22 maggio 2010 – Lucoli (L’Aquila) Monastero di S. Giovanni Battista.Per una giornata di preghiera e di solidarietà con Marija Pavlovic.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima (domenica di Pasqua). Il file da scaricare è quello del martedì, il commento è negli ultimi 10 minuti.
Illustrando all’udienza generale i riti dei prossimi giorni, Benedetto XVI sottolinea il rilievo speciale che nell’Anno sacerdotale assume il rinnovamento delle promesse che i presbiteri fanno al momento dell’ordinazione. C’è una inscindibile connessione fra l’Ultima cena e la morte di Gesù. La vicinanza a chi è solo.
Il presidente della Conferenza episcopale indiana affida ad AsiaNews la propria riflessione pasquale, invitando i fedeli e il clero a non avere paura di dichiarare le conversioni al cattolicesimo e a portare avanti con amore e coraggio la missione della Chiesa.
Il 9 aprile prossimo, alle ore 17.30, per “I Venerdì di Propaganda: Temi e Autori” organizzati dalla Libreria Editrice Vaticana in Via di Propaganda 4, a Roma, nella Libreria Internazionale Paolo VI, Giovanni Tridente presenterà il suo libro “La morte e i funerali di Giovanni Paolo II. Analisi qualitativa di un evento mediatico”.
A coordinare l'incontro sarà la scrittrice Neria De Giovanni, presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari e direttrice ad Alghero del periodico “Salpare”.
A cinque anni dalla morte e dai funerali di Giovanni Paolo II (aprile 2005), un libro ripercorre le tappe comunicative più significative di quei momenti, dando conto di come i giornalisti vaticanisti italiani hanno raccontato gli ultimi momenti di vita del Papa polacco.
Pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, La morte e i funerali di Giovanni Paolo II nella stampa italiana è stato scritto dopo aver assistito alla grande mobilitazione di gente proveniente da tutto il mondo. Lo scopo era di comprendere le ragioni di un avvenimento planetario del tutto inatteso fino a quel momento, secondo soltanto alla tragedia dell’11 settembre in termini di attenzione mediatica.
A partire da martedì, il Franciscan Multimedia Center (FMC), centro di produzione televisivo promosso dalla Custodia di Terra Santa e H2onews, www.h2onews.org, agenzia informativa cattolica multimediale, in 9 lingue, trasmetteranno, attraverso le loro pagine web, i principali eventi della Settimana Pasquale, che si svolgeranno in Terra Santa.
Dopo la folla di domenica, si annuncia la replica l'8 dicembre al palasport
Il giornalista: «Gli atei? Vorrebbero vivisezionare anche la Madonna».
Oggi sono padri e madri di famiglia, ma da quando erano ragazzi hanno un appuntamento fisso con la Madonna. Sono Mirjana Dragicevic, Marija Pavlovic, Ivanka Ivankovic, Jacov Colo e Vicka Ivankovic, i sei «veggenti» di Medjugorje. C'erano loro, assieme ad altri due ragazzi del luogo, quel caldo pomeriggio del 24 giugno 1981 quando, sul monte Podbrdo, apparve la Madonna. L'indomani, sullo stesso luogo, si ritrovarono in contemporanea i primi sei: la Madonna aveva costituito il suo gruppo, dando ad ognuno un compito, e presentandosi come Regina della Pace.
Si moltiplicano in tutta la provincia i gruppi che si rifanno alla Madonna dei Balcani: un grande fenomeno di religiosità popolare
Anziani, giovanissimi e famiglie intere partecipano regolarmente agli incontri e ai pellegrinaggi dedicati alla «Regina della Pace».
Il New York Times attacca, lo Spiegel chiede le dimissioni del Papa, nella stampa internazionale la Chiesa cattolica è dipinta come un’associazione losca e menzognera. Ma il cardinale Ersilio Tonini, 95 anni, che pure alla sua età legge i giornali ogni mattina, non è preoccupato. «Non mi meraviglio affatto. L’odio contro la Chiesa c’è sempre stato. Ne ho ben memoria io, che sono stato bambino in Romagna negli anni Venti. Mi ricordo quando cominciavo a servire messa e nei campi un vecchio bracciante mi disse in dialetto: "Ragazzo, ma non vorrai mica andare prete? Guarda che son tutte bugie quelle dei preti, quelli badano solo a mantenere la loro bottega". L’odio anticristiano c’è sempre stato, ci è stato, anzi, promesso; e non mi stupisco quando lo vedo. Anzi, al contrario, c’è da preoccuparsi quando la Chiesa è riverita e osannata».
«Durante il suo lungo pontificato, si è prodigato nel proclamare il diritto con fermezza, senza debolezze o tentennamenti, soprattutto quando doveva misurarsi con resistenze, ostilità e rifiuti». È il ricordo di Giovanni Paolo II, a cinque anni dalla morte, offerto da Benedetto XVI, nell’omelia della messa celebrata questa sera nella basilica di san Pietro. Il 2 aprile, quest’anno, è il Venerdì Santo: da qui la scelta di anticipare la celebrazione eucaristica di suffragio.
«Piena ed affettuosa solidarietà» al Papa. Ad esprimerla è la Cei, nel comunicato finale del Consiglio permanente (22-25 marzo), diffuso oggi e nel quale l’episcopato italiano, «si stringe intorno a Pietro, grato per la cristallina testimonianza di fede e l’appassionato magistero». «Lo sgomento, il senso di tradimento e il rimorso per ciò che è stato compiuto da alcuni ministri della Chiesa – si legge nel comunicato a proposito dei recenti episodi di pedofilia - spiegano l’atteggiamento fermo e illuminato di Benedetto XVI che, senza lasciare margini di incertezza né indulgere a minimizzazioni, invita la comunità ecclesiale ad accertare la verità dei fatti, assumendo nel caso i provvedimenti necessari».
La storia di Papa Benedetto XVI è sottoposta in questi giorni a un intenso esame in rapporto alla crisi derivante dagli abusi sessuali. Le rivelazioni arrivate dalla Germania hanno messo sotto il riflettore i suoi cinque anni come vescovo diocesano e, giovedì scorso, un pezzo del New York Times sul caso di Padre Lawrence Murphy di Milwaukee lo ha tirato in gioco per i suoi anni in Vaticano come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
La storia di Papa Benedetto XVI è sottoposta in questi giorni a un intenso esame in rapporto alla crisi derivante dagli abusi sessuali. Le rivelazioni arrivate dalla Germania hanno messo sotto il riflettore i suoi cinque anni come vescovo diocesano e, giovedì scorso, un pezzo del New York Times sul caso di Padre Lawrence Murphy di Milwaukee lo ha tirato in gioco per i suoi anni in Vaticano come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.