Il vescovo emerito di Hong Kong ha guidato una veglia di preghiera per la libertà religiosa e la Chiesa in Cina, e ha rivelato uno scambio di battute avvenuto con Benedetto XVI nel corso del pellegrinaggio a Fatima.
Ricevendo il nuovo ambasciatore mongolo, Benedetto XVI esprime apprezzamento per l’atteggiamento di Ulan Bator. “Le questioni ecologiche in particolare quelle legate al cambiamento climatico, rappresentano un problema globale, che va affrontato a livello globale”.
Rimarranno a Roma fino a sabato 22 maggio i presidenti e delegati delle associazioni laicali che sostengono e gestiscono le 14 stazioni di Radio Maria presenti nel continente africano.
I presidenti e delegati delle associazioni laicali di Radio Maria di Ruanda, Costa D'Avorio, Burundi, Burkina Faso, Zambia, Ghana, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Sierra Leone e Kenya, si sono riuniti insieme ai vertici italiani della World Family per un corso di formazione teologico, pastorale e gestionale.
Tra i relatori il Presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale (PAMI), padre Vincenzo Battaglia OFM., il Segretario della stessa, padre Stefano M. Cecchin, OFM. e il delegato per l'Africa del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, padre Janvier Yaméogo.
Padre Francisco Palacios, coordinatore dei direttori delle Radio Maria nel mondo, ha spiegato a ZENIT che la devozione e il culto mariano in Africa sono diffusissimi.
Gli Emirati Arabi sono uno Stato musulmano che difende la libertà di culto e la dignità dei molti lavoratori stranieri che lo hanno scelto come Paese d’adozione, e questo è motivo di grande soddisfazione per la Santa Sede. Lo ha detto questa mattina Benedetto XVI nell’udienza concessa all'ambasciatrice degli Emirati Arabi Uniti presso la Santa Sede, la signora Hissa Abdulla Ahmed Al-Otaiba, prima a ricoprire questo incarico dalla stipula delle piene relazioni diplomatiche tra Santa Sede e la nazione islamica, avvenuta il 31 maggio 2007.
“Viaggi della fede, viaggi della speranza” è il tema della 13ma edizione del festival Religion Today, il primo festival internazionale dedicato al cinema religioso.
L'evento, che si svolgerà dall'8 al 21 ottobre prossimi a Trento, è stato presentato la scorsa settimana in una conferenza stampa alla “Radio Vaticana”.
Missionario gesuita nello stato di Jharkhand, p. Anchanikal T. Thomas si è battuto fino alla morte per i poveri, in questi giorni stretti nella morsa di guerrigleri e proprietari terrieri. Il suo martirio è avvenuto nel 1997 mentre investigava sui soprusi compiuti dai maoisti a danno della popolazione. P. M.K. Jose, suo confratello, afferma:”è stato una vittima della violenza maoista, ma la sua morte ha arricchito la missione dei Gesuiti”.
Di fronte ai recenti scandali, a una cultura di fondo che rifiuta i valori cattolici e a una struttura interna della Chiesa che fatica a tenere il passo del mondo dell'informazione, che lavora 24 ore su 24, come dovrebbero comportarsi i comunicatori della Chiesa?
Padre José María La Porte, docente di comunicazioni sociali presso la Pontificia Università della Santa Croce, ha organizzato una importante conferenza per i comunicatori della Chiesa, sul tema "Identità e dialogo", che si è svolta a Roma agli inizi di maggio.
Viviamo in un tempo sommerso da una valanga di nozioni; con un semplice click ci si può istruire praticamente su tutto. La facilità dell'acquisto di notizie può però indurre facilmente a soddisfarsi con l'"informazione", rinunciando ad una vera e propria "formazione". D'altro canto si tende oggi a preferire ciò che sembra interessante tralasciando di interrogarsi sulla reale importanza di quanto si conosce. La singolare sfida che ci viene quindi dalla nostra cultura frammentata ed "esplosa" è quella di costringere ad andare all'essenziale, cogliendo il nocciolo delle questioni, in modo accessibile, serio e soprattutto significativo. Nel mio caso, si tratta di informare sul cristianesimo, offrendo anche dei criteri di discernimento per comprenderne la coerenza e bellezza; in una parola la significatività. Questo libretto vuol essere una semplice introduzione alla fede cristiana per le donne e gli uomini (specie i giovani) di questo nostro mondo "post-moderno", nel contempo tentato dalla disillusione critica (il cosiddetto disincanto del mondo) eppure attratto da un certo revival di spiritualità (si pensi ai nuovi movimenti religiosi)... Il cristianesimo si presenta come grazia e gratitudine, come dono divino e risposta umana. Questo duplice movimento rende conto della struttura qui adottata.