Come ogni anno, nel fine settimana che precede il Natale le strade sono invase dallo spirito consumistico. La centralissima Via del Corso a Roma non faceva eccezione questo sabato.
Tra la tantissima gente che usciva per le compere di Natale, c'erano alcuni personaggi singolari: una decina di bambini che fermavano i passanti frettolosi per offrire loro una statuetta del Bambino Gesù.
“Sarà una campagna pubblicitaria?”, si chiedevano alcuni. “Forse appartengono a una setta futurista che annuncia la fine del mondo”, hanno detto altri che magari volevano avvicinarsi ma poi hanno preferito proseguire il loro giro di acquisti.
Erano queste le reazioni di quanti osservavano quei bambini, che in realtà erano i protagonisti della campagna “Hanno sloggiato Gesù!”, presente nella maggior parte dei Paesi in cui il Movimento dei Focolari realizza le sue opere apostoliche.
Nonostante un clima favorevole al diritto di aborto il Tribunale Europeo dei Diritti Umani ha deciso che non c'è un “diritto umano all'aborto” nella sentenza relativa ad un caso riguardante l’Irlanda.
Giovedì 16 dicembre la Grande Sala del Tribunale europeo ha emesso una sentenza sul caso di tre donne (A, B e C versus Irlanda), sottolineando che il divieto costituzionale irlandese di abortire non viola la Convenzione Europea dei Diritti Umani.
Il Patriarca ecumenico difende la scelta del dialogo con i cattolici, gli ebrei e i musulmani nonostante le critiche avanzate da alcuni settori ortodossi tradizionalisti. Ecologia: “L'ambiente, la natura, sono creazione di Dio e non appartengono solo a noi che viviamo oggi nel 2010. Appartengono a tutte le generazioni future”.
Nel suo discorso alla Curia romana, il pontefice sottolinea la comunione con gli ortodossi, la ricchezza delle tradizioni orientali e l’urgenza di un rifiuto della violenza nelle tensioni del Medio oriente. Un commento dell’islamologo p. Samir (Prima parte).
I discorsi alla Curia romana del Papa sono, solitamente, discorsi “programmatici”. Lo è stato sicuramente quello del dicembre 2005, il suo primo rivolto agli organi di governo della Chiesa universale, quando Benedetto XVI affrontò una delle questioni dirimenti della cattolicità: la lettura del Concilio Vaticano II, e ne propose una interpretazione autorevole che lo collocava come un fatto di rinnovamento “dentro” la tradizione della Chiesa e non in rottura con essa, abolendo quella distinzione fra “spirito” e “lettera” del Concilio che ne aveva permesso sia l’uso in senso progressista sia il rifiuto da parte dei tradizionalisti.
Natale è alle porte. E ci toccherà sorbirci le solite lagnose recriminazioni moralistiche contro il “Natale consumistico”.
E’ un uggioso “refrain” in cui si sono specializzati molti ecclesiastici, ma anche tanti laici, non credenti, che – per esempio dalle pagine di Repubblica, del Corriere della sera o della Stampa – biasimano il presunto paganesimo della “corsa ai regali” (e lo fanno, ovviamente, mentre i loro stessi giornali vivono di pubblicità e i loro editori prosperano sui consumi).
Oltretutto i “consumi natalizi” sono pure un beneficio per la nostra economia che soffre di un Pil stentato, per cui è irritante vedere gli stessi che scagliano anatemi sul consumismo, strillare poi – il mese dopo – per le aziende che chiudono, per l’economia che ristagna e il deficit che cresce (come pure il debito essendo rapportati al pil).
Dunque mi appello ai parroci: per favore, quest’anno, evitateci queste geremiadi anticonsumistiche.
Per Natale, il capo del distretto indonesiano di Bogor, ha proibito qualsiasi attività o celebrazione pubblica, compresa la Messa di Natale, ai cattolici della chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista a Parung, Tulang Kuning, reggenza di Bogor, provincia di Java Occidentale. Il divieto ufficiale, tramite una lettera, è motivato con le solite ragioni usate da anni: la mancanza di un’autorizzazione per costruire un edificio religioso (chiamata Izin Mendirikan Bangunan - Imb), senza la quale il governo proibisce all’amministrazione della parrocchia persino di pregare sul proprio terreno. L’Imb è chiesto dalla legge indonesiana per qualsiasi edificio, ma i cristiani per realizzare edifici religiosi devono anche avere almeno 60 firme di residenti nella zona e l’approvazione del locale Gruppo per il dialogo intrerreligioso. Intanto la costruzione della chiesa è bloccata da tempo e i fedeli per pregare insieme si sono riuniti in strada sotto una tenda o in un ristorante. Ma le autorità locali interpretano la legge nel senso che, senza la chiesa, non sia permesso ai cristiani nemmeno riunirsi per pregare in pubblico.
Ora ci si mette il maiale. Già, a far gridare allo scandalo ci ha pensato il povero maialino d’allevamento da cui proviene il prosciutto spagnolo, il miglior concorrente del prosciutto di Parma. Sarà per il legame di interessi europei tra Zapatero e Berlusconi, che insieme hanno tardivamente contestato l’abolizione delle lingue spagnolo e italiano dalla nuova procedura sui Brevetti, sarà per le tante pose fotografiche che li ritraggono allegri e sorridenti, fatto sta che Zapatero sembra aver deciso di favorire l’Italia con il suo prosciutto di Parma.
Carissimi,
qui ogni giorno l’imprevisto è la regola. Dopo alcuni giorni tranquilli, in cui avevamo programmato i turni di giorno e di notte, tutto è cambiato. Come dice la preghiera che la Conferenza Episcopale Haitiana ha scritto in occasione della riconsacrazione a Maria, Madre del Pepertuo Soccorso, Patrona di Haiti, per domandare la guarigione e la liberazione dal colera “tu ci hai fatti per la vita, … noi siamo passati attraverso la prova di diversi cicloni e inondazioni che hanno distrutto il nostro paese. Dopo il dolore del terremoto del 12 gennaio, oggi è il colera che ci ha colpito. Senza il tuo soccorso noi non saremo capaci di resistere a questa prova”.
“La cenere copre tutta l'umanità. Ed è questa la triste e inquietante realtà”. E' il commento a caldo alle parole del Papa sulla responsabilità della Chiesa negli abusi sessuali commessi da sacerdoti, rilasciato da don Fortunato Di Noto, fondatore dell'Associazione Meter (www.associazionemeter.org), che da oltre venti anni ha fatto della tutela dell'infanzia la sua battaglia quotidiana.
Un impegno costante che dall'inizio di quest'anno ha portato alla segnalazione alle autorità di Polizia di tutto il mondo di più di 70.000 bambini abusati (con una età compresa tra i pochi giorni di vita e i 12 anni) e di circa 25.000 indirizzi Internet (siti e riferimenti); oltre a prestare soccorso alle decine e decine di persone che si rivolgono al Centro di ascolto e accoglienza di Meter.
“Noi di Meter – scrive don Di Noto in una lettera – siamo andati come i pastori, a 'vedere Gesù Bambino e la Sua famiglia' accompagnati dalla 'Speranza'. La speranza di un gesto ritrovato, di un sorriso che ritorna; la speranza di abbraccio mai avuto; la speranza che le persone a cui tieni di più possano vivere sempre sereni anche grazie al tuo aiuto sincero; la speranza che tutti, proprio tutti, possano far valere il proprio diritto di sognare”.
A pochi giorni dal Natale, nel suo programma “Dialogo di Fede” di sabato 18 dicembre, il Cardinale Juan Luis Cipriani, Arcivescovo di Lima (Perù), ha esortato a concentrare lo sguardo sulla grandezza della nascita di Gesù e a condividere questo dono meraviglioso in famiglia.
“La nascita di Gesù ci porta a guardare la vita con più gioia, a guardare con più gioia i nostri figli e i nostri genitori. La nascita di Gesù cambia l'ambiente. La gioia viene portata dal Figlio di Dio, che ha voluto stare sulla terra per accompagnarci”, ha osservato.
La nascita di Gesù cambia il mondo perché “con questa nascita la grande offerta di Dio è 'ti invito a casa mia, nella vita eterna', ma questa vita eterna inizia già qui sulla terra, nella Chiesa, nell'Eucaristia e nella confessione”.
Benedetto XVI ha riconosciuto la gravità e la responsabilità della Chiesa negli abusi sessuali commessi da sacerdoti, ma anche il contesto di relativismo morale in cui si sono verificati.
Lo ha fatto nel tradizionale discorso che ha rivolto alla Curia Romana per la presentazione degli auguri natalizi, ricevendo questo lunedì in Vaticano membri del Collegio Cardinalizio e rappresentanti della Curia e del Governatorato.
Il tema degli abusi sessuali da parte di membri del clero ha occupato la prima e più ampia parte del discorso del Pontefice.
“Siamo consapevoli della particolare gravità di questo peccato commesso da sacerdoti e della nostra corrispondente responsabilità – ha affermato –. Ma non possiamo neppure tacere circa il contesto del nostro tempo in cui è dato vedere questi avvenimenti”.
Le cosiddette leggi antiblasfemia del Pakistan catturano regolarmente l’attenzione internazionale, come nel recente caso di Asia Bibi, una donna cristiana condannata a morte per presunte espressioni blasfeme verso Maometto. Queste leggi, tuttavia, sono qualcosa con cui i cristiani pakistani ormai convivono da più di 20 anni.
Diverse ONG nel mondo prestano il loro servizio di assistenza ai cristiani in Pakistan che sono vittime della normativa antiblasfemia o del generale clima di discriminazione.
L’American Center for Law and Justice è una di queste organizzazioni. Shaheryar Gill, avvocato pakistano, che ha studiato negli Stati Uniti e in Korea, è consigliere associato di questo Centro.
In questa intervista rilasciata al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, Gill dà uno sguardo, da addetto ai lavori, alle leggi antiblasfemia e spiega i motivi di speranza per il Pakistan.
“Un forte grido” per fermare la cristianofobia che dilaga in Medio Oriente è l'auspicio che Benedetto XVI ha espresso questo lunedì rivolgendosi ai membri della Curia Romana e del Governatorato nel suo tradizionale discorso in occasione del Natale.
Nel suo intervento, il Pontefice ha ricordato uno degli eventi più importanti svoltisi nel 2010, il Sinodo del Medio Oriente, celebrato in Vaticano dal 10 al 24 ottobre.
Nella regione mediorientale, ha osservato, “convivono fedeli appartenenti a religioni diverse ed anche a molteplici tradizioni e riti distinti”.
E’ un economista italiano noto a livello internazionale. Si è specializzato presso il Linacre College dell'Università di Oxford, ha insegnato economia presso l'Università di Parma, all'Università di Bologna e alla Bocconi di Milano.
E' vice-direttore della John Hopkins University, a Bologna, dove è anche professore aggiunto di Economia politica internazionale.