MaM
Messaggio del 25 dicembre 1997: Cari figli,anche oggi gioisco con voi e vi invito al bene. Desidero, che ognuno di voi mediti e porti la pace nel suo cuore e dica: 'Io desidero mettere Dio al primo posto nella mia vita!' Così figlioli, ognuno di voi diventerà santo. Dite figlioli, ad ognuno: 'ti voglio bene ' e questi vi ricambierà col bene ed il bene, figlioli, dimorerà nel cuore di ogni uomo. Stasera, figlioli, vi porto il bene di mio figlio che ha dato la sua vita per salvarvi. Perciò, figlioli, gioite e tendete le mani a Gesù, che è solo bene. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Sono accorsi in 5mila a cantare ''Venite adoremus'', sempre attuale a Betlemme, e a gridare anche slogan come ''Viva il papa, viva Palestina'' e ''Viva il papa, viva Gaza''. Tra i fedeli presenti oggi nella piazza della Mangiatoia per la messa celebrata da papa Benedetto XVI, accanto alle insegne palestinesi e della Santa Sede, sventolavano anche moltissime bandiere croate, polacche, spagnole e messicane. Numerosi i pellegrini venuti dall'estero, portati dal movimento neocatecumenale e dal movimento dei Focolari, per partecipare alla celebrazione papale, tanto che alcuni palestinesi si sono lamentati di non aver trovato posto all'interno della piazza.
In seno al Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) è nata un’iniziativa sociale dalle caratteristiche uniche al mondo: un progetto di recupero rivolto al mondo carcerario, con al centro il detenuto, non da solo, bensì insieme alla sua famiglia.
Nel corso dell’omelia della Messa d’esequie per don Gianni Baget Bozzo, svoltasi a Genova lunedì 11 maggio, il Cardinale Angelo Bagnasco ha spiegato che l’umanità non è un mero “grumo di materia” destinata solo a morire, ma al contrario una grandezza incompiuta il cui fine è la felicità.
Il tredici maggio prossimo, la Chiesa cattolica universale celebra la Festa della Madonna di Fatima e ricorda anche il vile attentato contro Giovanni Paolo II, pellegrino di pace e di amore. Di Fatima e delle sue apparizioni e messaggi abbiamo parlato con un illustre mariologo, sacerdote e teologo, il professor Stefano De Fiores.
Ventotto anni fa, in un primaverile pomeriggio del 13 maggio, si consumava l’attentato a Giovanni Paolo II, in Piazza San Pietro. Caso volle, che l’evento sanguinoso coincidesse con la giornata in cui la Chiesa cattolica celebra la memoria della Madonna di Fatima. Dell’attentato a Giovanni Paolo II e della sua devozione mariana, abbiamo parlato con Monsignor Tadeusz Pieronek, già Presidente della Conferenza Episcopale polacca, Vescovo Emerito di Cracovia e amico personale del defunto Papa.
Fin dalla sua prima apparizione, l’angelo si presenta come il protettore del Portogallo e tra l’altro dice ai tre pastorelli: “ In tutti i modi possibili, offrite a Dio un sacrificio in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirerete così sulla vostra patria la pace. Io sono il suo Angelo custode, L’Angelo del Portogallo”. La devozione dei cattolici portoghesi verso l’Angelo della loro nazione è una devozione loro caratteristica.
È stata la preghiera di Benedetto XVI al Muro del Pianto: «pace per la Terrasanta e per l'umanità». E rivolto ai cristiani, nell’omelia durante la Messa nella valle di Giosafat: «Spero che la mia presenza qui - ha detto il Papa - sia un segno che voi non siete dimenticati, che la vostra perseverante presenza e testimonianza sono di fatto preziose agli occhi di Dio e sono una componente del futuro di queste terre». Le parole di Papa Ratzinger nel corso del suo pellegrinaggio, però, suscitano anche critiche, come quelle piovute dalla stampa ebraica per quello che il Papa non avrebbe detto allo Yad Vashem. «Ma Benedetto XVI - spiega Luigi Geninazzi, editorialista di Avvenire - non dimentica la sofferenza del mondo; cerca di guardare più in là, con gli occhi della fede. Proprio per questo i suoi interlocutori fanno fatica a stargli dietro».
Caro Francesco, l’influenza e la tosse non ti hanno fanno godere, ieri, il giorno di festa dalla scuola. Il Papa, che ha provocato con la sua presenza la chiusura della scuola e di molte strade della nostra città, era ieri mattina di fronte alla nostra casa. È andato alla Spianata della Moschee ed ha visitato la Cupola della roccia, che vediamo molta bene attraverso le nostre finestre. Poi è sceso giù e si è fermato a pregare davanti al Muro del pianto, quello dove gli ebrei mettono i foglietti. Anche il Papa ha messo il suo foglietto. Forse sei curioso di sapere cosa ha scritto?
Per parlare di laicità dello Stato occorre sempre sgombrare il campo da due “lamenti speculari”, in modo che il dialogo non diventi un rinfacciarsi reciprocamente supremazie indebite. In primo luogo è bene precisare che non viviamo in una società naturaliter cristiana ed egemonizzata dalla Chiesa, ma in una società ampiamente secolarizzata. Si divorzia, si abortisce, si fanno figli in provetta, si fa il testamento biologico.
Il portavoce della Santa Sede ha smentito che Benedetto XVI abbia fatto parte della "Hitlerjugend" (la Gioventù hitleriana), chiarendo alcune notizie pubblicate dai mezzi di informazione di Israele durante il suo pellegrinaggio.
I sacerdoti e i fedeli che compiranno determinati esercizi di pietà durante l'Anno Sacerdotale riceveranno l'indulgenza plenaria.