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Messaggio del 25 dicembre 2016: Cari figli! Con grande gioia oggi vi porto mio Figlio Gesù perché Lui vi dia la Sua pace. Figlioli, aprite i vostri cuori e siate gioiosi affinché possiate accoglierla. Il cielo è con voi e lotta per la pace nei vostri cuori, nelle famiglie e nel mondo e voi, figlioli, aiutatelo con le vostre preghiere affinché sia così. Vi benedico con mio Figlio Gesù e vi invito a non perdere la speranza e che il vostro sguardo e il vostro cuore siano sempre rivolti verso il cielo e verso l’eternità. Così sarete aperti a Dio ed ai Suoi piani. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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“Attendevamo questo giorno da anni: il giorno in cui noi, musulmani e cristiani in Italia, potessimo incontrarci per costruire insieme il presente e il futuro del Paese. L’Italia ha bisogno di una luce di speranza. Vogliamo contribuire ad alimentarla”. Così Shahrzad Houshmand, teologa musulmana dell’Iran, ha aperto questa domenica la giornata dal titolo “Percorsi comuni per la Fraternità – Musulmani e cristiani in Italia”. Circa 600 i partecipanti delle due religioni venuti da tutta la penisola; numerosi i presidenti e i rappresentanti delle principali comunità islamiche d’Italia: Kamel Layachi, (Comunità islamiche del Veneto), Izzidin Elzir (Comunità islamica di Firenze), Khadija Dal Monte (Vice presidente UCOII – Comunità islamica di Reggio Emilia), Issam Moujahid (Presidente Consiglio Relazioni Islamiche Italiane), oltre agli Imam di Perugia, Massa Carrara, Trieste, Verona, Teramo, Venezia, Parma, Ravenna, Abruzzo. Nella mattinata il programma ha ripercorso le tappe di vent’anni di conoscenza, scambio e accoglienza reciproca con l’alternarsi di riflessioni spirituali tratte sia dal Corano che dalla Bibbia, brani musicali della tradizione Sufi.
TV: dopo settant’anni dalla creazione di questo potentissimo mezzo, dateci finalmente una televisione che davvero meriti di essere vista dai ragazzi! La televisione nei paesi occidentali è subissata di cronache di morte: casi atroci portati sugli schermi per giorni e giorni, anche prima che si sia istituito un processo. Fin dove questa scelta è una buona scelta educativa per un “io” giovanile che si dibatte tra autonomia e dipendenza, tra trasgressione e desiderio di morte? Il caso di Sarah Scazzi in Italia - tanti altri analoghi possono essere citati all’estero - sono segno di una predilezione delle TV per la cronaca nera. E’ accettabile?
È la malnutrizione, in Congo, la causa di oltre un quarto delle morti tra i bambini con meno di cinque anni di età. È quanto emerge dal lancio della campagna “The Act Now, No Woman Should Die Giving Life” per la riduzione della mortalità materna. La campagna promossa dall’Unicef – spiega l’agenzia Fides - vede coinvolti anche il governo del Paese, l’Oms, l’Unfpa, la società civile e diversi partner privati. Obiettivo è ridurre il tasso di mortalità materna di 781 ogni 100.000 nati vivi.
“Cultura della comunicazione e nuovi linguaggi”. E’ il tema dell’Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, in programma dal 10 al 13 novembre, che sarà presentata mercoledì prossimo nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede. Alla presentazione è prevista la partecipazione, tra gli altri, di mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e di mons. Pasquale Iacobone, responsabile del dipartimento "Arte e Fede" del medesimo dicastero.
In centinaia hanno partecipato alle celebrazioni che si sono svolte a Sassello per la prima festa liturgica della giovane Badano.
Commentando, prima dell’Angelus, l’episodio evangelico della conversione di Zaccheo, Benedetto XVI evidenzia la “immesa misericordia” di Dio, che “non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un’anima da salvare ed è attratto specialmente da quelle che sono giudicate perdute e che si considerano esse stesse tali”. Il ricordo del vescovo romeno Szilárd Bogdánffy, morto in carcere sotto il regime comunista, proclamato beato ieri.
Benedetto XVI ha parlato ai vescovi brasiliani alla vigilia del voto di ballottaggio. Li ha invitati a non votare candidati che appoggiano la decriminilazzazione di aborto ed eutanasia come Dilma Rousseff, sostenuta dal presidente uscente Lula da Silva. Invita anche tutti a votare per promuovere il bene comune.
Nell’attuale concezione femminista dell’uomo e della donna la differenza tra le due creature viene sostanzialmente annullata. Per Alexandra Kollontaj, famosa rivoluzionaria, amica di Lenin, impegnata su fronte della “liberazione della donna”, la realizzazione femminile passa dal lavoro fuori casa: l’educazione dei bambini, la cucina, la casa, la “cura” del marito, sono tutti residui di una cultura oppressiva da spazzare via per sempre, e totalmente. L’utero stesso, in certo pensiero femminista, diviene un impiccio, in quanto “costringe” la donna ad essere madre, e a portare nel corpo i segni della inferiorità, impostale dall’uomo. Oggi questo pensiero è piuttosto dominante, anche se non sempre così esplicito. Le donne realizzate, quelle magari che occupano le copertine delle riviste e dei giornali che celebrano l’8 marzo, sono quelle che hanno avuto successo, come gli uomini, in politica, in banca, in televisione...
Critiche ai media e a internet, che propongono un amore che è solo “egoismo e chiusura”. A un ragazzo: “Essere grandi” non è questione di statura, ma significa avere come amico Gesù, che “dà la sua grandezza anche a noi”. L’emergenza educativa ha bisogno di adulti che siano non padroni, ma servitori della gioia dei ragazzi. Il papa “ringiovanito” da questo incontro.
Papa Benedetto XVI aveva manifestato in varie occasioni il suo desiderio di recarsi in pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Ha potuto realizzarlo quasi “in extremis”, perché dopo l'Anno Santo che si sta per concludere bisognerà aspettare il 2021 prima che se ne celebri un altro. Per monsignor Julián Barrio, Arcivescovo della città, l'arrivo del Papa nella sua Diocesi è un momento speciale, che attende “con gioia” e per il quale ha invitato i suoi fedeli a prepararsi con digiuni e preghiere, convinto del fatto che la visita porterà “grandi frutti spirituali”. Il presule lo spiega in questa intervista concessa a ZENIT.
Profondamente divisa e smarrita, l’Italia è un Paese in cui oggi «si rimettono in discussione i capisaldi della storia nazionale condivisa». Massimo D’Alema, presidente della Fondazione Italianieuropei e politico di centro-sinistra, interviene a Roma, il 28 ottobre, nel dibattito “Un’Europa cristiana?” organizzato dall'Elea. E con il presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella, affronta il tema del ruolo della religione – più precisamente quella cristiana – nel dibattito sul bene comune. «C’è un involgarimento del discorso pubblico», spiega. Ecco allora che il punto di vista dei cattolici rispetto al bene comune non solo è auspicato ma necessario: «Altro che chiedere alla Chiesa di non ingerire, ingerite! – dice rivolgendosi a monsignor Fisichella -. Se non ora quando?».
Riguardo alla festa pagana di Halloween la Chiesa attraverso le sue agenzie educative sempre più dovrebbe fare un’opera di illuminazione. In Francia tale fenomeno ha imboccato il viale del tramonto e la polemica è tutta incentrata sul recupero delle tradizioni autoctone. Il filosofo e critico letterario Damien Le Guay nel suo libro “La faccia nascosta di Halloween” (edito in Italia dalla Casa editrice Salesiana Elledici), significativamente sottotitolata “Come la festa della zucca ha sconfitto tutti i Santi”, definisce Halloween come un emblema del neopaganesimo, mettendo in luce le sue distorsioni della realtà e le implicazioni negative che può avere sulla psiche dei più piccoli.
Papa Benedetto XVI “è molto contento di andare in Spagna. Aveva desiderato questo viaggio”, ha detto questo venerdì mattina padre Federico Lombardi S.I., portavoce vaticano. Il sacerdote è intervenuto a un briefing presso la Sala Stampa della Santa Sede spiegando i dettagli del viaggio del Pontefice a Santiago de Compostela e a Barcellona il 6 e il 7 novembre. Secondo padre Lombardi, si tratta della prima visita di Joseph Ratzinger sia a Santiago che a Barcellona, dove “è stato solo qualche ora in aeroporto per un cambio di aereo”. La Famiglia reale di Spagna, ha spiegato, “è molto impegnata” in questo viaggio. Il Papa incontrerà i Principi delle Asturie Felipe e Letizia a Santiago de Compostela sabato 6 novembre, dopo la cerimonia di benvenuto all'aeroporto della città.
Papa Benedetto XVI aveva manifestato in varie occasioni il suo desiderio di recarsi in pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Ha potuto realizzarlo quasi “in extremis”, perché dopo l'Anno Santo che si sta per concludere bisognerà aspettare il 2021 prima che se ne celebri un altro. Per monsignor Julián Barrio, Arcivescovo della città, l'arrivo del Papa nella sua Diocesi è un momento speciale, che attende “con gioia” e per il quale ha invitato i suoi fedeli a prepararsi con digiuni e preghiere, convinto del fatto che la visita porterà “grandi frutti spirituali”.
Il provinciale dei Missionari della Santa Croce afferma che fratel Phillip Nononha è vittima di un complotto, organizzato dagli indù con la complicità delle autorità. Per il religioso le accuse di molestie sono solo un pretesto per espropriare la scuola della Holy Cross di Whitefield dei suoi terreni per favorire il locale tempio indù.
Domenica 28 Novembre 2010 ore 9.30 presso la Comunità Incontro Molino Silla. Via Versetole 2, Amelia -TERNI. Conferenza “Medjugorje – E’ tutto vero” con l’autore, giornalista e scrittore SAVERIO GAETA Testimonianza di ROLAND PATZLEINER Comunità “Figli del Divino Amore” da Medjugorje Santa Messa officiata da Don PIETRO ZORZA autore di quattro libri sulle apparizioni di Medjugorje.
Nella bella lettera scritta da Concetta, la madre di Sarah Scazzi, indirizzata "Ai colpevoli" e pubblicata da Matrix, c'è un esplicito riferimento a Geova, alla fede nella resurrezione della carne, ad una "ira" ed una "vendetta" divine che finiranno per far quadrare i conti di questa vicenda. La circostanza colpisce perché in tanti ritratti, anche malevoli, della mamma della vittima, scritti in questi due mesi, la questione della sua personale fede e dell'appartenenza ai Testimoni di Geova è sempre stata vista con disprezzo e a volte con sospetto. E invece ancora una volta il fattore religioso torna con prepotenza.
Il fenomeno Chiara Luce Badano”, così ha definito l’accaduto attorno alla giovane di Sassello dichiarata beata il 25 settembre scorso, il giornalista Rosario Carello, conduttore del programma “A sua immagine”, andato in onda su Rai Uno il 10 ottobre. “Il fenomeno, non è tanto lei, che certamente ha vissuto in modo straordinario” – dirà Maria Voce, presidente dei Focolari – ma piuttosto il fenomeno mondiale che ha scatenato con la sua vita esemplare, pur nella normalità di una giovane di oggi. Il Papa l’ha proposta come modello di santità per i giovani di tutto il mondo, invitando a conoscerla: “…Una vita breve ma un messaggio stupendo. 19 anni pieni di vita e di fede. Due, gli ultimi, anche di dolore, vissuti nella fede e nella gioia che nasceva dal suo cuore pieno di Dio… Una grazia di Dio – ha continuato il Santo Padre – aiutata dalla collaborazione umana”, e ricorderà innanzitutto i suoi genitori, la comunità parrocchiale e il Movimento dei Focolari, al quale apparteneva.
In preparazione alla consacrazione del tempio della Sagrada Familia di Barcellona, il 7 novembre prossimo, il Cardinale Lluís Martínez Sistach, Arcivescovo della città catalana, ha scritto un messaggio in cui commenta l'opera dell'architetto Antoni Gaudí. “Chi conosce la vita di Gaudí ci dice che uno dei libri sul suo comodino era quello intitolato 'El Año Litúrgico', dell'abate Dom Prosper Guéranger, libro che ebbe una grande divulgazione tra gli studiosi e i fedeli agli inizi del XX secolo in Catalogna”, ha affermato il Cardinale .
Una delegazione di Vescovi statunitensi sarà presente all'inaugurazione di un seminario a L'Avana, il primo in più di 50 anni a Cuba. Una colletta negli Stati Uniti ha aiutato a finanziare il centro di studi per futuri sacerdoti. E' un altro passo nel dialogo tra la Chiesa e il Governo di Raúl Castro, che si percepisce dalla moltiplicazione di piccole pubblicazioni cattoliche o dalla scarcerazione e dall'espatrio di prigionieri politici. In una nota di questo lunedì, la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti informa che una delegazione del proprio Sottocomitato per la Chiesa in America Latina si recherà dal 3 al 6 novembre ad assistere all'apertura del nuovo Seminario Nazionale, situato a 48 chilometri dall'Avana. Il seminario è la prima costruzione religiosa di nuova creazione a Cuba in più di 50 anni.
Il Papa è tornato a parlare di scienza. Lo ha fatto nella sede più prestigiosa: quella Pontificia Accademia delle Scienze, che ha le sue radici nella Accademia dei Lincei - che quattro secoli fa aveva arruolato Galileo – e che Pio XI ha rifondato nel 1936 invitando a farne parte il fior fiore degli scienziati, con una prevalenza di premi Nobel. La annuale Sessione Plenaria appena conclusa, quest’anno ha affrontato il tema: “L’eredità scientifica del XX secolo” e tra i partecipanti c’erano alcuni dei protagonisti diretti di quell’eredità.
L’elezione di Lutfur Rahman alla carica di nuovo sindaco esecutivo del borgo di Tower Hamlets nella East London sta sollevando in Inghilterra grande clamore. La stampa britannica, e mi riferisco particolarmente alla testata Telegraph, ha condotto per mesi un’inchiesta sui legami di Rahman con l’Islamic Forum of Europe, FIE, che ha finanziato la sua attività politica e ha facilitato a suon di sterline la sua ascesa. Per chi non lo sapesse il Forum crede nella jihad, porta avanti un pensiero estremista lontano perfino da quello di alcuni Paesi arabo-musulmani, e ha tra i suoi obiettivi la sovversione delle strutture democratiche inglesi ed europee al fine di islamizzare tutto il vecchio continente, secondo quanto dichiarato dai suoi stessi rappresentanti.
Sui fatti di Albaredo interviene il Gris, il Gruppo di ricerca e di interazione socio - religiosa che studia le sette e le forme di occultismo. È un organismo nazionale, che a Verona ha sede nella curia vescovile, dove è attivo un centro di ascolto. «Purtroppo il tentativo di furto delle ostie consacrate e quello riuscito delle ossa ad Albaredo, è un segnale che ci conferma che questi gruppi settari esistono e sono attivi anche da noi», confessa Antonio Fasol, presidente del Gris diocesano, «si tratta di un fenomeno diffuso più di quello che si pensa». E prosegue: «Possono essere gruppi isolati, oppure legati a sette sataniche strutturate, in genere sono composti da adolescenti e giovani. Tra questi ragazzi c'è molta omertà, perchè svelare i segreti del gruppo o della setta, provoca ritorsioni. Quindi gli adepti vengono intimiditi a fare silenzio».
“La gente non ha praticamente ricevuto niente dei fondi raccolti per aiutarli” dicono all’agenzia Fides fonti della Chiesa locale (che per motivi di sicurezza hanno chiesto di non essere citate) da Sange, la cittadina nell’est della Repubblica Democratica del Congo, dove il 3 luglio più di 300 persone sono morte a causa dell’esplosione di un’autocisterna carica di carburante. “Vi sono almeno 2mila persone che non hanno una casa e circa 350-400 ancora ricoverate in ospedale, per le bruciature provocate dall’incendio seguito all’esplosione dell’autocisterna” dicono le stesse fonti.
“La teologia della liturgia”, curato dalla Libreria Editrice Vaticana, è il titolo del volume che raccoglie gli scritti del teologo Joseph Ratzinger sull’argomento dal 1964 al 2004, ed è il primo dei 16 tomi previsti per l’Opera omnia di Benedetto XVI. A presentarlo, ieri sera, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, la docente di storia contemporanea all’Università “La Sapienza” Lucetta Scaraffia e Christian Schaller, direttore vicario dell’Istituto Benedetto XVI di Ratisbona.
Quando i progetti politici contemplano la depenalizzazione dell'aborto e dell'eutanasia, l'ideale democratico “è tradito nei suoi fondamenti”. Papa Benedetto XVI lo ha dichiarato questo giovedì mattina, incontrando i Vescovi della Regione Nordeste V della Conferenza Episcopale del Brasile in occasione della loro visita “ad Limina Apostolorum”. Compito dei Vescovi, ha spiegato, è “contribuire alla purificazione della ragione e al risveglio delle forze morali necessarie per la costruzione di una società giusta e fraterna”.
La Chiesa celebra oggi la festa dei Santi Simone e Giuda Taddeo, Apostoli, che secondo la tradizione avrebbero subìto insieme il martirio in Mesopotamia. Le loro reliquie si trovano nella Basilica Vaticana. Il Papa li ha ricordati ieri, durante l’udienza generale, citando in particolare San Giuda Taddeo, “conosciuto come mediatore nei problemi difficili, cosiddetti ‘senza speranza’”, e ha pregato perché “la loro gloriosa testimonianza” sostenga tutti “nel rispondere generosamente alla chiamata del Signore”. Ai due Apostoli era stata dedicata l’udienza generale dell’11 ottobre 2006.
C’è di più. Diventiamo grandi insieme”: è questo il tema del meeting nazionale dei bambini e ragazzi dell’Azione Cattolica, che avrà come momento culminante l’incontro sabato mattina, 30 ottobre, in Piazza San Pietro, con Benedetto XVI. A seguire momenti di festa, spettacolo e testimonianza in due luoghi di Roma: Piazza di Siena e Piazza del Popolo. Al centro di questo appuntamento, ancora una volta la sfida educativa per le nuove generazioni.
Fratel Phillip, vicerettore della Holy Cross School di Whitefield è al momento in ospedale per le ferite riportate durante il pestaggio avvenuto lo scorso 23 ottobre. Ad AsiaNews il religioso dice di aver perdonato chi ha compiuto questo gesto e chiede garanzie per i missionari cristiani che servono la società indiana.
La Dottrina Sociale della Chiesa svolge anche il compito di indicazione dei principi di riflessione, criteri di giudizio e direttive di azione per i cattolici impegnati in politica. Tra questi: la trascendente dignità della persona, il bene comune, la destinazione universale dei beni, la sussidiarietà e la solidarietà, il primato del lavoro sul capitale, la scelta preferenziale per i poveri. È chiaro che si tratta solo di estrapolazioni di alcuni elementi, certamente importanti ma non unici. Si pensi per esempio al principio della giustizia. Di recente la Caritas in veritate di Benedetto XVI sembra aver indicato i principi della verità e della carità e quello del dono e della gratuità nella vita economica. Inoltre, più che di solidarietà essa ha parlato di fraternità.
Molti di voi ci hanno chiesto pareri sui messaggi di quella persona che si fa chiamare “gocce di luce”. Pur essendo uno dei moderatori laureando presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, abbiamo comunque preferito non fermarci alle nostre impressioni negative, e abbiamo chiesto il parere di ben tre affermati teologi, tutti aperti di fronte alla possibilità che Dio possa rivelarsi tramite i Suoi strumenti, ma che ci hanno dato un responso unanime: leggere quei messaggi è un’inutile perdita di tempo, soprattutto perché contengono errori e possono portare i fedeli sulla strada sbagliata. Come sempre vi ricordiamo le parole di San Giovanni della Croce: “le apparizioni vere restano fenomeni eccezionali”.
Un sistema sociale e politico che non tuteli la vita e la dignità umana è basato su un diritto “falso e illusorio”, dunque i cristiani hanno il diritto di usare il loro voto elettorale in difesa del bene comune. Lo ha affermato Benedetto XVI nel discorso rivolto questa mattina al gruppo di presuli brasiliani della Regione Nord-Est 5, ricevuti in udienza per la visita ad Limina. Il Papa ha invocato anche la libertà di insegnamento della religione cattolica nelle scuole dello Stato e la difesa dei simboli religiosi nella vita pubblica.
Una messa è stata celebrata nella pro-cattedrale di San Vincenzo a Bhubaneswar alla presenza di oltre cento sacerdoti, suore, seminaristi e fedeli. Il pogrom avvenne a Kandhamal nel 2008 e provocò 93 morti.
Uno degli errori oggi più diffusi è quello di sottovalutare le basi teologiche e impostare dei progetti pastorali senza il fondamento dottrinale, con esclusiva attenzione alle urgenze sociologiche. In tal modo tutto diventa fragile e, in poco tempo, anche un progetto alquanto elaborato viene travolto dal passare di quelle opinioni momentanee che l’hanno generato. Questa insipienza, tipica del relativismo, porta a non dedicare sufficiente tempo ed energie alla formazione teologica e, non considerandone adeguatamente la sua necessità essenziale, tutta la costruzione è posta in stato permanente di crollo. E’ ciò che avviene anche nel tessuto ecclesiale, quando miriadi di pubblicazioni e interminabili riunioni producono frutti effimeri e bruciano inutilmente le migliori intenzioni. Di qui lo stato diffuso di spossatezza e di inefficacia, che debilita i pastori e i fedeli. ..
“Le emergenze si susseguono e si accavallano. Siamo vicini alla gente che soffre: è la nostra missione”. Lo ha spiegato all'agenzia Fides padre Sigit Pramuji, Segretario Esecutivo di “Karina”, la Caritas Indonesiana, che in questi giorni si trova a operare “instancabilmente su tre fronti: le inondazioni in Papua, l’eruzione del vulcano Merapi a Giava, un nuovo tsunami a Sumatra”. A Sumatra, ha reso noto “Karina”, le vittime sono oltre 150 e i dispersi 500; a Giava gli sfollati sono 20.000.
Il "Premio cardinale Van Thuân-Solidarietà e sviluppo", riconoscimento a quanti, persone o istituzioni, spendono la propria vita al servizio degli altri applicando i principi della dottrina sociale della Chiesa è stato assegnato quest’anno alle suore di Haiti, Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Consegnato lo scorso 22 ottobre a suor Adeline Charleus, il prezioso riconoscimento è stato istituito tre anni fa dalla Fondazione San Matteo, ed è dedicato alla memoria del cardinale François-Xavier Nguyên Van Thuân, già presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, che fu testimone egli stesso della croce nei lunghi anni di prigionia in Viet Nam.
“Nessuno a Roma è fuori sede: l’accoglienza dell’intelligenza” è il tema della serata promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Universitaria e dagli studenti dei collegi universitari di Roma nell'ambito della Settimana dell'accoglienza delle matricole universitarie, iniziata domenica e che si concluderà il 30 ottobre. La Festa dell'accoglienza si svolgerà questo giovedì alle 20.30 al Teatro Argentina, verrà presentata dalla conduttrice Eleonora Daniele e prevede la partecipazione della “Star rose academy” diretta dall'attrice Claudia Koll. Dopo i saluti delle autorità comunali, regionali e provinciali e quelli dell’Ente regionale per il diritto allo studio, ci sarà spazio per la testimonianza e per un momento musicale curato dalla Fondazione “Alessandra Bisceglia”, con la partecipazione di Ketty Giansiracusa accompagnata al pianoforte dal musicista Giovanni Malquori.
Saranno oltre duemila, tra ammalati, disabili e volontari, i partecipanti sabato prossimo all’ottava edizione del pellegrinaggio nazionale a Pompei promosso dall’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (Unitalsi). Alle ore 10,30 l’arcivescovo prelato di Pompei, mons. Carlo Liberati, e l’arcivescovo di Salerno, mons. Luigi Moretti, concelebreranno la funzione eucaristica. Il pellegrinaggio si concluderà con la processione eucaristica pomeridiana e con la tradizionale fiaccolata per la pace che terminerà ai piedi della Madonna del Santuario di Pompei. Nella cittadina campana sarà inaugurato inoltre, venerdì prossimo, il nuovo consultorio familiare diocesano “San Giuseppe Moscati” con la partecipazione del dott. Goffredo Grassani, presidente della Confederazione nazionale dei consultori di ispirazione cristiana. La nuova struttura ospitata nei locali del Santuario – rende noto Unitalsi con un comunicato ripreso dal Sir - sarà un vero e proprio laboratorio di formazione, prevenzione e servizio di consulenza a tutela e sostegno della famiglia.
Un tribunale di Tashkent ha multato un protestante per il possesso di un film su Gesù Cristo che “potrebbe essere usato per proselitismo”. Deve pagare tre milioni 164mila Soms, cioè 1.400 euro, equivalenti a sette anni di stipendio medio.
Illustrando la figura di santa Brigida di Svezia, Benedetto XVI sottolinea il ruolo delle donne nella famiglia e nella Chiesa. L'Europa sappia alimentare le sue radici cristiane. Appello alla comunità internazionale per “fornire il necessario aiuto e alleviare le pene di quanti soffrono” per le conseguenze delle “devastazioni” in Indonesia e in Benin.
E' stato trovato morto nella sua automobile, all'alba di questo lunedì a São Luís do Curu (a 77 chilometri da Fortaleza, nel nord-est del Brasile), padre Josenir Morais Santana, 48 anni, parroco della chiesa di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Il sacerdote è morto per un colpo di arma da fuoco dopo aver partecipato a una festa nella città di São Luís do Curu. Il proiettile è penetrato nella schiena del presbitero raggiungendo il cuore.
Agli inizi di ottobre si sono verificati dei disordini in una scuola primaria cattolica di Bwananyambi, in Malawi, dove il 75% della popolazione è musulmano, quando i membri dell'associazione “The Gideons International” hanno distribuito agli alunni copie gratuite del Nuovo Testamento. Lo ha riferito il parroco locale, padre Medrick M. Chimbwanya, all'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), spiegando che anche se il direttore della scuola ha dato chiare indicazioni affinché le Bibbie non venissero distribuite agli alunni musulmani e ha dichiarato chiaramente che nessuno era costretto a prendere una copia, i giovani musulmani hanno reagito in modo ostile, strappando le Bibbie, lanciandole contro gli insegnanti e gettandone le pagine per strada.
Anche se l’Instrumentum Laboris del Sinodo dei Vescovi non ha dedicato sufficiente spazio alla vita religiosa, gli interventi dei Padri sinodali hanno messo in risalto il ruolo pionieristico dei religiosi e degli eremiti nella diffusione del cristianesimo nel passato e nella sua permanenza per il futuro. In quest’intervista a ZENIT, il Superiore generale dell’Ordine Maronita della Beata Vergine Maria, l’abate Semaan Abou Abdo, descrive il ruolo poliedrico e cruciale che la vita religiosa e monastica può giocare nel complicato e delicato tessuto sociale libanese e mediorientale.
Quando leggerete questo editoriale mancherà circa una settimana alle elezioni di mezza legislatura negli Stati Uniti. Poi ci sarà l’esplosione di esperti, osservatori, analisti, giornalisti e via dicendo, che inizieranno a discutere i risultati. Subito dopo ci sarà qualche altra cosa che attirerà l’attenzione della nazione. Che riesca a sopravvivere la maggioranza Democratica progressista, o che sia spazzata via dai candidati Repubblicani saliti per tempo sul carrozzone del Tea Party, le domande rilevanti poste durante la campagna elettorale rimarranno senza risposta. E il futuro sarà determinato dalla distribuzione del potere tra i vincitori. Solo i santi e chi persevera nella ricerca della santità continueranno a sollevare domande e a offrire alla società i frutti creativi delle intuizioni rese possibili dalla fede. Solo i santi continueranno a “marching on”, ad andare avanti.
Il 17 ottobre il quotidiano vaticano "L'Osservatore Romano" riprendendo un articolo uscito sulla rivista dei gesuiti italiani La Civiltà Cattolica, ha scritto che Homer Simpson e la sua famiglia sono cattolici. L’articolo, in particolare, fa riferimento all’episodio Padre, Figlio e Spirito Pratico in cui Homer e Bart si convertono temporaneamente al cattolicesimo, per poi cambiare idea. Nell’articolo pubblicato da La Civiltà Cattolica padre Francesco Occhetta prende spunto dall’episodio dei Simpson, in cui il protagonista si lascia andare alla battuta, “il cattolicesimo è mitico“, pronunciata in seguito all’incontro tra Homer, Bart e padre Sean. Per cercare di comprendere meglio come e perchè i Simpson, uno dei cartoni più famosi della TV, siano diventati oggetto di una discussione di questo tipo, ZENIT ha intervistato Carlo Bellieni, neonatologo e bioeticista, autore di commenti originali in merito.
“Io sono servo con te e con i tuoi fratelli” (Ap 19, 10a) sarà il tema della 34ª Conferenza nazionale Animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), in programma dal 29 ottobre al 1° novembre al Palacongressi di Rimini. All'incontro - un appuntamento ormai tradizionale di formazione, revisione e programmazione del Movimento, che in Italia ha più di 200.000 aderenti, organizzati in oltre 1.900 gruppi e comunità - parteciperanno oltre 4.000 animatori e responsabili provenienti da tutta Italia, rivela un comunicato stampa.
Nel 1767, i missionari europei si sono recati in California per portare un messaggio di speranza e amore attraverso il Vangelo; 250 anni dopo, quei semi sono tornati nel Vecchio Continente per portare frutto. Monika Rodman, originaria della zona della Baia di San Francisco, si è trasferita nell'Italia meridionale nel 2007 e ha portato con sé La Vigna di Rachele, un ministero concepito per donne che hanno effettuato un aborto. Ho avuto la fortuna di incontrare questa pioniera del Nuovo Mondo agli inizi di ottobre durante il V Congresso Mondiale di Preghiera a Roma, dove pubblicizzava il ritiro de La Vigna di Rachele dal 5 al 7 novembre a Bologna. Negli Stati Uniti, dove sono stati effettuati più di 50 milioni di aborti da quando la decisione della Corte Suprema del 1973 Roe vs. Wade ha legalizzato questa pratica, la questione dell'aborto è molto discussa ed è una potente argomentazione politica. L'affare multimiliardario dell'aborto esercita pressioni sul Governo per il suo finanziamento, ed è onnipresente nella forma di cliniche in ogni città statunitense.
Un appello alla sospensione della condanna a morte di Tarek Aziz, ex vice Primo ministro iracheno sotto il regime di Saddam Hussein, è giunto questo martedì anche dalla Santa Sede attraverso una dichirazione del suo portavoce, padre Federico Lombardi. “La posizione della Chiesa cattolica sulla pena di morte è nota”, ha detto il sacerdote gesuita. Il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, richiamando il Catechismo, afferma al n. 405 che “seppure l'insegnamento tradizionale della Chiesa non escluda – supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole – la pena di morte 'quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di essere umani', i metodi non cruenti di repressione e di punizione sono preferibili in quanto 'meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e più conformi alla dignità della persona umana'”. “Ci si augura quindi davvero – ha aggiunto padre Lombardi – che la sentenza contro Tarek Aziz non venga eseguita, proprio per favorire la riconciliazione e la ricostruzione della pace e della giustizia in Iraq dopo le grandi sofferenze attraversate”.
Fratel Philip, dell’Holy Cross, è stato sequestrato e picchiato perfino dall’ispettore di polizia. È accusato di molestie verso le studentesse della scuola, ma secondo il suo superiore e le autorità della scuola egli è innocente. Chi lo ha colpito, l’ha minacciato di morte se osa sviluppare di più la scuola e se non permette ai proprietari di un tempio indù di requisire un terreno della scuola per far passare una strada.
Oltre a progettare il tempio della Sagrada Familia di Barcellona, che Benedetto XVI dedicherà il prossimo 7 novembre, l'architetto Antonio Gaudí ha unito famiglie disgregate, ha curato malattie, ha favorito profonde conversioni al cattolicesimo, ha ottenuto posti di lavoro... Lo assicurano numerose testimonianze dei cinque continenti raccolte dall'Associazione per la Beatificazione di Antonio Gaudí, che ha presentato questo martedì lo stato attuale del processo di beatificazione dell'architetto catalano. Nel corso di una conferenza stampa celebrata davanti alla sua tomba, nella cripta della Sagrada Familia di Barcellona, i rappresentanti dell'Associazione hanno espresso la propria fiducia nel fatto che Gaudí possa essere beatificato il 10 giugno 2016, 90º anniversario della sua morte.
Se in Iraq e Turchia le antiche comunità cristiane si assottigliano sempre più, dall'Asia arrivano nuovi fedeli ad abitare soprattutto il Golfo Persico e l'Arabia Saudita. E mentre si spengono i riflettori sul Sinodo per il Medio Oriente, chiedendo ai cristiani di non lasciare le proprie terre e di resistere alle persecuzioni, accade che in quest'angolo di mondo arrivino tanti, tantissimi, cattolici da altri Paesi lontani. Una novità che sorprende visto che la destinazione è lì dove l'Islam ha le radici. «Nell’area sotto la mia giurisdizione ci sono 2 milioni e mezzo almeno di cattolici», racconta Monsignor Paul Hinder, Vicario apostolico d’Arabia, in uno degli incontri della rassegna culturale "Sguardi sui cristiani del Medio Oriente", iniziativa promossa dalla Custodia di Terra Santa e delle Edizioni Terra Santa in collaborazione con Azione Cattolica Italiana e Fiac – Forum Internazionale di Azione Cattolica per riflettere sulla condizione dei cristiani in una delle aree più tormentate del pianeta.
Ascoltate il commento al Vangelo di domenica prossima, 31° domenica del tempo ordinario, Anno C. Il link qui sopra porta direttamente al download del piccolo file mp3 con il commento.
Grande clamore per le “presunte” lacrime di sangue che verserebbe la statuetta di Gesù Bambino portata al Santuario di San Francesco da padre Luigi Petrone dopo un pellegrinaggio in Terra Santa. I fedeli gridano al miracolo, l’Arcivescovo invita alla prudenza ed avvia i dovuti controlli. Possibilista il sindaco Galdi. Sarcastico l’ex primo cittadino Gravagnuolo, al quale replica duramente il coordinatore del Pdl Gianluca Cicco…
Fedeli cristiani che operano nel sociale, nelle scuole o che predicano il Vangelo sono l’obiettivo privilegiato di gruppi estremisti indù, ma anche buddisti, che li accusano di “conversioni forzate e fraudolente”. Recenti episodi riferiti all’agenzia Fides riguardano gli stati di Karnataka e Jammu e Kashmir. Il 24 ottobre a Bengaluru, in Karantaka, un insegnante cristiano, impiegato nella scuola cattolica della Santa Croce è stato assalito da membri di gruppi estremisti indù che lo accusavano di operare conversioni fra gli studenti. Gli estremisti lo hanno bloccato all’uscita di scuola e lo hanno percosso con violenza. L’insegnante si trova in ospedale.
Il Messaggio per la 97.ma Giornata del Migrante e del Rifugiato è stato dunque presentato stamani in Sala Stampa vaticana. Ad illustrare il documento, mons. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e il sottosegretario del dicastero, padre Gabriele Ferdinando Bentoglio.
“Una sola famiglia umana”. E' stato presentato stamani, in Sala Stampa Vaticana, il Messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che verrà celebrata domenica 16 gennaio 2011.
Un viaggio tra le testimonianze di quanti hanno vissuto la beatificazione di Chiara Badano. Il prossimo venerdì 29 ottobre, al Santuario del Divino Amore alle ore 20, celebrazione della messa per la nuova Beata.
«Santità, dovete pronunciarvi apertamente contro il nazismo, altrimenti vi riterranno un complice». «Forse lo faranno, ma questa è una croce che devo portare da solo»: il dialogo tra suor Pascalina Lehnert e Pio XII è uno dei passaggi principali di <+corsivo>Sotto il cielo di Roma<+tondo>, la miniserie dedicata a papa Pacelli che Raiuno trasmette (in prima serata) domenica 31 ottobre e lunedì 1 novembre. Spiega il presidente della Lux Vide Ettore Bernabei: «Abbiamo lavorato al di fuori delle polemiche e dell’agiografia, facendo vedere i tempi drammatici di una guerra terribile e l’azione di un Papa e dei suoi collaboratori che cercavano di impedire che quella guerra fosse combattuta nel cuore di Roma. Con la sua prudenza, consapevole dei rischi che correva, Pio XII cercò di comportarsi con grande intelligenza politica per impedire che Roma e i romani fossero travolti e distrutti. Ci riuscì, ottenendo che i tedeschi si ritirassero senza aspettare l’arrivo delle truppe angloamericane». Purtroppo, non riuscì ad impedire il rastrellamento del ghetto del 16 ottobre 1943, evento sul quale affondano le radici molte delle polemiche. Su queste interviene il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce che ritiene «doveroso da parte del servizio pubblico affrontare un tema come questo. Pio XII è morto nell’autunno del 1958 ma, fino alla sua morte, nessuno si era chiesto se avesse fatto o no qualcosa per gli ebrei.
Inizio con una domanda: la gente oggi crede ancora o non crede più in Dio? La risposta prevalente tra i sociologi della religione qualche decennio fa era che molta gente ci crede ancora ma la fede in Dio sta diminuendo ed è difficilmente compatibile con lo sviluppo moderno della cultura e della società, almeno in Occidente. Perciò la fede in Dio sarebbe destinata praticamente a scomparire, o a sopravvivere in qualche gruppo che si isoli in se stesso e rifiuti la modernità. Grosso modo, era questa la tesi della «secolarizzazione» come esito fatale della modernità.
La statuetta del Bambin Gesù appena riportata da un pellegrinaggio in Terrasanta da un frate della Basilica di San Francesco ha lacrimato sangue nella notte fra giovedì e venerdì. La stanza ora è sigillata dai carabinieri, l'arcivescovo impone il silenzio e avvia le indagini.
Riflettendo sulla canonizzazione, avvenuta la scorsa settimana, della prima santa australiana, il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney, ha affermato che ha “riscaldato il cuore” vedere l'immagine di Santa Mary MacKillop sulla facciata della Basilica di San Pietro. Questa domenica, il Cardinale ha fornito un breve resoconto dell'evento, che ha riunito circa 8.000 australiani a Roma per la Messa di canonizzazione della fondatrice delle Suore di San Giuseppe, e molti altri pellegrini da luoghi come Nuova Zelanda, Scozia, Perù e Timor Est, dove le suore di questa Congregazione lavorano attualmente. Nella stessa celebrazione, il Papa ha canonizzato anche Stanislaw Soltys (Polonia), André Bessette (Canada), Cándida María de Jesús Cipitria y Barriola (Spagna), Giulia Salzano e Battista Camilla Varano (Italia).
L’Occidente si può ricostruire. Per il «filosofo più influente al mondo» nella nostra civiltà il rancore ormai ha preso il posto della fede, «ma i barbari non hanno ancora distrutto tutto. La pietas ci salverà» Achi gli chiede di rispondere all’accusa di essere un «reazionario», risponde: «Sì, sono un reazionario. Nel senso che reagisco a ciò che vedo». Roger Scruton coltiva il sano pessimismo dei bastian contrari e l’irriducibile speranza degli architetti medioevali che, anche in tempi di barbarie, sanno dove andare a porre la pietra angolare dei loro pensieri. Giornalista, scrittore, filosofo, insegna all’Institute for the Psychological Sciences della Virginia. è conosciuto come l’ispiratore del thatcherismo, anche se la definizione può essere presa per buona solo a patto di non cristallizzarla in schemi impermeabili all’imprevisto di nuove intuizioni.
Come si sviluppa, nella vita quotidiana - in Egitto - la convivenza della comunità cristiana con l'Islam, quali sono le maggiori difficoltà che i cattolici incontrano e a che punto siamo con la libertà di professare la fede? Lo abbiamo chiesto a Mons. Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti (tra i cardinali che saranno creati nel prossimo Concistoro del 20 novembre). Il quale, tra le altre cose, ha commentato le recenti accuse di Israele al Vaticano in seguito al Sinodo sul Medio oriente, a cui il Patriarca ha partecipato.
“Non ci si può basare sul tema della Terra Promessa per giustificare il ritorno degli ebrei in Israele e l'espulsione dei palestinesi”. Lo ha affermato questo sabato monsignor Cyrille Salim Bustros, S.M.S.P., Arcivescovo di Newton dei Greco-Melkiti (Stati Uniti d’America), durante la conferenza conclusiva del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente, svoltasi nella Sala Stampa vaticana. “Noi diciamo come cristiani che la promessa di Dio nell'Antico Testamento è stata abolita dalla presenza del Cristo che ha creato il regno di Dio, quindi non si può più parlare di Terra Promessa, non vi è più un popolo eletto, non vi è più un popolo preferito. Tutti gli uomini e le donne di tutti Paesi sono divenuti il Popolo eletto”, ha spiegato il presule. “5 milioni di ebrei hanno cacciato 4 milioni di palestinesi dalla loro terra. Questo non è giustificabile”, ha lamentato. Nel Messaggio al Popolo di Dio indirizzato dal Sinodo, si legge che “non è permesso di ricorrere a posizioni teologiche bibliche per farne uno strumento a giustificazione delle ingiustizie”.
La dimensione religiosa può concorrere alla “risoluzione di crisi e di destabilizzazioni che, spesso con superficialità, portano a guardare al fenomeno migratorio con un certo sospetto, quale fattore di incertezza e di conflitto”. Lo ha affermato l’Arcivescovo Agostino Marchetto, già Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, giovedì 21 ottobre in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2010-2011 dell'Accademia Olimpica di Vicenza. L'Arcivescovo ha parlato di “un’attenzione positiva”, “che vuole principalmente educare a superare mentalità ed azioni che nascondono un rifiuto dell’altro o si riducono alla sua esclusione, fino a più ampie limitazioni di diritti e libertà o ad ingiustificate criminalizzazioni nei confronti di coloro che, spinti dai motivi più diversi, lasciano la terra di origine per installarsi in un altro Paese”.
L’educazione cristiana non è altro dallo sviluppo integrale della persona”. E’ quanto affermato da mons. Mariano Crociata, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), nel suo intervento al Consiglio nazionale dell’Azione Cattolica svoltosi sabato 23 ottobre presso la Domus Mariae di Roma. L’intervento di mons. Crociata ha anticipato il contenuto degli Orientamenti pastorali della Cei per il prossimo decennio, intitolati “Educare alla vita buona del Vangelo”, la cui pubblicazione è ormai imminente. “Un testo meditato e pensato a lungo”, ha sottolineato Crociata, per un documento atteso non solo all’interno della Chiesa ma anche nella società civile. “Se la Chiesa italiana ha deciso di puntare sulla sfida educativa – ha rilevato il segretario della Cei - non è solo per gli evidenti caratteri di emergenza della situazione attuale”, ma anche perché “non è più tollerabile una visione individualistica dell’uomo”, nella quale si nega che la persona si realizza in pieno “quando si apre all’infinito e alle dimensioni ultime”
Carichi di speranza, aperti allo stupore, desiderosi di incontri per alimentare l’amicizia e camminare insieme alla ricerca della verità e della bellezza. Queste le motivazioni che hanno spinto la Fondazione Meeting, il Centro Culturale Ta’Wassul de Il Cairo e l’ American Muslim Foundation International ad organizzare per il 28 e il 29 ottobre il “Meeting del Cairo”. Si tratta di un tentativo di replicare nella capitale egiziana, lo spirito che anima il Meeeting per l’amicizia tra i popoli che si svolge a Rimini nelle seconda metà di agosto di ogni anno. L'evento gode del sostegno del Ministero della Cultura, dell’Università de Il Cairo, dell’Università Americana, del Consiglio Egiziano per gli Affari Esteri e dell’Associazione Bagwash per le Scienze Umane.
Una Cattedrale a Smolensk (Russia) che era stata trasformata in un dipartimento di archivi di Stato verrà ora restituita ai cattolici. L'agenzia russa Interfax ha riportato la notizia per cui i funzionari di Smolensk stanno discutendo con la Polonia un progetto per resturare la chiesa dopo che gli archivi saranno stati rimossi. “Dopo che avremo provveduto alla costruzione di un nuovo edificio per gli archivi di Stato, l'anno prossimo, saremo pronti a discutere con la Polonia un piano per restituire o restaurare la chiesa cattolica”, ha affermato il Governatore di Smolensk, Sergey Antufyev. La Polonia, ha riferito Antufyev, ha detto in molte occasioni di voler prendere parte al restauro della Cattedrale cattolica.
Dietro gli annunci di miracolose cure a discapito degli embrioni ci sono solo affari, brevetti, investimenti. Diceva Louis Pasteur che «la fortuna favorisce soltanto gli spiriti preparati». Accadde così anche per Angelo Vescovi. Figlio di un artigiano bergamasco che cesellava brocche e altri oggetti d’argento e ottone, il giovane perito chimico Vescovi si iscrisse quasi per caso a un corso serale universitario di biologia e poi, per una serie di altri accidenti, fu accolto come volontario all’Istituto neurologico Carlo Besta di Milano. Di giorno brigava (gratis) al Besta o racimolando qualche lira scaricando cassette all’ortomercato, la sera studiava. Si diede da fare, si laureò, dimostrò di saperci fare, finì alle dipendenze di Samuel Weiss all’università di Calgary, in Canada. Fu qui che commise «l’errore madornale» che gli cambiò la vita. Fu a causa di un mezzo errore che riuscì a isolare delle cellule staminali cerebrali da un cervello adulto.
Non è più giusto e più rispettoso della fede cristiana almeno spostare la data di questa festa di Halloween, non farla cioè coincidere con le due significative feste cristiane di tutti i Santi e dei fedeli defunti?
Un Sinodo per la Nuova Evangelizzazione nel 2012: è l’importante annuncio fatto, ieri, da Benedetto XVI al termine della Messa, che ha chiuso il Sinodo per il Medio Oriente. Il Papa ha ribadito l’“urgente bisogno” di una nuova evangelizzazione soprattutto “nei Paesi di antica cristianizzazione”.
Il 26 ottobre 1960 si spegneva ad Amburgo, all’età di 70 anni, il teologo tedesco, Erik Peterson, un evangelico convertitosi nel 1930 al cattolicesimo. Questa mattina, in Vaticano, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti al Simposio che, tra ieri e domani, alcune istituzioni pontificie hanno dedicato a questo studioso a 50 anni dalla morte. Rimasto per molto tempo nell’ombra, il lavoro di Peterson è da tempo oggetto di una attenta riscoperta che ha posto in risalto il valore della sua riflessione alla quale sono debitrici molti celebri teologi del Novecento.
"Il Corano dà al musulmano il diritto di giudicare i cristiani e di ucciderli con la Jihad": lo ha detto l’arcivescovo di Mardin dei Siri, mons. Raboula Antoine Beyluni, al Sinodo speciale per il Medio Oriente in corso in Vaticano. Elencando una serie di motivi che ostacolano, a suo giudizio, il dialogo islamo-cristiano, Beyluni ha affermato che il Corano "ordina di imporre la religione con la forza, con la spada. La storia delle invasioni lo testimonia. Per questo i musulmani non riconoscono la libertà religiosa, nè per loro nè per gli altri. Non stupisce vedere tutti i paesi arabi e musulmani rifiutarsi di applicare integralmente i ’diritti umanì sanciti dalle Nazioni Unite". "Di fronte a tutti questi divieti e argomenti - si è chiesto infine Beyluni - dobbiamo eliminare il dialogo? No - afferma - sicuramente no. Ma occorre scegliere i temi da affrontare e gli interlocutori cristiani capaci e ben formati, coraggiosi e pii, saggi e prudenti che dicano la verità con chiarezza e convinzione".
Non si riesce più a tenere il conto dei libri su Giovanni Paolo II ma l’ultimo, uscito in Polonia pochi mesi fa, è davvero qualcosa d’insolito. È il ritratto di Karol Wojtyla, visto, descritto e analizzato dai suoi «nemici», gli uomini del regime comunista incaricati di sorvegliarlo, pedinarlo e controllarlo passo dopo passo. Si tratta dei documenti conservati negli archivi del SB, i servizi segreti polacchi, redatti dagli informatori dal 1946 al 1978, vale a dire dal primo giorno di sacerdozio fino all’ascesa al pontificato. «Ku prawdzie i wolnosci», Verso la verità e la libertà (sottotitolo: «Gli organi di sicurezza comunisti e Karol Wojtyla»), edito da Wam, la casa editrice dei gesuiti di Cracovia, è il terzo volume di una collana dedicata agli «Indomiti», coloro che si sono opposti alla dittatura rossa. Ne esce una testimonianza di eroicità quotidiana e di santità, scritta involontariamente da chi odiava la Chiesa. Non sappiamo se e quando il volume sarà pubblicato anche in Italia. Ma già oggi un interessante compendio lo si può trovare nella rivista «La nuova Europa» in uscita a fine ottobre, a cura di Angelo Bonaguro del Centro Russia Cristiana.
Sono trascorsi due anni dalla morte di padre Michele Piccirillo, eppure in molti, in tante parti del mondo continuano a sperimentare il vuoto aperto dal suo addio. Il frate che faceva parlare pietre e mosaici e dava voce ai cercatori di pace richiama la formula che la Scrittura dice di Mosè: «Il suo ricordo è in benedizione». Lo dimostra il volume che, per l’occasione, Custodia di Terra Santa e Studium Biblicum Franciscanum hanno pubblicato (Michele Piccirillo francescano archeologo tra scienza e Provvidenza, a cura di Giovanni Claudio Bottini e Massimo Luca, Edizioni Terrasanta, pp. 182, euro 18). L’opera, corredata di parecchie immagini, oltre a proporre un profilo biografico a più voci, con i capitoli salienti della vita e le tappe dell’attività – scavi, restauri, mostre… – ricavate dalle schede da lui compilate e dalle note redatte per gli Acta Custodiae Terrae Sanctae o il Notiziario della facoltà di Scienze bibliche e archeologia di Gerusalemme, presenta anche una fitta bibliografia che registra contributi scientifici, saggi e conferenze. Un’occasione dunque per cominciare il regesto di tanto lavoro fatto da padre Michele: insomma, la sua eredità di archeologo e biblista apprezzato dalla comunità accademica internazionale, nell’attesa della miscellanea di studi scientifici affidata a padre Carmelo Pappalardo e a Leah Di Segni, ma anche di un profilo completo che ci dica qualcosa in più sulla sua parabola umana e spirituale, a partire dalla vocazione e dal primo approdo a Gerusalemme, nel settembre 1960.
Uno stuolo di specialisti insegna che le ideologie hanno fatto il loro tempo. Non ci credo. Un ideologo altro non è se non un arrogante che partorisce una tesi sufficientemente "fondamentale" per avere una risposta a tutto e che, appollaiato su questa pietra filosofale, compita dall’alfa all’omega ogni dramma umano. Siamo immersi nell’ideologia, che cava gli occhi come nella Lettera rubata di Edgar Allan Poe, al punto che la sua evidenza impedisce di scorgerla. Non condividiamo la convinzione ultima che il diavolo non esiste? Poiché questo personaggio ha perso grinfie, coda, corna e alito cattivo, concludiamo con ipocrisia che abbia testé ingoiato il certificato di battesimo. La morte di dio si presta a dibattiti. La morte del diavolo non solleva grandi contestazioni, sembra andare da sé. Chi, nelle nostre indulgenti democrazie, si esporrebbe all’obbrobrio di apparire tanto oscurantista da sostenere che resistere al male costituisca la sfida più profonda della condizione umana!
In occasione della Giornata missionaria mondiale vi proponiamo la testimonianza di due giovani, che si sono uniti in matrimonio ieri e che hanno deciso di partire in missione nella Zambia per tre anni. Raggiungeranno la cittadina di Chirundu tra qualche mese, per condividere la vita e la fede con la popolazione locale africana, offrire aiuto nelle strutture socio-sanitarie e lavorare come catechisti e animatori. Sono Giuseppina e Giovanni Stanco di Roma.
La vicenda si riferisce agli incidenti scoppiati a maggio, quando gli agenti impedirono la sepoltura di una donna nel secolare cimitero parrocchiale, fino ad allora posto dal governo tra i siti storici da proteggere, ma poi destinato alla distruzione, insieme a tutte le case della parrocchia, per creare un centro turistico. Il vescovo parlò di “caccia ai fedeli”.
A sette anni dall’invasione e con ingenti entrate petrolifere, il Paese non ha ancora una rete fognaria adeguata, né accesso ad acqua potabile. E la gente inizia a perdere la pazienza.
A Cannes, dove vinse il gran premio della Giuria al festival di Cannes (in pratica il secondo premio, ma meritava la Palma d’oro), sorprese la commozione e la stima conquistata in una critica che non ama certo i film “religiosi”. Nelle settimane scorse, poi, il clamoroso successo in Francia (dove il fatto che racconta è ben noto, mentre da noi molto meno) con tre milioni di persone che l’hanno già visto trasformando Des hommes et des dieux in un fenomeno culturale imprevedibile.
L’ultimo numero della pubblicazione ufficiale della provincia tedesca dei Gesuiti (Jesuiten, 2010/3) ha attratto l’attenzione non solo degli addetti ai lavori ma anche di una folta schiera di filosofi e sociologi, che si interrogano sui cambiamenti avvenuti nella mentalità collettiva negli ultimi 40 anni in Europa e nel mondo occidentale. Il titolo del volume non potrebbe essere, infatti, più chiaro: Jahre des Umbruchs, che letteralmente ed etimologicamente suona come “anni del cataclisma o dei cambiamenti radicali”. Con contributi autobiografici, non privi di una severa autocritica, si parte dai fatti avvenuti nell’ambito della cosiddetta rivoluzione culturale del 1968 (questo numero appare ben evidente in copertina) per arrivare all’analisi degli stessi in chiave contemporanea. La ricerca, negli anni della ricostruzione post-bellica, di una risposta a tutte le esigenze sociali aveva spostato il baricentro della filosofia e teologia verso ambiti del tutto inesplorati.
La Chiesa cattolica difende sempre la vita “in tutte le sue fasi e nelle varie dimensioni, sia quando la vita è minacciata, come quella dei popoli indigeni, oppure quella degli anziani”. Così il presidente della Conferenza episcopale brasiliana, mons. Geraldo Lyrio Rocha, si è espresso manifestando la propria solidarietà al vescovo di Guarulhos, Luiz Gonzaga Bergonzini, minacciato di morte per aver difeso il diritto alla vita e per aver parlato contro l’aborto durante la campagna elettorale.
Seppur in una situazione drammatica di emergenza umanitaria, il Pakistan ha celebrato oggi la Giornata Missionaria mondiale con iniziative di preghiera e solidarietà tra i rifugiati, grazie al particolare impegno delle famiglie cattoliche verso gli sfollati causati dalle alluvioni. Padre Mario Rodrigues, direttore delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) nel Paese, ha raccontato alla Fides che oggi a Karachi si svolge un seminario di studio aperto a duemila tra sacerdoti e laici chiamati a riflettere sul ruolo delle comunità e delle famiglie nel testimoniare il Vangelo, a partire dal messaggio del Papa.
Una vita dedicata all’insegnamento e ai poveri, quella di Alfonsa Clerici, la religiosa delle Suore del Preziosissimo Sangue di Monza che sabato mattina è stata beatificata nel Duomo di Vercelli, nel corso di una solenne celebrazione presieduta da mons. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e prossimo cardinale.
Alcuni studi sulla famiglia, pubblicati di recente in Canada e Stati Uniti, mostrano come le strutture tradizionali della famiglia siano sempre più sotto pressione. In Ottawa, Canada, il Vanier Institute of the Family ha pubblicato “Families Count: Profiling Canada's Families IV” il 4 ottobre scorso, in occasione della settimana nazionale per la famiglia del 4-9 ottobre. I cambiamenti verificatisi in Canada sono simili a quelli di altri Paesi occidentali. Le famiglie oggi sono più piccole e in genere le persone aspettano più tempo prima di sposarsi, oppure non si sposano affatto. La convivenza non è più solo una fase preliminare al matrimonio, ma per un numero crescente di persone è diventata un’alternativa definitiva.
«La Turchia è il luogo d’incarnazione della fede cristiana». Monsignor Ruggero Franceschini, frate cappuccino, arcivescovo di Smirne e, «dall’assassinio a Iskenderun del carissimo vescovo Luigi Padovese», anche amministratore “sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis” del Vicariato apostolico di Anatolia, si rivolge ai fedeli che affollano la Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, riuniti il 21 ottobre per la veglia di preghiera missionaria presieduta dal Cardinale Vicario Agostino Vallini. Invitato a dare testimonianza della sua particolare missione, monsignor Franceschini non nasconde le difficoltà che i cristiani vivono quotidianamente nell'esercizio della propria fede. Né fa mistero delle difficoltà che lui stesso incontra insieme «alla piccola comunità cattolica, respiro debole della Chiesa di Turchia», che sa stare «nel cuore di un Islam sordo ad ogni parola che non sia la sua, ma che pure non può chiudere gli occhi» su quanti buoni progetti i cristiani mettono in piedi per il bene di tutti, musulmani compresi.
Questa domenica, al termine dell'Angelus, Benedetto XVI ha saluto con affetto i pellegrini che hanno preso parte all’iniziativa "Le Vie di Roma nella Regione Lazio", dedicata agli antichi itinerari di pellegrinaggio verso Roma.
A conclusione del Sinodo, Benedetto XVI evidenzia le “sfide” per le Chiese della regione, a partire dalla comunione, fondamentale anche per il dialogo ecumenico e interreligioso. L’ “esigenza” della libertà religiosa “potrebbe divenire argomento di dialogo con i musulmani”. La necessità di evangelizzare tema della prossima assemblea generale del Sinodo.
Approvato alla fine delle assemblee sinodali, il testo (che qui presentiamo integrale) è ricco di spunti: la dolorosa situazione politica del Medio Oriente; la fatica delle Chiese, l’emigrazione e la diaspora; il desiderio di costruire con ebrei e musulmani una società basata sulla piena uguaglianza dei cittadini; condanna di antisemitismo, anticristianesimo e islamofobia; l’appello all’Onu e alla comunità internazionale per garantire la pace nel conflitto Israele-Palestina; in Libano, in Iraq.
Le radici cristiane della Slovenia hanno sostenuto questo Paese nei capitoli più bui della sua storia e sono state i “presupposti fondamentali” per la sua integrazione nell’Unione Europea. E' quanto ha detto questo venerdì Benedetto XVI nel ricevere in Vaticano l’ambasciatrice di Slovenia, Maja Maria Lovrenčič Svetek. Nell'udienza per la presentazione delle Lettere credenziali il Papa ha riconosciuto il contributo determinante dei santi Cirillo e Metodio, “instancabili e ardenti missionari nelle regioni centrali dell’Europa”, cui si deve l’annuncio del Vangelo e il radicamento del cristianesimo nell’animo dei popoli slavi. “Così – ha aggiunto il Pontefice –, l’ancoraggio della Slovenia ai valori evangelici, che sempre rafforzano l’identità e arricchiscono la cultura di una nazione, ha contribuito in modo importante alla coesione del Paese e ha favorito sentimenti di amicizia con le altre nazioni di quella parte del continente”.
Il progetto di costruire un edificio di culto cattolico a Cikarang, 60 km a est di Jakarta, suscita l’opposizione di alcuni gruppi musulmani. Almeno sei chiese sono state attaccate in quella regione nell’ultimo anno, e vari pastori protestanti aggrediti. Critiche alla lentezza delle autorità nel reprimere i fenomeni di intolleranza.
Attorno e dentro il Sinodo dei vescovi dedicato al Medio Oriente, avviato alle battute conclusive, sono abbondate le analisi di una situazione molto difficile e complessa. Chi ha messo in luce l’indifferenza della cosiddetta “comunità internazionale”, un soggetto che non si sa mai che faccia e che corpo abbia ma che viene chiamato in causa per indicare responsabilità e colpe esterne; chi ha tematizzato la madre di tutti i conflitti, l’israelo-palestinese, come fonte copiosa di guai e di ingiustizie; chi ha esaminato la questione della libertà religiosa e della libertà di coscienza, ambedue poco o nulla garantite nei diversi Paesi dell’area; chi ha voluto soffermarsi sulla spettacolare realtà di opere caritatevoli ed educative che mostrano l’amore eccezionale e poco ricambiato che i cristiani portano alla loro patria bimillenaria.
A Kuala Lumpur e nelle zone intorno alla capitale lo spazio riservato ai non musulmani nei cimiteri di proprietà dello stato è quasi esaurito. I cristiani non amano la cremazione, e il ricorso a istituzioni private è molto costoso.
Lunedì 25 ottobre il Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek sarà ricevuto in udienza privata in Vaticano da Papa Benedetto XVI. Prima della visita, il Presidente Buzek ha dichiarato: "Questo è l'Anno europeo contro la povertà e l'esclusione sociale. Questa visita è un riconoscimento al ruolo chiave della Chiesa cattolica nella lotta a questi mali”. “La lotta alla povertà e all'esclusione richiede una partnership di tutti gli attori interessati”.
Nel panorama sociale di oggi, dove “i confini fra sviluppo e sottosviluppo, principalmente a causa della globalizzazione, si sono fatti più labili, Nord e Sud non sono più sinonimi di mondo ricco e sviluppato da una parte e mondo povero e sottosviluppato dall’altra; le differenze culturali si sono sfumate; le migrazioni sono aumentate e le tipologie si sono moltiplicate”, la Chiesa, con la sua Dottrina sociale, vuol partire “dalla realtà terrena per illuminarla con la luce del Vangelo”. Lo ha sottolineato questa mattina il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, nella Lectio Inauguralis tenuta all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma per l’apertura dell’anno accademico.
L’istituto del matrimonio è il custode della fedeltà interiore, la legge cristiana non opprime ma approfondisce e purifica l'amore. Non è l'uomo ad esser fatto per il matrimonio, ma è bensi il matrimonio che è fatto per l’uomo. Una magistrale esposizione dei fondamenti «esistenziali» del matrimonio cristiano, una risposta alle obiezioni più diffuse al principio dell'indissolubilità.
Secondo alcuni commenti sulla sua visita a Shanghai, il porporato avrebbe consigliato al vescovo locale di partecipare all’assemblea dei rappresentanti cattolici, un organismo che il papa giudica “inconciliabile con la fede cattolica”. La risposta del cardinale.
Per il momento, il lavoro del Sinodo del Medio Oriente si sta concentrando in 41 proposte che dopo ulteriori revisioni saranno presentate a Benedetto XVI sabato prossimo. Tra i temi più rappresentativi raccolti nelle “proposizioni”, si riaffermano il dialogo ecumenico tra cristiani, il dialogo con musulmani ed ebrei e l'importanza della presenza cristiana in Medio Oriente. Per raggiungere quest'ultimo obiettivo, si sottolinea il dovere di proteggere l'identità delle Chiese orientali cattoliche, il rafforzamento della comunione in seno alla Chiesa cattolica tra Vescovi, clero e fedeli (ad intra) e con le altre Chiese e comunità ecclesiali (ad extra).
Divide gli animi di chi si dice a favore della causa palestinese e di chi, invece, invoca il diritto di Israele non solo ad esistere ma, questo è il punto, a vivere in un clima di sicurezza. È il documento che tanto sta facendo discutere in questi giorni, redatto dai cristiani e laici di Palestina e il cui contenuto è di fatto «un grido di dolore che nasce dall’occupazione israeliana imposta ai palestinesi – spiegano alcuni suoi firmatari -, levato in cielo perché il mondo possa ascoltare». In Italia, Kairós Palestina – così denominato ricalcando un documento simile stilato per il Sudafrica nel 1985 contro il regime dell’apartheid - è diventato un libro, stampato da due case editrici francescane, "Edizioni Messaggero di Padova" ed "Edizioni Terra Santa", con una prefazione del Patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal e un commento di Abuna Raed Abushalia, già segretario del Patriarca, che invoca la fine di Israele e la costituzione di uno stato unico per ebrei e arabi.
Le profonde ferite lasciate da decenni di comunismo in Romania devono essere curate attraverso il recupero dei valori e la ricostruzione del tessuto sociale. Lo ha affermato Papa Benedetto XVI ricevendo questo giovedì in udienza Bogdan Tătaru-Cazaban, nuovo ambasciatore della Romania presso la Santa Sede, che presentava le sue lettere credenziali. Il Paese balcanico ha intrapreso un processo di ricostruzione, ha osservato il Papa, anche se continuano ad esserci molte ferite aperte, una sfida che è necessario affrontare con giustizia e allo stesso tempo con carità. “L'eredità lasciata dal comunismo è difficile da gestire a causa della disintegrazione della società e dell'individuo che esso ha favorito”, ha riconosciuto il Pontefice.
Giulia è nata l’11 novembre 1910 a Geluwe nelle Fiandre (Belgio) in una famiglia numerosa. Cresciuta in un ambiente semplice, durante la Prima Guerra Mondiale sperimentò la durezza della vita, ma anche la forza della fede. Negli anni difficili del dopoguerra, poi, non ebbe la possibilità di ricevere un’istruzione completa e, a 14 anni, dovette cominciare a lavorare presso famiglie in Belgio e in Francia per contribuire al sostentamento della sua famiglia. Sin da giovane fece delle profonde esperienze interiori. Sempre di nuovo Dio intervenne nella sua vita e le mostrò l’immenso amore del Cuore di Gesù e, tramite un incontro interiore con san Paolo, la grandezza e la bellezza della Chiesa. Nello stesso tempo il Signore le fece conoscere in quale misura la fede di tanti battezzati fosse già indebolita e quali tribolazioni avrebbe dovuto attraversare la Chiesa.
L’Eucaristia è il tema su cui la Società Internazionale Tommaso D’Aquino (SITA) discuterà nel convegno annuale in programma a Roma il 5 novembre presso la Pontificia Università San Tommaso “Angelicum”. La scelta del tema ha preso spunto dal discorso tenuto da Benedetto XVI durante l’Udienza generale del 2 giugno scorso, in cui il Papa ha definito san Tommaso d’Aquino come “un’anima squisitamente eucaristica”, ricordando la composizione dei testi liturgici per la festa del Corpus Domini, commissionatigli da Papa Urbano IV.
rosegue l’emergenza sanitaria in Pakistan, dove si diffondono tifo, colera malaria, febbre emorragica, infezioni intestinali, agli occhi e malattie della pelle. L’agenzia Fides ha raccolto in merito la testimonianza di padre Waseem Walter, responsabile della parrocchia di Ibang, particolarmente colpita dalle alluvioni: “Grazie alle donazioni possiamo continuare il nostro intervento sanitario nel campo medico che abbiamo allestito, cercando di coprire il fabbisogno dell’intero distretto di Jhang Sadar”.
“Restavec”: una parola apparentemente innocua, che nella lingua di Haiti, l’isola sconvolta a gennaio dal terremoto, nasconde un abisso di orrore per i bambini colpiti dal sisma. Indica la condizione di schiavitù in cui vivono molti, ceduti dalle famiglie disperate a qualcuno che, almeno, è in grado di sfamarli. Ma non è l’unico baratro in cui sono sprofondati gli abitanti più piccoli e più indifesi: Save the Children, insieme con molte Ong locali, sta realizzando per conto dell’Onu un censimento dei minori. Circa 800mila girano tra i campi, abbandonati dai genitori ed esposti a fame, sete, malattie, o, peggio, al pericolo dei trafficanti di esseri umani.
Un'organizzazione di ricerca interconfessionale a Betlemme sta rispondendo alla crescente tensione in Terra Santa preparando una pubblicazione che sfata i miti sull'islam. Nel testo, commissionato dall'Al-Liqa’ Centre, esperti di spicco di religione sostengono l'idea che le radici dell'islam mostrino come sia una religione fondata sulla pace. In un'intervista rilasciata all'associazione caritativa cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), il direttore del Centro, Geries Khoury, ha affermato che il testo mostrerà che i radicali hanno ignorato i temi pacifici sviluppati in tradizioni e scritti risalenti alla prima epoca islamica. Khoury ha visitato il quartier generale di ACS a Königstein (Germania), sostenendo che “il libro è per gli esperti un'opportunità per mostrare il risultato del loro lavoro di ricerca, che presenta l'islam in una luce molto diversa da quella proposta dai radicali”.
Più di 400 persone hanno affollato mercoledì sera il Palabanca di Piacenza dove mons. Girolamo Grillo è stato il protagonista della serata “Madonna di Medjugorje. La testimonianza di un protagonista”. Il vescovo emerito di Civitavecchia, infatti, è l’unico vescovo della storia della Chiesa che non solo è stato chiamato a verificare il fatto (prodigioso o miracoloso a seconda dei punti di vista) ma ne è stato lui stesso protagonista. Era il 1995 quando, sotto il suo episcopato, emerse il caso (su cui la Chiesa non si è ancora pronunciata) di una statuetta della Madonna di Medjugorje, collocata nel giardino della famiglia Gregori, piangente lacrime di sangue.
Il Giornale ha pubblicato una pagina del nuovo saggio di Giordano Bruno Guerri che sta dalla parte del Sud e dell’antiretorica dell’unità. Qualche anno fa’ ho scritto un libro che ricostruisce l’invasione del Regno delle Due Sicilie a partire dalle testimonianze di quelli che l’hanno organizzata: i liberali Giuseppe La Farina, l’ammiraglio Persano, il deputato Boggio (I panni sporchi dei Mille, Liberal 2003). Tutti alle strette dipendenze di Cavour. Tutti a documentare gli atti vandalici dell’eroe Garibaldi. E’ vero: la “liberazione” del Sud è stata, né più né meno, una conquista. E pure spietata. Oggi però non è tanto il tema Nord-Sud che va posto in evidenza. Mettere in discussione la bellezza dell’epopea risorgimentale solo a partire da questa prospettiva costituisce, a mio modo di vedere, un’operazione riduttiva e miope. Guerri rimarca la violenta contrapposizione tra “noi” e “loro”. Tra i briganti (i meridionali) e gli italiani civili (i settentrionali). La contrapposizione vera però non è tanto fra Nord e Sud, quanto fra illuminati (liberali sia settentrionali che meridionali) e cattolici (il 99% degli italiani). I liberali hanno tentato, in nome della libertà e della costituzione, di imporre agli italiani un cambiamento di identità. Hanno voluto che rinunciassimo alla nostra religione, alla nostra cultura, alla nostra arte e alla nostra organizzazione socio-economica.
Piero Ostellino è un giornalista serio. Nell’articolo pubblicato sul Corriere di martedì però, per paragonare l’Italia del 1846 a quella di oggi, si è servito di una lunghissima citazione di Massimo D’Azeglio tratta da Degli ultimi casi di Romagna, l’opuscolo con cui l’uomo politico piemontese inizia la sua “congiura all’aria aperta”. Ostellino ha preso per buone le calunnie del congiurato D’Azeglio. Dopo una serie fallimentare di insurrezioni carbonare e mazziniane, la massoneria si rivolge a D’Azeglio perché provi lui, noto come cattolico, a preparare il terreno per l’unificazione nazionale sotto i Savoia. Il marchese accetta per noia: “Non già che ci vedessi fondamento nessuno per giovare all’Italia”, scrive ne I miei ricordi, ma “perché provavo il bisogno d’aver un’occupazione che sopraffacesse nell’animo mio i pensieri che mi tormentavano”, per “aver un modo di passar la malinconia, e finalmente il mio gusto per la vita d’avventure e d’azione”.
Tra i prossimi nuovi cardinali c’è dunque anche mons. Elio Sgreccia, 82 anni, marchigiano, già presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Sergio Centofanti gli ha chiesto come abbia accolto la nomina.
Un Paese che riveste un ruolo equilibratore nell’area dell’Asia-Pacifico, capace di crescita economica ma anche di investire nel campo della solidarietà. Benedetto XVI ha parlato in termini elogiativi della Repubblica di Corea ricevendone, questa mattina, il nuovo ambasciatore presso la Santa Sede, Han Hong-soon, per la presentazione delle Lettere credenziali. Il diplomatico anche ha espresso, a nome del suo Paese, il desiderio che il Pontefice si rechi in visita in Corea.
Date parziali sulle catechesi sui dieci comandamenti o le dieci parole. Sono bellissime e si tengono in quasi tutte le regioni d'Italia. Le date le aggiornerò non appena avrò nuove informazioni.
Cari amici, ancora una volta desideriamo scrivervi per invitarvi alla prudenza. Sovente abbiamo sollevato in lista il discorso sui falsi veggenti, e ancora oggi vi ricordiamo le parole di San Giovanni della Croce: “le apparizioni vere restano fenomeni eccezionali”.
Nel 60° anniversario della proclamazione del dogma dell’Assunta da parte di Pio XII (1 novembre 1950), venerdì 29 ottobre, alle 16.30, si svolgerà a Roma presso la Sala dei Cardinali (ingresso via della Chiesa Nuova, 3) il Convegno celebrativo promosso dal Comitato Papa Pacelli. Dopo i saluti di padre Edoardo Aldo Cerrato, procuratore generale degli Oratoriani, ci sarà l’introduzione ai lavori da parte dell’avv. Emilio Artiglieri, coordinatore del Comitato Papa Pacelli, costituito nel 2008 in occasione del 50° anniversario della morte di Pio XII per contribuire alla diffusione ed alla conoscenza del suo magistero.
“La notizia della conferma, da parte del Tribunale del Riesame, del sequestro in via preventiva di un deposito dello IOR su un conto del Credito Artigiano è stata appresa con stupore”. Lo ha detto questo mercoledì ai giornalisti il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Nel mirino della magistratura romana sono finite infatti altre due presunte operazioni sospette dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR), risalenti all'ottobre e al novembre 2009 e riguardanti un prelievo di 600 mila euro da un conto aperto in Intesa San Paolo e intestato a un sacerdote e assegni del valore di 300 mila euro incassati su un conto dello IOR presso un'agenzia Unicredit.
Con l’unificazione delle Proposizioni finali, proseguono oggi a porte chiuse i lavori del Sinodo per il Medio Oriente, in corso in Vaticano sul tema della “comunione e testimonianza”. Nei giorni scorsi è stata ribadita la centralità delle Scritture per la Pace in Medio Oriente. “La Parola di Dio, nata nella terra d’Oriente, sia fondamento di ogni educazione, insegnamento e dialogo per costruire la civiltà dell’amore per il bene di tutti”: ha detto mons. Botros Fahim Awad Hanna, vescovo titolare di Mareotes e vescovo di curia di Alessandria dei Copti nella Repubblica Araba di Egitto. L’importanza dei Movimenti per la vita della Chiesa in Medio Oriente è stata più volte evidenziata in questi giorni al Sinodo dei Vescovi. Tra le altre esperienze è stata raccontata quella del Cammino Neocatecumenale grazie al quale molti cristiani hanno abbandonato l’idea di emigrare.
Una ricerca effettuata da Rebeccalibri, e apparsa su Avvenire, segnala da tre settimane i due libri di Città Nuova sulla beata di Sassello tra i primi dieci posti in classifica.
La Conferenza episcopale canadese, in occasione della Giornata internazionale della lotta alla povertà celebrata la scorsa domenica, hanno lanciato un appello affinché nel Paese americano venga sconfitta la povertà. I poveri in Canada sono, infatti, oltre tre milioni, su una popolazione di circa 35, e sono soprattutto bambini figli di immigrati, disoccupati e popolazioni native. I presuli hanno lanciato un appello a tutta la popolazione canadese affinché ci sia uno sforzo collettivo che non renda vani i diversi programmi messi in atto dal governo centrale e dalle varie organizzazione caritatevoli.
La Gmg che si celebrerà nel 2011 sarà un evento missionario. Lo afferma il cardinale Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, nella lettera pubblicata in occasione della celebrazione della Domenica mondiale delle missioni (Domund) (24 ottobre), che ha per tema “Vogliamo vedere Gesù”. Per il porporato - riferisce l'agenzia Sir - inizia “un nuovo corso segnato dalla prossima visita di Papa Benedetto XVI” a Madrid per presiedere la prossima Giornata Mondiale della Gioventù nell’agosto 2011. Evento al quale la diocesi si sta preparando “con il massimo interesse e gioia” sia per quanto riguarda gli aspetti organizzativi sia per quel che concerne “la preparazione spirituale dei nostri cuori, in modo che tutti nella nostra Chiesa diocesana, sacerdoti, religiosi e religiose, laici consacrati, membri di associazioni e movimenti apostolici, e fedeli tutti, facciamo un vero cammino di conversione al Signore, affinché il dono dello Spirito Santo che suppone la celebrazione della Gmg di Madrid 2011 produca i migliori frutti, nella comunità diocesana e in tutta la Chiesa universale”.
Riportiamo di seguito il testo dell'intervento pronunciato da Benedetto XVI questo mercoledì durante l'Udienza generale tenutasi in piazza San Pietro. Nel discorso in lingua italiana, il Papa si è soffermato sulla figura di Santa Elisabetta d’Ungheria.
“Sì, domenica prossima potrà celebrare una messa alle 7.00 di mattina!”, mi fa serenamente deciso il parroco. Delle cinque messe che si celebreranno nella grande e bella chiesa del nostro paese la prima è del missionario. Ma resta il dubbio se sia un vero privilegio... Sarà la bella occasione di salutare la gente di paese, appena sveglia. Non il popolo di Dio, ma piuttosto un simpatico drappello di pensionati mattinieri. Può sorgere, forse, l’interrogativo se un missionario in una parrocchia normale sia una lampada sopra o sotto il moggio. Se è colui che rivela l’anima della Chiesa, il suo respiro universale, oltre che la dinamica delle sue origini, l’invio in missione... Senz’altro, è sempre un po’ arduo spiegare la mia missione. Quella di accompagnare la fede di comunità di emigranti italiani all’estero. Un popolo, forse, ormai dimenticato. Quello stesso che, pur sognando la propria terra giorno e notte, quando ritorna sui propri passi, al proprio paese, sembra cambiare nazionalità. “Hai visto sono tornati gli inglesi?”, si sente esclamare. “Sono arrivati gli argentini... i francesi...”. La terra dove il destino vi ha portato diventa in patria un’amara etichetta di estraneità.
All’udienza generale, Benedetto XVI illustra la figura di santa Elisabetta d’Ungheria. Esempio di come “la fede, l'amicizia con Cristo, crea il senso della giustizia, dell'uguaglianza di tutti, dei diritti degli altri, e crea l'amore, la carità e da questa nasce la speranza, la certezza che siamo amati da Cristo e che l'amore di Cristo ci aspetta”.
Il luogo di culto, separato dall’edificio principale che ospita il College, era rimasto chiuso per 8 anni: subito dopo la riapertura, lo scorso aprile, un gruppo di fanatici aveva cercato di distruggerlo dall’interno. Ieri un nuovo attacco, fortunatamente senza gravi conseguenze: ma gli assalitori si sono chiusi all’interno della chiesa.
Il Papa ha annunciato che il 20 novembre nominerà 24 nuovi cardinali, che, ha detto, "hanno il compito di aiutare il successore dell’apostolo Pietro nell’adempimento della sua missione di principio e fondamento perpetuo e visibile dell’unità della fede e della comunione nella Chiesa". Sono mons. Angelo Amato (Italia), prefetto della Congregazione delle cause dei santi; mons. Mauro Piacenza (Italia), prefetto della Congregazione del clero; mons. Gianfranco Ravasi (Italia), presidente del Pontificio consiglio della cultura; mons. Fortunato Baldelli (Italia), Penitenziere maggiore; mons. Velasio De Paolis (Italia), presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, mons. Raymond Leo Burke (Usa), prefetto della Segnatura apostolica; mons. Kurt Koch (Svizzera), presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani; mons. Robert Sarah, (Guinea Conakry), presidente di Cor Unum, mons. Paolo Sardi (Italia), pro-patrono dell’Ordine di Malta e mons. Francesco Monterisi (Italia), arciprete della basilica di san Paolo.
La decisione presa perché nei programmi si incitava all’odio religioso, fino all’assassinio. Le associazioni di solidarietà della minoranza copta cristiana lamentano un clima di crescente intolleranza.
La moglie di Youcef Nadarkhani è stata liberata nei giorni scorsi dopo quattro mesi di detenzione. L’arresto avviene mentre i cristiani evangelici lamentano una crescente pressione nei loro confronti, una persecuzione senza precedenti dall’avvento del regime degli ayatollah.
In base a un rapporto dell'agenzia di notizie IPS, le pubblicazioni cattoliche a Cuba sono aumentate notevolmente negli ultimi anni, malgrado le restrizioni e il forte controllo statale al quale sono state sottoposte. Il resoconto parla di fino a 46 bollettini e riviste, 12 siti web e 7 bollettini elettronici che interessano 4 milioni di lettori cattolici a Cuba e molti cubani in esilio. “L'Avana è un caso notevole, con le sue due riviste di maggior tiratura: Palabra Nueva, rivista ufficiale dell'Arcidiocesi, ed Espacio Laical, organo del Consiglio dei laici”, ha detto il laico Gustavo Andujar, vicepresidente di Signis, Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione, intervistato da IPS.
Scaricate cliccando sul link qui sopra, il commento mp3 al Vangelo di domenica prossima 24 ottobre 2010 - 30° Domenica del T.O. anno C.
L'utilizzo dei bambini come combattenti nei conflitti è “una delle peggiori forme di schiavitù”, ha denunciato venerdì a New York monsignor Francis Chullikatt, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. Di fronte a questa piaga, la delegazione vaticana ha voluto ribadire il valore dei Protocolli Opzionali alla Convenzione sui Diritti del Fanciullo - sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati e su vendita di bambini, prostituzione infantile e pedopornografia -, di cui si celebra il decimo anniversario dell'adozione.
Nel corso della sua visita in Inghilterra e Scozia, il Vescovo Eduard Hiiboro Kussala, della Diocesi di Tombura-Yambio (Sud Sudan), ha sottolineato la necessità di essere solidali con la Chiesa perseguitata, avvertendo della possibilità di una recrudescenza del conflitto nel suo Paese. Il presule è intervenuto sabato 16 ottobre all'evento annuale dell'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) a Westminster, ricordando le crescenti tensioni in vista del referendum sulla possibile secessione del Sud Sudan dal Nord, previsto per gennaio.
Continua la missione in Pakistan della Camillian Task Force (Ctf). Mustaq Anjum, membro dell’Ordine di origine pakistana, attualmente in missione a nome della Ctf, ha inviato all'agenzia Fides un nuovo resoconto della sua recente visita ad una comunità a prevalenza hindu.
John Broadhurst, vescovo anglicano di Fulham che provvede alla cura pastorale delle parrocchie in cui la maggioranza dei fedeli è contraria all’ordinazione delle donne e al quale sono affidate anche le parrocchie anglicane tradizionaliste di Southwark e di Rochester, ha annunciato venerdì scorso l’intenzione di dimettersi entro l’anno e di entrare a far parte dell’Ordinariato cattolico, non appena questo sarà stabilito.
Verso la fine del suo glorioso pontificato, Papa Pio IX raccomandava a un Missionario francese: “Predicate molto le grandi verità della salvezza, predicate specialmente l’Inferno. Dite chiaramente tutta la verità sull’Inferno, non c’è nulla di più efficace per far riflettere i poveri peccatori e convertirli”.La verità sull’inferno, dunque, è questa: l’inferno esiste ed è eterno! L’eternità dell’Inferno è verità di fede definita nel IV Concilio Lateranense e nel Concilio di Lione.
Chi vuole diventare sacerdote “deve essere soprattutto un uomo di Dio’”. Un Dio che “non è un’ipotesi distante, non è uno sconosciuto che si è ritirato dopo il ‘big bang’”. E’ uno dei passaggi più incisivi della lettera che Benedetto XVI ha indirizzato ieri ai seminaristi, a conclusione dell’Anno Sacerdotale. Una lettera che non ha esitato a toccare ancora una volta il doloroso tasto degli abusi sessuali commessi dal clero, ribadendo tuttavia che la missione sacerdotale resta “grande e pura”.
Come ogni anno dal 1926, nella penultima domenica di ottobre si celebra nel mondo cattolico la “Giornata missionaria mondiale” (quest’anno domenica prossima 24 ottobre). Papa Benedetto ha pubblicato il suo messaggio sul tema "La costruzione della comunione ecclesiale è la chiave della missione", che incomincia così: “Cari fratelli e sorelle, il mese di ottobre, con la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale, offre alle Comunità diocesane e parrocchiali, agli Istituti di Vita Consacrata, ai Movimenti Ecclesiali, all'intero Popolo di Dio, l'occasione per rinnovare l'impegno di annunciare il Vangelo e dare alle attività pastorali un più ampio respiro missionario”.
Le domeniche di ottobre sono dedicate ai profili di cinque grandi figure del nostro tempo, tracciati da Laura Badaracchi: la vita, gli scritti, la spiritualità di cristiani che hanno speso la loro vita per Gesù, modelli perseguibili di santità da vivere ogni giorno. Il terzo incontro è dedicato Chiara Badano, una luce per credenti e non credenti.
Al Sinodo per il Medio Oriente emergono nuovi punti di forza per la missione: l’estremismo come piaga che soffoca cristiani e musulmani; la necessità di riconoscere i cristiani quali cittadini a parte intera della società; il diritto all’annuncio del vangelo. Un resoconto dei dibattiti di questa settimana da parte di uno degli esperti dell’assemblea sinodale.
San Stanisław Kazimierczyk, sacerdote dei Canonici Regolari Lateranensi, fu un vero apostolo dell'Eucaristia, ed educatore dei giovani religiosi, ai quali cercò sempre di inculcare l'amore per il Santissimo Sacramento. Nacque il 27 settembre del 1433 a Cracovia da una famiglia borghese: suo padre Mattia Scholtis era tessitore e anche presidente del tribunale municipale per diversi anni; la madre Edvige, che lo diede alla luce in età avanzata, era una donna devota e impegnata nella vita religosa della parocchia del Corpus Domini, dove faceva parte dell'Arcifraternita del Santissimo Sacramento. Battezzato nella chiesa dal Corpus Domini, è qui che, presso la scuola parrocchiale, seguì le prime lezioni, partecipando alle funzioni religiose. Studiò all'Accademia di Cracovia conseguendo il titolo di baccelliere in teologia.
"Abbiamo sperimentato un modo nuovo di essere Chiesa, facendo i conti con le cose così come sono": lo ha affermato Luca Diotallevi, vice presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, tracciando le conclusioni dell'appuntamento di Reggio Calabria terminato domenica 17 ottobre. Un incontro, secondo Diotallevi che ha evidenziato l’impegno di "molta gente che ha una forte passione per il bene comune" e la necessità di rimettere al centro "il primato della vita spirituale". “Siamo la prua – ha proseguito il vice presidente del Comitato organizzatore - della nave di una nuova generazione che si misura con l'onere di un pensiero nuovo e di un'azione nuova, che il Papa ha richiesto nella Caritas in veritate".
L’editrice “ Il Seminatore” di Milano, specializzata in pubblicazioni religiose per bambini e ragazzi ha appena pubblicato “Gli Angeli. I nostri migliori amici” con testi di don Marcello Stanzione e illustrazioni di Enrico Berrini. Il volume è un autentico capolavoro pedagogico ed è un ottimo strumento per il catechismo dei fanciulli dagli 8 agli 11 anni sugli spiriti celesti. Nel XXI secolo, gli uomini non sembrano affatto portati ad ammettere la realtà del mondo degli Angeli. Volentieri e frettolosamente tanti superficialmente relegano questi esseri sopraterreni nel campo del sogno, dei miti e delle leggende, nelle categorie astratte o simboliche, nelle concezioni immaginarie dell’arte e della letteratura.
“La vera causa dell’attuale crisi economica non è derivante dall’avidità del sistema bancario, né dalla corruzione dei governi o da altre cause esterne, ma dipende quasi esclusivamente dal crollo demografico che ha colpito i Paesi avanzati fin dall’inizio degli anni settanta”. Lo ha detto Ettore Gotti Tedeschi, presidente dell’Istituto Opere Religiose (IOR), intervenendo a Roma sabato 16 ottobre ad un seminario su “Il libero mercato e la cultura del bene comune” organizzato dal Progetto Markets, Culture and Ethics della Pontificia Università della Santa Croce. Secondo il presidente dello IOR, il crollo demografico determinato da politiche che hanno favorito aborti, divorzi, contraccezione, ha manifestato una cultura nichilista in cui l’umanità si è persa. Senza crescita demografica non c’è crescita economica, così le istituzioni finanziarie e politiche hanno operato dei trucchi sulla realtà per continuare a far crescere il Prodotto Interno Lordo (PIL) favorendo un processo di indebitamento che ha colpito soprattutto le famiglie.
La tutela della domenica, la natura specifica della domenica in Europa e nell'Unione Europea, la difesa della domenica in relazione alla difesa dei diritti umani in Asia, Africa e in altri paesi dove esiste la persecuzione dei cristiani, sono stati argomenti principali di una conferenza stampa che si è svolta il 13 ottobre presso il Parlamento Europeo a Bruxelles. “Per diversi anni, non vi è stata alcuna traccia di carattere specifico in merito alla domenica nei documenti dell’Unione Europea. In questi mesi si sta lavorando su un progetto di direttiva sul restauro della registrazione del 1983, su un carattere speciale del giorno di festa per i cristiani”, ha detto don Piotr Mazurkiewicz, segretario della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE).
Gli uomini “avranno sempre bisogno di Dio”, e quindi “di sacerdoti”, per cui il sacerdozio cattolico non è una cosa del passato, ma del futuro. Lo scrive Papa Benedetto XVI ai seminaristi di tutto il mondo dopo la chiusura dell'Anno Sacerdotale. La Lettera, diffusa dalla Santa Sede questo lunedì, festa di San Luca Evangelista, contiene un messaggio del Pontefice ai futuri sacerdoti, affinché prendano sul serio la propria formazione e la propria identità, e in primo luogo per incoraggiarli di fronte alle difficoltà attuali. Al giorno d'oggi, afferma il Papa, molte persone “pensano che il sacerdozio cattolico non sia una 'professione' per il futuro, ma che appartenga piuttosto al passato”. Questa situazione non è nuova, confessa, perché egli stesso l'ha dovuta attraversare, nella Germania agonizzante della Seconda Guerra Mondiale.
Il sacerdote sia sempre “il messaggero di Dio tra gli uomini”: è quanto scrive Benedetto XVI in una lettera ai seminaristi, inviata nell’ambito della conclusione dell’Anno Sacerdotale. Il Papa ricorda la sua esperienza personale di seminarista, nella Germania appena uscita dalla tragedia del nazismo. Inoltre, torna ad esprimere dolore per la piaga degli abusi sessuali nella Chiesa. Un fenomeno distruttivo e riprovevole, ha avvertito, che non può tuttavia screditare la missione sacerdotale.
“Non siamo contro la festa e il divertimento; entrambi, però, non possono essere ricercati distruggendo le nostre tradizioni più sacre e calpestando la nostra cultura. Non può essere presentata la morte, istillando orrore e paura”: é quanto afferma mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Locri-Gerace, nella nota pastorale – ripresa dal Sir - dal titolo “Riappropriamoci della sacralità del ricordo dei Santi e dei morti”, che sarà letta domenica in tutte le parrocchie della diocesi.
Il vademecum dell’arcivescovo di Trieste per ricostruire l’“unità possibile” andata perduta. Oltre i facili moralismi sui leader “peccatori”.
Il “Compagno Duch” è il primo gerarca del regime, che provocò quasi 2 milioni di morti, a essere condannato. Il regime dei Khmer rossi perseguì tra il '75 e il '79 l'eliminazione sistematica di circa un terzo del popolo cambogiano ed il loro leader Pol Pot, morto impunito nel '98 aveva il pieno appoggio del PCI.
Le grandi trasformazioni avvengono sempre attraverso piccoli ma significativi segnali. Uno di questi è rappresentato dalla vicenda della scuola elementare cattolica del Sacro Cuore di Blackburn nel Lancashire inglese. La Sacred Heart Roman Catholic Primary School Blackburn, questo il nome ufficiale della scuola, vanta origini storiche più che dignitose, risalenti a centodieci anni fa. La prima pietra fu posata il 5 maggio 1900 da Sua Eccellenza monsignor John Bilsborrow, Vescovo di Salford, ed il 14 gennaio 1901 la scuola fu ufficialmente inaugurata, accogliendo i primi ventotto alunni. Perché la vicenda di questo centenario istituto scolastico cattolico sia diventato un segno dei tempi è presto detto. Alla fine di settembre è stato dato l’annuncio che la Sacred Heart Roman Catholic Primary School di Blackbury sarà quasi certamente rilevata dalla locale moschea Masjid-e-Tauheedul, e diventerà una scuola islamica. La presenza degli alunni cattolici, che dieci anni fa si attestava attorno al 90 per cento, oggi non raggiunge il 3 per cento, rappresentando una sparuta minoranza rispetto agli altri studenti di origine asiatica quasi tutti musulmani. Da qui la decisione delle autorità religiose di lasciare l’istituto.
Perché tanta gente è interessata all’omicidio di Sarah Scazzi? C’è da chiederselo davvero visti i numeri dell’audience televisivo. Da più di dieci giorni è come se un terremoto si fosse abbattuto sul consueto andamento degli share. E’ qualcosa di paragonabile a fatti clamorosi come l’11 settembre, lo tsunami, la guerra in Kosovo. La classe dirigente giornalistica tende a vedere la cosa con snobismo. E un po’ di fastidio. Sembra chiedersi: perché il popolo ha tanta sete di sapere su questa vicenda di provincia, un delittaccio fra gente povera, vittima una ragazzina? La stessa televisione viene severamente giudicata da tutti, perché ne parla troppo. Come sapete, mi occupo di Cronaca da una vita e anche di Nera. Penso che solo il Fascismo e il Comunismo (nello scorso secolo) arrivarono a proibire l’informazione su omicidi, suicidi, violenze. La società perfetta voluta da quelle ideologie non ammetteva le sbavature della realtà. Il suo dolore, la sua violenza, la sua capacità di sbagliare.
Il 28 maggio 2011 a Faicchio in provincia di Benevento e diocesi di Cerreto Sannita sarà beatificata la venerabile Madre Serafina del Sacro Cuore (al secolo Clotilde Micheli) che è la Fondatrice dell’Istituto “ Suore degli Angeli”. La futura beata nasce ad Imer in provincia di Trento, allora Impero Austro-Ungarico, l’11 settembre 1849, secondogenita di Domenico e Anna Maria Domenica Carmelitana Orsingher.
Benedetto XVI ha canonizzato sei nuovi santi: due italiane, una spagnola, un polacco, un canadese e un’australiana ai quali ha raccomandato il Sinodo per il Medio Oriente.
Gli ospedali sono nati all’inizio di quello che noi chiamiamo Medio Evo, età di mezzo tra altre due più importanti, quasi a dimenticare il contributo fondamentale alla formazione della nostra civiltà. Gli ospedali sono proprio un esempio di tale contributo. Non sono nati perché si sapessero curare le malattie. Fino all’inizio del secolo scorso le possibilità di trattamento erano risibili. Gli ospedali sono nati per “ospitare”, per accogliere e assistere gli uomini e le donne in difficoltà, colpiti dalla sventura, in cui spesso malattia e miseria facevano tutt’uno. Con la Risurrezione di Cristo, la morte, di cui la malattia era massimo presagio, non era più l’ultima parola sulla vita, ma la certezza – o la speranza, che è lo stesso – della vittoria della vita era diventata dominante. Malattia e morte non avevano perduto il loro carico di dolore e di spavento, ma si potevano affrontare. Di più: erano partecipazione alla sofferenza salvatrice di Cristo. Come assai più tardi si espresse l’invettiva di Nietzsche contro il crocifisso, il Dio inchiodato alla croce proclamava che la sua debolezza, la debolezza dell’uomo completamente abbandonato a lui, era più forte della forza dell’uomo.
“L’anelito verso Dio è inscritto nel cuore dell’essere umano”, ha ricordato Papa Benedetto XVI questo sabato pomeriggio, dopo che nell'Aula Paolo VI ha avuto luogo un concerto in suo onore offerto dal Direttore d’Orchestra e compositore Enoch zu Guttenberg. Il concerto, svoltosi alla presenza dei Padri Sinodali dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, ha visto l'esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, diretta dal Maestro Enoch zu Guttenberg ed eseguita dal Coro di Neubeuern, dall’Orchestra “KlangVerwaltung” e da alcuni solisti. Nel suo discorso al termine dell'evento, il Papa ha ricordato che Verdi scrisse la Messa da Requiem nel 1873 per la morte di Alessandro Manzoni, “che ammirava e quasi venerava”.
Benedetto XVI ha seguito molto da vicino l'avventura dei 33 minatori cileni rimasti 70 giorni intrappolati a 700 metri di profondità, e ha collocato nel suo appartamento la bandiera cilena firmata da tutti loro che gli hanno inviato, pregando quotidianamente per il loro salvataggio, ha rivelato il portavoce vaticano. Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha dedicato al recupero dei minatori, “una grande festa” che sottolinea il valore della vita, l'editoriale dell'ultimo numero di “Octava Dies”, il settimanale del Centro Televisivo Vaticano del quale è direttore.
Una grande festa di fede e di Chiesa universale è quella che si è vissuta questa domenica mattina in Vaticano con la canonizzazione di sei nuovi santi, provenienti da Italia, Spagna, Polonia, Canada e Australia. Durante il rito di canonizzazione, monsignor Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha letto una breve biografia di ciascuno di loro e ha chiesto al Pontefice la canonizzazione. In seguito i postulatori sono giunti con le reliquie per deporle sull'altare, e il Papa ha presentato ufficialmente la formula con cui, a partire da quel momento, i sei beati passavano a far parte del santorale romano.
Riportiamo di seguito le parole che Benedetto XVI ha pronunciato questa domenica al termine della Messa di canonizzazione di sei nuovi santi - Stanisław Sołtys, André Bessette, Cándida María de Jesús Cipitria y Barriola, Mary of the Cross MacKillop, Giulia Salzano e Battista Camilla Varano -, introducendo la preghiera mariana dell'Angelus.
Gli interventi di Muhammad Al-Sammak (Libano) e dell’Ayatollah Ahmadabadi centrati sul ruolo dei cristiani nella regione, e sull’importanza della loro presenza.
La via per riemergere dalla crisi economica e culturale che sta investendo l'Italia si trova nel sostegno alla famiglia e nell'impegno per il bene comune al di là degli interessi di parte. E' quanto si legge nel messaggio scritto da Benedetto XVI in occasione la 46ma Settimana sociale dei cattolici italiani, in programma a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre sul tema “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese”.
“E' già nella celebrazione della Eucarestia che si serve e si comincia a realizzare il bene comune vero e pieno dell’intera umanità”, ha sottolineato monsignor Arrigo Miglio, Vescovo di Ivrea e Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani. Il presule ha introdotto questo giovedì la 46ma Settimana Sociale, in svolgimento a Reggio Calabria fino al 17 ottobre sul tema “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’ Agenda di speranza per il futuro del Paese”. Monsignor Miglio ha innanzitutto ricordato gli obiettivi delle Settimane Sociali espressi dalla Nota CEI del 1988, ovvero “essere una iniziativa culturale ed ecclesiale di alto profilo, capace di affrontare e se possibile anticipare gli interrogativi e le sfide, talvolta radicali, posti dall’attuale evoluzione della società” e di “essere strumento di ascolto e di ricerca, offrire occasioni di confronto e di approfondimento su quel che sta avvenendo e su quel che si deve fare per la crescita globale della società”.
“Malgrado le continue emigrazioni e il numero ristretto di cattolici, vediamo che le vocazioni aumentano e che la Chiesa, in Iran, come un albero ha adesso nuove foglie e porta frutti”. E' quanto ha detto questo giovedì, prendendo la parola nell'Aula sinodale, mons. Thomas Meram, Arcivescovo di Urmia dei Caldei. “La Chiesa caldea – ha ricordato all'inizio – è stata particolarmente perseguitata ed ha sacrificato migliaia e migliaia dei suoi figli sull’altare della fedeltà e dell’amore per Cristo: per questo fu chiamata la Chiesa dei Martiri e ha continuato a emigrare di città in città, di paese in paese, fino ad oggi, senza mai abbandonare nulla della propria fede, irrigata del sangue di questi martiri e santi da cui essa è custodita, rafforzata e confermata”.
Rilevo una tendenza contrastante della nostra società post-moderna. Più aumentano le tensioni soggettivistiche volte a dar rilievo giuridico alle istanze più personali e particolari delle persone e più aumenta la rilevanza che l’autorità dà alla coscienza di ogni singolo uomo, ed al suo libero sviluppo, quale principale criterio di riferimento per l’individuazione di nuove pretese tutelate; più, dall’altra parte, si riscontra la tendenza ad una limitazione della medesima coscienza nel suo rapporto con l’autorità, ad una compressione del diritto di ciascuno di obiettare alla legge scritta. In sostanza, ad un maggior grado di tutela dell’autodeterminazione corrisponde una minore libertà di esercizio dell’obiezione di coscienza. Si prendano alcuni recenti casi. Nell’ambito internazionale dei diritti umani si tende a proclamare in tutte le versioni e le colorazioni possibili la più ampia tutela ed il più ampio esercizio della libertà (compresa quella - questa volta la novità viene dall’Australia - di pubblicizzare l’eutanasia mediante apposito spot televisivo, da parte di una multinazionale il cui nome è significativamente Exit International). Contemporaneamente si pone in discussione alla seduta plenaria del Parlamento Europeo di pochi giorni fa (8 ottobre) la risoluzione Women’s access to lawful medical care: the problem of unregulated use of conscientious objection (“Accesso delle donne a cure mediche legali: il problema di un uso non regolamentato dell’obiezione di coscienza”). Per inciso, l’eufemismo medical care sta in realtà per aborto. Si pensi a quale grado di stravolgimento può giungere il significato assegnato a parole e frasi.
"E' un triste spettacolo, tutto il Paese è sotto l'acqua, un terzo della popolazione è colpita dal maltempo e non smette di piovere" dice all'agenzia Misna Suor Léonie, segretario generale della Caritas Benin che sta coordinando l'aiuto umanitario fornito dalle agenzie Onu e da altre organizzazioni caritative.
L’Ordine dei Camilliani rafforza la sua presenza nelle zone alluvionate del Pakistan. In una nota inviata alla Fides, fratel Luca Perletti, segretario generale dell'Ordine dei Ministri degli Infermi di S. Camillo (Camilliani), aggiorna sull'impegno dei religiosi in questo Paese martoriato dalle calamità naturali, annunciando che “padre Aris Miranda, religioso camilliano della Provincia delle Filippine, attualmente in Italia quale membro della Camillian Task Force (Ctf), organismo dei Camilliani di risposta alle emergenze, è appena partito per il Pakistan per affiancare Mushtaq Anjum, camilliano, nell’opera di soccorso alle vittime delle recenti inondazioni”.
Quando si conoscono, ebrei e cristiani collaborano e si apprezzano profondamente, ha affermato questo mercoledì un rabbino davanti al Sinodo dei Vescovi del Medio Oriente. David Rosen, consigliere del Gran Rabbinato di Israele e direttore del Dipartimento per le Questioni Interreligiose del Comitato Ebraico Statunitense, invitato speciale per partecipare all'assemblea episcopale, ha compiuto una lunga analisi dello stato delle relazioni ebraico-cattoliche.
Il fenomeno in crescita denunciato da padre Farid Botros, parroco caldeo – cattolico della capitale siriana e dal vescovo di Aleppo.
Fonti di AsiaNews parlano di come sarà l’Afghanistan del prossimo futuro. Un Paese stanco della guerra, vuole tornare a una vita normale, ma si scontra con la diffusa corruzione politica e gli ‘appetiti’ degli Stati confinanti. E c’è anche chi fa compromessi con i talebani.
«Sono stato con Dio e con il diavolo. Hanno litigato per avermi. Dio ha vinto, io ho preso la sua mano, la migliore. Non ha mai vacillato la mia certezza che Dio mi avrebbe tirato fuori». Ha trascorso 69 giorni a 700 metri di profondità, eppure a Mario Sepulveda non sono mai mancati il coraggio, la fede e il buonumore, che ha condiviso con tutti gli altri, aiutandoli a sorridere anche nei momenti più duri.
La problematica ecologica, ossia la tutela dell’ambiente naturale in modo da consegnarlo in buono stato alle future generazioni perché ne possano usufruire come abbiamo fatto noi, senza pregiudizio per il loro sviluppo, è oggi considerata una questione di primaria importanza. Essa però viene intesa anche in senso forzatamente ideologico e addirittura si può dire che, in molti casi, l’ecologismo rappresenti una nuova religione. Contiene quindi molte ambiguità di cui anche il cattolico in politica può rimanere vittima, se non presta continuamente attenzione a collegare le problematiche dell’ecologia ambientale con quelle dell’ecologia umana. È questa la visione strategica che può liberare l’ecologia delle maglie dell’ecologismo ideologico.
La celebrazione di un congresso mondiale per promuovere l'aborto dal 21 al 23 ottobre a Siviglia (Spagna) coinciderà con un'intensa preghiera per la vita in parrocchie, comunità religiose, confraternite, gruppi e movimenti. L'Arcivescovo dell'Arcidiocesi, monsignor Juan José Asenjo, ha pubblicato il 7 ottobre una lettera pastorale intitolata Un sí rotundo a la vida, in cui avanza varie proposte per diffondere una cultura della vita e affrontare questo congresso, che a suo avviso “non sarà una pietra miliare gloriosa nella storia della nostra città”.
L’ultimo minatore è risalito alle 21.55; l’ultimo membro della squadra di soccorso alle 0.30 di stanotte. La preghiera del papa e i suoi rosari per i minatori.
David è coscritto di Ibrahim, ma vive al di là del filo spinato che sta in fondo alla Piana di Marjayoun. Il suo villaggio si chiama Metulla, è irrorato dalla stessa acqua di Marjayoun e le mandorle e pesche che mangia sono le stesse di quelle del suo coscritto. Guerre, convenzioni, politica e religioni dicono però che Ibrahim è libanese mentre David è israeliano e l’uno non guarda l’altro. Ma se il primo utilizza troppa acqua il secondo resterà a secco e, viceversa. Così come gli alberi di mandorle che i loro padri coltivano: se le piante di Ibrahim avranno una malattia, la stessa potrebbe propagarsi oltre il confine. E viceversa.
Dietro fumose espressioni per iniziati, il presidente della Fed afferma che la situazione è ormai insostenibile. Le conseguenze su debito pubblico, pensioni e sanità su Usa, Europa e Giappone. La via d’uscita è l’austerità, ma anche una riduzione della democrazia, a favore del sistema bancario.
Otto milioni 370 mila i poveri in Italia, mentre le famiglie sono costrette sempre più a chiedere aiuto economico alle strutture di assistenza. E' questo il dato allarmante che emerge dal decimo Rapporto su povertà ed esclusione sociale dal titolo “In caduta libera”, realizzato da Caritas italiana e dalla Fondazione “Emanuela Zancan” e presentato mercoledì mattina a Roma. La realtà fotografata dal Rapporto presenta una situazione peggiore rispetto a quella che si rifletteva nelle ultime stime dell’Istituto di Statistica Italiano riferite al 2009, e che parlava di 7 milioni e 810.000 di poveri. Secondo Caritas e Fondazione Zancan, in Italia si è abbassata la soglia della cosiddetta “povertà relativa” e si sono affacciate sulla scena nuove situazioni di impoverimento, legate a fattori sociali, culturali, finanziari, valoriali e psicologici. Aumenta, inoltre, la crescente categoria degli impoveriti, cioè di coloro che rischiano, per un qualunque imprevisto (infortunio, licenziamento, disoccupazione prolungata etc.), di cadere sotto la linea della povertà, posta intorno ai 983 Euro per un nucleo di due persone: 1 italiano su 5 sarebbe in questa condizione.
Benedetto XVI ha espresso gratitudine e ha inviato saluti affettuosi alle persone che hanno reso un “successo” la sua visita nel Regno Unito, dal 16 al 19 settembre scorsi. Il Papa lo fa in una lettera personale inviata all'Arcivescovo Vincent Nichols di Westminster, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles, pubblicata questo martedì sul sito web della visita papale. “Le scrivo per ringraziarla con la massima sincerità per tutto ciò che lei e i suoi fratelli Vescovi in Inghilterra e in Galles avete fatto per rendere la mia prima visita ufficiale nel Regno Unito un tale successo”.
La Santa Sede ha sottolineato l'inerente dignità delle donne come affermazione necessaria che porterà al loro progresso. Lo ha affermato questo martedì a nome dell'Arcivescovo Francis Chullikatt, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, Cathy Murphy, consulente della Missione vaticana, davanti al Terzo Comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite durante una discussione generale sul progresso delle donne.
“Dio ha mille modi, per ciascuno il suo, di farsi presente nell'anima, di mostrare che esiste e mi conosce e mi ama”. Lo ha detto Benedetto XVI in occasione dell'Udienza generale del mercoledì dedicata alla figura della beata Angela da Foligno, una mistica vissuta nel XIII secolo. Angela, ha raccontato il Papa, vive i primi anni della sua vita in modo piuttosto mondano lontana dal pensiero di Dio, “tanto da permettersi di disprezzare i cosiddetti penitenti, molto diffusi in quell'epoca, coloro, cioè, che per seguire Cristo vendevano i loro beni e vivevano nella preghiera, nel digiuno, nel servizio alla Chiesa e nella carità”.
Ciò che si spende per la formazione non va considerato come “costo”, ma come “investimento”, non solo sul futuro dei più giovani, ma dell’intero Paese: è quanto chiedono i giovani e gli studenti dell’Azione cattolica e gli universitari della Fuci nella loro “Agenda di speranza”, offerta come contributo alla Settimana sociale che si apre domani e alla riflessione che la Chiesa italiana sta conducendo intorno al tema del bene comune. Il contributo vuole sottolineare in particolare alcune questioni prioritarie che, mentre guardano al bene delle nuove generazioni, possono risultare importanti per la ripresa e la crescita morale e materiale di tutto il Paese. L’agenda dei giovani di Ac, del Movimento studenti di Azione cattolica (Msac) e della Federazione universitaria cattolica italiana (Fuci) è in continuità con il Documento di sintesi del “Forum nazionale dei giovani verso le Settimane sociali” e raccoglie l’invito dello stesso Documento preparatorio per la 46ª Settimana sociale di Reggio Calabria.
“Le Crociate non furono un atto di colonialismo, ma la risposta militare a una lunga serie di aggressioni da parte dell’Islam contro i Luoghi Santi e i pellegrini”. E’ quanto sostiene Rodney Stark nel libro “Gli eserciti di Dio. Le vere ragioni delle crociate” (Lindau) Ripercorrendo la storia delle sette maggiori Crociate, che si svolsero tra il 1095 e il 1291, il libro di Stark dimostra come l’Europa abbia dovuto reagire a una vera e propria strategia di conquista. “Finalmente un libro sulle crociate convincente ed equilibrato, lontano dalle recenti diatribe ideologiche e grossolane che le liquidavano come un brutto affare”, ha scritto Jeffrey Burton Russell, professore emerito di Storia della University of California.
Ti voglio spiegare cosa è e in cosa consiste il Purgatorio. E te lo spiego Io, con forma che urterà tanti che si credono depositari della conoscenza dell'al di là e non lo sono. Le anime immerse in quelle fiamme non soffrono che per l'amore. ....
In questi giorni ha iniziato a funzionare il nuovo sito internet dei Missionari Saveriani (www.saveriani.com). “In questo modo, - spiega un comunicato - la Direzione generale dell’istituto intende presentare le attività missionarie dei suoi membri nel mondo e mettere a disposizione di tutti coloro che cercano informazioni sulla Congregazione Saveriana o sulle sue Missioni, abbondante materiale documentativo”.
Sconcerto e costernazione fra i volontari Caritas che operano ad Haiti per l’omicidio di Julien Kénord, collaboratore haitiano della Caritas Svizzera, ucciso a Port-au-Prince a colpi di arma da fuoco esplosi da uno sconosciuto l’8 Ottobre. “Operatore leale e molto dedito al suo lavoro, Julien aiutava le vittime del terremoto a ricostruire la loro vita. Mancherà molto ai suoi colleghi”, così lo ricorda Lesley-Anne Knight, segretaria generale di ‘Caritas Internationalis’ sentita dall'agenzia Misna.
Comunità cristiana in Pakistan sotto shock per due nuovi casi di violenza sulle donne: Lubna Masih, 12 anni, è stata violentata e uccisa da un gruppo di musulmani a Rawalpindi; Kiran Nayyaz, 13enne cattolica di Faisalabad, è stata stuprata da un giovane musulmano ed ora è incinta, sotto la protezione della Chiesa cattolica locale. Fonti locali dell'agenzia Fides riferiscono il caso di Lubna Masih, figlia di Saleem e Guddi Masih, famiglia cristiana che vive a Dhoke Ellahi Buksh, quartiere di Rawalpindi. Saleem Masih fa il tassista e lavora sodo per pagare gli studi alla sua unica figlia. Il 27 settembre, alle 6.30 del mattino, la ragazza esce di casa per comprare il latte. Un gruppo di cinque giovani musulmani la ferma, la costringe a salire su un’auto che si allontana velocemente. La portano nel cimitero di Dhoke Ellahi Buksh, dove la violentano e la uccidono, abbandonando là il corpo. Alcune ore dopo, alcuni passanti chiamano la polizia, che constata il decesso. I genitori di Luba sono scioccati e terrorizzati: per questo al momento non hanno ancora voluto sporgere denuncia o rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale. Increduli per il dolore “pensano solo ad abbandonare la città e rifarsi una vita altrove”.
Monsignor Paul Hinder OFMCap è pastore di un gregge forte nella fede e disperso nel territorio che ogni giorno vive e respira con l'islam. La sua missione è quella di guidare la Chiesa nei Paesi arabi. La sede del vicariato è ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti. Il vicariato apostolico d'Arabia comprende cinque Paesi: Emirati Arabi (dove ci sono sette parrocchie), Oman (4 parrocchie), Yemen (4), Qatar (1) e Bahrein (1). Non ci sono cristiani locali, solo immigrati. I fedeli appartengono a 90 nazionalità diverse, e provengono soprattutto da Filippine, India, Indonesia, Nigeria, Stati Uniti e Paesi europei.
Ucciso in pieno giorno a colpi di arma da fuoco mentre viaggiava sulla sua auto a Quezon City, nell’area metropolitana di Manila. È questa la dinamica dell’omicidio, avvenuto questa mattina, di Joseph Saliba, 42 anni, pastore della Chiesa battista nelle Filippine. Secondo informazioni raccolte dall'agenzia Fides l’episodio ha destato profondo sconcerto anche perchè, dopo l’omicidio, il killer – sostengo alcuni testimoni oculari, “si è allontanato indisturbato su un motociclo, come se nulla fosse accaduto”.
Ma Dio ha “mille modi per mostrarci che esiste e bisogna fare attenzione ai “segni coi quali Dio ci tocca”, come mostra l’esperienza della beata Angela da Foligno, alla quale Benedetto XVI ha dedicato il discorso per l’udienza generale. Una preghiera per la buona riuscita del salvataggio dei minatori cileni.
Da fine mese gli abruzzesi potranno raggiungere Medjugorje direttamente dall'Aeroporto d'Abruzzo con un volo diretto Pescara-Mostar. Il 27 e 28 ottobre sono previsti i primi passaggi da Pescara alla Bosnia Erzegovina. Sono 148 i posti disponibili. Nello scorso aprile e' stato siglato un protocollo di collaborazione fra le citta' di Pescara e Mostar, con pacchetti per pellegrini, turisti e imprenditori. Costa 370 euro il pacchetto con volo andata e ritorno, pernottamento e pensione completa in hotel 4 stelle, visite a Medjugorje e Mostar. (ANSA).
La comunità cristiana irakena rischia di sparire se la comunità internazionale non interverrà per garantire la sua presenza in quella terra. Non bisogna favorire l’emigrazione, ma trovare modi per favorire la riconciliazione tra iracheni musulmani e cristiani.
Maria sembrava non comprendere quello che le veniva detto. La sua bambina di nove mesi era in uno stato di denutrizione grave. Vivevano in una casa senza finestre sotto il livello della strada. Il pavimento era di terra e c’era un odore terribile. Con loro anche un altro figlio di 4 anni così sporco che non si capiva il colore della sua pelle. Un caso difficile segnalato al Cren da un operatore sanitario della municipalità di San Paolo, in Brasile. “Il contatto iniziale è stato molto difficile - ricordano al Cren - ma a poco a poco le cose sono cambiate. Ci siamo conosciuti. La mamma ha avuto fiducia in noi ed ora i bambini vanno a scuola e arrivano al Centro puliti”.
Enzo Biagi, uno dei più grandi giornalista della storia d'Italia, passato "alla Casa del Padre" il 6 novembre 2007, lo ha ripetuto alcune volte durante qualcuno dei suoi splendidi servizi: "la madre degli imbecilli è sempre incinta". E proprio questo proverbio popolare possiamo citare per definire quanto stanno facendo alcuni balordi su facebook. PUBBLICITÀ GOOGLE "Don Pio Cristiddio - Confraternita dei Frati Bestemmianti": questo gruppo, che più di 500 imbecilli sostengono, si permette, impunemente, di dileggiare la religione cattolica, la sua Trinitaria ed Unica Divinità e i suoi Santi, a partire dalla Tutta Santa, la Beata Vergine Maria. Sono state fatte migliaia di segnalazioni ai gestori di Facebook ma ancora non si è registrato nessun intervento del noto social network americano (forse qualcuno dei vertici condivide i contenuti?).
“Profeti del bene comune”: così l'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, Ordinario militare per l'Italia, ha definito Marco Pedone, Francesco Vannozzi, Gianmarco Manca e Sebastiano Ville, i militari uccisi sabato in Afghanistan. Il presule ha presieduto questo martedì mattina la Messa funebre nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli. “In questa Basilica è raccolta simbolicamente l’Italia, che abbraccia nella preghiera Marco, Francesco, Gianmarco, Sebastiano”, ha affermato. Nella sua omelia, monsignor Pelvi ha ricordato che i militari uccisi, “decisi a pagare di persona ciò in cui hanno creduto e per cui hanno vissuto, erano in Afghanistan per difendere, aiutare, addestrare”.
Un uomo che si è definito un arabo Misseriya dello Stato dello Kordofan meridionale (Sudan) ha cercato di assassinare l'Arcivescovo cattolico di Khartoum, riferisce il Catholic Information Service for Africa (CISA). L'attentato è avvenuto questa domenica, quando il Cardinale Gabriel Zubeir Wako stava presiedendo una celebrazione eucaristica presso il Comboni Playground di Khartoum. Ogni anno, i cattolici dell'Arcidiocesi di Khartoum celebrano la festa di San Daniele Comboni il 10 ottobre, giorno in cui egli morì a Khartoum nel 1881.
La Provvidenza, o il caso per chi non crede, si è incaricata di dare un altro duro colpo ai sostenitori del suicidio assistito in Gran Bretagna. Lo ha fatto attraverso la vicenda della guarigione di Graham Miles, affetto dalla sindrome neurologica chiamata “locked-in” (imprigionato dentro), che lo ha paralizzato dalla testa ai piedi, costringendolo in quella condizione che i giudici della prima sezione civile della Corte d’Appello di Milano avrebbero considerato «vita non degna di essere vissuta», in quanto priva di una «pienezza di facoltà motorie e psichiche» (decreto 9 luglio 2008 sul caso Englaro). Miles, che ora è un pensionato di 66 anni, non solo riesce a camminare e parlare, ma si è persino dedicato all’hobby delle corse automobilistiche al volante della sua Jaguard E-type. La storia di quest’uomo merita di essere raccontata.
Scaricate e ascoltate il commento al Vangelo di domenica prossima dal sito di Radio Vaticana.
Da anni in Indonesia, Lukas Prima offre ogni domenica insieme alla moglie e altri medici cure gratis ai poveri della sua parrocchia, tra cui diversi musulmani. La sua testimonianza è fra quelle presentate a un incontro avvenuto lo scorso 9 ottobre a Jakarta, per sostenere la missione dei laici nella Chiesa.
Pubblicato il Motu Proprio di Benedetto XVI sulla nuova Evangelizzazione; il Papa chiama a un nuovo slancio missionario la Chiesa, soprattutto, ma non solo, nei paesi di antica cristianità.
Diecimila persone si sono riunite al palasport di Monza nel fine settimana per incontrare e pregare con Marija Pavlovic, una delle sei veggenti di Medjugorje che tutti i giorni ha una visione.
Le suore della Congregazione delle Figlie di Gesù sono in festa per la canonizzazione della loro fondatrice, madre Cándida María de Jesús, che avverrà questa domenica in Vaticano insieme a quella di altri cinque beati. L'evento rappresenta per loro “un forte appello a una vita più santa e dedita”, un'occasione per rinnovare “il sogno di vivere sempre più secondo i valori del Vangelo e di vivere più centrate nella persona di Gesù Cristo come Madre Cándida”, ha detto a ZENIT suor Anna-Maria Cinco Castro, membro della comunità e postulatrice della causa di beatificazione.
Benedetto XVI ha paragonato questo lunedì la spaventosa lotta della “donna vestita di sole” contro l'enorme drago rosso come il fuoco narrata dall'Apocalisse alla lotta che i credenti combattono oggi contro le ideologie e i poteri, inclusi i “capitali anonimi che schiavizzano l'uomo”. Il Pontefice è intervenuto alla prima sessione di lavoro del Sinodo dei Vescovi del Medio Oriente offrendo un'impressionante meditazione sulla storia alla luce del capitolo 12 dell'ultimo libro della Bibbia cristiana. Nella visione biblica, “il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato”, spiega il versetto 4, ma la donna “partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono”. “Qui il mistero mariano è il mistero di Betlemme allargato al mistero cosmico – ha spiegato il Papa ai Patriarchi, ai Cardinali e ai Vescovi di tutti i Paesi del Medio Oriente –. Cristo nasce sempre di nuovo in tutte le generazioni e così assume, raccoglie l'umanità in se stesso. E questa nascita cosmica si realizza nel grido della Croce, nel dolore della Passione. E a questo grido della Croce appartiene il sangue dei martiri”.
I cristiani in Medio Oriente devono impegnarsi nella promozione di una democrazia sana, capace di riconoscere il contributo alla vita pubblica delle diverse religioni e di frenare l'avanzata dell'Islam politico. E' questo uno dei nodi centrali affrontati da Sua Beatitudine Antonios Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto) e Relatore Generale al Sinodo per il Medio Oriente, nell'aprire questo lunedì in Vaticano i lavori dell'Assise che riunirà per due settimane 185 Padri sinodali sul tema “La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza. 'La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola'” (At 4, 32).
“Vi sto mandando un santo”. Furono queste le parole di padre André Provençal, che conobbe il giovane Alfred Bessette e decise di presentarlo alla Congregazione della Santa Croce a Montreal (Canada). L'allora aspirante prese poi il nome di fr. André. Papa Benedetto XVI lo canonizzerà il 17 ottobre, insieme ad altri cinque beati. Sarà il primo santo di questa Congregazione. Migliaia di persone visitano a tutt'oggi la sua tomba, situata nel santuario di San Giuseppe, che egli stesso fece costruire sul cosiddetto Mont Royal. Parlando con ZENIT, padre Mario Lasciabell, il vicepostulatore della sua causa, ha detto che i fedeli “hanno manifestato per iscritto il proprio desiderio che la Chiesa riconoscesse quanto prima la santità dell'umile amico dei poveri e degli afflitti”.
Teresa d’Avila nacque in Spagna nel 1515 e morì ad Alba de Tormes il 4 ottobre 1582. Paolo VI la proclamò dottore della Chiesa. Consideriamo ora come si inseriscono gli Angeli eletti e quelli decaduti nel contesto della complessa esistenza di S.Teresa d’Avila, nelle sue vicende umane, nel suo cammino interiore, nelle sue esperienze mistiche. Le fonti, che ci offrono notizie a riguardo, sono gli scritti della Santa, soprattutto l’autobiografia in cui elle descrive le sue visioni soprannaturali di Angeli e di demoni; e il “Cammino di perfezione” dove, in numerose pagine, mette in guardia specialmente le persone religiose, contro le tentazioni e i tranelli del demonio, specificandoli e dando opportuni consigli pratici. Nella “Vita” S.Teresa ricorda che, in un periodo di dubbi interiori nel timore di non essere nella volontà di Dio, di non camminare nella verità “prendevo per protettori alcuni Santi, perché mi liberassero dal demonio; facevo novene, mi raccomandavo a S.Ilarione (un eremita leggendario del Monte Carmelo, sec. IV) e a San Michele Arcangelo, che invocavo con rinnovata devozione…”.
Stiamo assistendo a un processo di mescolanza tra i popoli di eccezionale portata. Vere e proprie migrazioni sono in atto dal sud verso il nord del mondo, da un continente all’altro, tra nazioni di uno stesso continente. Sia chiaro: mescolanze e migrazioni sono sempre avvenute nella storia dei popoli. Ma quello che in altre epoche si diluiva in tempi lunghi, si concentra ai nostri giorni nell’arco di pochi decenni. Si può dire che vi assistiamo in presa diretta, con tutte le fibrillazioni che i movimenti di massa contemporanei arrecano nelle aree di destinazione, l’Europa in primo luogo. Soprattutto con i processi di decolonizzazione che hanno interessato l’Asia negli anni ‘60, quindi l’Africa nel ’70, per accelerarsi ulteriormente negli anni ’90 con la fine del comunismo come lo abbiamo conosciuto, la pressione sulle frontiere non ha fatto che crescere. Non è più una profezia da visionari affermare che il meticciamento su grande scala è iniziato e resterà nel futuro dell’Europa per molto tempo.
All'apertura del Sinodo sul Medio Oriente, Benedetto XVI parla senza leggere discorsi preparati. Sarebbe facile esprimere le preoccupazioni "della Chiesa" come se la Chiesa fosse qualcosa di generico, una specie di organismo di vigilanza sulla spiritualità e (fino a qualche tempo fa) sulla buona morale del mondo. Mòniti contro la droga, contro le lotte fratricide, contro il terrorismo, contro la povertà e la fame, contro l'aborto sono cose che ci si aspettano dalla Chiesa, appartengono al suo ruolo.
Nel 2010 il Pime festeggia i vent’anni dell’Alp (Associazione Laici Pime). Ecco la testimonianza di Michela Nolli di Casale Corte Cerro (Verbania), che prossimamente parte per la Costa d’Avorio.
Mons. Mariano Crociata, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha espresso apprezzamento e incoraggiamento per il lavoro dell'associazione Meter, fondata da don Fortunato Di Noto, che da oltre 20 anni si batte in prima linea contro la pedofilia e per la tutela dell'infanzia. E' quanto si legge in un messaggio inviato a don Di Noto, in occasione dell'apertura, il 9 ottobre a Roma, presso la Parrocchia San Romano, del 7 Corso di formazione per operatori Meter che ha visto la numerosa partecipazione di volontari provenienti dalla capitale e dall'Italia nell'orizzonte di una formazione propedeutica sui diritti dell'infanzia nella Chiesa e nella società civile, in previsione della nuova sede a Roma di Meter.
I dati offerti al Sinodo per il Medio Oriente: i cattolici sono l’1,60% della popolazione. Diminuiti nei Paesi di antica tradizione cristiana, aumentati in quelli dell’immigrazione, come l’Arabia Saudita. Critiche al giuramento di fedeltà a Israele “Stato ebraico”.
Come il papa guarda al Sinodo, ai problemi della regione e alle Chiese? Ecco alcune annotazioni: la tradizione apostolica delle Chiese orientali, la loro diversità e unità col papa. Il suggerimento per gli ortodossi; l’importanza della missione e dell’annuncio di Cristo salvatore anche per i musulmani. L’enfasi sulla “terra” di israeliani, palestinesi, musulmani e la testimonianza cristiana su una “terra” che non è di questo mondo.
Al via l’Assemblea speciale con la messa presieduta da Benedetto XVI. È necessario potenziare la comunione e la testimonianza dei cristiani, rafforzando i legami fra le Chiese cristiane e il dialogo con ebrei e musulmani. Ma occorre garantire ai cristiani della regione “di vivere dignitosamente nella propria patria”, garantendo libertà religiosa, pace e giustizia. Occorre il contributo di tutti: della comunità internazionale; delle religioni perché rifiutino la violenza; della Chiesa universale perchè i fedeli sentano "la gioia di vivere in Terra Santa".
Monsignor Louis Sako, Arcivescovo caldeo di Kirkuk (Iraq), è stato il primo a proporre pubblicamente la celebrazione di un Sinodo di tutti i Vescovi del Medio Oriente, e Benedetto XVI ha accettato la sfida di questa convocazione senza precedenti nella storia. In questa intervista, il presule iracheno analizza gli obiettivi di questo vertice episcopale in svolgimento in Vaticano dal 10 al 24 ottobre sul tema “La Chiesa cattolica nel Medio Oriente: Comunione e testimonianza. 'La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola' (Atti, 4, 32)”.
Un giornalista mi chiede “perché la Chiesa si oppone alla concessione del premio Nobel a Robert Edwards”, pioniere della fecondazione in vitro. Non si tratta di opporsi, ma di distinguere: non gli è stato concesso il “Nobel per l’etica” (che, fortunatamente, non esiste) ma quello per la medicina. Da molti commenti, invece, sembrerebbe che il riconoscimento da parte della Accademia di Oslo debba per forza spazzare via ogni dubbio e ogni domanda sui molteplici problemi etici legati alla pratica della fecondazione artificiale. Si ripete in continuazione la cifra di 4 milioni di bambini nati grazie alle ricerche di Edwards. E sembra che, con questi numeri alla mano, ogni tentativo di riflessione etica sia ormai fuori luogo. “Il Vaticano prepara il rogo mediatico”, ha scritto qualcuno. C’è, però, qualche cosa di strano nel mondo della fecondazione artificiale: non pochi operatori in questo campo si pentono e cambiano lavoro. Ne conosco ormai diversi. Riflettono, si interrogano, si tormentano... e a volte lasciano le provette, nonostante i lauti guadagni. Avete mai visto un ginecologo tormentato nella sua coscienza per il fatto che con il suo lavoro aiuta i bambini a venire in questo mondo nella sala parto? 4 milioni di bambini nati. Quanti milioni di bambini non nati? Quanti milioni eliminati in stadio embrionale nello stesso momento in cui i loro fratelli venivano trasferiti nell’utero della madre? Quanti milioni si trovano oggi congelati in azoto liquido, perché “avanzano”?
All'Arsenale della Pace del Sermig - Servizio Missionario Giovanile, ex fabbrica di armi convertita in luogo di accoglienza degli ultimi, in "università del dialogo" tra ebrei, cristiani e musulmani, nel cuore vivo e multirazziale della città di Torino (in piazza Borgo Dora) si lavora al terzo appuntamento mondiale dei Giovani della Pace, fissato per il 16 ottobre. "Il mondo si può cambiare" è il titolo dell'evento rivolto ai giovani intenzionati ad abbandonare paura, sfiducia, degrado morale per lasciare posto alla speranza, ai sogni, all'etica. PUBBLICITÀ GOOGLE Una "proposta per un nuovo stile di vita", recita lo slogan sul sito del Sermig realizzato per informare sull'incontro mondiale (www.giovanipace.org). «Il racconto che il mondo si può cambiare è la buona notizia che la nostra credibilità ci ha messo la faccia, è raccontare con la nostra vita la bella notizia del nostro crederci a quanti sono stanchi e oppressi», ha scritto Ernesto Olivero in un messaggio indirizzato ai tremila giovani che si sono riuniti questa estate a Collemaggio, in Abruzzo, in vista dell'appuntamento mondiale nel capoluogo piemontese.
Questa è una storia bellissima e impossibile. Ha una forza simbolica eccezionale. Può essere tutto: che finisca così, con una gloria effimera. Oppure può essere un punto di partenza. Qui proviamo a evitare che sia insabbiata, dimenticata oppure travisata, ridotta a un incidente folcloristico, devoto, consolatorio. Veniamo al punto. Per la prima volta una istituzione europea ha affermato la negatività dell’aborto, il diritto-dovere di mettere al primo posto la persona, affermando uno di quei principi non-negoziabili che Benedetto XVI invoca continuamente, non in nome di una etica cattolica, ma sulla base di un amore semplice alla verità del nostro essere uomini.
Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, nel loro recente volume, “L’ultima Messa di padre Pio. L’anima segreta del santo delle stigmate” (Piemme), mettono in luce come proprio la Santa Messa fosse il cuore della spiritualità del santo pugliese. Egli era solito sostenere che “il mondo può stare anche senza il sole, ma non senza la Santa Messa”…
Questa domenica Benedetto XVI ha incoraggiato i fedeli a pregare il Rosario, affidando a Maria la buona riuscita dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Nel tradizionale appuntamento domenicale della preghiera dell'Angelus, il Papa ha ricordato che “il mese di ottobre è detto il mese del Rosario. Si tratta, per così dire, di un’«intonazione spirituale» data dalla memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Rosario, che si celebra il giorno 7”. Una pratica, ha aggiunto poi, “che a Lei è specialmente cara perché ci conduce direttamente a Gesù, contemplato nei suoi misteri di salvezza: gioiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi”.
Le Chiese orientali cattoliche sono chiamate “a conservare la propria identità, che è allo stesso tempo orientale e cattolica” e ad assolvere “con nuovo vigore apostolico la missione loro affidata”. E' quanto ha detto il Papa ricevendo sabato mattina, in Vaticano, i partecipanti al Convegno di studio per il 20° anniversario della promulgazione del Codice di diritto Canonico Orientale.
Perchè ogni giorno migliaia di persone visitano la tomba di Giovanni Paolo II? Quali pensieri, richieste e confidenze intime contengono i numerosi biglietti lasciati sul luogo della sepoltura nelle Grotte Vaticane? La giornalista Elisabetta Lo Iacono è l'unica persona al di fuori dell'entourage della segreteria della Postulazione per la causa di beatificazione ad aver avuto la possibilità di visionare gli oggetti, i messaggi, le lettere, le fotografie lasciate sulla tomba del Papa e ad aver addirittura scritto un libro sullo speciale rapporto tra i fedeli e Papa Giovanni Paolo II. Elisabetta Loiacono è laureata in media e giornalismo all'Università di Firenze. Giornalista professionista, dal 2008 è docente di giornalismo presso la Facoltà teologica San Bonaventura-Seraphicum di Roma.
Il 16 ottobre prossimo nella Chiesa di S. Spirito in Sassia, a Roma, alle ore 21,00 verrà eseguito in prima assoluta mondiale l’Oratorio per soli, coro polifonico e orchestra sinfonica “Sei Grande Karol”, diretto dal Maestro Ezio Monti, in occasione dell’anniversario dell’elezione a Pontefice del Venerabile Giovanni Paolo II. L’autore dell’Oratorio è il padre camilliano, Carlo Colafranceschi, già autore di cinque oratori sacri: “La Divina Misericordia”, “ La Madre della Divina Misericordia”, “San Giuseppe, il custode della Divina Misericordia” e “San Camillo de Lellis”, tutti incisi in CD.
“L’assegnazione del Nobel per la pace all’attivista cinese Liu Xiaobo è una bellissima notizia”. È quanto ha affermato Gerolamo Fazzini, direttore editoriale della rivista Mondo e Missione, mensile del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere). Liu Xiaobo il Premio Nobel, uno dei veterani della protesta di piazza Tiananmen del 1989, sta scontando attualmente una condanna ad 11 anni di carcere per “istigazione alla sovversione”, con l'accusa di essere tra i promotori di Charta08, il documento firmato da oltre duemila cittadini cinesi col quale si propone l'instaurazione in Cina di un sistema politico democratico. Tra le motivazioni per l'assegnazione del Nobel per la pace è scritto che Liu è stato scelto “per la sua lotta lunga e non violenta per i diritti umani fondamentali, in Cina”.
Già due anni fa il Pontefice Benedetto XVI ha lanciato un appello affinché i cattolici portino la loro testimonianza anche in politica. Per il Cardinale Angelo Bagnasco, è un “sogno” poter vedere una nuova generazione di cattolici in politica. Monsignor Mariano Crociata, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha annunciato l’avvio di “un percorso per accompagnare la crescita, la coscienza e la formazione” dei laici cattolici, in vista della “possibilità di un coinvolgimento da parte di singole persone in impegno politico concreto”.
L'attuale ct dell'Irlanda Giovanni Trapattoni guiderà la nazionale del “Vaticano”. Il prossimo 23 ottobre alle ore 15, Trapattoni guiderà dalla panchina la 'Clericus Top', una selezione dei migliori giocatori che hanno partecipato alla Clericus Cup, il torneo di calcio per sacerdoti e seminaristi di Roma.
Con il noto teologo don Renzo Lavatori, docente, parliamo del Santo Rosario. Mai banale, don Renzo sottolinea alcuni concetti interessanti. Don Renzo, ottobre mese del Rosario, che cosa ci dice? "intanto, che l' amore verso Maria é una cosa importante e seria per ogni buon cattolico. Bisogna amare Maria, che é Madre di Cristo, della Chiesa e dunque nostra. Non esiste al mondo un figlio che possa rinnegare sua madre, almeno tra figli per bene, poi le eccezioni ci sono sempre".
Quando la Chiesa difende i valori della vita dalla sua nascita alla sua fine naturale, o della famiglia fondata sul matrimonio, non lo fa per suoi interessi o principi religiosi ma sulla base di valori in coscienza condivisibili da tutti. E’ una delle affermazioni di Benedetto XVI nel discorso al nuovo ambasciatore del Cile presso la Santa Sede, Fernando Zegers Santa Cruz, ricevuto questa mattina in udienza per la presentazione delle Lettere credenziali. Ma le prime parole del Papa sono state all’insegna della solidarietà per i cileni, segnati di recente da due drammatiche vicende interne.
Un padre sta morendo: «Cari figli, siccome non sopporto che di noi ebrei si dica che siamo sempre attaccati ai soldi, vi prego di mettere 1000 dollari ciascuno nella mia bara». I tre figli sono perplessi ma si adeguano: il primo mette 1000 dollari nel feretro, il secondo fa altrettanto. Il terzo invece fa un assegno da 3000 dollari, lo mette nella bara e prende il resto di 2000... Chissà se Daniel Vogelmann accetterà che questa barzelletta – che rischia di essere antisemita – sia pubblicata sul quotidiano cattolico... E poi proprio nei giorni in cui sono nell’aria gli echi di polemiche politiche partite proprio da certe dichiarazioni antiebraiche e da certe storielline inopportune. In ogni caso lui l’ha inserita tra Le mie migliori barzellette ebraiche (pp. 66, euro 6), edite in un libretto della casa fiorentina Giuntina, di cui è editore editoriale. Vogelmann lo presenterà il 13 ottobre nel capoluogo toscano con Moni Ovadia e il giorno precedente sarà al Festival nazionale di Letteratura ebraica di Roma per un «dialogo sull’umorismo» con Bruno Gambarotta ed Enrico Vanzina. Ah, dimenticavo: Daniel Vogelmann è ebreo...
Sarah Scazzi è stata due volte vittima. Due volte perché oltre alla ferocia di uno zio mostro che l’ha uccisa e stuprata, c’è stata la continua morbosa attenzione dei mass media, durata 42 giorni. Ogni tanto la Cronaca è un luogo di terribili nefandezze, in cui il nostro mestiere mostra il suo lato più osceno. E la cosa si scatena soprattutto quando soggetti dei grandi fatti di cronaca sono persone deboli, culturalmente soprattutto. Incapaci di difendersi. Con la povera Sarah è successo anche questo. A quale altra persona sono stati pubblicati i diari di scuola, dalle frasi da adolescente ai disegnini? A chi è capitato vedere pubblicate le confessioni private fatte con le amiche? Frasi del tipo. “Ho litigato con mia madre, mi mancano mio fratello e mio padre”? E poi i differenti profili di Facebook, proposti raccontati, analizzati come terribili prove del reato, diventati subito terreno di congetture maligne. Gli adulti conosciuti in chat, la sua passione per Marilyn Manson, la sua cameretta ripresa in ogni angolo e mostrata nei collegamenti tv… Non ci è stato risparmiato niente. Non le è stato risparmiato niente.
Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, ha presentato questa mattina a Benedetto XVI l'iniziativa della Bibbia in tutte le famiglie. Il Santo Padre ha risposto esprimendo il proprio compiacimento per l’impegno dei Paolini. Occasione dell'incontro è stato il quinto Congresso mondiale della stampa cattolica, che ha visto la partecipazione di 250 responsabili dei mass media cattolici giunti a Roma da 85 nazioni di tutti i continenti. La nuova iniziativa della congregazione, creata dal beato don Giacomo Alberione 96 anni fa riprende, in forma aggiornata, proprio una geniale intuizione del fondatore: la Bibbia a 1.000 lire, lanciata proprio mezzo secolo fa. In quell'occasione furono diffuse molte migliaia di copie del Sacro Testo alle famiglie e alle parrocchie.
Il profondo rinnovamento spirituale dei sacerdoti è indispensabile per la nuova evangelizzazione, come Papa Benedetto XVI ha segnalato in varie occasioni durante l'Anno Sacerdotale. E' questo il “programma” che ha in mente il nuovo Prefetto della Congregazione per il Clero, monsignor Mauro Piacenza. Il presule ha concesso questa intervista a ZENIT quando è stata resa nota la sua nomina, dopo la rinuncia del Cardinale Cláudio Hummes per motivi di età. Monsignor Piacenza, che ha lavorato per molti anni presso la Congregazione per il Clero, riconosce che uno dei suoi compiti sarà quello di migliorare la formazione del clero, anche a causa degli scandali che hanno visto protagonisti alcuni suoi membri negli ultimi mesi.
Benedetto XVI in un famoso discorso a dei politici europei ha parlato dei “principi non negoziabili” in politica, che egli ha identificato soprattutto nella difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, nel rispetto della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e nella libertà di educazione, ossia della possibilità che i genitori non siano sostituiti da altri nel loro compito educativo. Anche la Nota dottrinale del 2002 della Congregazione per la dottrina della fede usava l’espressione principi “non negoziabili” e così li aveva elencati: vita, famiglia, libertà di educazione, tutela dei minori dalle moderne forme di schiavitù, diritto alla libertà religiosa, economia a servizio del bene comune nel rispetto della sussidiarietà. (…)
Alcuni dei 230 comunicatori cattolici di 85 Paesi ricevuti da Benedetto XVI questo giovedì hanno commentato con ZENIT il discorso del Papa. Tutti concordano nel sottolineare che per loro la Verità si scrive con la maiuscola. Tra i presenti all'udienza c'era Saverio Gaeta, giornalista del settimanale “Famiglia Cristiana”, che ha riconosciuto di essere stato colpito dal “richiamo che Benedetto XVI ha fatto a tutti noi, giornalisti cattolici, a ricercercare la Verità con mente e cuore appassionato, ma anche con professionalità”. “Il suo appello è stato fondamentalmente un richiamo alla responsabilità che deriva dall'essere cattolici in modo esplicito attraverso l'impegno a percorrere la strada maestra della Verità”, ha aggiunto il giornalista e scrittore di libri di grande successo.
Apparizione 2 ottobre 2010 a Mirjana
Mirjana parla ai pellegrini 1 ottobre 2010.
I progressi della comunicazione con la preponderanza presa dal mondo dell’immagine rischiano di non far capire più ciò che è vero e ciò che è falso. L’idea di vivere ‘come se Dio non esistesse’ si è dimostrata deleteria: il mondo ha bisogno piuttosto di vivere ‘come se Dio esistesse’, anche se non c’è la forza di credere, altrimenti esso produce solo un ‘umanesimo disumano’”.
Religiosi, giornalisti ed esperti concordano: il caso del professore cattolico cui è stata mozzata la mano per una presunta “blasfemia” dimostra che il fondamentalismo è in piena crescita, in tutta l’Unione.
Il sacerdote del Pime conduce una scuola e case per ragazzi, per dare un’istruzione ai poveri. Ora questi ragazzi hanno un sogno: studiare e avere una professione. Intervista esclusiva ad AsiaNews.
L’epopea dei trentatré imprigionati nelle viscere della terra. «Dio è grande», scrivono mentre aspettano di essere liberati e chiedono cibo e birra fredda. Intanto il paese si scopre bisognoso di loro: «Con i loro messaggi tirano fuori il Cile dal suo smarrimento» - Lo chiamano “el navegador” perché nella vita ha fatto anche quello. Il marinaio. Non si sa bene quando abbia preso il mare, perché a 12 anni già lavorava in miniera, nelle budella di quella terra che oggi lo intrappola e lo custodisce, insieme ad altri 32 compagni.
Procede la riscoperta del grande pensatore russo fucilato durante il regime stalinista. I suoi numerosi scritti, che ritornano in libreria dopo decenni di oblio, sono segnati da una costante tensione polare: fra l'umano e il divino, l'istante e l'eterno - Spazzato via dal totalitarismo sovietico insieme alle sue innumerevoli opere, segnate da una costante ricerca dell'Assoluto, e tuttavia sopravvissuto grazie alla memoria di discepoli, familiari e amici, dopo decenni di oblio la figura di Pavel Aleksandrovic Florenskij -nato ad Evlach in Azerbaigian il 9 gennaio 1882 e fucilato dal regime stalinista l'8 dicembre del 1937 nei pressi di Leningrado - continua a essere al centro di una riscoperta che, pur mancando ancora una biografìa completa, ne va restituendo i tratti di poliedrico pensatore, alimentando il nostro stupore davanti alle sue idee, le sue parole, la sua vita, saldate in una feconda unità sotto il velo di un'apparente incompiutezza.
Ottobre è sia il mese mariano del rosario sia il mese dei Santi Angeli Custodi, quegli spiriti beati che Dio ha creati per la sua gloria ed il suo servizio prima di tutto, ma anche per proteggerci contro i demoni, sia allontanando i loro attacchi in virtù della potenza che essi hanno su di loro, sia effondendo nel nostro spirito una viva luce e nel nostro cuore l’energia necessaria per scoprire e respingere le astuzie infernali dei nemici della nostra salvezza. Noi dobbiamo dunque onorare e teneramente amare i santi Angeli, soprattutto quello che Dio ha affidato alla nostra particolare custodia. Non sarebbe questo mostrarci veramente ingrati quanto il non amare il nostro Angelo Custode, che ci testimonia tanto affetto e ci porta un così vivo interesse, che vigila continuamente su di noi e ci preserva da tanti pericoli?
Continua l’attacco del potere giudiziario nazionale ed internazionale (e delle sottostanti lobbies) alla legge italiana sulla fecondazione assistita, la legge 40/2004, approvata dal nostro Parlamento nazionale con una maggioranza trasversale ai diversi schieramenti, segno di un’ampia e non partigiana condivisione dei valori che la animavano, e non abrogata dal popolo italiano a seguito del referendum del 2000.
«Alcuni magistrati hanno dimostrato ancora una volta la loro vocazione giacobina che si manifesta nel rovesciamento della volontà parlamentare e popolare, ritenuta incapace di scegliere nel modo giusto». È il commento del sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, in seguito al dubbio di costituzionalità sulla Legge 40 sollevato dal Tribunale civile di Firenze, che ha chiesto alla Corte costituzionale di esprimersi in merito. La Roccella però è fiduciosa per quanto riguarda la decisione della Consulta, che «già una volta ha dovuto esprimersi su un rinvio della magistratura relativo sempre alla Legge 40 e si è limitata a modifiche tecniche, senza smontare l’impianto della normativa». Non si tratta di una "legge cattolica", spiega il sottosegretario, in quanto consente la fecondazione assistita ponendo un unico vincolo: mettere le persone che procreano artificialmente sullo stesso piano delle coppie naturali.
I mezzi di comunicazione cattolici hanno la sfida di aprire la società a Dio, sostiene il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Benedetto XVI. Il porporato lo ha spiegato ai 230 comunicatori provenienti da 83 Paesi che partecipano al congresso mondiale della stampa cattolica, convocato dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, che il Papa concluderà questo giovedì in Vaticano. Nell'omelia che ha rivolto loro durante una Messa concelebrata questo mercoledì nella Basilica di San Pietro, il Cardinale ha spiegato che i giornalisti cattolici, “come gli altri, sono chiamati a informare e formare”, ma devono anche contribuire “all'annuncio di Cristo e all'apertura della società a Dio”. Ha quindi invitato i comunicatori a mostrare “la plausibilità del rapporto che lega ragione e fede in un confronto rispettoso e chiaro con le diverse posizioni presenti nel dibattito pubblico”.
Sabato 9 e domenica 10 ottobre, si tiene, al Palaiper di Monza, una “due giorni” di preghiere. E’ uno di quegli incontri spirituali, organizzati da Gruppi di preghiera e movimenti carismatici, che richiamano migliaia di persone, soprattutto giovani. Avvengono in grandi spazi, dove, nel corso della giornata, si alternano cerimonie religiose, preghiere comunitarie, preghiere di guarigione, meditazioni, conferenze, canti, testimonianze, con la partecipazione di sacerdoti, suore, teologi e convertiti.
Dopo la visita del Pontefice Benedetto XVI e la beatificazione di John Henry Newman, sta crescendo in Gran Bretagna un movimento popolare che chiede la beatificazione del famosissimo scrittore e giornalista Gilbert Keith Chesterton. Anche nel nostro Paese l’Associazione Chestertoniana Italiana si sta dando molto da fare: sta promuovendo la pubblicazione di tutte le opere dell’autore britannico, organizza incontri e dibattiti, oltre ad animare un vivacissimo blog. Per cercare di capire in che modo la figura e le opere di Chesterton siano ancora così attuali e perchè questa fama di santità, ZENIT ha intervistato Marco Sermarini, Presidente della Società Chestertoniana Italiana.
“A 50 anni dall’Anno dell’Africa (1960), quando diversi Paesi africani divennero indipendenti, è giunto il momento di chiederci se la popolazione del continente deve continuare a vivere nell’angoscia e nella paura della morte a causa delle innumerevoli ricchezze del suo sottosuolo.
L’impegno costante in favore dei rifugiati, la preoccupazione per i respingimenti in Paesi che non rispettano i diritti umani e la pratica della detenzione dei richiedenti asilo: questi i temi al centro dell’intervento, ieri, di mons. Silvano Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Ufficio Onu di Ginevra, alla 61.ma sessione del Comitato esecutivo dell’Acnur, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Ogni anno più di 8 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono per malattie prevenibili e curabili, come polmonite e diarrea, e persino perché affamati. 195 milioni sono affetti da malnutrizione cronica. Le aree più interessate: l’Africa e il Sud dell’Asia. Lo afferma il rapporto di Save the Children sulla mortalità infantile, che oggi ha lanciato dal Campidoglio, a Roma, la campagna “Every One”. La manifestazione, che durerà fino al 7 novembre, prevede tra le varie iniziative anche la possibilità di donare 2 euro mandando un sms al numero 45503.
La direttrice esecutiva dell'Osservatorio Europeo della Dignità, Sophia Kuby, ha avvertito a Madrid (Spagna) che il Consiglio d'Europa potrebbe approvare il 7 ottobre il “diritto” all'aborto. La Kuby lo ha affermato in una colazione di lavoro svoltasi nei giorni scorsi sulla situazione del Diritto e dei cosiddetti “nuovi diritti” in Europa, convocata da Professionisti per l'Etica. Di fronte a un nutrito gruppo di personalità della società civile e del mondo della comunicazione, la Kuby ha spiegato che determinate minoranze stanno attuando in Europa “un vero processo di reingegneria sociale che sta mettendo in pericolo la vita, la famiglia e i diritti fondamentali”, informa Professionisti per l'Etica.
Questo mercoledì, nei saluti finali per l'Udienza generale in piazza San Pietro, Benedetto XVI ha invitato i fedeli a riscoprire la preghiera del Rosario. “Ottobre è il mese del Santo Rosario, che ci invita a valorizzare questa preghiera così cara alla tradizione del popolo cristiano”, ha detto il Papa. Ricordando che giovedì 7 ottobre ricorre la festa della Madonna del Rosario, il Pontefice ha quindi invitato i giovani “a fare del Rosario la vostra preghiera d'ogni giorno”. “Incoraggio voi, cari malati, a crescere, grazie alla recita del Rosario, nel fiducioso abbandono nelle mani di Dio”. “Esorto voi, cari sposi novelli, a fare del Rosario una costante contemplazione dei misteri di Cristo”, ha infine concluso.
Un appello alla comunità internazionale affinché protegga i cristiani in Iraq “a rischio estinzione”. A lanciarlo questa mattina da Bruxelles è stato mons. Louis Sako, arcivescovo caldeo di Kirkuk, in Iraq. Intervenendo alla conferenza “Persecuzione contro i cristiani”, promossa dalla Comece (Commissione degli Episcopati dell’Unione Europea), e dai Gruppi dei conservatori e riformisti europei e del Partito popolare europeo all’Europarlamento, in collaborazione con Kirche in Not e Open Doors International presso la sede del Parlamento europeo, mons. Sako ha affermato: “In Iraq il numero dei cristiani continua a diminuire. Forse essi scompariranno a causa delle continue persecuzioni, minacce e violenze”. “Dall’invasione Usa del 2003” ad oggi, ha reso noto, “sono state assalite 51 chiese; rapiti e uccisi un vescovo e tre preti; circa 900 cristiani innocenti uccisi e centinaia di migliaia obbligati a lasciare le proprie case in cerca di un luogo sicuro”.
Il Papa ha dedicato l’odierna udienza generale, in Piazza San Pietro, a Santa Gertrude la Grande, mistica tedesca del XIII secolo, “unica donna della Germania ad avere l’appellativo di ‘Grande’, per la statura culturale ed evangelica: con la sua vita e il suo pensiero – ha detto il Pontefice - ha inciso in modo singolare sulla spiritualità cristiana. È una donna eccezionale, dotata di particolari talenti naturali e di straordinari doni di grazia, di profondissima umiltà e ardente zelo per la salvezza del prossimo, di intima comunione con Dio nella contemplazione e di prontezza nel soccorrere i bisognosi”. Nel monastero di Helfta si confronta sistematicamente con la sua maestra Matilde di Hackeborn, entra in rapporto con Matilde di Magdeburgo, altra mistica medioevale; cresce sotto la cura materna, dolce ed esigente, della Badessa Gertrude. “Da queste tre consorelle – prosegue il Papa - attinge tesori di esperienza e sapienza; li elabora in una propria sintesi, percorrendo il suo itinerario religioso con sconfinata confidenza nel Signore. Esprime la ricchezza della spiritualità non solo del suo mondo monastico, ma anche e soprattutto di quello biblico, liturgico, patristico e benedettino, con un timbro personalissimo e con grande efficacia comunicativa”.
Maria è il mistero più grande. L’Immacolata Madre di Gesù che è la più presente nell’intercedere a favore dell’umanità sofferente. E’ colei che ‘appare’ per soccorrere l’umanità. Negli seconda metà del XX secolo la secolarizzazione ed anche certe correnti teologiche hanno banalizzato la devozione mariana riducendo il ruolo e il significato della Madre di Dio nel disegno della Salvezza. Ma nel primo decennio del terzo millennio i gruppi di preghiera e la devozione mariana stanno dando segni di grande crescita. In questo contesto è interessante il libro di Carlo Mafera “Maria è qui. Presente nella nostra vita. Per un autentica filialità mariana” (Screenpress), in cui si contempla la bellezza e la presenza quotidiana di Maria Per approfondire un tema così attuale, ZENIT ha intervistato Carlo Mafera
La Chiesa sta imparando a trasformare le controversie mediatiche in opportunità per far giungere il messaggio del Vangelo, hanno constatato alcuni dei massimi rappresentanti di opere comunicative cattoliche. Per questo, la Chiesa ha bisogno di credibilità e trasparenza, ha affermato questo martedì padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, intervenendo davanti ai 230 comunicatori di 83 Paesi che partecipano al congresso mondiale della stampa cattolica convocato dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Padre Lombardi, noto ai più come portavoce della Santa Sede, ha riconosciuto nel suo intervento che le reazioni violente che a volte si verificano contro la Chiesa nei media sono comprensibili, in un momento in cui il messaggio cristiano va “controcorrente nel mondo secolarizzato” ed è “inerme”, perché la Chiesa non ha molti mezzi per difendersi.
La concessione del Nobel per la medicina al prof. Robert Edwards ha suscitato in Italia un coro di disapprovazione e sconcerto. Il prof. Edwards è l’inventore della tecnica di procreazione extracorporea, meglio nota come ‘fecondazione in provetta’. Secondo il prof. Adriano Pessina, direttore del Direttore Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica, nel panorama mondiale ci sono “personalità che hanno dato contributi molto più significativi dal punto di vista della ricerca”, mentre è stato riconosciuto il Nobel ad Edwards che “ha esteso all’uomo ciò che già si praticava in zootecnia”. Il prof. Pessina ha ricordato poi che “il conferimento di questo premio, che rientra nella responsabilità di coloro che lo assegnano, non muta certo la valutazione etica e scientifica di questa tecnica” sottolineando che “resta aperto il problema etico della selezione embrionale e l’alta percentuale di embrioni sacrificati per ottenere una gravidanza”. Pochi sanno che “quasi il settanta per cento delle donne che ricorre a questo procedimento non riesce ad avere un figlio e si trova a dover affrontare in solitudine il peso di una tecnica invasiva fisicamente e psicologicamente”.
In Europa tira una preoccupante aria antifamilista. Il governo spagnolo ha irrogato una sanzione pecuniaria di 100.000 euro ad un’associazione cattolica denominata Intereconomía Corporación, che si occupa di comunicazione multimediale, per aver mandato in onda una campagna pubblicitaria televisiva in difesa dei valori legati al concetto tradizionale di famiglia. Ciò che è stato ritenuto intollerabile dagli occhiuti censori ispanici del politically correct, è che l’immagine pubblicitaria, trasmessa 273 volte, mostrasse la scena di un gruppo di omosessuali durante la parata di un Gay Pride, e ponesse ai telespettatori una serie di domande, del tipo: «E’ questo il modello di società che desiderate?», «E’ questo l’esempio che vorreste per i vostri figli?». Inevitabile che venisse invocata la mannaia della legge spagnola che vieta forme comunicative discriminatorie basate su razza, sesso, nazionalità, religione ed opinione. Con buona pace del diritto di opinione dell’associazione cattolica multata.
Scaricate il commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana. Il commento è negli ultimi 10 minuti circa del file mp3.
Un’“intuizione profetica” di Papa Wojtyla, che da 25 anni “continua a stupire il mondo”. Ha definito con queste parole il “fenomeno” Gmg il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, che questa mattina ha aperto in Sala Stampa vaticana gli interventi di presentazione della Giornata mondiale della gioventù di Madrid 2011. Con lui, tra gli altri, il cardinale arcivescovo della capitale spagnola, Antonio Maria Rouco Varela, e l’ausiliare di Madrid, mons. César Franco Martínez, coordinatore generale della Gmg.
La Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici (FIAMC) ha espresso la propria costernazione per l'annuncio secondo cui il biologo di Cambridge Robert Edwards è stato insignito del Premio Nobel per la Medicina per il suo lavoro nello sviluppo della fecondazione in vitro (FIV). In un comunicato, la FIAMC lamenta il “costo enorme” di questo processo utilizzato per concepire: “l'indebolimento della dignità della persona umana”. “Molti milioni di embrioni sono stati creati e scartati durante il processo della FIV”, ricordano i medici cattolici. “Non si è trattato solo di quegli esseri umani utilizzati come cavie destinate alla distruzione, soprattutto nei primi stadi, ma quest'uso ha portato a una cultura in cui sono visti come prodotti di base anziché come gli individui umani preziosi che sono”, aggiungono.
Benedetto XVI nell’incontro con i giovani in Sicilia invita a conoscere la vita di Chiara Badano e della sua famiglia.
L’iniziativa, promossa da un’organizzazione protestante, ha visto la presenza nella città santa di 300 cristiani. Il sindaco di Gerusalemme sostiene che “il cuore del mondo” deve essere aprto perché tutti vi possano liberamente praticare la propria fede e che deve restare indivisa capitale di Israele.
In un periodo in cui le misure di salvataggio delle imprese si sono rivelate un flop, in cui la classe dirigente sembra confusa, mentre la crisi economica non dà segni di regredire, la gente cerca delle alternative rispetto alla saggezza convenzionale. L’enciclica di Benedetto XVI “Caritas in veritate” è stata come una manna per il cosiddetto movimento economico alternativo, e almeno una delle teorie economiche derivate dalle encicliche sociali, quella del distributismo, sta riscuotendo un certo interesse. Ma molti sono scettici e considerano il distributismo meramente come una specie di agrarianismo romantico, o peggio ancora, solo come un approccio estetico privo di possibili applicazioni pratiche. John Medaille, uno dei preminenti neo-distributisti, ha cercato di rispondere a queste critiche. Il risultato è un manifesto distributista intitolato “Toward a Truly Free Market: A Distributist Perspective on the Role of Government, Taxes, Health Care, Deficits, and More” (ISI), che non poteva essere più puntuale, mentre i governi in tutto il mondo lottano contro la crisi sociale e fiscale. Medaille , co-redattore di The Distributist Review, che pubblica su Internet, nonché docente aggiunto dell’Università di Dallas, ha spiegato a ZENIT cosa manchi all’attuale teoria economica e perché il distributismo meriti un rinnovato apprezzamento.
È il ritratto di una donna esemplare nell’esercizio della virtù dell’umiltà, che seppe illuminare con la fede il periodo più brutto della sua vita, quello di Anna Maria Adorni, la cui cerimonia di Beatificazione è stata celebrata ieri pomeriggio nella cattedrale di Parma. Anche Benedetto XVI ha voluto ricordarla nell’Angelus, con il nome con cui veniva chiamata: “Rosario Vivente”, proprio all’inizio del mese dedicato al Santo Rosario.
Francesco nacque un Umbria ad assisi nel 1182, primo figlio del commerciante di stoffe Pietro di Bernardone e di Giovanna Pica. Visse fino a 25 anni un esistenza al quanto superficiale. E’ probabile che verso i 18 anni abbia iniziato le varie scorrerie militari contro i castelli feudali. Nel 1202 nella guerra tra Assisi e perugina fu fatto prigioniero e dopo un anno, grazie al riscatto pagato dal padre, potè ritornare a casa ammalato. Guarito dalla malattia si unì ad un nuovo esercito che si recava in Puglia ma a Spoleto fu immobilizzato di nuovo da una malattia e dovette rientrare di nuovo ad Assisi dove, una sera, sentì nascere nel suo cuore una grande compassione per i poveri ed i lebbrosi. Si recò in pellegrinaggio a Roma e sotto il porticato di S. Pietro cambiò per un momento il suo ricco abbigliamento con quello lurido di un mendicante. Ritornato ad Assisi si recava spesso in luoghi solitari, durante una di quelle escursioni entrò nella chiesetta ...
Il premio Nobel 2010 per la Medicina è stato assegnato al fisiologo della riproduzione ed embriologo britannico Robert Geoffrey Edwards, 85 anni compiuti, professore della Cambridge University. Lo studioso britannico divenne noto in tutto il mondo, con la designazione di “pioniere della fecondazione in vitro umana”, a partire dalla sera del 25 luglio 1978, quando, poco prima della mezzanotte, venne alla luce - presso il dipartimento di ostetricia del Oldham General Hospital, nei pressi di Manchester (UK) - la prima bambina “concepita in provetta”, Louise Joy Brown, oggi la signora Brown, a sua volta divenuta mamma di un bambino, concepito naturalmente nel 2006.
L'Italia non è il Pakistan. E non tollereremo altri delitti d'onore. lI tragico episodio di Novi, priovincia di Modena, dove il comportamento di Butthamad Kahn, marito e padre-padrone pakistano 53enne, ha condotto al grave ferimento della figlia, ribellatasi perché non intendeva sottostare al matrimonio forzato voluto dal padre e all'uccisione della moglie a colpi di pietre, rappresentano un rituale degno del più barbaro estremismo. A Nosheen, il fratello ha sfondato il cranio a colpi di spranga: a Novi si è consumato il dramma di un'integrazione fallita colpita a morte dal predominio indiscusso dei maschi sulle donne della famiglia, costrette a subire in silenzio.
Ascoltate questa testimonianza. Parte dal 2° minuto, guardate anche gli altri video che seguono.
Riscoprire la profonda responsabilità di ogni battezzato ad essere annunciatore del Vangelo, piuttosto che limitarsi a studiare nuove metodologie per rendere “attraente” il messaggio di Cristo. E’ il pensiero di fondo con il quale Benedetto XVI si è congedato questa mattina dal gruppo di presuli brasiliani delle Regioni Norte 1 e Noroeste, ricevuti in Vaticano per la loro visita ad Limina.
Un pranzo solidale per sostenere i bambini delle favelas del Brasile. Un intero paese si è mobilitato il 2 ottobre per partecipare all’iniziativa in favore della Comunità Missionaria di Villaregia, fondata nel 1980 da padre Luigi Prandin e da Maria Luigia Corona. Presso la località Sant’Antonio a Jerzu, in provincia di Ogliastra, si è svolto un pranzo solidale a cui hanno partecipato oltre 300 persone arrivate da diverse zone dell’Isola. Si tratta della quarta edizione dell’iniziativa che, quest’anno, ha voluto sostenere il progetto del centro di accoglienza dei bambini a Belo Horizonte, in Brasile. Nelle scorse edizioni l’iniziativa ha sostenuto alcuni progetti sanitari per la missione di Yopougon, in Costa d’Avorio. Al pranzo solidale erano presenti anche alcune autorità locali, come il sindaco di Jerzu Mario Piroddi e Gianluigi Piras, assessore al Turismo e alla Cultura e l’organizzatore, Luigi Serrau.
Una comunità cattolica di circa 1000 fedeli ha inaugurato oggi la chiesa dedicata a Santa Teresa di Gesù Bambino a Majenang, diocesi di Purwokerto, nella provincia di Java centrale. La comunità cristiana è presente in questa zona a maggioranza musulmana fin dal 1955, ma solo poco tempo fa ha ottenuto il permesso legale di costruire la chiesa e l’abitazione del sacerdote. La chiesa è stata inaugurata oggi, festa di Santa Teresa, patrona delle missioni, a cui l’edificio è dedicato.
Alcuni rappresentanti e inviati del governo malaysiano, come il ministro Idris Jala, di fede cristiana, stanno girando per le comunità cristiane della Malaysia, tentando di convincere i cittadini cristiani ad abbandonare il termine “Allah” e a utilizzare “Yahveh” nei testi, nella liturgia, nelle pubblicazioni. Il tentativo si inserisce nel quadro della controversia sull’uso del termine “Allah”, ancora in corso, fra la comunità cristiana e quella musulmana, sfociata nei mesi scorsi in un procedimento legale intentato dal settimanale cattolico “Herald”.
Ogni volta che si dibatte del ruolo del medico nei confronti delle pazienti che vogliono abortire o dei malati che vorrebbero morire, c’è sempre qualcuno che ricorda il Giuramento di Ippocrate, un “giuramento” che pare risalga al 400 a.C. e che viene sottoscritto da medici, odontoiatri e veterinari prima di iniziare la professione. Ma cosa è scritto in questo Giuramento?
Se ci sono giovani e famiglie che seguono la via del Vangelo, la società ha speranza, ha dichiarato Papa Benedetto XVI questa domenica pomeriggio incontrando a Palermo i giovani e le famiglie della Sicilia. Il Papa è arrivato all'appuntamento in Piazza Politeama in papamobile tra due ali di folla che lo salutavano con enorme entusiasmo sventolando bandierine bianche e gialle. Ad attenderlo c'erano più di 20.000 persone. Il Pontefice è stato salutato dal Vescovo di Caltanissetta, monsignor Mario Russotto, delegato della Pastorale per la Famiglia e per i Giovani della Conferenza Episcopale Siciliana, che ha affermato che i giovani siciliani hanno accettato di “farsi profeti della sfida del Vangelo nella società, portando la Chiesa fuori dal tempio”, “nella giustizia e nella legalità, nella responsabilità etica e della solidarietà”.
L’istituto di statistica degli Stati Uniti (lo U.S. Census Bureau) ha pubblicato il 16 settembre gli ultimi dati sui redditi e i tassi di povertà. Secondo questo rapporto, il tasso ufficiale sulla povertà negli Stati Uniti nel 2009 era del 14,3%, in aumento rispetto al 13,2% del 2008. In termini assoluti, si tratta di 43,6 milioni di persone povere nel 2009 rispetto ai 39,8 milioni del 2008. Come ha precisato il comunicato stampa, si tratta del terzo anno consecutivo di aumento della povertà. La soglia ufficiale di povertà per una famiglia di quattro componenti, nel 2009, era di 21.954 dollari (16.120 euro). Diverse notizie stampa relative alle statistiche del Census Bureau hanno sottolineato che questi dati prendono in considerazione solo i redditi monetari, mentre se si tenesse conto anche di altre forme di sostentamento risulterebbero diversi milioni di poveri in meno.
Un pub davvero speciale. Un pub dove poter sentire musica, bere una birra, stare in compagnia, ma anche “pensare” e non vivere lo sballo. È la proposta che arriva dal Centro giovanile GP2 (come veniva spesso chiamato dai giovani Giovanni Paolo II), promosso dalla Pastorale giovanile della Diocesi di Roma e gestito dalle Acli, inaugurato venerdì sera alla presenza del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Un pub alternativo, nel pieno centro di Roma, il primo di ispirazione cristiana nella Capitale e uno dei primi di questo genere in tutta Italia. Si tratta di un nuovo polo culturale per i giovani della città. Proposte culturali in chiave cristiana, ma con il linguaggio dei giovani: musica, film, dibattiti e presentazioni di libri, mostre, sport, cultura. Questo ed altro al pub GP2 in memoria di Karol Wojtyła, il Papa dei giovani. Il locale sarà aperto dal giovedì alla domenica in vicolo del Grottino 3/b, su via del Corso, dalle 19.00 fino a mezzanotte, ma le porte saranno aperte anche nelle mattine degli altri giorni.
Questa è la storia di quaranta ragazze, fra i 25 e i 35 anni, che hanno consapevolmente accettato di morire – per di più con atroci sofferenze – per poter curare e (letteralmente) servire degli ammalati gravi che neanche conoscevano. Finora questo loro eroismo e il loro martirio, consapevolmente accettato, sono rimasti nell’ombra. Siamo cresciuti in un’Italia capace di trasformare in divi personaggi senza arte né parte, un’Italia capace di esaltare come eroi dei tipi tremendi (che hanno pure dei morti sulla coscienza). Ma nessuno, nell’Italia che conta, che parla e scrive, sembra si sia mai accorto di queste giovani donne straordinarie. Eppure è accaduto tutto alla luce del sole, addirittura in una istituzione pubblica di in una città importante e attenta ai valori civili (e alla “questione femminile”) come Bologna, dove queste ragazze sono vissute e morte fra 1930 e 1960. A Bologna esiste “Viale Lenin”, la strada dedicata a un tiranno che ha fondato il regime dei Gulag dove sono stati massacrati moltitudini di innocenti inermi, fra cui migliaia di religiosi. Ma non esiste alcun ricordo pubblico invece di quelle donne che hanno curato tanti sofferenti dando la loro stessa vita.
Ai fedeli di Palermo – dove si trova in visita pastorale – Benedetto XVI chiede di camminare nella santità e di essere testimoni luminosi anche nelle “situazioni difficili”. Il modello dei santi che ci hanno preceduto: don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia; Anna Maria Adorni, beatificata oggi, definita “rosario vivente” per la sua preghiera continua, evangelizzatrice delle carceri femminili. In un accenno indiretto al problema della mafia, il papa dice che non bisogna vergognarsi di testimoniare il Vangelo, ma del male "che offende Dio" e l'uomo, "del male che si arreca alla Comunità civile e religiosa, con azioni che non amano venire alla luce!”.
Un’altra strage di cristiani in Pakistan. Un altro episodio drammaticamente emblematico della condizione in cui vive la minoranza di tre milioni di persone in un Paese di 170 milioni di abitanti, dove il 96 per cento della popolazione è di fede musulmana. Il fatto (in Italia riportato con ampio risalto solo dal quotidiano “Avvenire”) è accaduto nella cittadina di Haripur, le vittime sono Edwin Paul, avvocato di fede cristiano-evangelica, la moglie Rudy e i cinque figli di età compresa tra 6 e 17 anni, trucidati il 28 settembre. Secondo fonti concordi, a ordinare il massacro sarebbe stato un notabile locale, al centro di un giro di usura che interessa alcune aree della provincia del Punjab. Un’attività che a sua volta è una delle fonti di finanziamento del terrorismo di matrice islamica e pesa in particolare sulle minoranze della regione, sempre più indifese. Ai cristiani vengono imposti interessi che moltiplicano fino a cinque volte la somma iniziale: così è accaduto a un tassista che dopo avere richiesto un prestito di 160mila rupie con l’impegno di restituirne 224mila, ha dovuto fare fronte a una richiesta divenuta di 1,12 milioni di rupie (somma che equivale a 9500 euro). L’avvocato Edwin Paul sarebbe stato eliminato perché “colpevole” di avere assistito legalmente il tassista, accompagnandolo al posto di polizia per sporgere denuncia. Pochi giorni dopo, la punizione che ha colpito lui e la sua intera famiglia.
Ormai le luci dei riflettori mediatici si sono spente sul viaggio di Benedetto XVI in Inghilterra e Scozia. Rimane il tesoro dei discorsi pronunciati, col loro carico di suggerimenti, riflessioni, scoperte. Rimane la scia, per noi imponderabile, lasciata dal Papa nell’animo di chi lo ha ascoltato, visto, salutato. Rimane lo strano fenomeno di un viaggio annunciato – e probabilmente non era una esagerazione – come il più difficile del pontificato e conclusosi con un successo riconosciuto anche dai più esigenti e maldisposti osservatori.
Richiami, velati e non, a sacerdoti e vescovi. Straordinarie riflessioni biblico-mariane, sociali.
L’anima umana è il maggiore di tutti i prodigi della creazione, coronamento e sintesi dell’onnipotenza di Dio. La sua sostanza è spirituale distinta dal corpo, resistente alla morte come dice il Signore: “nolite timere eos, qui occidunt corpus, animam autem non possunt occidere” … “non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima” Mt10,28. Dio è spirito e l’anima è spirituale. Essa vive, vede e opera attraverso il velo della materia, ma ne è distinta. Dio è eterno e l’anima è immortale secondo un modo di essere suo particolare; non lo è infatti in modo assoluto come lo è Dio, di cui sta scritto che è l’unico a possedere l’immortalità (Cfr 1Tm 6,16). Essa ha avuto principio ma non avrà fine, non morrà mai. L’anima è immortale, non può morire mai. Il buddhismo, all’opposto, nega ogni esistenza indipendente dell’io: “Non abbiamo coscienza di alcuna entità immutabile o principio eterno nell’uomo” (1). Ciò che qui si vuole affermare è che al di là degli elementi costitutivi, la materia e la mente, non sembra esserci altro.
“La gravidanza non è una malattia”. Lo affermano i vescovi statunitensi di fronte alla decisione del Dipartimento per i Servizi sanitari Usa di includere i servizi di contraccezione e sterilizzazione come misura di prevenzione di malattie, nella copertura della "Patient Protection and Affordable Care Act". In una lettera datata 17 settembre, sia la Conferenza episcopale, sia l'avvocato Anthony Picarillo e l'associato Michael Moses hanno espresso “particolare preoccupazione” per la proposta. “Evitare la gravidanza non è evitare una malattia”, inizia con l'affermare il testo, citato dalla Zenit. “La contraccezione e la sterilizzazione presentano i propri, unici e seri rischi per la salute del paziente”.
Poco prima della prossima estate, Benedetto XVI sarà in visita pastorale nella Repubblica di San Marino. La conferma è stata data dalla Sala Stampa della Santa Sede. Il Papa trascorrerà a San Marino la giornata di domenica 19 giugno, portando di nuovo la presenza di un Pontefice in quei luoghi dopo 29 anni, dalla visita di Giovanni Paolo II del 29 agosto 1982.
Al termine della Messa il Papa ha guidato la preghiera dell’Angelus, sottolineando la devozione mariana della Sicilia e ricordando la Beatificazione, oggi a Parma, di Anna Maria Adorni, testimone dell’amore di Dio tra le donne carcerate.
Prima la barzelletta sugli ebrei avidi di quattrini. Poi quella che prende di mira ancora una volta Rosy Bindi e si conclude con una sonora bestemmia. Due video pubblicati sui siti di Repubblica e dell’Espresso inguaiano Silvio Berlusconi. Lui si giustifica (per la seconda): non è offensiva, non credo qualcuno si sia turbato.
Pubblicata l'autobiografia della sorella del dittatore Fidel, che per anni aveva lavorato attivamente per la vittoria della Rivoluzione. Juanita - che ha pagato la sua rettitudine: costretta a scappare da Cuba perché avversa ai fratelli, e spesso insultata, negli Usa, dagli esuli cubani, perché pur sempre sorella del dittatore- ci descrive quello che ha vissuto, e che coincide con quanto raccontano tanti altri testimoni.
Ai fedeli di Palermo – dove si trova in visita pastorale – Benedetto XVI chiede di camminare nella santità e di essere testimoni luminosi anche nelle “situazioni difficili”. Il modello dei santi che ci hanno preceduto: don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia; Anna Maria Adorni, beatificata oggi, definita “rosario vivente” per la sua preghiera continua, evangelizzatrice delle carceri femminili. In un accenno indiretto al problema della mafia, il papa dice che non bisogna vergognarsi di testimoniare il Vangelo, ma del male "che offende Dio" e l'uomo, "del male che si arreca alla Comunità civile e religiosa, con azioni che non amano venire alla luce!”.
“Maria è il modello della vita cristiana”, ha ricordato Benedetto XVI questa domenica nel suo intervento in occasione dell'Angelus domenicale. Il Pontefice si è rivolto ai fedeli e ai pellegrini che si erano riuniti nel Foro Italico di Palermo per la celebrazione eucaristica in occasione della sua visita pastorale nel capoluogo siciliano, affidando alla Vergine Maria “tutto il popolo di Dio che vive in questa amata terra”, “costellata di Santuari mariani”.
Pubblichiamo di seguito le parole pronunciate da Benedetto XVI questa domenica recitando a mezzogiorno la preghiera mariana dell'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini riuniti presso il Foro Italico a Palermo.
"Non virtus, non arma, non duces, sed Maria Rosarii, victores nos fecit" (non il valore, non le armi, non i condottieri, ma la Madonna del Rosario ci ha fatto vincitori). Il primo ottobre, festa liturgica di Santa Teresina del Bambin Gesù, inizia anche, per la Chiesa, un periodo di intensa preghiera. Come ha ricordato il Papa nell'udienza di mercoledì scorso, il mese è dedicato a Maria, da qui il suo invito a mettersi "alla scuola della Vergine di Nazaret" per imparare "da Lei ad essere sempre disponibili a compiere la volontà di Dio". Detto anche mese del Rosario, ottobre richiama, inoltre, alle missioni, di cui la Santa Carmelitana è co-patrona, insieme a San Francesco Saverio.
Ricordatevi di recitare la supplica alla Madonna di Pompei alle 12:00 di domani.
Secondo il Vescovo Edward Hiiboro, della Diocesi di Tombura-Yambio, nel Sud Sudan, il suo Paese e tutta la regione rischiano di “sprofondare nella violenza”. A pochi mesi dal referendum sull'indipendenza del Sud Sudan, previsto per gennaio, il presule ha descritto all'associazione caritativa Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) la situazione del Paese, confessando che è necessario “suonare il campanello d'allarme”. “C'è una minaccia reale e imminente alla sicurezza del popolo del Sudan e dell'intera regione”, ha affermato tra i resoconti delle violenze compiute dai ribelli dell'Esercito di Resistenza del Signore (Lord's Resistance Army, LRA), con base in Uganda.
Non abbiamo mai finito di comprendere gli altri popoli, le altre culture e religioni. L’Africa nera torna ogni tanto alla ribalta dell’attualità, purtroppo quasi sempre per avvenimenti negativi, carestie, guerre tribali, dittature, immigrazioni clandestine verso l’Italia. Si dice che bisogna dare a quei popoli maggiori finanziamenti, aiutarli a svilupparsi in casa loro, smetterla di rapinare l’Africa delle sue ricchezze naturali, ecc. Da mezzo secolo siamo abituati a questi ritornelli e molti non capiscono come mai l’Africa nera non si sviluppa. Poi arriva un Premio Nobel della Letteratura (nel 2001), Vidia Naipaul, indiano dei Caraibi, con un libro che capovolge tutte le nostre conoscenze e credenze: “La maschera dell’Africa” (Adelphi 2010, pagg. 290). Un libro contro corrente, attaccato e censurato dall’intellighenzia “liberal” e progressista, che accusa l’autore di aver dato una visione razzista degli africani, raccontandolo come un mondo primitivo e violento, dove sopravvivono in modo massiccio riti religiosi ancestrali basati su sacrifici, magia, stregoneria. Lui risponde: “Scrivo la verità, chi mi accusa di razzismo è un terzomondista in malafede”.
La società statunitense è polarizzata per quanto riguarda la legalizzazione degli immigrati clandestini. L'ultima “amnistia” risale al 1986. ZENIT ha parlato di questo argomento con monsignor Anthony Taylor, Vescovo di Little Rock (Arkansas), Diocesi in cui tra la popolazione ispanica gli illegali sono circa il 90%.
La Conferenza Episcopale Statunitense ha espresso di recente la propria protesta al Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani degli Stati Uniti per aver incluso i servizi di contraccezione e sterilizzazione come misura di prevenzione di malattie. “La gravidanza non è una malattia”, ha affermato. Il Dipartimento per i Servizi Sanitari USA ha pubblicato di recente una lista di servizi preventivi che offrono piani sanitari individuali e di gruppo che devono essere coperti come stabilito dalla Patient Protection and Affordable Care Act. In una lettera datata 17 settembre, sia i Vescovi che l'avvocato Anthony Picarillo e l'associato Michael Moses hanno espresso “particolare preoccupazione” per la proposta.
E’ di queste ore la notizia sconcertante della scoperta da parte della polizia degli Usa di una setta poligama di violentatori e di stupratori che aveva la sua base in Texas. La setta denominata “ Chiesa fondamentalista di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni”( da non confondersi con i mormoni) gestiva un ranch in cui praticamente 416 ragazzi venivano tenuti in schiavitù (anche sessuale…). Quando si parla si sette, bisogna fare attenzione a non creare confusione e a non mettere tutti al medesimo livello. Ad esempio i luterani, i battisti o gli anglicani non sono sette. La Chiesa cattolica da anni intrattiene con essi un dialogo ecumenico a livello ufficiale. Le vere sette invece si riconoscono da alcuni loro aspetti peculiari.
Due giornate per riscoprire la figura di Carlo Carretto promosse dall’Azione cattolica italiana e dall’Istituto “Paolo VI”, dai Comuni di Spello e Foligno, dalla diocesi di Foligno e dalle fraternità dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas e dei Piccoli Fratelli del Vangelo: il 1° e il 2 ottobre, a Spello, verranno celebrati i cento anni dalla nascita dell’“innamorato di Dio”. Diversi gli appuntamenti in programma. Venerdì, presso l’Auditorium San Domenico di Foligno, don Luigi Ciotti, responsabile del Gruppo Abele, incontrerà gli studenti delle scuole superiori, per discutere insieme a don Luigi Filippucci, responsabile del “Progetto Cittadini del mondo” (promosso dalla diocesi di Foligno), di giovani, salvaguardia del creato, legalità, solidarietà e partecipazione.
naugurando questo giovedì l'Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest e presidente dell'organismo, ha annunciato la nascita di un Osservatorio sulla discriminazione dei cristiani in Europa. La Plenaria è in svolgimento a Zagabria (Croazia) da questo giovedì al 3 ottobre sul tema “Demografia e Famiglia in Europa”. Nel suo intervento inaugurale, il presidente del CCEE ha affermato che il continente europeo attraversa oggi “una crisi di identità”, che “non riguarda unicamente i nostri singoli Paesi, ma tocca anche il progetto di un’Europa comunitaria”. “L’Europa ha bisogno di Dio, di ricordare le proprie radici e quindi di guardare al futuro con realismo e con speranza”, ha indicato.
Ciascun cristiano è chiamato ad accogliere e assimilare la Parola di Dio. E' quanto ha ricordato Benedetto XVI, mercoledì pomeriggio, nel congedarsi dal personale delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo prima del suo rientro definitivo in Vaticano. Il Papa è rientrato questo giovedì a Roma a conclusione del periodo estivo trascorso nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, dove si era trasferito il 7 luglio scorso. Il direttore delle Ville Pontificie, Saverio Petrillo, durante il consueto incontro del Papa con il personale e i loro familiari alla vigilia del suo congedo, ha espresso sentimenti di gratitudine a nome “di tutta la nostra grande famiglia onorata del privilegio che ci fa nel riceverci oggi”. “È per noi un dono – ha detto –. Un dono che possiamo ricambiare solo in due modi: assicurandole le nostre preghiere per accompagnare il suo ministero, e confidandole tutto il nostro devoto e filiale affetto”.
La Conferenza episcopale italiana (CEI) ha deciso di rilanciare l'iniziativa del “Prestito della speranza” per le famiglie con difficoltà economiche. In un comunicato a firma del Sottosegretario e portavoce della CEI, monsignor Domenico Pompili, diffuso mercoledì al termine della terza giornata di lavoro del Consiglio permanente, si legge che l'iniziativa “intende essere una concreta risposta alla difficile congiuntura economica ed occupazionale, offrendo un supporto a quelle famiglie che più sono condizionate dalla crisi”. “L’esperienza di questi mesi – continua la nota – suggerisce di perfezionare ulteriormente la pratica del prestito, alleggerendo gli interessi della restituzione di cui si farà carico la CEI e continuando a far conoscere questa possibilità, accanto ad altre iniziative promosse dalle singole Chiese locali, tramite le rispettive Caritas”.
In vista della visita del Papa in Spagna, in programma il 6 e il 7 novembre prossimi, i Vescovi del Paese hanno invitato i fedeli a “stare molto attenti” a quello che dirà il Pontefice e a seguire i suoi interventi. Il messaggio di benvenuto al Papa è stato diffuso questo giovedì al termine della CCXVII Commissione permanente della Conferenza Episcopale, riunitasi a Madrid. La visita a Santiago e Barcellona avrà luogo “in occasioni ben precise, a due Chiese diocesane, i cui Vescovi si sono già rivolti ai loro fedeli spiegando loro l'importanza di questo avvenimento provvidenziale ed esortandoli ad accogliere il Successore di Pietro”.