Collaboratrice domestica filippina definisce “ una prigione” la sua esperienza in Arabia Saudita. Per sette mesi non le è stato concesso di uscire o di avere un letto dove dormire. A causa della sua fede cristiana le è stato ridotto lo stipendio. Obbligata a digiunare durante il Ramadan.
Celebrando il Te Deum di ringraziamento di fine anno Benedetto XVI sotttolinea come con l’Incarnazione “l’eternità è entrata nel tempo”. Una scelta compiuta per amore. “La Parola, creduta, annunciata e vissuta ci spinge a comportamenti di solidarietà e di condivisione”.
Un diacono ferito in modo grave. Un cristiano ucciso davanti a casa sua la vigilia di Natale. L’impotenza del governo e il rimbalzo delle responsabilità. Quasi 2 mila cristiani uccisi in 6 anni.
Il presidente del Senegal, Abdoulaye Wade, musulmano, si è scusato con la minoranza cristiana senegalese per una frase irriguardosa pronunciata ieri nei confronti di Gesù e che aveva provocato dei disordini davanti alla cattedrale di Dakar. Le scuse sono arrivate attraverso il figlio del capo di Stato. Wade, parlando di un suo progetto, un monumento colossale da dedicare alla “rinascita africana”, aveva detto che “i cristiani pregano un uomo chiamato Gesù che non è Dio”. Immediata la reazione della Chiesa locale che ha contestato il fatto che Wade abbia pronunciato questa affermazione nel suo ruolo di presidente. Ecco la riflessione del cardinale arcivescovo di Dakar, Théodore-Adrien Sarr.
Si svolgerà questa sera, in Piazza San Pietro, la tradizionale veglia di fine anno per “l’unità e la pace, nelle famiglie e tra le nazioni”. Giunta alla sua settima edizione, l’iniziativa è promossa dal Movimento dell'Amore Familiare. La veglia sarà aperta dal cardinale Giovanni Coppa, già nunzio apostolico a Praga, alle 23.30 e si prolungherà tutta la nottata, per concludersi alle 7 di domani mattina, primo gennaio. Ascoltiamo don Stefano Tardani, fondatore del Movimento dell’Amore Familiare.
La solennità di Maria SS. Madre di Dio che la Chiesa celebra il primo gennaio di ogni anno - alla quale Paolo VI unì nel 1968 la Giornata mondiale della pace - è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale. Originariamente, la festa rimpiazzava l'uso pagano delle “strenne”, i cui riti contrastavano con la santità delle celebrazioni cristiane. Il “Natale Sanctae Mariae” - com’era appunto anticamente chiamata questa solennità - cominciò ad essere celebrato a Roma intorno al VI secolo e la sua liturgia fu sempre strettamente collegata a quella della Natività.
Il viaggio in Terra Santa e quello in Africa, il Sinodo per la Chiesa di questo continente, la proclamazione dell’Anno Sacerdotale e la pubblicazione della sua terza Encicica, la Caritas in veritate - la prima a carattere sociale - sono i maggiori avvenimenti che hanno caratterizzato il 2009 di Benedetto XVI.
Solo con l’amore di Dio, l’agire umano diventa lievito di un futuro migliore: così il Papa questa sera in San Pietro, durante i Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, seguiti dal Te Deum di ringraziamento. Al centro dell’omelia di Benedetto XVI, il pensiero per quanti si trovano in difficoltà anche a causa della crisi economica e l’auspicio di nuove vocazioni. Al termine della celebrazione, il Santo Padre ha sostato brevemente in preghiera davanti al Presepe allestito in Piazza San Pietro ed ha benedetto i fedeli presenti.