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Messaggio del 22 marzo 1984:Cari figli, questa sera vi invito in particolare ad onorare durante la Quaresima le piaghe che il mio Figlio ha ricevuto per i peccati di questa parrocchia. Unitevi alle mie preghiere per la parrocchia, perché le piaghe gli siano sopportabili. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Continuate a venire sempre più numerosi!

Notizie dai giornali cattolici



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Nel solo mese di novembre, l’arcidiocesi di Milano ha organizzato quattro conferenze sull’islam, fra cui una intitolata così: “Apprezzamento di alcuni valori religiosi nell’islam”. A gennaio se ne terrà un’altra: “Attuali fronti del dialogo con l’islam”. Le lezioni sono tenute dall’accademico Paolo Branca e fanno parte del ciclo “Dio ha molti nomi”, promosso dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Per capire la logica della diocesi nei rapporti con l’islam è decisiva la figura di Branca, l’islamologo di riferimento di Tettamanzi.
Mons. Alberto Giraldo Jaramillo, arcivescovo di Medellín, in Colombia, lo scorso 9 dicembre in una nota alla comunità ecclesiale racconta che uno dei suoi vescovi ausiliari, mons. Víctor Manuel Ochoa Cadavid, nei giorni passati ha ricevuto un pacco, “apparente dono di Natale”, contenente invece "minacce di morte molto serie". Dopo le consultazioni necessarie, il nunzio apostolico, ritenendo che tali minacce rappresentassero “un serio pericolo per la vita” del vescovo, ha deciso di trasferirlo in un luogo protetto.
La violenza non cessa in Iraq ed è costata la vita a due cristiani di Mosul il giorno dopo il grave attentato di Baghdad che ha provocato 127 morti. “Non si ferma la violenza anticristiana in Iraq. Nella serata di ieri la polizia ha rinvenuto i cadaveri di due fratelli cristiani a Mosul”, ha reso noto questo giovedì la “Radio Vaticana”.
I sacerdoti devono rifuggire da un certo “arido intellettualismo” e riscoprire il valore dell'unzione dello Spirito per spandere il buon profumo di Dio” nel mondo. E' quanto ha detto padre Raniero Cantalamessa, nella seconda Predica di Avvento, tenuta questo venerdì mattina alla presenza del Papa e dei membri della Curia Romana. Continuando nella sua analisi della Seconda Lettera ai Corinzi, il predicatore della Casa pontificia ha parlato della sacralità conferita al sacerdozio dall’unzione sacerdotale ed ha stigmatizzato gli atteggiamenti scandalosi di quei presbiteri che invece di essere “ministri dello Spirito” provocano il rifiuto di Cristo da parte della gente.
Vogliono mandare al confino le suore, estrometterle dalla vita pubblica, chiuderle in monastero. Sta accadendo a Roma in questi giorni, scuola elementare Jean Piaget, via Suvereto. Un gruppo di zelanti genitrici, guidate da una «cassintegrata dell'Alitalia» ha chiesto la testa di una maestra colpevole di essere suora. Costei, un tipo minuto, è una suora padovana di 61 anni della Congregazione di Maria Consolatrice. Non ha fatto propaganda di Gesù, quando mai. Insegna italiano, ha il curriculum giusto, i titoli di studio, sta in graduatoria. Ma per il fatto di essere suora, secondo la mamma «cassintegrata dell'Alitalia», non può essere una dipendente dello Stato laico. Deve sparire. «È per l’abito che indosso – afferma la suora - non per come faccio l’insegnante». È consapevole di «non dover oltrepassare il limite. Misuro ogni parola quando faccio lezione, sono anche troppo scrupolosa - spiega - ma nessuno di noi può negare che scriviamo anno 2009 perché è nato un certo Signore chiamato Gesù Cristo». La dirigente scolastica Maria Matilde Filippini, che pure si professa atea, taglia corto: «Non chiederò l’allontanamento dell’insegnante» e conferma anche la decisione di non accogliere la richiesta di alcuni genitori di spostare i figli dalla II C. E la direttrice atea rincara la dose:«Questo è razzismo laico, viviamo dei tempi cupi». «Se proprio vogliono, siano loro a cambiargli scuola». Per il momento la questione si ferma qui. Grazie a Dio. Ma già si intravvede cosa potrà accadere in seguito anche in altre parti d’Italia. Pessimi segnali.
Con la presentazione di una ricerca questo giovedì alla Yeshiva University di New York, è stato aggiunto un altro tassello che illumina il vero comportamento di Papa Pio XII durante la Seconda Guerra Mondiale, contraddicendo le voci che lo vorrebbero inattivo di fronte alla barbarie nazista. La ricerca, della Fondazione “Pave the Way” (PTWF), il cui obiettivo è rimuovere gli ostacoli tra le religioni, mostra infatti ancora una volta gli sforzi compiuti da Papa Pacelli per salvare la vita degli ebrei perseguitati dal regime tedesco dell'epoca.
Don Fortunato Di Noto, sacerdote fondatore di Meter (www.associazionemeter.org), ha alzato la voce sui preti pedofili ed ha espresso apprezzamento per le parole del Papa sul dossier pedofilia presentato dalle diocesi irlandesi. “Ogni abuso sessuale perpetrato ai bambini è tragico, è un peccato enorme che chiede atti ferrei e duri – ha affermato –. Anche e soprattutto se a colpire è un prete che non avrebbe mai dovuto essere tale".
Benedetto XVI condivide il dolore dei fedeli irlandesi dopo le inchieste che rivelano gli abusi attribuiti a sacerdoti e religiosi contro molti bambini. Il Papa ha incontrato questo venerdì mattina il presidente della Conferenza Episcopale Irlandese, il Cardinale Seán Baptist Brady, Arcivescovo di Armagh, e monsignor Diarmuid Martin, Arcivescovo di Dublino, per valutare la situazione della Chiesa nel Paese in seguito alla recente pubblicazione del “Murphy Commission Report”.
«Nel cuore di ognuno di noi passa il confine tra il bene e il male e nessuno di noi deve sentirsi in diritto di giudicare gli altri, ma piuttosto ciascuno deve sentire il dovere di migliorare se stesso. I mass media tendono a farci sentire sempre "spettatori", come se il male riguardasse solamente gli altri, e certe cose a noi non potessero mai accadere. Invece siamo tutti "attori" e, nel male come nel bene, il nostro comportamento ha un influsso sugli altri». Le parole del Papa, pronunciate a Roma in Piazza di Spagna per la cerimonia dell’Immacolata martedì scorso, ancora riecheggiano con la loro forza evocativa. È vero, i media intossicano «i cuori, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno, si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono». Ci voleva davvero il successore di Pietro per ricordare alla società italiana che c’è un inquinamento peggiore di quello atmosferico che incombe sulle nostre città e sul nostro vivere quotidiano. E noi che lavoriamo nei media dovremmo sentirci chiamati in causa da un’analisi così lucida. Una volta c’era un settimanale, Il Sabato, che rappresentava uno spazio di obiezione di coscienza e un esempio di eccellenza giornalistica nel panorama italiano. Oggi non ci sono più le condizioni perché esista qualcosa del genere.
Durante le ultime fasi della competizione interna al Partito Democratico, per l’elezione del nuovo segretario, Dorina Bianchi fu al centro di un’aspra polemica, a proposito dell’indagine conoscitiva sulla pillola abortiva Ru486. Non era certo la prima volta che su un tema etico il Pd andasse in fibrillazione, come aveva confermato lei stessa in un’intervista a ilsussidiario.net, ma il congresso e le primarie erano troppo vicine per prendere decisioni importanti. L’auspicio delle diverse mozioni sembrava quello di riuscire a trovare un nuovo segretario, capace di rimettere in moto le diverse componenti del partito in vista di un progetto comune. L’elezione di Pier Luigi Bersani sembra però aver accelerato il processo di abbandono di esponenti dell’area cattolica e moderata come Rutelli (oggi leader di“Alleanza per l’Italia”) e la stessa Bianchi, che ci spiega le ragioni della sua decisione.
La plenaria tenutasi ieri in Vaticano si è svolta con “cordialità” e ha programmato nuovi incontri in gennaio e a maggio 2010. Le delegazioni guidate da mons. Balestrero e Daniel Ayalon. Ottimismo di p. Jaeger: La lentezza è dovuta alla complessità della materia. Ma non c’è vuoto normativo: l’impegno delle Parti di negoziare il nuovo trattato è ‘senza pregiudizio’ dei diritti esistenti.
L’anno scorso cinquemila ragazze inglesi al di sotto dei 20 anni hanno abortito, e per tutte quante era almeno la seconda volta…