"Credo che sia arrivato il momento di serrare le fila e di stringerci attorno alla Chiesa e al Papa, vittime entrambi di possibili attacchi massonici": lo afferma l' Arcivescovo di Salerno- Campagna, Monsignor Gerardo Pierro. Spiega: " ora se la prendono con quel fior di galantuomo che é il fatello del Papa, accusato di aver dato qualche bacchettata, se pur é vero, sulla mano di un alunno. Intanto bisogna considerare i tempi, quando era in voga come sistema didattico sculacciare uno studente e nessun genitore ti denunciava alla Procura. Oggi basta ogni stupidaggine per scatenare un putiferio. Lo ripeto, qui non intendo giustificare la pedofilia e la stessa chiesa, sotto questo pontificato, sta facendo ammirevole pulizia e dando esempio di rigore, ma sento odore di massoneria".
Favre è uno dei primi compagni di sant’Ignazio di Loyola. Nacque a Villaret, nella savoia, il 6 aprile 1506 da povera famiglia, ma volle studiare e dopo alcuni anni andò in un collegio alla Sorbona di Parigi, assegnato nella stessa stanza degli studenti Ignazio e Francesco Saverio. Come Francesco fece gli esercizi spirituali e fu ordinato sacerdote il 30 maggio 1534.
Recentemente un quotidiano nazionale ha dedicato, con tanto di vignetta, prendendo spunto da un libro di padre Amorth,un titolo che richiamava la presenza di Satana nel Vaticano. Ecco la replica dell' Arcivescovo di Trani, Monsignor Giovanni Battista Pichierri: " Satana sta dappertutto, tenta chiunque, dunque che bella scoperta hanno fatto, complimenti, degna di un giornalismo da scandalismo". Poi la stoccata: " se Satana sta dappertutto, é possibile che stia anche in qualche redazione di giornale o nella persona di qualche direttore. Sa, lui tenta tutti e dunque neppure i giornalisti nella loro fragilità sono esclusi dal maligno, colui che vuole dividere da Dio e se sui giornali si leggono certe cose, significa che ci riesce bene".
Benedetto XVI ricorda l’esempio di san Giovanni Maria Vienney per esortare i preti a essere, nella vita, “segno della presenza di Dio”. C’è una sorta di circolo vizioso tra l’offuscamento dell’esperienza di Dio e la perdita del senso del peccato.
E' stato diffuso il programma della visita che Benedetto XVI compirà a Torino il 2 maggio in occasione dell'ostensione della Sindone.
Il Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo della città, si è detto emozionato e certo che “la Visita Pastorale di Benedetto XVI alla nostra città e Diocesi segnerà una nuova pagina gloriosa della già ricca storia di fede della nostra Chiesa torinese”.
“Facciamo in modo che la nostra numerosa e calorosa presenza agli incontri previsti col Papa sia il segno dell’affetto e sincera comunione con la sua Persona ed il suo Magistero”, ha esortato.
E' con “enorme speranza” che gli abitanti di Santiago de Compostela si preparano a ricevere Papa Benedetto XVI, che una settimana fa ha annunciato la sua visita a questa città e a Barcellona agli inizi di novembre.
Xosé Sánchez Bugallo, sindaco di Santiago de Compostela, si è recato a Roma per far sì che più pellegrini visitino il Santuario dell'apostolo Giacomo durante l'Anno Giubilare, o “Anno Giacobeo”.
In alcune dichiarazioni a ZENIT, Sánchez Bugallo ha affermato che il Municipio ha ricevuto la notizia della visita del Pontefice come “un grande impulso e sostegno per quest'Anno”.