Nel messaggio Urbi et orbi Benedetto XVI ricorda le violenze e le violazini dei diritti umani che avvengono anche in Terra Santa, Iraq, Sri Lanka e penisola coreana. Gli “affari” urgenti spesso mettono Dio “quasi all’ultimo posto”. Ieri sera, una donna ha fatto cadere il Papa, che si è rialzato e ha celebrato la messa.
Ieri sera, durante la processione di ingresso della celebrazione nella Basilica Vaticana per la Messa della Notte di Natale, una persona non equilibrata – Susanna Maiolo, di 25 anni, di cittadinanza italiana e svizzera – ha superato la transenna e, nonostante l’intervento della sicurezza, è riuscita a raggiungere il Santo Padre e ad afferrarne il pallio, facendogli perdere l’equilibrio e facendolo scivolare a terra. Il Papa ha potuto prontamente rialzarsi e riprendere il cammino e tutta la celebrazione si è svolta senza alcun altro problema. E’ quanto afferma in un comunicato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede padre Federico Lombardi. Purtroppo nel trambusto creatosi – ha aggiunto padre Lombardi - il cardinale Etchegaray è caduto, riportando la frattura del collo del femore. E’ stato ricoverato al Policlinico Gemelli, le sue condizioni sono buone, ma dovrà essere sottoposto a operazione nei prossimi giorni. La Maiolo, che non era armata, ma manifesta segni di squilibrio psichico, è stata ricoverata in una struttura sanitaria, per essere sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. Per quanto riguarda il Santo Padre, il programma di oggi è confermato senza modifiche.
“Dio è importante, la realtà più importante in assoluto della nostra vita”: così il Papa ieri sera, durante l’omelia per la Santa Messa di Natale, celebrata nella Basilica Vaticana. Al centro delle parole di Benedetto XVI, anche l’invito ad abbandonare l’egoismo, a guardare all’umiltà di Dio e ad imitarlo, rinunciando alla violenza e usando solo le armi della verità e dell’amore.
Messaggio natalizio di Benedetto XVI alla Benedizione “Urbi et Orbi”.