In occasione della Giornata Mondiale per la Lotta all'Aids, che si è celebrata questo mercoledì, la Rete Gesuita Africana contro l'Aids (AJAN) ha diffuso un messaggio in cui ha espresso la propria inquietudine per “il calo della partecipazione internazionale nella lotta alla pandemia, che si riflette nella grave scarsità di finanziamento per le cure antiretrovirali per salvare vite umane”.
Il messaggio, firmato dal presidente dei Superiori Maggiori dell'Africa e del Madagascar, il gesuita Fratern Masawe, esprime grande preoccupazione per il problema attuale del finanziamento dei farmaci antiretrovirali.
“Un finanziamento instabile o stagnante potrebbe mettere in pericolo l'offerta e l'ampiezza della terapia antiretrovirale, con impensabili conseguenze fatali, compreso un ritorno ai giorni in cui l'Aids era una condanna a morte”.
Il Vescovo ausiliare Sebastian Shaw di Lahore ha scritto una lettera a favore di Asia Bibi, la donna cristiana pakistana condannata a morte per blasfemia da un tribunale del Punjab a novembre.
Il presule ha consegnato personalmente il testo in Vaticano. In risposta, Papa Benedetto XVI ha rivolto pubblicamente un appello per la liberazione della donna (cfr. ZENIT, 17 novembre 2010).
Parlando all'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), il Vescovo ha affermato che “alcuni giudici dell'Alta Corte hanno detto di aver già studiato il caso e di credere che le accuse contro di lei non siano supportate da prove”, il che lo porta a sperare nel fatto che alla donna sia risparmiata la vita.
L’arcivescovo di Smirne conferma la notizia sul tentativo di far passare come “malato di mente” l’assassino del vicario dell’Anatolia. Alle manipolazioni dell’opinione pubblica e del tribunale, la Chiesa latina è costretta al silenzio. Eppure il ministro turco della giustizia aveva promesso “la verità”.
"L'Europa non sarebbe più Europa" se "il matrimonio come forma di ordinamento basilare del rapporto tra uomo e donna" e "cellula fondante" della società sparisse o venisse sostanzialmente trasformato: è quanto sottolinea il Papa nel discorso rivolto stamani al nuovo ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede, il sig. Gábor Győriványi, che ha presentato le sue Lettere credenziali in Vaticano. Il Santo Padre, dopo aver ricordato che all’inizio del prossimo anno toccherà all’Ungheria assumere, per la prima volta, la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, auspica che la nuova Costituzione ungherese sia ispirata ai valori cristiani, in modo particolare per quanto concerne “la posizione del matrimonio e della famiglia nella società”. Quindi, ha affermato che l'Ungheria è chiamata "ad essere mediatrice tra Oriente ed Occidente".
Benedetto XVI ha celebrato stamani nella Cappella Paolina in Vaticano una Messa in suffragio di Manuela Camagni, la Memor Domini della famiglia pontificia, scomparsa tragicamente il 23 novembre scorso. Nell’omelia, il Papa ha ricordato con profonda gratitudine la testimonianza di fede, saggezza e carità della laica consacrata e si è soffermato su cosa significhi “memoria di Dio”. Una memoria, ha sottolineato, che non guarda al passato, ma che è segno della presenza viva del Signore nella vita di ogni uomo.
Trent’anni fa, il 2 dicembre 1980, quattro missionarie cattoliche statunitensi di Maryknoll venivano stuprate e uccise nel Salvador dagli squadroni della morte, al servizio del regime salvadoregno. Il barbaro eccidio avveniva a pochi mesi dall’assassinio dell’arcivescovo di San Salvador Oscar Arnulfo Romero, caduto sotto i colpi di proiettile sparati da un sicario mentre celebrava la Messa.
La polizia indonesiana ha arrestato dieci militanti radicali islamici, accusati di aver aggredito domenica scorsa due leader cristiani nel sobborgo di Bekasi, parte della megalopoli Giacarta. Il pastore Luspida Simandjunktak e l’anziano Hasean Lumbantoruan Sihombing sono stati fermati, percossi e accoltellati da un gruppo di almeno sette uomini, mentre si recavano in chiesa alle 9 del mattino. I due sono stati portati in ospedale e l’anziano versa in gravi condizioni. Le indagini della polizia, sollecitate dalla comunità cristiana e anche da diversi esponenti politici indonesiani, si sono subito rivolte verso i gruppi islamici integralisti che già in passato avevano attaccato luoghi di culto cristiani o promosso manifestazioni anticristiane, incitando all’odio religioso.
“La realtà è che la Chiesa è in rinnovamento e sta crescendo. La decisione di lanciare la nuova evangelizzazione non è un'azione di difesa, ma appartiene alla consapevolezza della Chiesa di essere missionaria”. Così mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per Promozione della Nuova Evangelizzazione, intervistato da ZENIT, ha risposto alla domanda sul perchè il Pontefice ha voluto creare un nuovo Dicastero vaticano.
“La nuova evangelizzazione – ha spiegato l’Arcivescovo titolare di Voghenza - non avviene perchè noi viviamo un momento di crisi. La nuova evangelizzazione significa rinnovare in noi lo spirito missionario che deve essere presente in ogni cristiano. Si tratta di un processo in piena continuità con il processo di prima evangelizzazione mediante il quale Nostro Signore Gesù ha voluto la Chiesa e le ha affidato questo compito: andare e incontrare ogni persona e dare il Vangelo”.
Si apre oggi a Roma, nel complesso di Santo Spirito in Sassia, il X Forum del Progetto Culturale della Chiesa italiana dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. L’apertura dei lavori è affidata al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, mentre domani pomeriggio Giuliano Amato, Dino Boffo, Lucio Caracciolo e Giuliano Ferrara daranno vita ad una tavola rotonda proprio sull’Unità d’Italia, tema del Forum. Sabato, infine, le conclusioni del cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato per il Progetto culturale. Al porporato, Luca Collodi ha chiesto se il progetto federalista dell’Italia sia compatibile con il percorso unitario del Paese iniziato 150 anni fa.
Un giovane ingegnere è stato rapito dal suo negozio e ucciso in un luogo poco distante. Le delegazioni cristiane disertano per protesta una conferenza governativa sulla coesistenza e la tolleranza. Mons. Sako: “E’ nostro diritto democratico chiedere che le autorità difendano i cristiani”.
Una comunità del Cammino Neocatecumenale, nato su iniziativa di Kiko Argüello, sostiene con entusiasmo la legge Tarzia affinché gli uomini e le donne possano davvero essere liberi di scegliere la vita.
Il Cammino Neocatecumenale, in quanto itinerario di iniziazione cristiana per la riscoperta della fede è diffuso ad oggi in più di 900 diocesi di 105 Nazioni, con oltre 20 mila comunità in 6.000 parrocchie.
Dalla voce di Giampiero Donnini, responsabile della Iª comunità neocatecumenale nata a Roma nel 1968 nella parrocchia dei Martiri Canadesi, abbiamo appreso le ragioni di questo sì alla proposta di legge regionale del Lazio di “Riforma e riqualificazione dei consultori familiari” presentata dalla Consigliera Olimpia Tarzia.
Il vertice dell’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa discute oggi e domani il suo futuro e i suoi obiettivi. Il Segretario di stato vaticano ha denunciato situazioni di persecuzioni e disagio per 200 milioni di cristiani nel mondo. Hillary Clinton chiede la difesa della libertà di stampa.
La casa di San Vincenzo in Kerala si occupa di uomini, donne e bambini che soffrono per l’Hiv e l’Aids. Una delle numerose istituzioni cattoliche dell’India impegnate in quest’opera. Dice una suora: “Siamo felici di servire i malati di Aids senza tener conto delle differenze di casta, credo e linguaggio. Per noi sono membra sofferenti di Cristo”.
Novena all'Immacolata Concezione: 4° GIORNO: AIUTACI, O MADRE.
Carissimi tutti,
siamo stati qualche giorno senza internet, ma sopratutto senza il tempo materiale di aprire il computer quindi non mi sono fatta viva. È arrivato Omero Grava, amico dai tempi dell'università, a darci una mano, quindi un grande sollievo anche perché si può scambiare un'idea e un conforto.
Forse il numero dei malati sta un po’ diminuendo, ma arrivano ancora gravi. L'altro giorno mi sono commossa pensando a Madre Teresa, quando mi hanno chiamato per andare a prendere un uomo per la strada. L'infermiera di MSF con il loro autista sono stati molto bravi, subito non si capiva se era vivo o morto, poi lo abbiamo portato in ospedale, mentre sedevo vicino a lui prendendo il polso pensavo se sarei stata capace come Madre Teresa di lavarlo e pulirlo. Messo a letto e in flebo, si è un po’ ripreso e ha detto: Mesì. Che in creolo significa “grazie”.