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Messaggio del 4 giugno 2004:Cari figli, pregate in questi giorni per la pace. Per la Pace nelle vostre famiglie e per la pace nel mondo

Notizie dai giornali cattolici



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L’eroica testimonianza del card. Stepinac contro il totalitarismo comunista è ricostruita da Enrico Miscia in un ampio inquadramento storico. L’apostolo della Croazia è stato beatificato da Giovanni Paolo II nel 1998.
Rassegna e confutazione di alcune tesi clamorosamente false di un dilettante che si avventura in campi dov’è incompetente. Copiando anche interi brani da Internet.
I malati terminali non devono essere emarginati da una mentalità che mette al centro l’efficienza fisica. E' questo in sintesi il messaggio lasciato questa domenica da Benedetto XVI nel visitare l'Hospice Sacro Cuore, al Gianicolo, un Centro di cure palliative gratuite per malati terminali, che si occupa anche di formazione e ricerca. Il primo nucleo dell’Hospice è sorto nel 1998 all’interno della Casa di Cura Sacro Cuore, grazie al sostegno del Circolo San Pietro e della Fondazione Roma e con il supporto medico-scientifico del Polo Oncologico Regina Elena.
Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Benedetto XVI, ha consacrato questo sabato nella Basilica vaticana tre nuovi Vescovi incoraggiandoli nella missione di essere “ministri della gioia”. Riferendosi al periodo liturgico che prepara al Natale, il porporato li ha definiti “Vescovi dell'Avvento”, araldi di quella gioia che solo Cristo può donare. La Basilica di San Pietro era stracolma di fedeli giunti da tutto il mondo per assistere alle consacrazioni episcopali, che avevano come concelebranti principali – oltre a 50 Vescovi e diverse centinaia di sacerdoti – il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo de L'Aquila.
A migliaia di bambini in piazza san Pietro per la benedizione dei “Bambinelli”, Benedetto XVI sottolinea che il presepio, come per san Francesco, serve a scoprire che Gesù è il centro della vita, e che l’amore di Dio ci spinge a “farsi dono agli altri”, anche in mezzo a “disagi”, “povertà”, emarginazione”. Un ricordo per quattro missionari uccisi nei giorni scorsi in Congo, Kenya, Sudafrica.
Esordisce tendendo la mano alla Lega, con la quale negli ultimi giorni l'aria si era fatta un po' tesa per via delle accuse del ministro della Semplificazione Roberto Calderoli all'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, la cui unica “colpa” era stata quella di ricordare ai politici il dovere dell'accoglienza degli immigrati. Il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano partecipando il 10 dicembre a un dibattito alla Lumsa di Roma sulla figura di Don Sturzo, appiana così il rancore, riconoscendo un merito al partito del Carroccio: quello del «presidio del territorio». Ora «sottolineato in modo speciale dalla Lega, una volta era appannaggio dei soli vescovi e parroci – ricorda il porporato -, bisognerebbe recuperarlo».
Il presepio ci insegna che la vera gioia non consiste nel possesso dei beni materiali ma nel sentirsi amati da Dio. Lo ha detto questa domenica Benedetto XVI, prima della recita dell'Angelus in piazza San Pietro. Rivolgendosi ai fedeli presenti, tra cui i tanti bambini del Centro oratori romani giunti con i loro genitori e animatori per la tradizionale benedizione dei “bambinelli”, le statuine di Gesù bambino che i ragazzi metteranno nei presepi delle case e degli oratori, il Papa ha riflettuto sull'importanza del Mistero di Dio nella nostra vita. “Il presepio – ha spiegato il Santo Padre – è una scuola di vita, dove possiamo imparare il segreto della vera gioia”, che “non consiste nell’avere tante cose, ma nel sentirsi amati dal Signore, nel farsi dono per gli altri e nel volersi bene”.
L’essere umano viene concepito senza la sua volontà, e il suo sviluppo dipende per lo più dalla madre fin dalla nascita. In seguito la sua vita dipende dalla famiglia e dalla società in cui egli vive. Nel 1978, a partire dall’episodio della nube tossica di Seveso, venne istituita in Italia la legge 194, che contiene norme sull’interruzione volontaria della gravidanza, entro i primi novanta giorni, a discrezione della donna e, dopo tale periodo, sulla base di indicazioni di natura medica. Gli interventi possono essere praticati unicamente presso ospedali pubblici, istituti ed enti autorizzati. Durante gli anni ’80 fu introdotta in Francia la pillola RU 486 per consentire l’interruzione chimica della gravi danza. Questo prodotto consente, in molti casi, l’evacuazione di un embrione umano senza intervento chirurgico, riproponendo un tema che il referendum sulla legge 40, in merito alla procreazione medicalmente assistita, aveva già battuto in Italia col voto del 2005.
Il prossimo 15 dicembre alle ore 10:45, Carlo Casini, deputato europeo e Presidente del Movimento per la vita italiano, insieme ai rappresentanti dei Movimenti per la vita e per la difesa della famiglia provenienti da tutta Europa, si incontrerà con il Presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, e con la Presidente della Commissione Petizioni Erminia Mazzoni, per consegnare oltre 500mila firme di cittadini europei che hanno sottoscritto la "Petizione europea per la vita e la dignità dell'uomo". Nella petizione i sottoscrittori dei 27 Paesi dell’Unione più la Croazia, chiedono che siano adottate tutte le iniziative affinchè nella interpretazione e applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione alla quale l' Europa dovrà aderire così come nella “Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali” (art. 2) si riconosca il diritto alla vita di ogni essere umano, dal concepimento fino alla morte naturale.
L'autorizzazione all'immissione in commercio del "medicinale per uso umano Mifegyne", la pillola abortiva RU 486, ha portato un velo di oscurità in questo cammino di Avvento che ci condurrà, fra qualche settimana, alla gioia della Festa del Natale. Riceviamo questa notizia con dispiacere, ma purtroppo non di sorpresa. Negli ultimi mesi siamo stati testimoni di un balletto tra le varie istituzioni che dovevano prendere questa decisione, balletto che però non sembra sia terminato.
La mattina del 12 dicembre, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, il Vescovo Brian Farrell, LC, Segretario del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, ha ordinato sacerdoti 59 religiosi della Congregazione dei Legionari di Cristo. I novelli sacerdoti Legionari di Cristo provengono da undici paesi: Messico (29), Stati Uniti (9), Spagna (7), Canada (3), Germania (2), Brasile (2), Francia (2), Italia (2) Venezuela (1), Vietnam (1), Repubblica Ceca (1). Hanno un’età compresa tra i trenta e i quarant’anni, anche se due ne hanno già cinquanta.
"Alzati Chiesa in Africa, famiglia di Dio”: fu l'appello di Benedetto XVI in occasione della chiusura del sinodo per il continente africano, poco più di un mese fa. In risposta a questa chiamata, 83 vescovi e 7 arcivescovi giunti da 30 diverse nazioni dell’Africa, - dal Senegal il cardinale Sarr Theodore Adrien arcivescovo di Dakar - si sono riuniti a convegno in questi giorni presso la Domus Galilaeae, centro internazionale nei pressi di Korazim, in Terra Santa, per fare il punto sull’evangelizzazione del continente africano. Insieme ai vescovi, sacerdoti diocesani, vicari generali, catechisti e famiglie missionarie, in tutto circa 450 partecipanti hanno aderito all’invito degli iniziatori del Cammino Neocatecumenale Kiko Arguello e Carmen Hernandez, in continuità con un incontro analogo che nel 2007 aveva riunito molti vescovi africani in Terra Santa.