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Messaggio del 25 maggio 1997: Cari figli, oggi vi invito a glorificare Dio; che il nome di Dio sia Santo nei vostri cuori e nella vostra vita. Figlioli, quando siete nella santità di Dio, Dio è con voi e vi dona la pace e la gioia che vengono da Lui, solo tramite la preghiera. Perciò, figlioli, rinnovate la preghiera nelle vostre famiglie e il vostro cuore glorificherà il Santo nome di Dio e il paradiso regnerà nel vostro cuore. Io vi sono vicina e intercedo davanti a Dio per voi. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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La porta non l’ha chiusa definitivamente. «Potrei ripensarci solo se mi offrissero il titolo giusto nell’ambito di un progetto artistico serio» dice. Aggiungendo, però, che «per ora titoli e progetti all’orizzonte proprio non se ne vedono». José Carreras ha detto addio all’opera. Quella che negli anni Settanta e Ottanta lo ha visto trionfare nei teatri di tutto il mondo, conteso da direttori come Karajan e Abbado. E non se ne pente. «Perché, guardando indietro, posso dire di aver fatto molto di più di quello che progettavo all’inizio della mia carriera» confida il tenore spagnolo. Ma anche perché gli impegni musicali non gli mancano. L’altra sera era a Brescia. «Uno dei tanti recital che faccio in giro per il mondo per far conoscere e sostenere la mia Fondazione per la lotta alla leucemia».
Si è svolta stamane nella Cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico, in Vaticano, la prima predica di Quaresima di padre Raniero Cantalamessa davanti al Papa e alla Curia Romana. Il predicatore della Casa Pontificia ha tenuto la sua meditazione sulla distinzione tra la Lettera e lo Spirito e sul ruolo del sacerdote come dispensatore dei misteri di Dio.
Il fermo è avvenuto nella giornata conclusiva della “Lunga Marcia”, iniziativa lanciata per difendere i diritti degli "intoccabili" cristiani. Nonostante i disordini, resta in programma l’incontro pubblico previsto in serata a Chennai. Sacerdote cattolico: gli arresti testimoniano il trattamento riservato “a quanti si battono per una legittima lotta democratica”.
Caritas Internationalis esorta i Governi e la comunità internazionale a difendere dallo sfruttamento i migranti – in alta percentuale donne – che lavorano come domestici, baby-sitter e badanti. Chi svolge lavori domestici, afferma in un comunicato, è spesso vittima di traffico e abuso e beneficia raramente “di una qualsiasi forma di protezione legale”. Gli abusi, riconosce, “possono essere difficili da individuare visto che il posto di lavoro è una casa privata”.
Benedetto XVI si è detto “profondamente addolorato” per la notizia del terremoto che ha scosso il Cile all'alba di sabato scorso. Secondo le autorità, le vittime identificate sono finora 279, anche se il bilancio non è definitivo. In un messaggio al Presidente della Conferencia Episcopale Cilena, monsignor Alejandro Goic Karmelic, Vescovo di Rancagua, il Papa si dice “profondamente addolorato dalla dolorosa notizia del sisma che ha provocato numerose vittime, feriti e ingenti danni materiali”. “Offro suffragi per il riposo eterno delle vittime ed elevo fervide preghiere al Signore perché conceda la sua consolazione alle persone colpite da una disgrazia così grande e ispiri in tutti sentimenti di speranza cristiana e di solidarietà fraterna per superare le avversità”, aggiunge.
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Siloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo”. Diceva anche questa parabola: “Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: 'Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo: Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?' Ma quello rispose: 'Padrone, lascialo ancora quest’anno, finchè gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no lo taglierai'” (Lc 13,1-9).
l libro “Storia di un’amicizia”, nel quale la dottoressa polacca Wanda Poltawska racconta l’amicizia sua personale e della propria famiglia con Karol Wojtyla, sta diventando un “best seller”. In Polonia, dove è uscito all’inizio dello scorso anno, ha avuto e continua ad avere un grande successo; da noi, in libreria da poco più di un mese, è già esaurito e l’editore italiano, la San Paolo edizioni di Milano, sta provvedendo a una veloce ristampa. Sono in arrivo poi le edizioni francese, spagnola, inglese, brasiliana, e altre. Il successo di casa nostra è straordinariamente genuino soprattutto perchè ottenuto praticamente senza pubblicità. Si allarga continuamente sostenuto dal “passa parola”. Tutti coloro che lo leggono, sentono il bisogno di consigliarlo agli amici. E’ curioso, però, che l’uscita di questo libro in Italia abbia avuto pochi riscontri nei media. Quei media che, nel giugno dello scorso anno, all’arrivo della notizia della pubblicazione in Polonia, avevano riempito pagine con articoli di tono scandalistico, meravigliandosi che Karol Wojtyla avesse coltivato per tanti anni l’amicizia con una donna e che avesse continuato a scriverle lettere perfino da Papa.
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Il sacerdozio è un dono di Dio, e quindi non si può esigere come un diritto, spiega il segretario della Congregazione per il Clero. Nel cuore dell'Anno Sacerdotale, l'Arcivescovo Mauro Piacenza ha inviato ai sacerdoti del mondo un messaggio per riflettere sulla preghiera di consacrazione che il Vescovo ha pronunciato su di loro in occasione della loro ordinazione sacerdotale.
«I russi non amano, ma si innamorano». Troviamo questa affermazione nel diario di padre Aleksandr Shmeman, uno dei più noti pensatori dell’emigrazione russa, scomparso nel 1983. L’innamoramento, dice Shmeman, si distingue dall’amore perché indebolisce le facoltà intellettuali concentrandole su un particolare staccato dal tutto. Se l’autentica cultura mette il particolare in rapporto con l’assoluto, la subcultura ha come caratteristica l’esaltazione del particolare chiuso in se stesso e preso come assoluto. Così la libertà, slegata dalla vita diventa arbitrio, la felicità si disintegra nelle voglie, la scienza si chiude nella specializzazione, l’arte diventa una tecnica, l’economia venerata come idolo prepara inesorabilmente la crisi, il progresso è condannato al degrado, e così di seguito.