la capitale di Haiti, Port-au-Prince, e ha seriamente compromesso edifici e infrastrutture nelle zone circostanti. Si stima che 250.000 abitazioni e 30.000 esercizi commerciali abbiamo riportato danni.
P. Jim Borst dirige due strutture educative di successo in Kashmir. Per Predhuman Joseph Dhar, cattolico convertito dall’induismo, si tratta di “gelosia” da parte dei musulmani che “non possono competere con le sue scuole”. P. Borst deve abbandonare il Paese, anche se quattro mesi fa il governo di Jammu-Kashmir gli ha rinnovato il permesso di soggiorno fino al 2014.
Il sacerdote che ha presieduto i funerali chiede ai cattolici di perdonare l’assassino e di pregare per lui. Il vescovo ufficiale di Bameng non partecipa ai funerali, ma porta fiori e offre le sue condoglianze alla comunità sotterranea. La chiesa e l’ospizio dove lavoravano le due vittime rischiano di essere demolite.
Siamo tutti in cerca del paradiso perduto. Anche se non lo sappiamo. E l’estate, la vacanza, è specialmente il tempo di questa ricerca dell’Eden. Avremmo una mappa per questa caccia al tesoro, per questa ricerca, ma non la sappiamo leggere.
Così ci accontentiamo di paradisi artificiali, a portata di mano e per tutti i portafogli. Eden di plastica. Può essere il surrogato “tutto compreso” dell’Agenzia di viaggi che ti spedisce a Sharm el sheik o il fai-da-te giovanilistico che si inebria nel chiassoso divertimentificio di Ibiza o della costa romagnola.
Illusioni, si capisce, ma la nostalgia del paradiso, del ritrovarsi del corpo e del’anima, questa attesa dell’estasi, di una felicità dello spirito e dei sensi, finalmente in armonia, questo desiderio della divinizzazione non ci abbandona mai.