Ieri il Papa ha detto cose importantissime sulla fede, la grazia, la concretezza del sostegno ai poveri e ai perseguitati. Soprattutto ha spiegato chi è il sacerdote cattolico, il prete di Cristo e della Chiesa. Inizia infatti, dopo l’anno dedicato a San paolo, quello dedicato ai presbiteri (che sono appunto coloro che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine). Lo so, c’ero. Ero in piazza mentre il sole batteva, sul sagrato di piazza San Pietro.
Una sentenza ieri ha riconosciuto in Italia il diritto di usare le tecniche di diagnosi genetica preimpianto. Così viene riportato dalla stampa e questa novità richiede delle riflessioni giuridiche, ma anche riflessioni “biologiche”. Già, perché, prima di qualunque giudizio legislativo o medico, sta il dato di fatto biologico. Certo, c’è il dato della malattia che non si vuole che si ripresenti in un proprio figlio, ma c’è un dato ancora più a monte: riconoscere che tutti siamo stati embrioni e la diagnosi preimpianto serve a “scartare gli embrioni”.
Sabato 4 luglio su RaiDue nel programma di don Giovanni D ’Ercole “Sulla via di Damasco” alle ore 10,30 una trasmissione di un’ora interamente su Medjugorje. Sarà una trasmissione che tratterà quanto è avvenuto in questi 28 anni a Medugorje con contributi di Marija, Mirjana, Vicka, le testimonianze raccolte in questi giorni con Paolo Brosio, il cantante Nek, Chiara Amirante …
L'annuncio del Vangelo e l'amministrazione dei Sacramenti sono “le due fondamentali colonne del servizio sacerdotale”. E’ quanto ha sottolineato questo mercoledì Benedetto XVI nel dedicare l'Udienza generale all'Anno Sacerdotale appena iniziato.
Vescovi dell'America Centrale, del Messico, degli Stati Uniti e del Canada si sono riuniti nella città di Tecún Umán, alla frontiera tra Messico e Guatemala, dal 2 al 4 giugno per affrontare il fenomeno delle migrazioni.
È veramente straordinario che il Papa, iniziando un Anno speciale di preghiera per i sacerdoti di tutto il mondo (19 giugno 2009-2010), abbia proclamato patrono e modello da imitare un pover’uomo, buon lavoratore dei campi ma pessimo studente di latino e di teologia. In seminario lo giudicavano “non adatto a fare il prete”, il suo vescovo non voleva ordinarlo sacerdote perché “troppo ignorante”, infine lo stesso vescovo si convince a farlo prete per mandarlo in un paesino di 230 abitanti, dicendo che “per lo meno farà pochi danni”!