L'unità nella Chiesa, il dialogo ecumenico e le relazioni con le altre religioni fanno parte della stessa priorità di questo pontificato e sono la chiave che spiega la decisione del Papa di rimettere la scomunica ai Vescovi “lefebvriani”.
Di fronte al turbamento della pace tra cristiani ed ebrei e all'interno della Chiesa stessa a causa della remissione della scomunica ai quattro Vescovi della Fraternità San Pio X consacrati illecitamente da monsignor Marcel Lefebvre nel 1988, Benedetto XVI ha voluto esprimere i motivi che lo hanno portato a questo gesto.
Cosa accadrà d'ora in poi ai membri della Fraternità San Pio X ai quali è stata rimessa la scomunica? E' uno dei punti fondamentali che Benedetto XVI spiega nella sua Lettera ai Vescovi del mondo resa pubblica questo giovedì dalla Santa Sede.
La soluzione a questo problema richiederà tempo e la partecipazione di tutti i Vescovi, attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede.
E' una delle novità della lettera, in cui il Papa spiega come si affronterà la possibile integrazione dei “lefebvriani” nella piena comunione con la Chiesa, che comporterà, in ultima istanza, una riflessione congiunta sul Concilio Vaticano II.
Nell’incontro con il Santo Padre svoltosi in Campidoglio lunedì 9 marzo, il sindaco Gianni Alemanno ha affermato che “Roma è e vuole essere la città della vita, la città dell'accoglienza e della speranza”.
il Cardinale George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia), ha affermato che la Chiesa cattolica in Occidente è perseguitata e discriminata dal laicismo in un intervento alla Oxford University Newman Society il cui contenuto è stato raccolto da “L'Osservatore Romano”.
Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di questo mercoledì alla figura di San Bonifacio, "apostolo dei Germani", spiegando com'è avvenuta la prima evangelizzazione del suo Paese e proponendola come modello per l'attualità.
La Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che questo giovedì, 12 marzo, sarà resa pubblica la "Lettera di Sua Santità Benedetto XVI ai Vescovi della Chiesa Cattolica riguardo alla remissione della scomunica dei 4 vescovi consacrati dall'Arcivescovo Lefebvre".
L'attuali crisi economica può rappresentare un momento per “unirsi alla croce di Cristo”, sostiene mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura.