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Messaggio del 20 ottobre 1983:Cari miei figli sacerdoti, cercate di diffondere la fede il più possibile. Fate in modo che in tutte le famiglie si preghi di più.

Notizie dai giornali cattolici



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Con il noto teologo don Renzo Lavatori, docente, parliamo del Santo Rosario. Mai banale, don Renzo sottolinea alcuni concetti interessanti. Don Renzo, ottobre mese del Rosario, che cosa ci dice? "intanto, che l' amore verso Maria é una cosa importante e seria per ogni buon cattolico. Bisogna amare Maria, che é Madre di Cristo, della Chiesa e dunque nostra. Non esiste al mondo un figlio che possa rinnegare sua madre, almeno tra figli per bene, poi le eccezioni ci sono sempre".
Quando la Chiesa difende i valori della vita dalla sua nascita alla sua fine naturale, o della famiglia fondata sul matrimonio, non lo fa per suoi interessi o principi religiosi ma sulla base di valori in coscienza condivisibili da tutti. E’ una delle affermazioni di Benedetto XVI nel discorso al nuovo ambasciatore del Cile presso la Santa Sede, Fernando Zegers Santa Cruz, ricevuto questa mattina in udienza per la presentazione delle Lettere credenziali. Ma le prime parole del Papa sono state all’insegna della solidarietà per i cileni, segnati di recente da due drammatiche vicende interne.
Un padre sta morendo: «Cari figli, siccome non sopporto che di noi ebrei si dica che siamo sempre attaccati ai soldi, vi prego di mettere 1000 dollari ciascuno nella mia bara». I tre figli sono perplessi ma si adeguano: il primo mette 1000 dollari nel feretro, il secondo fa altrettanto. Il terzo invece fa un assegno da 3000 dollari, lo mette nella bara e prende il resto di 2000... Chissà se Daniel Vogelmann accetterà che questa barzelletta – che rischia di essere antisemita – sia pubblicata sul quotidiano cattolico... E poi proprio nei giorni in cui sono nell’aria gli echi di polemiche politiche partite proprio da certe dichiarazioni antiebraiche e da certe storielline inopportune. In ogni caso lui l’ha inserita tra Le mie migliori barzellette ebraiche (pp. 66, euro 6), edite in un libretto della casa fiorentina Giuntina, di cui è editore editoriale. Vogelmann lo presenterà il 13 ottobre nel capoluogo toscano con Moni Ovadia e il giorno precedente sarà al Festival nazionale di Letteratura ebraica di Roma per un «dialogo sull’umorismo» con Bruno Gambarotta ed Enrico Vanzina. Ah, dimenticavo: Daniel Vogelmann è ebreo...
Sarah Scazzi è stata due volte vittima. Due volte perché oltre alla ferocia di uno zio mostro che l’ha uccisa e stuprata, c’è stata la continua morbosa attenzione dei mass media, durata 42 giorni. Ogni tanto la Cronaca è un luogo di terribili nefandezze, in cui il nostro mestiere mostra il suo lato più osceno. E la cosa si scatena soprattutto quando soggetti dei grandi fatti di cronaca sono persone deboli, culturalmente soprattutto. Incapaci di difendersi. Con la povera Sarah è successo anche questo. A quale altra persona sono stati pubblicati i diari di scuola, dalle frasi da adolescente ai disegnini? A chi è capitato vedere pubblicate le confessioni private fatte con le amiche? Frasi del tipo. “Ho litigato con mia madre, mi mancano mio fratello e mio padre”? E poi i differenti profili di Facebook, proposti raccontati, analizzati come terribili prove del reato, diventati subito terreno di congetture maligne. Gli adulti conosciuti in chat, la sua passione per Marilyn Manson, la sua cameretta ripresa in ogni angolo e mostrata nei collegamenti tv… Non ci è stato risparmiato niente. Non le è stato risparmiato niente.
Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, ha presentato questa mattina a Benedetto XVI l'iniziativa della Bibbia in tutte le famiglie. Il Santo Padre ha risposto esprimendo il proprio compiacimento per l’impegno dei Paolini. Occasione dell'incontro è stato il quinto Congresso mondiale della stampa cattolica, che ha visto la partecipazione di 250 responsabili dei mass media cattolici giunti a Roma da 85 nazioni di tutti i continenti. La nuova iniziativa della congregazione, creata dal beato don Giacomo Alberione 96 anni fa riprende, in forma aggiornata, proprio una geniale intuizione del fondatore: la Bibbia a 1.000 lire, lanciata proprio mezzo secolo fa. In quell'occasione furono diffuse molte migliaia di copie del Sacro Testo alle famiglie e alle parrocchie.
Il profondo rinnovamento spirituale dei sacerdoti è indispensabile per la nuova evangelizzazione, come Papa Benedetto XVI ha segnalato in varie occasioni durante l'Anno Sacerdotale. E' questo il “programma” che ha in mente il nuovo Prefetto della Congregazione per il Clero, monsignor Mauro Piacenza. Il presule ha concesso questa intervista a ZENIT quando è stata resa nota la sua nomina, dopo la rinuncia del Cardinale Cláudio Hummes per motivi di età. Monsignor Piacenza, che ha lavorato per molti anni presso la Congregazione per il Clero, riconosce che uno dei suoi compiti sarà quello di migliorare la formazione del clero, anche a causa degli scandali che hanno visto protagonisti alcuni suoi membri negli ultimi mesi.
Benedetto XVI in un famoso discorso a dei politici europei ha parlato dei “principi non negoziabili” in politica, che egli ha identificato soprattutto nella difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, nel rispetto della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e nella libertà di educazione, ossia della possibilità che i genitori non siano sostituiti da altri nel loro compito educativo. Anche la Nota dottrinale del 2002 della Congregazione per la dottrina della fede usava l’espressione principi “non negoziabili” e così li aveva elencati: vita, famiglia, libertà di educazione, tutela dei minori dalle moderne forme di schiavitù, diritto alla libertà religiosa, economia a servizio del bene comune nel rispetto della sussidiarietà. (…)
Alcuni dei 230 comunicatori cattolici di 85 Paesi ricevuti da Benedetto XVI questo giovedì hanno commentato con ZENIT il discorso del Papa. Tutti concordano nel sottolineare che per loro la Verità si scrive con la maiuscola. Tra i presenti all'udienza c'era Saverio Gaeta, giornalista del settimanale “Famiglia Cristiana”, che ha riconosciuto di essere stato colpito dal “richiamo che Benedetto XVI ha fatto a tutti noi, giornalisti cattolici, a ricercercare la Verità con mente e cuore appassionato, ma anche con professionalità”. “Il suo appello è stato fondamentalmente un richiamo alla responsabilità che deriva dall'essere cattolici in modo esplicito attraverso l'impegno a percorrere la strada maestra della Verità”, ha aggiunto il giornalista e scrittore di libri di grande successo.