Il Parlamento italiano sta per discutere e votare una proposta di legge sul cosiddetto “fine vita”. Il Comitato Verità e Vita intende esprimere – in forma pubblica e argomentata - un giudizio decisamente negativo sul testo di legge già approvato dal Senato della Repubblica. A questo scopo, Verità e Vita promuove un Manifesto Appello, aperto all'adesione di tutti coloro che non approvano i contenuti e gli effetti di questa legge, e che quindi auspicano non diventi mai legge dello Stato. Nonostante alcune apparenze e alcuni espedienti linguistici, l'approvazione della cosiddetta “legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento” costituirebbeun ulteriore passo nella direzione della cultura di morte, e aprirebbe la strada all'eutanasia legalizzata.
L'Italia non ha proprio bisogno di questa legge.
La prima sinagoga ad essere visitata da un Papa si prepara a ricevere per la seconda volta un Pontefice, Benedetto XVI, domenica 17 gennaio.
E' la quarta volta nella storia della Chiesa che un Papa visita un tempio ebraico (la prima è stata con Giovanni Paolo II proprio alla sinagoga di Roma, nell'aprile 1986) e la terza nel pontificato di Benedetto XVI, che ha visitato anche la sinagoga di Colonia (Germania) nell'agosto 2005 e quella di Park East a New York durante il suo viaggio negli Stati Uniti nell'aprile 2008.
ntervenendo all'annuale ritiro spirituale per i sacerdoti e i diaconi amici del Movimento dei Focolari, in svolgimento dal 12 al 15 gennaio presso il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Roma), l'Arcivescovo Mauro Piacenza, segretario della Congregazione per il Clero, ha ricordato a tutti i presenti che l'amore è “l'essenza stessa di Dio”.
Nella sua prolusione, sul tema “Ars amoris - via Revelationis” e riportata da “L'Osservatore Romano”, il presule ha sottolineato che se l'amore è l'essenza divina, visto che l'uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio è anche “l'essenza stessa dell'uomo”.
Mai come in questi giorni ho sentito vicino l’abbraccio della Chiesa, attraverso la preghiera, la solidarietà e la spirituale partecipazione ai dolori dei miei fratelli copti, colpiti e uccisi dai fondamentalisti musulmani nella notte del S. Natale.
Questo abbraccio è un sostegno necessario per continuare a testimoniare il Vangelo dell’amore e del perdono nella nostra terra, che è stata benedetta dalla presenza degli antichi Patriarchi e Profeti, e che ospitò la Sacra Famiglia quando fuggì da Betlemme perseguitata.
Edvige Carboni, una mistica sarda nata a Pozzomaggiore, in provincia di Sassari, il 2 maggio del 1880 ed in seguito trasferitasi a Roma e là deceduta nel 1952 all’età di settantadue anni fin da giovanissima rinunziò alla scelta della vita religiosa per dedicarsi con eroismo, al servizio della mamma, della nonna e di altri familiari provati dalla malattia. Fu arricchita di doni soprannaturali fino ad essere configurata, nella sua carne, a Gesù crocifisso. Le numerose grazie, seguite alla sua morte, indussero i Passionisti, nel 1968, ad iniziare i processi informativi sulla fama di santità per avviare la serva di Dio alla gloria degli altari.
"La maggior carità consiste nel dire la verità,anche se scomoda", afferma dall'altro capo del telefono Monsignor Giacomo Babini , Vescovo Emerito di Grosseto. Eccellenza, che cosa vuole dire?: " che bisogna saper riconoscere di aver sbagliato. Lo diceva quel grande uomo di Chiesa che é il cardinal Biffi, un guaio ospitare gli islamici ed é così. Oggi non ci possiamo permettere di tenerli qua, specie a condizioni inumane come quelle di Rosarno. E allora tanto vale, rimandarceli a casa. Staranno meglio loro e noi". Poi aggiunge: " gli immigrati e specialmente gli islamici, fatte debite eccezioni, difficilmente si integrano e anche se gli dai cento, ti guardano sempre male. Per un islamico anche se gli fai del bene, sei sempre un infedele, ci sta poco da fare".
Questa mattina, alle ore 11.45, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza gli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, in occasione del tradizionale scambio di auguri per il nuovo anno. Riportiamo di seguito il discorso che il Papa rivolge ai presenti.
Tutti quelli che si occupano di protezione dell’ambiente - ed in particolare di “diritto o politiche ambientali” – sanno che c’è un paradosso alla base di tutti i tentativi di proteggere il nostro ecosistema. Il paradosso è questo. Il meccanismo che le società hanno da sempre escogitato per evitare che le persone tengano comportamenti sbagliati è obbligare chi causa un danno a risarcirlo. Quando questo danno non riguarda una persona ma una collettività allora, normalmente, al risarcimento si aggiunge, come deterrente, una pena. In ogni caso, il sistema più affidabile per evitare i comportamenti sbagliati è, generalmente, punire chi sbaglia o obbligarlo a risarcire i danni che ha causato. Il paradosso di cui parlavo è che tutto questo sistema non funziona più quando in ballo c’è l’ambiente. E la ragione sta nel fatto che entrambi questi sistemi - il risarcimento (civile) o la sanzione (penale) - hanno un punto in comune: intervengono dopo che il danno si è verificato.
Fiammetta Cappellini, cooperante Avsi ad Haiti, ci descrive ancora la situazione che si vive sull’isola colpita da un devastante terremoto due giorni fa. Il testo non è molto lungo, anche perché le comunicazioni via internet sono sempre più difficili (è quasi impossibile riuscire a inviare una mail). Fiammetta descrive una situazione ancora drammatica, ma dove arrivano anche piccoli segnali di conforto che aiutano la scelta di rimanere sul campo, nonostante l’offerta di lasciare Haiti per tornare in Italia.
Sul Corriere di martedì 12 gennaio la pagina della cultura è molto ampia. “Le fedi come le aziende aspirano al monopolio” è il titolo di una lunga recensione dell’ex direttore, e storico, Paolo Mieli all’ultimo libro di Philippe Simonnot, giornalista ed economista francese, autore di Il mercato di Dio. La matrice economica di ebraismo, cristianesimo, islam. La religione? «Un’“azienda” - spiega Mieli illustrando Simonnot - che offre beni di credenza, la cui qualità si basa sulla fiducia riposta in chi li produce dal momento che il risultato della pratica religiosa - cioè la salvezza eterna - non è, per sua natura, né verificabile né falsificabile». Le fedi, dunque, si contendono i credenti sul “mercato”. Chiesa cattolica compresa. E aspirano al monopolio, cioè ad essere le uniche sulla piazza. Un momento però. Simonnot lo dice: non si tratta di voler spiegare la religione con l’economia, ma, «più modestamente, di mettere a disposizione della scienza religiosa gli strumenti dell’analisi economica». Ma è una tesi che non convince del tutto Pietro Barcellona, filosofo del diritto.
Nel corso della riunione del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP), svoltasi in questi giorni nel Santuario di Fatima, i Vescovi hanno affrontato il tema della recente legalizzazione del matrimonio omosessuale in Portogallo (cfr. ZENIT, 11 gennaio 2010).
In una conferenza stampa dopo l'incontro, i presuli hanno ribadito che una “questione così profonda e delicata come il matrimonio” meritava “più ponderazione, riflessione, tempo per valutare le conseguenze”, ha reso noto l'ufficio stampa del Santuario.
E' nato “Imagines Ecclesiae”, la prima banca di immagini sulla vita della Chiesa cattolica in Internet, la cui vocazione è mostrare la straordinaria bellezza e ricchezza della Chiesa e il bene che questa apporta alla società.
I responsabili di “Imagines Ecclesiae”, iniziativa pioniera promossa dalla società “Flashes de la Iglesia”, hanno constatato che questi aspetti sono poco riflessi nel panorama informativo di oggi.
Non avrei timore ad affermare che il principale problema dell’umanità di oggi è la mancanza di libertà religiosa nel mondo. Nei giorni scorsi tutti siamo stati colpiti dalle notizie che arrivavano dall’Egitto, ove, presso Luxor, alcuni musulmani armati hanno aperto il fuoco contro la comunità cristiano copta che stava uscendo dalla Chiesa ove aveva celebrato il Natale copto che ricorre il 7 gennaio. Alcuni cristiani sono rimasti uccisi.
I Vescovi italiani hanno lanciato un appello alla solidarieta per rispondere all'immane tragedia che in queste ore ha colpito la popolazione di Haiti provocando decine di migliaia di morti.
"Raccogliendo l'accorato invito del Santo Padre - spiega un comunicato -, domenica 24 gennaio 2010 in tutte le chiese d'Italia si terrà una raccolta straordinaria indetta dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto nell'isola caraibica".
“Il problema dell’Italia non sono gli immigrati ma i mali antichi del nostro Paese: l’illegalità, il lavoro nero, la malavita organizzata, l’assenza dello Stato in ampi territori della Penisola”. Ad affermarlo è il presidente nazionale delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli), Andrea Olivero, intervenendo sui fatti dei giorni scorsi, in Calabria.
“Dove non c’è legalità – ha detto Olivero in una nota diramta dalle Acli – è impossibile la convivenza civile. Quanto accaduto a Rosarno ha posto in evidenza una questione risaputa e irrisolta: la situazione di sfruttamento e illegalità diffusa in ampie zone d’Italia e in molti settori lavorativi, quello agricolo in particolare, che non riguarda solo i lavoratori immigrati”.