E' stata pubblicata e diffusa da poco più di 24 ore, ma c'è già entusiasmo intorno all'Enciclica sociale Caritas in Veritate.
In un comunicato recapitato a ZENIT, l'Associazione Scienza & Vita ha espresso il proprio apprezzamento, soprattutto nella parte in cui si sostiene che "la questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica, nel senso che essa implica il modo stesso non solo di concepire, ma anche di manipolare la vita, sempre più posta dalle biotecnologie nelle mani dell'uomo".
Ascoltate il commento al Vangelo di domenica prossima del biblista don Fabio Rosini da Radio Vaticana. Il file da scaricare è quello del martedì, il commento è negli ultimi 8 minuti.
Commento al messaggio del 25 di Marija e Padre Livio.
All’udienza generale Benedetto XVI ha illustrato i tratti fondamentali della Caritas in Veritate, la sua enciclica sociale, resa nota ieri. L’incontro con le mogli di alcuni dei leader presenti in Italia.
Ci sono aspetti del pensiero politico del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, del suo “realismo umile”, che possono essere avvicinati alla dottrina sociale cristiana, anche su questioni come l'aborto.
E' quanto scrive il Cardinale Georges Cottier, OP, teologo emerito della Casa Pontificia, in un articolo pubblicato sul nuovo numero della rivista “30Giorni”, nel commentare i due discorsi del presidente Usa alla University of Notre Dame, il 17 maggio, e all'Università islamica Al-Azhar del Cairo, lo scorso 4 giugno.
Siamo grati al Santo Padre che anche nella sua enciclica sociale ha riproposto l’originalità della fede e il contributo che i cristiani possono dare alla convivenza sociale e allo sviluppo.
Ci sembra decisivo che all’inizio di un’enciclica dedicata al fare dell’uomo il Papa richiami tutti con grande realismo a una evidenza elementare, negando la quale ogni tentativo dell’uomo diventa ingiusto fino alla violenza ...
La lettera enciclica di Benedetto XVI “Caritas in Veritate” si colloca nella tradizione delle grandi encicliche attraverso cui la centralità dell’umano viene riaffermata come il nodo centrale dell’universalismo cristiano, nella continuità del dialogo aperto da Paolo VI con la “Populorum Progressio” nel 1967 e da Giovanni Paolo II con la “Sollicitudo Rei Socialis” nel 1987, con un’ esplicita ispirazione iniziale a San Paolo, da cui prende le mosse il titolo stesso dell’enciclica, e il cui Anno Paolino viene ricordato in suggello a chiusura.