Dopo un’infanzia trascorsa tra i più poveri, una convinzione si è radicata in padre Joseph Wresinski: nel cuore del cristianesimo vi è lo sguardo rivolto verso il più miserabile, «laddove il più disprezzato tra gli uomini è dimenticato, l’umanità è annullata, la Chiesa assente, Cristo schernito». Nel libro-intervista "I poveri sono la Chiesa. Una conversazione tra Padre Joseph Wresinski e Gilles Anouil" (Jaca Book) - presentato il 26 maggio a Roma, presso la sede della Civiltà Cattolica - v'è racchiuso il messaggio di un sacerdote che con la sua vita fa toccare con mano fino a che punto è possibile ignorare l’esistenza e le dimensioni del fenomeno della miseria.
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), l'associazione caritativa internazionale che aiuta i cristiani perseguitati e sofferenti, finanzierà la ristrutturazione di un centro pastorale a Skopje, considerato uno strumento importante per raggiungere la vicina comunità cristiana.
L'ufficio britannico dell'organizzazione ha infatti annunciato il proprio sostegno all'iniziativa, particolarmente importante in un Paese come la Macedonia in cui un terzo dei due milioni di abitanti è disoccupato.
Benedetto XVI ha chiesto di pregare nel mese di giugno affinché le istituzioni, nazionali e internazionali, si impegnino nel rispetto della vita umana.
E’ la proposta che fa nelle intenzioni di preghiera per il mese che sta iniziando, contenute nella lettera pontificia che ha affidato all’Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita da circa 50 milioni di persone nei cinque continenti.
Questo sabato mattina, la Basilica di San Pietro ha vissuto un atto del tutto straordinario: un’adorazione eucaristica di riparazione per i peccati dei sacerdoti.
Durante l’incontro è stato presentato a Dio il dramma scoperto in questi mesi da tutta la Chiesa: il passato di bambini “calpestati” da alcuni chierici che con atti di pedofilia hanno tradito le parole di Gesù: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite”.
Nelle regioni nord-orientali vivono più di 40 gruppi etnici, spesso in contrasto fra loro. I leader cristiani li riuniscono tutti per pregare insieme, per la pace e lo sviluppo.
Il grande dissidente analizza la scia di suicidi nella fabbrica del Guangdong e punta il dito contro il sistema sociale cinese, che trasforma gli imprenditori(anche quelli occidentali) in diavoli senza morale e annulla diritti sindacali, morale e democrazia in nome del profitto. Le connivenze dell’imprenditoria e dei media in Occidente.
Sono 1033 i minori scomparsi e ancora non ritrovati in Italia nel 2009. Questo il dato fornito dalla Direzione centrale anticrimine della polizia e diffuso nel corso del convegno ‘La scomparsa e lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti: quali strategie e interventi?’ organizzato dall’associazione Telefono Azzurro, in occasione della “Giornata internazionale dei bambini scomparsi”. Dal primo gennaio al 4 marzo 2010 le segnalazioni sono state già 222. Il ministero dell’Interno ha calcolato che in Italia i minori scomparsi e ancora da rintracciare dal primo gennaio 1974 al 31 ottobre 2009 sono 10.768, di cui 1.994 italiani e 8.774 stranieri. E dal 2007 al 2009 si è verificato un costante incremento dei casi.
Dietro il fenomeno dei minori scomparsi in Italia potrebbe celarsi anche il traffico internazionale di organi, come l’anno scorso aveva denunciato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Un rischio evidenziato nuovamente anche in questi giorni dal presidente della Commissione parlamentare per l'Infanzia e l'adolescenza, Alessandra Mussolini.
Si tratta di un terribile dramma, ma purtroppo se ne parla un giorno, al massimo due, e poi cala uno strano silenzio…
Il commando israeliano ha usato elicotteri e vedette per assaltare le navi. Vi sarebbero anche due morti fra i soldati di Tsahal. Israele ha importo una censura temporanea sulla notizia. Le navi portavano cemento, sedie a rotelle, purificatori d’acqua e case prefabbricate per contestare il blocco sulla Striscia. Migliaia di turchi manifestano davanti al consolato israeliano a Istanbul.
Nella drammatica crisi economico-politica-sociale che sta attraversando la Grecia, paese vicino e fratello della nostra Italia, mi viene spesso in mente il Monte Athos, che ho visitato più di quarant’anni fa. E’ la famosa repubblica dei monaci cristiano-bizantini, dove circa 1700 monaci (allora erano tanti, oggi 1500) vivono isolati in una stretta e lunga penisola nel mar Egeo, dov’è difficile entrare. Interdetta alle donne, ma dedicata a Maria, perchè, secondo un’antica tradizione, la Vergine Madre e San Giovanni vi trovarono rifugio in una tempesta del mare circostante.
Nonostante il positivo periodo di cambiamenti successivo all’apartheid, il Sud Africa si trova ad affrontare oggi una serie di problemi tra cui violenze, Aids e disgregazioni familiari, afferma un vescovo ausiliario di Durban.
Monsignor Barry Wood è nato e cresciuto in Sud Africa, in una famiglia che vive in quella parte del mondo da oltre 200 anni.
Noto per la sua diversità, il Sud Africa annovera le maggiori comunità di bianchi, indiani e di razze mescolate del continente africano. La sua costituzione riconosce undici lingue ufficiali.
In questa intervista, rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, il Vescovo ha parlato dei cambiamenti “miracolosi” del suo Paese e dei problemi più pressanti della gente e della Chiesa.