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La supplica a Dio perché i sacerdoti e i Vescovi privati della libertà in Cina possano tornare ad esercitare il proprio ministero è uno degli argomenti fondamentali affrontati nella terza riunione della Commissione sulla Chiesa cattolica in Cina.
Lo ricorda un comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede questo giovedì, sottolineando che l'incontro si è svolto dal 22 al 24 marzo in Vaticano. La Commissione è stata istituita da Papa Benedetto XVI nel 2007 per studiare le questioni di maggiore importanza riguardanti la vita della Chiesa cattolica in Cina.
La Santa Sede ha annunciato questo giovedì la pubblicazione di importanti documenti pontifici di questo secolo, soprattutto quelli riferiti alla II Guerra Mondiale, digitalizzati e disponibili su Internet.
Si tratta degli Acta Sanctae Sedis (ASS) e degli Acta Apostolicae Sedis (AAS), cioè degli Atti ufficiali della Santa Sede dal 1865 al 2007, così come dei dodici tomi della collezione Actes et Documents du Saint-Siège relatifs à la Seconde Guerre Mondiale.
“Che cosa pensa dei casi di pedofilia tra sacerdoti e religiosi venuti alla luce solo in questi ultimi tempi?”. La domanda del giovane liceale era diretta e richiedeva la risposta leale che mi ero impegnato a dare a quelle diverse centinaia di ragazzi iniziando il mio dialogo con loro. Non esitai a rispondere quello di cui sono convinto: che la pedofilia è un fenomeno mostruoso, di assoluta gravità morale, perché ferisce personalità indifese nella maniera più indegna e brutale. Le si possono applicare senza esitazione le parole di Gesù: “Guai a colui a causa del quale avvengono scandali. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli” (Luca 17,1-2).
Lisbona, Fatima e Porto: sono le tre città del Portogallo che il Santo Padre visiterà dall’11 al 14 maggio, nel corso del suo Viaggio Apostolico nel Paese. La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto oggi il programma della visita di Benedetto XVI, visita che cade nel decimo anniversario della Beatificazione di Giacinta e Francesco, Pastorelli di Fatima.
Questa sera alle 20.30, in Piazza San Pietro, Benedetto XVI incontra i giovani della diocesi di Roma e del Lazio per festeggiare il 25.mo anniversario delle Giornate Mondiali della Gioventù. È ormai tradizione da anni questo momento di preghiera e di condivisione che coinvolge il Papa e le nuove generazioni il giovedì antecedente la Domenica delle Palme, giorno quest’ultimo in cui viene celebrata in tutto il mondo a livello diocesano la Giornata Mondiale della Gioventù. L'incontro col Papa sarà preceduto da un momento di animazione che avrà inizio alle 19.00. Ma quale bilancio si può fare delle Giornate Mondiali della Gioventù volute da Giovanni Paolo II e cosa significa ricordarle? Tiziana Campisi lo ha chiesto a don Maurizio Mirilli, direttore del Servizio per la pastorale giovanile della diocesi di Roma.
Scaricate il commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana. Il file è quello del martedì, il commento è negli ultimi 15 minuti.
Nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale, Benedetto XVI scrive che per essere “segni di speranza” nella società di oggi, spesso segnata da solitudine e indifferenza, i cristiani debbono mostrare al mondo il messaggio di amore di Cristo, costruendo comunione.
In Libano si celebra per la prima volta una festa nazionale comune “islamo-cristiana”. Chiusi scuole, banche e uffici pubblici. Il premier Hariri sottolinea che è “occasione spirituale” per tutti. Leader musulmano: segno tangibile di dialogo fra le due fedi.
"In una società multietnica che sempre più sperimenta forme di solitudine e di indifferenza preoccupanti, i cristiani devono imparare ad offrire segni di speranza e a divenire fratelli universali, coltivando i grandi ideali che trasformano la storia e, senza false illusioni o inutili paure, impegnarsi a rendere il pianeta la casa di tutti i popoli".
Lo afferma Benedetto XVI nel suo Messaggio per la 84a Giornata Missionaria Mondiale, che quest'anno si celebrerà domenica 24 ottobre sul tema "La costruzione della comunione ecclesiale è la chiave della missione".
I "divieti" posti dalla Chiesa sono sempre in funzione di un bene più grande, ha avvertito il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, intervenendo al X Forum Internazionale dei Giovani questo giovedì, solennità dell'Annunciazione.
Al Forum, in svolgimento a Rocca di Papa (Roma) dal 24 al 28 marzo sul tema "Imparare ad amare", partecipano delegati giunti da 90 Paesi dei cinque continenti.
Senza comunicati ufficiali, il canale vaticano su Twitter contava già varie migliaia di "seguaci" a tre giorni dalla sua pubblicazione.
In generale, le iniziative della Santa Sede sui nuovi mezzi di comunicazione digitale suscitano grande interesse tra i corrispondenti a Roma, come è avvenuto poco più di un anno fa con il canale vaticano su Youtube.
La prima preoccupazione della Caritas in veritate sul tema del lavoro riguarda la priorità dell’«obiettivo dell’accesso al lavoro o del suo mantenimento, per tutti». Lo impone: «la dignità della persona», ogni uomo deve lavorare per essere sé stesso; «le esigenze della giustizia», per non «aumentare in modo eccessivo e moralmente inaccettabile le differenze di ricchezza»; la «ragione economica», ogni uomo può contribuire allo sviluppo del proprio Paese, mentre una «strutturale situazione di insicurezza genera atteggiamenti antiproduttivi e di spreco di risorse umane, in quanto il lavoratore tende ad adattarsi passivamente ai meccanismi automatici, anziché liberare creatività… I costi umani sono sempre anche costi economici e le disfunzioni economiche comportano sempre anche costi umani» (CV 32), soprattutto per l’economia del breve, talvolta brevissimo termine.
“Scoprire la vocazione all'amore” è il messaggio che Benedetto XVI ha lanciato ai partecipanti al X Forum Internazionale dei Giovani, in corso dal 24 al 28 marzo a Rocca di Papa (Roma) sul tema “Imparare ad amare”.
L'incontro, promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, vede riuniti rappresentanti di 90 Paesi dei cinque continenti e si inserisce nella serie dei Forum internazionali organizzati dalla Sezione Giovani del dicastero vaticano per offrire un’opportunità di confronto sui grandi temi della condizione giovanile nell’ottica della fede e in un’esperienza di autentica comunione ecclesiale.
Il punto di partenza di ogni riflessione sull'amore, spiega il Papa nel suo Messaggio, “è il mistero stesso di Dio, poiché il cuore della rivelazione cristiana è questo”. “Cristo, nella sua Passione, nel Suo dono totale, ci ha rivelato il volto di Dio che è Amore”.
Non c’è opposizione tra scienza e fede. Lo ha ribadito questo mercoledì Benedetto XVI in occasione dell'Udienza generale, presentando la figura di Sant’Alberto Magno, un grande maestro della teologia medioevale, un uomo di grande cultura che si dedicò anche alle scienze naturali.
“Tra scienza e fede c’è amicizia”, “non vi è opposizione, nonostante alcuni episodi di incomprensione che si sono registrati nella storia”, ha detto il Papa, aggiungendo che per questo anche “gli uomini di scienza possono percorrere, attraverso la loro vocazione allo studio della natura, un autentico e affascinante percorso di santità”.
Lui bruciato vivo perché non rinunciava a Cristo per Allah. Lei violentata dai poliziotti davanti ai suoi tre figli per aver tentato di denunciare gli assassini del marito. La storia è abominevole, ma esemplare. Illuminante per comprendere l’atroce follia del Pakistan, il paese dove una legislazione, ispirata al Corano, permette di uccidere e perseguitare i cristiani o chiunque pratichi una fede diversa dall’Islam.