Rappresentanti musulmani e cattolici del mondo hanno firmato una storica dichiarazione comune per respingere la manipolazione della religione per giustificare interessi politici, violenza o discriminazione.
Il documento ha raccolto le conclusioni della riunione annuale, celebrata al Cairo (Egitto) il 23 e il 24 febbraio scorsi, del Comitato congiunto per il dialogo del Comitato permanente di Al-Azhar per il Dialogo tra le Religioni Monoteistiche e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
La dichiarazione è firmata dallo sceicco Muhammad Abd al-Aziz Wasil, wakil di al-Azhar e presidente del Comitato per il dialogo di al-Azhar, e dal Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio, copresidenti della riunione.
"E' il momento di pregare e di unirci come una famiglia", ha spiegato in piena attività di risposta al dramma del terremoto monsignor Alejandro Goic, presidente della Conferenza Episcopale del Cile, in alcune dichiarazioni pubblicate dalla pagina web dell'episcopato.
Caritas Cile si è mobilitata, attraverso la sua rete locale presente nelle 23 Diocesi del Paese andino, per prestare aiuto d'emergenza alle vittime del devastante terremoto di sabato scorso, che ha provocato almeno 711 vittime.
Le Messe di questa domenica sono state una preghiera congiunta del Paese a favore delle vittime e dei loro cari, alla quale si è unito Benedetto XVI da Piazza San Pietro in Vaticano.
Favorire "una maggiore partecipazione alla vita e alla ricchezza della Chiesa" da parte degli zingari e, viceversa, "farla maggiormente presente in mezzo a loro". E' questo l'obiettivo dell'Incontro dei Direttori Nazionali della Pastorale degli Zingari in Europa, che si svolgerà in vaticano dal 2 al 4 marzo.
L'evento è organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e verrà aperto dal presidente del dicastero, monsignor Antonio Maria Vegliò, che interverrà sul tema "Sollecitudine della Chiesa verso gli Zingari: situazione e prospettive".
Gli organizzatori della prossima Giornata Mondiale della Gioventù 2011 a Madrid non hanno tenuto conto solo delle varie lingue, ma anche dei vari tipi di persone. Per questo, la GMG favorirà la comunicazione verso le persone portatrici di handicap.
"Oltre alle migliaia di lingue che si parlano al mondo, esistono altre alle quali non si presta attenzione. Le loro parole non si possono ascoltare, si scrivono in aria, con le mani. E' il modo in cui comunicano le persone sorde", ha reso noto a ZENIT il Dipartimento dei Mezzi di Comunicazione della GMG 2011.
"Abbiamo appena proclamato il Vangelo della Trasfigurazione, un grande evento, la dimostrazione di Cristo e della sua regalità pacifica a chi forse cominciava a dubitare e l'invito del Padre ad ascoltare suo Figlio": lo dice Monsignor Ennio Appignanesi, Arcivescovo Emerito di Potenza.
Il missionario francese delle Missioni estere di Parigi (Mep) era in Thailandia dal 1953. Fino alla morte avvenuta lo scorso 23 febbraio, il sacerdote ha dedicato le sue giornate alla cura spirituale dei malati nell’ospedale cattolico di St. Louis a Bangkok. I suoi funerali sono stati celebrati ieri nella capitale. Arcivescovo di Bangkok: P. Lanfant è stato un modello per tutti i sacerdoti e laici thai.
Raduni, preghiere e digiuni in tutto l’Iraq contro le “uccisioni mirate”. Arcivescovo di Mosul: chiediamo sicurezza e indagini sugli autori delle stragi. Arcivescovo di Kirkuk: la comunità musulmana deve reagire e fornire iniziative concrete. Ausiliare di Baghdad: rischiamo l’olocausto, questo è un momento fondamentale.
Escono le “memorie” di padre Gabriele Amorth. Storie curiose e un monito alla chiesa che non crede più a Satana.
Sebbene gli arabi cristiani costituiscano solo una piccola minoranza in Terra Santa, essi potrebbero tuttavia rappresentare un importante ponte nel conflitto che ha diviso la regione ormai da troppo tempo, afferma il patriarca Fouad Twal.
Il Patriarca latino di Gerusalemme lamenta che mentre la comunità internazionale tarda ad intervenire, il numero di questi cristiani diminuisce rapidamente. Parte del problema, osserva, è che il muro israeliano alto 6 metri, che circonda i Territori palestinesi, ha reso la vita quotidiana per molte persone quasi impossibile.
Vi sono circa 50.000 cristiani che vivono nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme Est e in Cisgiordania, mentre altri 200.000 vivono in Israele.
In questa intervista rilasciata al programma televisivo "Where God Weeps" della testata Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, il Patriarca parla delle molte difficoltà in cui vivono i cristiani di Terra Santa, e lancia un triplice appello alle tre "P": preghiera, progettazione e pressione.
La Shoah, il genocidio del popolo ebreo, è uno degli episodi più tragici della storia contemporanea e, giustamente, viene ricordato dal popolo che ne fu vittima.
Si tiene viva la memoria della Shoah anche chiedendone conto ai presunti complici della Germania nazista che pianificò e perpetrò il genocidio, tra cui - paradossalmente - a Pio XII, il Papa che subito dopo la fine della guerra fu osannato ed elogiato da tutti gli ambienti ebraici per il suo impegno a favore degli ebrei.
La scala e la determinazione degli attacchi al Romano Pontefice contrastano con uno strano silenzio che riguarda i veri carnefici, cioè i nazional-socialisti e la Germania di Hitler; non si sentono critiche neanche nei confronti dei Governi dei Paesi alleati, in primo luogo della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, che sapevano benissimo cosa stava succedendo nei campi di concentramento e non reagivano.
Monsignor Philip Najim all'Adnkronos: "E' preoccupato anche il Papa". Questa mattina i funerali di un padre e due figli assassinati nella loro casa. Il ministro degli Esteri annuncia la distribuzione di "un manuale per le ambasciate europee all'estero" per il trattamento delle minoranze religiose.
Muhammad Ramzi Shihab, reclutato da un imam pakistano a Londra e nominato mufti nella città del nord del Paese, ha emanato fatwe che rendevano lecito ammazzare: "Ero solito decapitare i cristiani che non volevano pagarmi la 'jizia"'.
Pubblichiamo per la rubrica di Bioetica il comunicato dei Vescovi della regione Emilia-Romagna in vista delle elezioni regionali.
Riportiamo le parole pronunciate da Benedetto XVI questa domenica affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare la preghiera mariana dell'Angelus con i fedeli e i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Ci saranno PAOLO BROSIO, Marja , Ivanka, Gloria Polo, Nancy e Patrick ....
Nei social network passa davvero di tutto. Persino l’accurata descrizione in diretta di un aborto praticato con la pillola RU486. L’autrice dell’allucinante trovata è Angie Jackson, una ventisettenne americana, che ha deciso di condividere su Twitter questa sua esperienza, col fine dichiarato di voler «sdrammatizzare» l’aborto. La donna, peraltro, si sente particolarmente orgogliosa di far parte della schiera degli antiteisti, coloro, per intenderci, che a differenza degli atei non si limitano a non credere in Dio ma combattono in maniera attiva e, a volte, aggressiva la stessa idea di divinità.
Che il Pakistan sia uno dei peggiori “buchi neri” del mondo sembra dimostrarlo anche l’uccisione del nostro eroico agente Pietro Colazzo, vicecapo dell’intelligence in Afghanistan (vedremo dopo perché).
Ne avevo parlato il 31 gennaio scorso su queste colonne, raccontando la storia di Shazia Bashir, la ragazzina cristiana entrata come serva in una casa di ricchi e potenti musulmani e uscita da lì morta.
La sua tragica vita è emblematica della situazione della minoranza cristiana di quel Paese, le cui figlie femmine sono costrette nelle condizioni di Shazia per poter guadagnare la miseria di 12 dollari al mese (8 euro) e far sopravvivere le loro famiglie.