Una moltitudine di fedeli uniti accanto al loro Pastore: all’indomani della grande manifestazione di solidarietà al Papa, i media italiani e internazionali sottolineano la dimensione straordinaria dell’evento di ieri in Piazza San Pietro. Per un commento sulla giornata, Alessandro Gisotti ha intervistato Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, esperienza nata nell’ambito di Comunione e Liberazione.
Il ruolo dei fedeli cattolici nella vita pubblica sarà al centro della XXIV Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, che si svolgerà a Roma dal 20 al 22 maggio sul tema “Testimoni di Cristo nella comunità politica”.
I lavori verranno aperti dal presidente del dicastero, il Cardinale Stanisław Ryłko, il cui intervento sarà seguito dalle relazioni del Rettore dell’Università Cattolica, il professor Lorenzo Ornaghi, del Cardinale Camillo Ruini, dell’Arcivescovo Rino Fisichella, dello storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e del professor Guzmán Carriquiry.
Andare controcorrente, senza timore dell’anticonformismo, coerenti con la fede in Gesù, obbedienti a Dio che riempie la vita. Con queste parole, domenica 16 maggio, il Cardinale Angelo Bagnasco ha terminato l’omelia tenuta nella Basilica di San Paolo Fuori le mura, nel corso di una celebrazione per il laicato convenuto al “Regina Coeli” con il Pontefice Benedetto XVI.
“Al centro di questa festa dell’Ascensione, e di questa intensa giornata, noi troviamo Cristo”, ha sottolineato il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
Quanti casi di pedofilia si sono registrati all’interno della Chiesa cattolica? E quanti sono quelli verificatisi nella società? Chi promuove una cultura della pedofilia? E come ha fatto questa cultura a contaminare anche parti della Chiesa cattolica?
Per rispondere a queste come ad altre domande su un tema così delicato e spinoso Francesco Agnoli, Massimo Introvigne, Giuliano Guzzo, Luca Volonté e Lorenzo Bertocchi hanno appena pubblicato il saggio “Indagine sulla pedofilia nella Chiesa” (edizioni Fede & Cultura)
Per approfondire il tema in questione, ZENIT ha intervistato uno degli autori, Lorenzo Bertocchi, studioso di storia del cristianesimo.
Ogni volta che l'uomo si interessa di Gesù e della sua Passione, il pubblico accorre in massa, attratto e affascinato. Sia che si tratti di eventi strettamente religiosi, come l'esposizione di reliquie, o semplicemente culturali mediante espressioni artistiche come la pittura, la scultura, la letteratura, il teatro, il cinema, la televisione.
Benedetto XVI ha ricevuto stamani in udienza il cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Un incontro che avviene all’indomani della grande manifestazione di solidarietà al Pontefice, in Piazza San Pietro, promossa dalla Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali. Luca Collodi ha chiesto proprio al cardinale Angelo Bagnasco con quali sentimenti il Papa abbia accolto questa manifestazione di vicinanza dei fedeli italiani: R. – Molto contento, molto sereno, proprio al vedere tanta manifestazione di gioia, di vicinanza, di preghiera da parte di una piazza e oltre, estremamente gremita. I giornali giustamente hanno parlato di circa 200 mila persone, ma soprattutto di questa folla composita, di questo popolo composito di grandi e piccole famiglie con i loro bambini che sono venuti da tutta l’Italia anche con grande sacrificio, ma proprio per stare per un momento sotto la finestra del Papa.
Dopo i pogrom anticristiani del 2008-2009, le donne cristiane del Kandhamal hanno difficoltà a tornare nei loro villaggi e riprendere la loro vita. Il Centro Sociale di Mumbai studia il loro disagio per vedere come aiutarle. Il continuo aiuto della Chiesa verso i perseguitati.
Gli unici posti di lavoro che non sono a rischio nel mondo sono quelli dei bambini. Secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), la tendenza alla riduzione del lavoro infantile è andata scemando.
Circa il lavoro infantile, infatti, “i progressi non sono sufficientemente rapidi, né sufficientemente ampi”, ha commentato il direttore generale dell'OIL, Juan Somavía.
Il Primo Ministro canadese Stephen Harper e il suo Governo hanno ricevuto forti critiche per aver rifiutato di introdurre il tema dell'aborto nel dibattito del vertice del G8 in programma per la fine di giugno.
Il vertice convoca i leader di otto delle principali economie del mondo: Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Giappone e Russia. Tradizionalmente, il Paese ospite (quest'anno il Canada) ha la libertà e la potestà di stabilire l'agenda con i temi da trattare.
Per settimane i mass media del mondo intero si sono occupati del tema degli abusi sessuali su minori commessi da alcuni sacerdoti in varie parti del mondo. L’analisi dei fatti, visti con il distacco dell’osservatore, da lontano e non a caldo, può riservarci interessanti sorprese.
Per prima cosa, la gravità oggettiva degli episodi di cui si è occupato in primis il New York Times e poi, a seguire, la grande stampa internazionale. Al di là dell’accanimento giudicante, verso la Chiesa e il Santo Padre, che non riesce a celare comprensibili motivi di inimicizia, unanime è la riprovazione per l’aberrazione dell’abuso sessuale sui minori. Ed è proprio questo unanime sentimento di condanna a rivelarsi un dato prezioso e a suggerirci alcune riflessioni.
In primo luogo emerge un dato sorprendente: l’uomo del nostro tempo, tempo di relativismo e di nichilismo, in cui tutto è permesso e in cui la libertà sembra identificarsi con il libertinismo, conserva in realtà la coscienza del bene e del male.
Il Nagaland è uno dei cosiddetti Stati fratelli che si trova nella parte nordorientale dell’India, al confine con la Birmania e, a nord, con i monti himalayani. Nel Nagaland, fino a circa 100 anni fa, abitavano popoli selvaggi e di cultura pagana. Oggi il Nagaland è l’unico Stato dell’India in cui il 90% della popolazione è cristiana.
In questa intervista rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, il vescovo di Kohima, monsignor Jose Mukala, parla della storia del Cristianesimo in quella zona e di quanto la Chiesa debba ai missionari battisti.
Una recente indagine IARD-SWG spiega, in termini numerici, quanto la bioetica funga da spartiacque tra credenti e non credenti. Si scopre così, ad esempio, che il’88% dei non credenti si dichiara favorevole all’eutanasia, mentre soltanto il 29% dei cattolici praticanti accetta l’idea della dolce morte. Non cambia sostanzialmente la situazione in tema di aborto. Favorevoli l’87% dei non credenti e tendenzialmente contrari i cattolici praticanti, tra i quali solo il 22% esprime un consenso all’interruzione volontaria di gravidanza.