Una Madonna che piange "lacrime d'olio" sta richiamando decine di visitatori a Garges-Les-Gonesse, piccolo centro periferico a una ventina di chilometri da Parigi. Il quadro della Vergine si trova a casa di Esat Altindagoglu, cittadino di origine turca, che dal 12 febbraio scorso continua ad asciugare le gocce d'olio che improvvisamente hanno iniziato a cadere. La voce si sta diffondendo in tutta Europa: ogni giorno più di 50 persone arrivano "per vedere con i loro occhi il miracolo". "Il prossimo passo - afferma Altindagoglu - sarà chiedere a un vescovo di assistere alla lacrimazione, cosicché il miracolo possa essere riconosciuto ufficialmente"
Monsignor Renato Ascencio León, Vescovo di Ciudad Juárez, ha condiviso con ZENIT alcune riflessioni sulla violenza, il narcotraffico e il ruolo della Chiesa nella zona di Ciudad Juárez (Messico), dichiarata una delle più violente del mondo.
"La violenza suscita una grande preoccupazione. Siamo parte di una società e questo clima di insicurezza ci ha uniti", ha affermato.
"Come responsabile di questa comunità diocesana, posso dire che la Chiesa non accetta la cultura della morte che da tempo si è insediata nella città", ha aggiunto.
Una vittima racconta le violenze dello scorso giugno nell’Orissa. Suo padre, il pastore cristiano Biswanath Digal, è stato ucciso a bastonate.
Il Movimento per la vita ha stilato un appello a tutti i candidati Governatori e a tutti candidati consiglieri delle tredici regioni dove si voterà il 28 e 29 marzo, affinchè la difesa della vita e della famiglia siano oggetto dei programmi elettorali e della applicazione di politiche per il bene comune.
In particolare si chiede di riconoscere la vita dal concepimento alla morte naturale, e la riforma dei consultori familiari affinchè non siano più dei meri firmatari di autorizzazioni all’aborto.
Il fondatore di un nuovo ordine monastico internazionale, dedito al servizio dei più poveri dei poveri, afferma che la sua vocazione è fonte di gioia per molte persone.
Creato nel 1981 da padre Richard Ho Lung, l’ordine dei Missionari dei poveri ora conta su 550 fratelli e sacerdoti che lavorano in Giamaica (dove è stato fondato e dove ha sede), in India, nelle Filippine, a Haiti, in Uganda, nel Kenya e negli Stati Uniti.
Il Vangelo della terza domenica di Quaresima (Luca 13, 1-9) potrebbe essere stato scritto anche ai nostri giorni. Gesù sapeva che tutti parlavano di due tragici fatti appena successi: il governatore romano della Giudea, Ponzio Pilato, aveva compiuto un massacro di ebrei nel tempio, mentre i sacerdoti offrivano a Dio i loro sacrifici; e 18 persone erano morte per il crollo della torre di Siloe a Gerusalemme. Notizie quotidiane anche ai nostri tempi.
Ieri, in India, centinaia di cattolici sono stati fermati dalla polizia nella grande città di Chennai (Madras) capitale dello Stato meridionale del Tamil Nadu. Tra essi l’arcivescovo di Madras-Mylapore, monsignor A.M. Chinnappa, insieme ad altri vescovi, sacerdoti e suore.
Tutti si erano riuniti per accogliere il gruppo di marciatori, una cinquantina, che avevano partecipato alla “lunga marcia” iniziata il 10 febbraio per sollevare attenzione sui diritti negati ai dalit cristiani. Dopo un percorso di 800 chilometri da Kanyakumari, estrema punta meridionale dell’India, a Chennai, città culla della cristianità indiana, gli attivisti cristiani hanno ancora una volta provato sulla loro pelle quanto siano limitati nell’immensa India – la “più grande democrazia del mondo” – comprensione e tolleranza verso le minoranze.
È di almeno 500 morti il bilancio degli scontri interreligiosi di ieri a Dogo Nahawa, in Nigeria. Lo annunciano un consigliere del governatore dello Stato di Plateau. «Almeno 500 persone sono state uccise in questo episodio abominevole», ha dichiarato il responsabile per la comunicazione dello Stato di Plateau, Dan Majang, precisando che 95 persone sono state arrestate in relazione al massacro.
L'ennesima strage nel tormentato stato nigeriano del Plateau è avvenuta nella notte tra sabato e domenica, in una zona già teatro di scontri e massacri interetnici e interreligiosi, crocevia obbligato tra il nord a maggioranza musulmano e il sud a maggioranza cristiano.
Sta per irrompere sul mercato italiano EllaOne la pillola dei cinque giorni dopo. Spacciata per anticoncezionale d’emergenza, EllaOne sarà un nuovo rimedio per impedire una gravidanza indesiderata entro 120 ore da un rapporto sessuale potenzialmente fertile. Vediamo di cosa si tratta esattamente.