Il 28 maggio 2011 a Faicchio in provincia di Benevento e diocesi di Cerreto Sannita sarà beatificata la venerabile Madre Serafina del Sacro Cuore (al secolo Clotilde Micheli) che è la Fondatrice dell’Istituto “ Suore degli Angeli”. La futura beata nasce ad Imer in provincia di Trento, allora Impero Austro-Ungarico, l’11 settembre 1849, secondogenita di Domenico e Anna Maria Domenica Carmelitana Orsingher.
Benedetto XVI ha canonizzato sei nuovi santi: due italiane, una spagnola, un polacco, un canadese e un’australiana ai quali ha raccomandato il Sinodo per il Medio Oriente.
Gli ospedali sono nati all’inizio di quello che noi chiamiamo Medio Evo, età di mezzo tra altre due più importanti, quasi a dimenticare il contributo fondamentale alla formazione della nostra civiltà. Gli ospedali sono proprio un esempio di tale contributo.
Non sono nati perché si sapessero curare le malattie. Fino all’inizio del secolo scorso le possibilità di trattamento erano risibili. Gli ospedali sono nati per “ospitare”, per accogliere e assistere gli uomini e le donne in difficoltà, colpiti dalla sventura, in cui spesso malattia e miseria facevano tutt’uno.
Con la Risurrezione di Cristo, la morte, di cui la malattia era massimo presagio, non era più l’ultima parola sulla vita, ma la certezza – o la speranza, che è lo stesso – della vittoria della vita era diventata dominante. Malattia e morte non avevano perduto il loro carico di dolore e di spavento, ma si potevano affrontare. Di più: erano partecipazione alla sofferenza salvatrice di Cristo. Come assai più tardi si espresse l’invettiva di Nietzsche contro il crocifisso, il Dio inchiodato alla croce proclamava che la sua debolezza, la debolezza dell’uomo completamente abbandonato a lui, era più forte della forza dell’uomo.
“L’anelito verso Dio è inscritto nel cuore dell’essere umano”, ha ricordato Papa Benedetto XVI questo sabato pomeriggio, dopo che nell'Aula Paolo VI ha avuto luogo un concerto in suo onore offerto dal Direttore d’Orchestra e compositore Enoch zu Guttenberg.
Il concerto, svoltosi alla presenza dei Padri Sinodali dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, ha visto l'esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, diretta dal Maestro Enoch zu Guttenberg ed eseguita dal Coro di Neubeuern, dall’Orchestra “KlangVerwaltung” e da alcuni solisti.
Nel suo discorso al termine dell'evento, il Papa ha ricordato che Verdi scrisse la Messa da Requiem nel 1873 per la morte di Alessandro Manzoni, “che ammirava e quasi venerava”.
Benedetto XVI ha seguito molto da vicino l'avventura dei 33 minatori cileni rimasti 70 giorni intrappolati a 700 metri di profondità, e ha collocato nel suo appartamento la bandiera cilena firmata da tutti loro che gli hanno inviato, pregando quotidianamente per il loro salvataggio, ha rivelato il portavoce vaticano.
Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha dedicato al recupero dei minatori, “una grande festa” che sottolinea il valore della vita, l'editoriale dell'ultimo numero di “Octava Dies”, il settimanale del Centro Televisivo Vaticano del quale è direttore.
Una grande festa di fede e di Chiesa universale è quella che si è vissuta questa domenica mattina in Vaticano con la canonizzazione di sei nuovi santi, provenienti da Italia, Spagna, Polonia, Canada e Australia.
Durante il rito di canonizzazione, monsignor Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha letto una breve biografia di ciascuno di loro e ha chiesto al Pontefice la canonizzazione.
In seguito i postulatori sono giunti con le reliquie per deporle sull'altare, e il Papa ha presentato ufficialmente la formula con cui, a partire da quel momento, i sei beati passavano a far parte del santorale romano.
Riportiamo di seguito le parole che Benedetto XVI ha pronunciato questa domenica al termine della Messa di canonizzazione di sei nuovi santi - Stanisław Sołtys, André Bessette, Cándida María de Jesús Cipitria y Barriola, Mary of the Cross MacKillop, Giulia Salzano e Battista Camilla Varano -, introducendo la preghiera mariana dell'Angelus.