Ricevendo gli ambasciatori di otto Paesi per la presentazione delle credenziali, Benedetto XVI ha sottolineato il rispetto dovuto alla libertà religiosa. La conferenza di Copenhagen “test di prova per i Paesi partecipanti di superare i loro interessi nazionalistici e di corto respiro a favore di benefici di lungo termine per l'intera famiglia umana”.
Occorre porre fine all' “aria di odio personale” che “avvelena la politica, fomenta la rissa, e sfocia in gravi e inaccettabili episodi di violenza”. E' quanto ha sottolineato mercoledì sera il Cardinale Angelo Bagnasco durante la Messa celebrata per i parlamentari in preparazione al Natale.
Parlando alla chiesa di San Gregorio Nazianzeno, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha ricordato che “il messaggio di Natale ritorna in tutta la sua bellezza e urgenza. Infatti esso sembra stridere rispetto al clima che stiamo vivendo come Paese”.
La piccola comunità cristiana di Terra Santa, circa 120 mila in Israele e 40 mila nell’Autonomia palestinese (pari all’1% della popolazione complessiva), resiste tra mille difficoltà nei luoghi che hanno visto l’Incarnazione e l’esperienza umana di Gesù, offrendo una testimonianza non scontata di coraggio e di fede.
Per saperne di più ZENIT ha intervistato il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa ofm, in occasione della sua presenza al convegno nazionale degli educatori dell’Azione cattolica ragazzi italiana “Come vasi di creta. La qualità della relazione educativa per dare forma alla vita”, svoltosi a Roma dal 6 all’8 dicembre scorsi.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana. Il file audio da scaricare è quello del martedì, il commento è negli ultimi 10 minuti.
La decisione, assolutamente straordinaria nei confronti di un vescovo, si aggiunge alla scomunica comminata nel 2006, quando ordinò quattro vescovi. Una nota del Vaticano ripercorre le vicende di una “aperta ribellione” contro la Chiesa e ricorda che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI erano personalmente intervenuti per il ravvedimento dell’ex arcivescovo di Lusaka.
A tutti i cristiani del mondo diciamo: Non abbandonateci”, ha confessato monsignor Shlemon Warduni, Vescovo Ausiliare Caldeo di Baghdad, dopo gli ultimi attentati che hanno colpito i cristiani e le loro chiese in Iraq.
In un'intervista all'agenzia Fides, il presule ha affermato che la situazione irachena “desta preoccupazione e dolore”. La guerra e l'occupazione militare hanno portato instabilità politica e ingovernabilità, generando “miseria e distruzione” e portando un terzo della comunità cristiana del Paese a emigrare.
“E’ una tragedia di vaste dimensioni, che va sottoposta agli occhi del mondo”, ha dichiarato.
La mancanza di pianificazione politica, constata, “ha generato il proliferare del terrorismo, che oggi ha la sua agenda e destabilizza il Paese”.
Ultimamente si usa il termine “cristianofobia” per indicare le vessazioni più o meno vellutate a cui i cristiani sono sottoposti anche nel nostro continente, ma il termine forse non solo non è molto appropriato, ma non corrisponde pienamente al vero. Oggi in Europa, infatti, prevale la “dittatura del relativismo” e la dittatura porta sempre con sé il disprezzo e l’odio per coloro che si vogliono dominare… in questo caso sono i cristiani ad essere i più odiati, perché per “propria natura” sono “il popolo antirelativista”. Allora non siamo tanto in presenza di una “cristianofobia”, ma principalmente di una vera e propria persecuzione causata dall’odio per Colui che si è proclamato la Via, Verità e la Vita.
Registriamo intanto un ennesimo caso persecutorio ai vertici della Commissione UE e informiamo che oggi, giovedì 17 dicembre, a Strasburgo si voterà una risoluzione sulla sussidiarietà che vuole obbligare tutti i Paesi membri, cioè anche l’Italia, a rimuovere i simboli religiosi da tutti i luoghi pubblici.
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Il mondo e l’Asia sembrano avvolti nella paralisi delle soluzioni e nella violenza, dalla Terra Santa al Giappone; dall’Iran alla Cina. La strada della speranza è offerta dalla nascita del Salvatore, annunciato dalla Chiesa che in tutte le situazioni mortali, crea segni di novità. Gli auguri di AsiaNews.
Per ben due volte negli ultimi giorni Papa Benedetto XVI è tornato sui temi della salvaguardia dell’ambiente: lo ha fatto col messaggio all’apertura del vertice climatico di Copenhagen, auspicando che i lavori possano aiutare «ad individuare azioni rispettose della creazione e promotrici di uno sviluppo solidale, fondato sulla dignità della persona umana e orientato al bene comune». Lo ha fatto più ampiamente l’altro ieri, nel messaggio per la XLIII Giornata Mondiale della Pace, per la quale il Papa ha scelto il titolo: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato .