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Messaggio del 25 marzo 2021:Cari figli! Anche oggi sono con voi per dirvi: figlioli, chi prega non ha paura del futuro e non perde la speranza. Voi siete stati scelti per portare la gioia e la pace, perché siete miei. Io sono venuta qui con il nome: Regina della Pace perché il diavolo vuole l’inquietudine e la guerra, vuole riempire il vostro cuore di paura per il futuro e il futuro è di Dio. Perciò siate umili, pregate ed abbandonate tutto nelle mani dell’Altissimo che vi ha creati. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Un anno fa circa Matrix presentò ai telespettatori di Canale 5 un documento impressionante: i colloqui di Erika e Omar con gli psicologi in carcere, registrati dopo l’arresto. Quel delitto terribile, l’uccisione della madre e del fratellino di Erika, compiuto ormai nove anni fa, veniva lì raccontato e descritto dai protagonisti con un corredo impressionante di ragioni che non spiegavano. Le canne, il loro amore chiuso e folle, la noia… Tra i due Erika appariva spietatamente inconsapevole e insieme molto ferma e convinta, Omar a tratti sembrava un bambinone frastornato da un evento più grande di lui, come se la marijuana e il sesso l’avessero travolto, rubandogli l’arbitrio, la coscienza, la capacità di intendere e di volere, in senso lato, non tecnico quindi né giuridico.
I salesiani di Quetta, nella regione del Beluchistan – territorio al confine con l’Afghanistan – sono ancora traumatizzati dall’attacco xenofobo che ha colpito il loro Centro scolastico. Come l’agenzia Fides apprende dai missionari impegnati in loco, la violenta aggressione è avvenuta circa un mese fa (il 6 febbraio), ma ha lasciato tracce che ancora oggi si fanno sentire: uno dei religiosi salesiani, che ha subito un grave trauma psicologico, ha dovuto lasciare temporaneamente il Paese, mentre tutti gli altri religiosi, per paura di ulteriori attacchi e per tutelare la loro incolumità, ogni notte si rifugiano nella sede della Prefettura apostolica di Quetta, che gode di maggiore protezione.
Per la Quaresima il vescovo di Locri-Gerace, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, ha inviato alla sua diocesi un messaggio in cui ricorda l’invito fatto da Benedetto XVI ad assumere uno stile di vita più sobrio e meno dispendioso. In particolare si riferisce alle feste in occasione di battesimi, prime comunioni, cresime e matrimoni. Ormai - scrive il presule - non si bada più a spese e le famiglie, spesso indebitandosi, si rincorrono l’una con l’altra per fare bella figura senza comprendere il vero significato dei sacramenti. Mons. Fiorini Morosini esorta quindi a riscoprire durante questa Quaresima l'autentica conversione cristiana.
l silenzio dell’Occidente, e in particolare dell’Europa, sulle violenze anticristiane nel mondo: lo denuncia nel suo libro lo scrittore e intellettuale francese Renè Guitton, membro della rete di esperti delle Nazioni Unite per l’Alleanza delle Civiltà. Il volume, tradotto in italiano col titolo “Cristianofobia - la nuova persecuzione” (Edizioni Lindau), gli è valso in Francia il Premio per i diritti umani. Fabio Colagrande ne ha parlato con l’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, che recentemente con René Guitton ha tenuto un dialogo pubblico all’Università teatina.
Padre Jorge Loring S.I. è instancabile. A quasi 89 anni ha fatto di Internet il suo pulpito. Lavora 12 ore al giorno. Quest'ultimo anno è stato sei mesi in America pronunciando conferenze in mezzo continente, oltre a partecipare a programmi radiofonici e televisivi. Ha appena pubblicato "Più di 200 risposte a domande che ti sei posto sulla fede, la morale e la Dottrina cattolica" (Vozdepapel), in cui raccoglie i dubbi e le inquietudini più importanti e frequenti e le risposte alle oltre 50.000 domande che gli sono state poste su Internet negli ultimi anni.
La notizia del viaggio che il Papa compirà nel Paese a novembre “riempie di gioia la Chiesa in Spagna”, ha indicato la Conferenza Episcopale Spagnola (CEE) in un comunicato pubblicato questo mercoledì. La CEE si è impegnata a collaborare “in tutto ciò che è necessario” con le Arcidiocesi di Santiago de Compostela e di Barcellona, che Benedetto XVI visiterà il 6 e il 7 novembre rispettivamente. Il comunicato indica che “tutti i fedeli e le comunità cristiane sono invitati a elevare preghiere, già da ora, per il felice esito della visita del Santo Padre e per i suoi frutti apostolici”.
Uno studio effettuato nell'Ospedale dell'Università di Aarhus (Danimarca) ha rivelato che i feti frutto di tecniche di riproduzione assistita hanno un rischio quattro volte superiore di nascere morti rispetto a quelli concepiti in modo naturale. I risultati dello studio sono stati pubblicati di recente sulla rivista della Società Europea di Riproduzione ed Embriologia Humana Human Reproduction. La ricerca ha analizzato più di 20.000 gravidanze, constatando che su ogni mille donne che concepiscono in modo assistito, con metodi come la fecondazione in vitro (FIV) e l'iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI), 16,2 danno alla luce un bambino morto, mentre nello stesso numero di donne che non utilizzano questi metodi il rischio scende a 3,7.
Vari Paesi europei hanno già iniziato la preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid. Nelle ultime settimane, le delegazioni delle Conferenze Episcopali di Olanda, Italia e Portogallo hanno visitato la Spagna per coordinare la loro presenza e la preparazione all'evento dell'estate 2011. La delegazione italiana ha visitato Madrid la settimana scorsa, ha reso noto l'Ufficio Stampa della GMG 2011. Durante la loro permanenza nella capitale spagnola, i delegati hanno incontrato i responsabili dei vari dipartimenti della Giornata per coordinare i preparativi con il Comitato Organizzatore Locale.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana. Il file da scaricare è quello del martedì, il commento è negli ultimi 10 minuti.
Circa 200 avvocati hanno preso parte al convegno organizzato dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani di Pisa, presieduta dall’avv. Giuseppe Mazzotta, che si è svolto il 26 febbraio nell’Aula Magna del S. Anna di Pisa, sul tema della tutela degli interessi della famiglia in crisi. L’incontro è stato di grande rilevanza in tempi di impennata di separazioni e divorzi nel nostro paese, segno evidente delle gravissime difficoltà in cui versa la famiglia dalla Costituzione definita come “società naturale fondata sul matrimonio” e “sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare” (art. 29).
La globalizzazione dell’umanità ha portato alla ribalta un interrogativo importante, a cui ancora non si dà una risposta accettata dalla cultura corrente: come mai il “mondo moderno” è nato in Occidente e si sta diffondendo in tutto il mondo? E perché è accettato da tutti i popoli e preferito ai loro modi tradizionali di vita? Oppure, in altre parole: perché dalla caduta dell’Impero romano l’Occidente ha conosciuto un’evoluzione che l’ha portato per primo a quelle caratteristiche del “mondo moderno”, nelle quali tutti i popoli vorrebbero vivere? Caratteristiche sintetizzabili in pochi concetti: libertà, democrazia, progresso scientifico-tecnico ed economico-sociale, diritti dell’uomo e della donna, stabilità e sicurezza nei singoli paesi, istruzione e assistenza sanitaria per tutti, giustizia basata sulle leggi e non sull’arbitrio dei più forti, giustizia sociale fra ricchi e poveri, pace fra i popoli e le nazioni. Ecco il volume che dà una risposta articolata e documentata: Rodney Stark, “La vittoria della ragione. Come il cristianesimo ha prodotto libertà, progresso e ricchezza” (Lindau Torino 2008, pagg. 377, Euro 24,00).
Due anni fa Mazen Ishoa, sacerdote siro cattolico di Mosul, era stato rapito insieme ad un altro religioso mentre andavano a dire Messa. Una settimana di paura e maltrattamenti nelle mani dei rapitori, poi il rilascio per entrambi. Stavolta non sono venuti per lui: sono entrati nella casa dei suoi genitori, hanno picchiato le donne, rubato quei pochi oggetti di valore che c’erano e infine trucidato suo padre Metoka e i suoi due fratelli, Mukhlos e Basem. Anche Adnan al Dahan, commerciante cristiano ortodosso di 57 anni, era stato rapito due anni fa e aveva dovuto pagare un forte riscatto per essere liberato. Stavolta è andata diversamente: una settimana dopo il rapimento il suo corpo senza vita è stato trovato per strada in un quartiere periferico di Mosul. Lascia moglie e quattro figli. Zaiya Toma Soro, cristiano assiro originario di Dohuk, aveva solo 22 anni e studiava all’università di Mosul, è stato ucciso a revolverate da due finti poliziotti mentre camminava per strada insieme a un altro studente cristiano, rimasto ferito.