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Messaggio del 31 ottobre 1985:Dio vi ama molto. Vi ama cento volte di più dei vostri genitori!

Notizie dai giornali cattolici



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I tempi attuali richiedono uno stile di vita più sobrio e una vera e propria “conversione ecologica”. E' questo in sintesi quanto ermege dal messaggio della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per la quinta Giornata per la salvaguardia del creato che si celebrerà il 1° settembre. Nel testo i presuli sottolineato come Benedetto XVI abbia segnalato più volte “quanti ostacoli incontrino oggi i poveri per accedere alle risorse ambientali, comprese quelle fondamentali come l'acqua, il cibo e le fonti energetiche”.
La Sacra Sindone è al centro di una serie di quattro incontri che si svolgeranno a Roma il 7, il 12, il 19 e il 31 maggio, dalle 17.30, nella chiesa di Santa Marta (piazza del Collegio Romano, 5). Un comunicato ricorda che in queste ultime settimane "Torino è divenuto il baricentro sul quale stanno convergendo, convergeranno e sosteranno davanti alla Sindone almeno un milione e mezzo di pellegrini, tutti ad ammirare quella che è stata definita la più importante reliquia della cristianità".
La posizione dei cattolici americani nei confronti della riforma sanitaria di Obama ha messo in luce un grande problema della Chiesa di oggi: le indicazioni dei pastori non ottengono una unità di intenti e di prassi, molti sacerdoti, suore e laici distinguono, si dissociano, si ritengono in diritto di coscienza di pensare e agire a loro modo. Vediamo alcuni fatti e poi cerchiamo di fare delle riflessioni. Il vescovo Thomas Tobin di Providence (Rhode Island) ha chiesto che il St. Joseph Health Services, un ospedale cattolico finanziato dalla diocesi, esca dalla Catholic Health Association, che raggruppa le istituzioni sanitarie cattoliche. La richiesta del vescovo è stata espressa in una lettera inviata lo scorso 29 marzo a Suor Carol Keehnan, Chief Executive Officer della Catholic Healt Association ed è stata motivata dal fatto che l’Associazione sarebbe stata “causa di grave scandalo per molti fedeli”.
L'incanto reciproco tra Giovanni Paolo II e i media. E' in fondo questo il tema al centro della novità editoriale di Sabina Caligiani, “Giovanni Paolo II. Il Papa che parlava alla gente”, uscito per i tipi delle Paoline. Di questo singolare carisma di Giovanni Paolo II si parlerà in un incontro in programma per il 12 maggio alle ore 17 a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense (Piazza S. Giovanni in Laterano, 4). Alla presentazione interverrano Alessandro Barbano, Vice direttore de Il Messaggero, il vaticanista del Corriere della Sera Luigi Accattoli, il mariologo Stefano di Fiores e padre Lucio M. Zappatore, ocd.
Responsabili ecclesiali, studiosi e membri dei diversi movimenti cristiani si sono riuniti il 4 maggio a Roma per il convegno internazionale, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, “I poveri sono il tesoro prezioso della Chiesa: ortodossi e cattolici insieme nella via della carità”. Alla radice dell'incontro, la riflessione sull’accoglienza dei più fragili nelle nostre città, quindi le testimonianze dei Padri della Chiesa e le sfide dettate dai nuovi disagi sociali. A parlarne – tra gli altri - Arkadij Satov (presidente del Dipartimento sinodale per la carità del Patriarcato di Mosca), Filaret (Metropolita di Minsk e Sluck) e il cardinale Roger Etchegaray (vice decano del Collegio Cardinalizio).
Sabato 24 aprile, alle ore 13.30, i medici dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano Calabro praticano l’interruzione volontaria di una gravidanza di ventidue settimane, richiesta da una donna perché, a seguito di diagnosi prenatale, era venuta a conoscenza che il feto sarebbe stato affetto da “labbro leporino”, un problema, peraltro, a cui oggi si rimedia con estrema facilità. Il prodotto del concepimento - destinato in quanto rifiuto speciale alla discarica ospedaliera - viene in realtà “dimenticato” su un carrellino, in un angolo appartato del reparto maternità, coperto da un piccolo lenzuolo sanitario. Quello che non sarebbe probabilmente mai successo ad un piede, ad un braccio, ad una gamba o ad un altro arto amputato è invece accaduto ad un essere umano. Il dato più sconvolgente, però, è che quell’essere umano era vivo.