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Messaggio del 2 aprile 2005:Mentre Ivan pregava, come di consueto, guardando la Madonna, la giovane donna bellissima che gli appare ogni giorno dal 24 giugno 1981, alla sinistra di lei è apparso il Papa. Una delle mie fonti ricostruisce tutto nel dettaglio: "il Papa era sorridente, appariva giovane ed era molto felice. Era vestito di bianco con un mantello dorato. La Madonna si è voltata verso di lui e i due, guardandosi, hanno entrambi sorriso, un sorriso straordinario, meraviglioso. Il Papa continuava estasiato a guardare la Giovane Donna e lei si è rivolta verso Ivan dicendogli: ‘il mio caro figlio è con me’. Non ha detto nient’altro, ma il suo volto era raggiante come quello del papa che ha continuato a guardare il volto di lei".

Notizie dai giornali cattolici



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Dopo l’escalation di violenze anti-cristiane, il governo decide di erigere barriere di cemento alte tre metri intorno alle parrocchie. Mons. Warda: “Tutti si chiedono chi sarà ora il prossimo”.
Il Papa all’udienza generale di stamani, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, ha presentato la figura di santa Veronica Giuliani, monaca clarissa cappuccina, della quale il 27 dicembre prossimo ricorre il 350° anniversario della nascita. “Veronica – ha ricordato - nasce appunto il 27 dicembre 1660 a Mercatello, nella valle del Metauro, da Francesco Giuliani e Benedetta Mancini; è l’ultima di sette sorelle, delle quali altre tre abbracceranno la vita monastica; le viene dato il nome di Orsola. All’età di sette anni, perde la madre, e il padre si trasferisce a Piacenza come soprintendente alle dogane del ducato di Parma. In questa città, Orsola sente crescere in sé il desiderio di dedicare la sua vita a Cristo. Il richiamo si fa sempre più pressante, tanto che, a 17 anni, entra nella stretta clausura del monastero delle Clarisse Cappuccine di Città di Castello, dove rimarrà per tutta la vita. Là riceve il nome di Veronica, che significa ‘vera immagine’, e, in effetti, ella diventerà una vera immagine di Cristo Crocifisso.
Poco più di 6 milioni di pellegrini si sono riuniti tra venerdì e domenica per l'appuntamento annuale del popolo messicano con la Patrona d'America, la “morenita del Tepeyac”, Nostra Signora di Guadalupe. Nonostante il freddo, pellegrini di tutto il Paese sono giunti fino alla Basilica di Guadalupe in una delle dimostrazioni d'amore per la Vergine più impressionanti di tutto il mondo cattolico. La Basilica accoglie annualmente una media di 22 milioni di persone che si prostrano davanti alla Guadalupana, che disse all'indigeno San Juan Diego – e con lui a tutti gli indigeni del Nuovo Mondo – di non aver paura. “Non sono forse qui io, che ho l'onore di essere tua Madre?”.
Lo scorso aprile, Kiran, 13 anni, venne stuprata da un giovane musulmano che come lei lavorava al servizio di una famiglia di un ricco latifondista. Dopo le ripetute violenze Kiran Nayyaz è rimasta incinta. Adesso, comunica Agenzia Fides, organo di informazione delle Pontifice Opere Missionarie, il feto che la ragazzina porta in pancia presenta gravi malformazioni. “Soffre di una grave forma di idrocefalia; non presenta gli arti superiori né quelli inferiori; è destinato alla morte certa per aborto spontaneo o, se dovesse venire alla luce, nei primi istanti di vita”: così scrive in un comunicato l’Agenzia. Kiran vive oggi da diversi mesi sotto protezione della Chiesa, nascosta in diversi conventi che deve continuamente cambiare per non essere scoperta dal suo stupratore, Muhammad Javed, che la vorrebbe uccidere per evitare le prove della sua colpevolezza.
Una raccolta di sms con i pensieri che Padre Pio nel corso della sua vita ha scritto nelle sue lettere o pronunciato. E’ un nuovo servizio - riporta l'agenzia Sir - dal titolo “Buongiorno con Padre Pio” che raggiungerà tutte le mattine attraverso il telefonino e “aprirà il cuore e ci darà la forza ad affrontare la nuova giornata, anche se con spirito di sacrificio, ma con la gioia di vivere”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima - 4° domenica di Avvento. Cliccate sul link qui sopra e scaricate il piccolo file mp3.
Una barca da pesca indonesiana con a bordo decine di uomini, donne e bambini che cercavano asilo in Australia si è rovesciata ed è andata a infrangersi sugli scogli di Christmas Island, nel mare a sud di Giava. Le condizioni meteorologiche rendono difficili i soccorsi, che stanno continuando. Almeno 33 sopravvissuti feriti in maniera leggera, e tre gravi.
Intorno alle chiese di Baghdad e Mosul, in Iraq, si stanno erigendo muri alti fino a tre metri per difendere i cristiani dagli attacchi degli estremisti. Le barriere, dotate di punti di accesso controllati dalla polizia per chi vuole entrare nei templi, sono la risposta del Governo iracheno ai resoconti di crescenti minacce alle chiese e ad altre comunità cristiane in vista del Natale. I muri, alcuni dei quali sono già stati eretti, sono il segnale più forte della determinazione del Governo iracheno a evitare il ripetersi del massacro nella Cattedrale siro-cattolica di Baghdad del 31 ottobre scorso. In quell'occasione sono state uccise 58 persone e più di 70 sono rimaste ferite. In genere le celebrazioni natalizie coinvolgono le persone in chiese e parchi, ma quest'anno i leader ecclesiali hanno detto ai fedeli di ridurre al massimo i festeggiamenti per minimizzare i rischi relativi alla sicurezza.
“Un'iniezione di entusiasmo” per le società di accoglienza: così ha descritto gli immigrati l'Arcivescovo Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Il presule è intervenuto venerdì a Roma, in Campidoglio, in occasione del Convegno “Mattone su Mattone”, un progetto di cooperazione trasnazionale tra Italia, Spagna e Filippine. Nella sua Lectio Magistralis, l'Arcivescovo ha sottolineato che “in molti casi” “i lavoratori stranieri rappresentano un’iniezione di entusiasmo per la società che li riceve”.
Si approssima il convegno dei Francescani dell’Immacolata sul Concilio Vaticano II come concilio pastorale, in un clima abbastanza rovente e in un crescente dibattito, segno che qui si nasconde un problema unito ad una speranza. Si desidera lumeggiare la vera natura del Concilio, quello che il Concilio stesso desiderava essere, spesso equivocata, per fare del Vaticano II o l’unico concilio dogmatico del cristianesimo o un “concilio-meteorite”, sì da poterlo semplicemente scartare. Fino a poco tempo fa, il solo pensare di potersi porre in modo critico dinanzi al Vaticano II, appariva come una cripto-eresia per la coltre di silenzio che necessariamente doveva regnare, ammantandolo sol di lodi e di encomi. Eppure, dopo quarant’anni e più, siamo dinanzi ad un dato innegabile: la rottura e lo spirito del Concilio, ovvero quel modo di decontestualizzarlo dalla Tradizione bimillenaria, hanno prevalso e la Chiesa si è lentamente e progressivamente secolarizzata. Il mondo, in un certo senso, ha vinto sulla Chiesa; quel mondo che la Chiesa voleva raggiungere in ogni modo. Il Vaticano II è un problema? Sì, nel senso che le radici dell’estro post-conciliare non sono solo nel post-concilio. Il post-concilio non dà ragione di sé. Dunque, bisogna prendersi la briga, per amore della Chiesa e per il futuro della fede nel mondo, di andare ad esaminare la radice del problema.