La Messa solenne di Pentecoste celebrata questa domenica mattina nella Basilica di San Pietro è stata un riflesso di ciò che Benedetto XVI ha chiesto nella sua omelia.
“Il cammino dei cristiani e delle Chiese particolari deve sempre confrontarsi con quello della Chiesa una e cattolica, e armonizzarsi con esso”, ha detto il Pontefice.
“Ciò non significa che l’unità creata dallo Spirito Santo sia una specie di egualitarismo. Al contrario, questo è piuttosto il modello di Babele, cioè l’imposizione di una cultura dell’unità che potremmo definire ‘tecnica’”.
Migliaia di fedeli provenienti da varie parti del mondo si sono riunite a San Pietro, in una sola fede, per celebrare la Pentecoste.
“Sono contento in primo luogo per gli oltre due milioni di pellegrini giunti a Torino durante l’Ostensione ma non è questa la prima ragione. Ho avuto in questi giorni la percezione chiara che il Signore parlava al cuore di questa gente, sia alle persone di fede sia ai pellegrini giunti dinanzi alla Sindone in cerca di risposte”. Lo ha affermato l’Arcivescovo di Torino, il Cardinale Severino Poletto, nella conferenza stampa di chiusura dell’Ostensione della Sindone 2010 tenutasi questo sabato a Torino.
In questi 44 giorni di ostensione della Sindone, Torino ha cambiato volto, accogliendo la folla di pellegrini e turisti giunta per vedere il sudario che ha avvolto duemila anni fa il corpo di un uomo crocifisso che, secondo ricerche e teorie, era Gesù Cristo.
Dalle 6.30 hanno iniziato a formarsi ogni giorno file chilometriche per arrivare alla Cattedrale di San Giovanni Battista, dove si trova la Sacra Sindone.
Questa domenica, 23 maggio, è l’ultimo giorno della Solenne Ostensione della Sindone del 2010. Il percorso per la venerazione dei fedeli è rimasto aperto sino alle 13.00, e la porta centrale della Cattedrale è stata chiusa alle 14.00. Alle 16.00 è iniziata la concelebrazione eucaristica di chiusura, presieduta dal Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo di Torino e Custode pontificio della Sindone, con i Vescovi del Piemonte.
Dei segni caratteristici di questa celebrazione di chiusura e del rapporto tra Sindone e liturgia ZENIT ha parlato con don Paolo Tomatis, direttore dell’Ufficio liturgico dell’Arcidiocesi di Torino.
In che modo ammantare di dignità un atto intrinsecamente malvagio come l’eutanasia? Facendolo passare come uno strumento per fini umanitari…
Al Regina Caeli Benedetto XVI invita i cristiani di tutto il mondo (anche quelli cinesi) a celebrare la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina. Il ricordo di Fatima e di tutti i santuari mariani: “dovunque i cristiani si radunano in preghiera con Maria, il Signore dona il suo Spirito”. I Concili – specie il Vaticano II – e l’incontro internazionale dei movimenti con Giovanni Paolo II (1998) come “speciali effusioni dello Spirito”.
Benedetto XVI ha eretto la Diocesi di Kalay (Myanmar), con territorio dismembrato dalla Diocesi di Hakha, rendendola suffraganea della Sede Metropolitana di Mandalay.
Il Papa ha nominato primo Vescovo di Kalay monsignor Felix Lian Khen Thang, Vescovo titolare di Fessei e Ausiliare della Diocesi di Hakha, secondo quando ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede questo sabato.
L’opposizione della Chiesa cattolica alla fecondazione in vitro (FIV) è ben nota, ma recentemente alcune di queste pratiche sono oggetto di critiche anche da parte di osservatori laici.
Sul New York Times del 10 maggio è apparso un articolo sulla questione dell’acquisto di ovuli da parte delle coppie. Nell’articolo si cita una recente pubblicazione di una rivista di bioetica, The Hastings Center Report, secondo la quale i pagamenti alle giovani donne avvengono al di là della regolamentazione del settore.