«Nel mondo ogni giorno 7 persone su 10 vengono violate nella propria libertà religiosa. E su 100 morti per motivi legati al credo, 57 sono cristiani». A snocciolare i dati è Giuseppe Dalla Torre, rettore della Lumsa, l’università che a fine novembre ha ospitato a Roma la tavola rotonda "Guerra ai cristiani. Testimoni di una tragedia del XXI secolo", che nel titolo richiama il libro dell’europarlamentare Mario Mauro, Rappresentante personale dell’Ocse per la lotta contro il razzismo e la persecuzione ai cristiani, anch’egli intervenuto all’incontro per raccontare la tragedia delle persecuzioni che i fedeli di Cristo subiscono quotidianamente in uno degli angoli più martoriati della Terra.
«Oggi è facile perdere la vita se si crede in Gesù eppure, la più generica libertà religiosa, come ebbe a dire Giovanni Paolo II, è una "cartina tornasole" di tutte le altre libertà perché – spiega Mauro - mette a nudo l’approccio che il potere ha con la persona umana, con la sua dimensione spirituale». Colui che professa una fede è portatore di una forza interiore che nessuno può sottrargli. È per questo che accetta con difficoltà le privazioni al proprio credo impostegli dalle sfere politiche. «Dio nasce, il potere trema», scriveva il filosofo polacco Józef Tischner.
Benedetto XVI rende omaggio all’immagine dell’Immacolata concezione in piazza di Spagna,a Roma. Da Maria un “messaggio di speranza non fatto di parole, ma della sua stessa storia: lei, una donna della nostra stirpe, che ha dato alla luce il Figlio di Dio”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo da Radio Vaticana di domenica prossima, 3° domenica d'Avvento. Cliccate sul link qui sopra per scaricare il piccolo file mp3.
La questione dei “corpi gloriosi” è in effetti assai poco conosciuta e anche assai poco spiegata dalla Chiesa. Sembra quasi “un tema teologico congelato” come ha scritto il filosofo Giorgio Agamben. “Che bello! E’ il teletrasporto!”. Così esclamò mio figlio, dodicenne, appassionato di tecnologie, fantascienza, computer, effetti speciali (va matto per il 3D). Ma espresse quella sua meraviglia dopo avermi sentito parlare non di tecnologia, bensì di San Tommaso d’Aquino che stavo leggendo per un mio libro su Giovanni Paolo II. Precisamente stavo chiacchierando con amici delle pagine in cui Tommaso illustra come saremo dopo la resurrezione dei corpi. Dicevo che avranno “sottilità e agilità”, cioè, pur essendo effettivamente di carne, non saranno più sottoposti ai limiti di tempo e di spazio come oggi, ma saranno sotto il perfetto dominio dallo spirito, dell’anima, della mente (e per questo saranno immortali).
Teresa Musco, morta nel 1976 all'etá emblematica di trentatré anni, é una grande mistica cattolica dell’età contemporanea che si è offerta come anima vittima in riparazione dei peccati dell’umanità.. Teresa nacque il 7 giugno 1943 in una povera casa a Caiazzo in provincia di Caserta. I genitori di Teresa Salvatore e Rosa Zullo che hanno messo al mondo dieci figli, di cui quattro morti in tenera età, sono poverissimi e, fin dall'etá di sette anni, la ragazzina deve prendersi la sua parte di lavori domestici ed occuparsi dei suoi fratellini. L’infanzia della bambina fu segnata da numerosi traumi che le diedero un grande senso di responsabilità nell’aiutare la famiglia in lavori anche molto al di sopra della sua età. Teresa cosi descrive i suoi incontri con la Madonna.
Attesa per l’arrivo di Benedetto XVI, questo pomeriggio in piazza di Spagna a Roma, per il tradizionale atto di venerazione alla Madonna, nell’odierna solennità dell'Immacolata Concezione di Maria. Il Santo Padre giungerà intorno alle 16 - dopo una breve sosta davanti la chiesa della Santissima Trinità, per l’omaggio dell’Associazione dei commercianti di via Condotti – e sarà accolto dal cardinale vicario Agostino Vallini e dal sindaco Gianni Alemanno, oltre che da esponenti di associazioni e confraternite mariane e come sempre da numerosi fedeli e pellegrini. Ricordiamo che è stato il Papa Pio IX nel 1854 a definire il dogma dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, e ad inaugurare tre anni dopo il monumento dell’Immacolata nel cuore di Roma. Dogma, le cui radici sono da ricercare all’antica devozione che risale ai primi secoli della cristianità. Già i Padri della Chiesa d'Oriente, infatti, nell'esaltare la Madre di Dio, usavano espressioni che la ponevano al di sopra del peccato originale. Ma qual è l’esatto significato di questo dogma e come non confonderlo con altri titoli riferiti a Maria? Tiziana Campisi lo ha chiesto al mariologo padre Stefano De Fiores.
All’Angelus Benedetto XVI sottolinea che il male – di cui facciamo tutti esperienza – ha la sua radice nel cuore dell’uomo, “incapace di guarirsi da solo”. Maria, invece è “piena di grazia” e ci spinge ad affidarci al Gesù: “Egli vi salverà”. L’appuntamento in piazza di Spagna nel pomeriggio.
E’ stato presentato domenica 5 dicembre alla Fiera del Libro di Roma il volume “La terapia dell'accoglienza”, curato da Giuseppe Noia e Sabrina Pietrangeli e pubblicato da IF Press.
L'opera racconta tante storie struggenti, di madri e padri, di medici e personale sanitario, che di fronte a diagnosi infauste, hanno scelto di sopportare il dolore e la paura. Hanno resistito alla disperazione e alla tentazione di cancellare tutto con una interruzione di gravidanza. Hanno accettato di amare infinitamente i loro figli oltre ogni ragione, per questo hanno deciso di accompagnarli fino alla nascita, sapendo che la vita dei loro piccoli sarebbe stata brevissima.
Madri e padri che hanno accettato dolori strazianti e giorni di passione, e alla fine sono arrivati al punto di dire che si trattava di “una grazia, un dono di Dio”.
Sono forse persone che hanno perso il senno? Gente impazzita per il dolore e per l’infausto destino? E’ già difficile accettare la morte, figuriamoci quella di un neonato. E come si fa a portare avanti una gravidanza sapendo che l’esito sarà infausto?