MaM
Messaggio del 25 gennaio 2004:Cari figli, anche oggi vi invito a pregare. Pregate, figlioli, in modo particolare per tutti quelli che non hanno conosciuto l’amore di Dio. Pregate affinchè i loro cuori si aprano e si avvicinino al mio cuore e al cuore di mio Figlio Gesù, così che possiamo trasformarli in uomini di pace e di amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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I cristiani in Terra Santa e Medio Oriente stanno subendo gravi discriminazioni nell'indifferenza dell'Occidente. È la denuncia lanciata dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, nell'imminenza della Pasqua.
La tutela del diritto alla libertà religiosa è particolarmente importante in quanto “i valori religiosi sono un ponte per tutti i diritti umani”. Ma questo diritto è oggi ripetutamente oltraggiato da pregiudizi, discriminazioni e violenza. E’ quanto ha affermato ieri l’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’ufficio dell’Onu di Ginevra, in occasione della 13.ma Sessione del Consiglio dei diritti umani nella città elvetica.
el corso dell’udienza generale di oggi il Papa ha benedetto e consegnato a una delegazione episcopale del Cile l’immagine di Nostra Signora del Carmine, Patrona del Paese, come suo dono alla Chiesa e alla Nazione cilena in occasione del Bicentenario dell’Indipendenza. La statua è opera dell’artista ecuadoriano Ricardo Villalba e pellegrinerà in tutte le diocesi, in particolare quelle colpite dal terremoto, portando con sé il “Vangelo del Cile”: si tratta del Nuovo Testamento, interamente trascritto a mano in scuole, piazze, chiese, ospedali e carceri di ogni angolo del Paese, fino ai luoghi più distanti come l’Isola di Pasqua e l’Antartide, e il cui versetto iniziale è stato scritto dallo stesso Benedetto XVI. La delegazione cilena era guidata dal cardinale Francisco Javier Errázuriz, arcivescovo di Santiago, e mons. Alejandro Goic, vescovo di Rancagua e presidente della Conferenza episcopale cilena. Sul significato di questo evento ascoltiamo padre Cristián Precht, coordinatore nazionale della Missione Continentale in Cile.
Nell’anniversario dell’assassinio di mons. Romero, occorre fare memoria di tutti i martiri per rinnovare la fede. In passato si ricordavano i “martiri progressisti”; oggi quelli causati dall’islam. E si dimenticano i vescovi cinesi in carcere o i cattolici vietnamiti, vittime di uno Stato che vuole controllare la vita degli individui (come è la tentazione dell’occidente). Il culto dei martiri deve spingere alla missione e al pellegrinaggio. Gli Stati devono garantire la libertà religiosa, base per la pace.
Andiamo verso il «suicidio demografico», tuona il XIII Rapporto del Centro internazionale studi famiglia, presentato ieri a Milano. «Un Paese dove non viene garantita la libertà di procreare quanti figli si desiderano», fa eco Francesco Belletti, che del Cisf è direttore. Già perché se oggi in Italia ogni donna ha in media 1,71 figli, nella realtà ne desidererebbe 2,13. Perché quel mezzo figlio in più rimane nel libro dei desideri delle coppie? «Perché nel nostro Paese tutti si riempiono la bocca con la famiglia, tutti fanno promesse, ma poi non si fa nulla», provoca don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, cui fa capo il Cisf.
Una Conferenza Episcopale per le cinque Nazioni della Scandinavia, una zona in cui i cattolici sono in aumento per l'immigrazione da Polonia, Lettonia, America Latina, Africa e Medio Oriente. I Vescovi scandinavi si trovano a Roma in visita ad limina apostolorum. Ai microfoni della "Radio Vaticana" il loro presidente, monsignor Anders Arborelius, Vescovo di Stoccolma (Svezia), ha illustrato la realtà delle Diocesi di questa regione nordeuropea, estesa a livello territoriale ma con un esiguo numero di fedeli.
La Libreria Editrice Vaticana ha pubblicato di recente una nuova traduzione dell’opera “Je veux voir Dieu” (“Voglio vedere Dio”), di padre Maria Eugenio di Gesù Bambino, carmelitano scalzo e fondatore dell’Istituto Nostra Signora della Vita. Padre Louis Menvielle, vicepostulatore della causa di beatificazione di padre Maria Eugenio, ha accettato di presentare l’autore e la sua opera ai lettori di ZENIT.
Ha organizzato un campo per 300 universitari. Con lui, incriminati altri sette sacerdoti. Uno di essi, p. Luo, è stato detenuto per 15 giorni e poi rilasciato. Altri due attendono di essere arrestati. Decine di sacerdoti sono in prigione o nei campi di lavoro forzato; tre vescovi sono scomparsi da anni nelle mani della polizia. Oggi si conclude l’incontro della Commissione vaticana sulla Chiesa in Cina.
Pochi giorni prima delle elezioni regionali, il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, ha esortato gli italiani a votare tenendo conto di quei «valori non negoziabili che emergono alla luce del Vangelo, ma anche per l’evidenza della ragione e del senso comune». Innanzitutto quindi il rispetto assoluto per la dignità della vita. L’appello di Bagnasco, com’era prevedibile, fa discutere. la Cei lo ripete oggi in una nota: non ci può essere «solidarietà sociale» se «si rifiuta o sopprime la vita». In altri termini, una cultura contraria alla vita mina le basi della convivenza civile. Bisognerebbe, ha detto ieri Bagnasco, che si tornasse a «scorgere qualcosa di sacro in ciò che fonda ogni società».