Veglie si sono svolte a Hanoi e Ho Chi Minh City, pregando per i fedeli e i sacerdoti, ed anche per il governo vietnamita. Malgrado le minacce rivolte contro chi avesse preso parte ai riti e la presenza in forze della polizia intorno alle chiese, non ci sono stati incidenti.
Si teme la mano dell’estremismo indù. Gli attacchi sono avvenuti questa mattina nelle diocesi Mysore e Karwar. Colpita anche la chiesa della Sacra famiglia di Inkal (diocesi di Mysore) già attaccata da una folla di 70 induisti nel 2002. Grande preoccupazione nella comunità cristiana.
L'ultimo anno della comunicazione della Santa Sede non è stato caratterizzato solo da crisi comunicative, ma anche da passi ambiziosi perché la sua voce possa essere ascoltata nel mondo digitale.
Questi dodici mesi, in cui i mezzi di comunicazione mondiali hanno dato ampio spazio a questioni come il caso Williamson o il dibattito sul preservativo durante la visita di Benedetto XVI in Africa, sono stati testimoni dello sbarco della Santa Sede su Youtube.
Verrà lanciata il prossimo 27 gennaio, presso il Parlamento europeo di Bruxelles, la campagna “Zero Poverty” promossa da Caritas Europa per l’anno 2010 designato dalle istituzioni europee “anno della lotta alla povertà e all’esclusione sociale”. Alcuni dei contenuti della campagna sono stati illustrati ad un incontro degli operatori diocesani per la comunicazione di Caritas italiana tenutosi a Roma nello scorso fine settimana.
Torniamo a Dio e tutti ne beneficeranno, anche l’ambiente. E' quanto ha detto il Cardinale Angelo Bagnasco nell'aprire questo lunedì pomeriggio, a Roma, i lavori del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che si protrarranno fino 27 gennaio.
Nel corso della prolusione il Presidente della CEI ha fatto riferimento all’evento su “Dio oggi” promosso dal Comitato per il Progetto Culturale, la cui finalità era quella di far sì che “i contemporanei accettino per se stessi tale questione, la riconoscano come un fatto importante della loro esistenza, ne diano conto senza complessi”.
Sacerdoti esemplari e una nuova generazione di italiani in difesa della vita della famiglia e della civiltà. Questo il sogno confessato dal Cardinale Angelo Bagnasco nella prolusione al Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), a Roma questo lunedì pomeriggio.
Il presidente della CEI ha confidato di avere "un sogno" di quelli "che si fanno ad occhi aperti", e cioè che "questa stagione contribuisse a far sorgere una generazione nuova di italiani e di cattolici che, pur nel travaglio della cultura odierna e attrezzandosi a stare sensatamente dentro ad essa, sentono la cosa pubblica come importante e alta, in quanto capace di segnare il destino di tutti, e per essa sono disposti a dare il meglio dei loro pensieri, dei loro progetti, dei loro giorni".
Papa Benedetto XVI ha chiesto questo lunedì a tutti i cristiani, durante la sua omelia nei Vespri solenni celebrati nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, di non attendere la piena unità per dare una testimonianza comune, ma di farlo già ora per quanto possibile.
Nella celebrazione che conclude gli atti della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani e che ha riunito i rappresentanti delle confessioni cristiane presenti a Roma, il Pontefice ha chiesto a ciascuno di "dare il suo apporto per compiere quei passi che portino verso la comunione piena".
In seguito alla trasmissione su Radio Maria (ore 21-22,30) che ho fatto il 18 gennaio su Haiti (vedi il testo sul mio sito: www.gheddopiero.it), ho ricevuto alcune telefonate e messaggi che chiedono perchè la grande differenza fra i due stati in cui è divisa l'isola di Hispaniola, Haiti e Santo Domingo.
Oggi Haiti è distrutto dal terremoto ma l'abisso che separa i due paesi era evidente già prima di questo tragico avvenimento.
Alla vigilia del 37° anniversario della sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, nel caso Roe versus Wade, che ha legalizzato l'aborto in tutto il Paese, un'inchiesta recente mostra che la maggior parte degli statunitensi pensa che l'aborto sia “moralmente scorretto”.
La generazione del millennio (coloro che hanno tra i 18 e i 29 anni) considera l'aborto “moralmente scorretto” anche più (58%) della generazione del boom (chi ha tra i 45 e i 64 anni), con il 51%. Il risultato della generazione X (tra i 30 e i 44 anni) è simile a quello della generazione del millennio (il 60%). Nella generazione più anziana (oltre i 65 anni), più di 6 intervistati su 10 pensano la stessa cosa.
La giovane lavorava presso la famiglia di un potente avvocato della città, dove era soggetta a violenze sessuali, fisiche e psicologiche. La morte della ragazza ha scatenato le proteste della comunità cristiana, che chiede giustizia. Attivista per i diritti umani: il 99% delle giovani cristiane che lavorano per musulmani sono vittime di violenze e abusi.
"Come Vescovo che non cede alle lusinghe della modernità, dico che la pratica conclamata della omosessualità é un peccato gravissimo, costituisce uno scandalo e bisogna negare la comunione a tutti coloro che la professino, senza alcuna remora, proprio in quanto pastori di anime. Io non darei mai la comunione ad uno come Vendola": lo afferma il Vescovo Emerito di Grosseto, Monsignor Giacomo Babini.
Una storia degna di Collodi. E’ accaduta a Norwich in Gran Bretagna, ma non si tratta di Pinocchio. La protagonista è un’arzilla nonnina pensionata di 67 anni, Pauline Howe, che ha avuto la malaugurata idea di distribuire volantini a contenuto religioso contro l’omosessualità durante una parata gay, lo scorso 25 luglio. Immaginabile la reazione dei variopinti manifestanti che, sentitisi offesi, hanno aggredito verbalmente l’anziana pensionata.
Leonardo Grasso, in questi giorni, si è recato ad Haiti per comprendere cosa la gente del posto stia vivendo e dare il proprio contributo. Dal Venezuela, dove è in missione da 16 anni, non appena ha avuto modo di partire, è volato verso l'isola devastata dal terremoto. E ha incontrato una realtà molto differente da come, finora, è stata raccontata dai media. Costituita da un popolo che sta reagendo in maniera imprevista al sisma. Desideroso di tornare alla vita normale e di essere protagonista della ricostruzione. Il missionario racconta a ilsussidiario.net la realtà di cui è stato testimone oculare e spiega le sue impressioni.
Il ragionamento che Carron propone come antidoto agli egoismi che la crisi e i suoi postumi rischiano di suscitare è tutt’altro che scontato. A dire il vero, a prima vista, esso appare sconcertante. Infatti, che cosa c’entrano la “fede” o l’”affetto” per trattare questioni urgenti come un dissesto finanziario o l’aumento della disoccupazione? Scandalizzarsi per questi argomenti è un buon indicatore di dipendenza dal pensiero immanentista e neomaterialista che prevale nel nostro tempo. In tale prospettiva, la crisi è solo una questione tecnica che va risolta solo con interventi tecnici. Non che questa dimensione non sia importante. Tutt’altro.