La cosiddetta pillola del giorno dopo o meglio aborto chimico, é stata al centro di valutazioni diverse ed anche polemiche. Ne abbiamo discusso con il cardinale messicano Javier Lozano Barragan, Presidente Emerito del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, Pastorale per la salute.
La città in cui nacque Gesù ha iniziato la preparazione al Natale e nella Piazza della Mangiatoia si possono già vedere le luci e ascoltare i canti dell'Avvento.
In occasione della prima domenica di Avvento, il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, ha fatto un'entrata solenne a Betlemme sabato 28 novembre. La celebrazione ha avuto luogo in un momento in cui la città recupera il suo entusiasmo, con l'arrivo dei pellegrini, dopo la tensione vissuta con l'Intifada dei primi anni di questo decennio.
La presenza della delegazione della Santa Sede a Istanbul per la festa di Sant'Andrea è "una conferma del desiderio di eliminare gli impedimenti accumulati nel corso di un millennio e di pervenire alla pienezza della comunione", considera il Patriarca ecumenico Bartolomeo I.
I cristiani hanno un dovere non negoziabile di andare incontro alle necessità economiche dei bisognosi, ma talvolta si dimostrano carenti nel comprendere quali misure siano più efficaci nella riduzione della povertà. Ne è convinto il Direttore di ricerca dell’Acton Institute, il prof. Samuel Gregg.
Il prof.Gregg sarà tra i relatori della prossima conferenza organizzata dall’Istituto Acton, dal titolo “Libera impresa, povertà e crisi finanziaria”, che sarà ospitata dalla Pontificia Università della Santa Croce, giovedì, 3 dicembre prossimo, a Roma.
Il vero teologo è colui che non cede alla tentazione di misurare con la propria intelligenza il mistero di Dio, spesso svuotando di senso la figura di Cristo, ma è colui che è cosciente della propria limitatezza.
E’ quanto ha detto in sintesi – secondo la cronaca offerta dalla Radio Vaticana – Benedetto XVI durante l’omelia per la Messa celebrata, martedì mattina, con i membri della Commissione Teologica Internazionale, impegnati da ieri nella Plenaria annuale.
In rappresentanza del “più efficace” e del “più presente attore nella lotta all'Aids”, i Vescovi dell'Africa hanno sottolineato che non è il momento di diminuire gli sforzi in questo campo.
Lo hanno fatto in un messaggio del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM) per il 1° dicembre, Giornata Mondiale per la Lotta all'Aids.
Occorre pregare perché i sacerdoti siano “immagine viva del Signore Gesù e portino l’amore di Dio alle comunità loro affidate”. E' l'invocazione dei Vescovi italiani contenuta nel Messaggio per la 14ª Giornata Mondiale della Vita Consacrata, diffuso martedì col titolo “Una vita intagliata nell’essenziale”.
Il Messaggio per questa Giornata, che si celebra tradizionalmente il 2 febbraio, nella festa della Presentazione del Signore al Tempio, si colloca nella cornice dell' Anno Sacerdotale indetto da Papa Benedetto XVI in occasione dei 150 anni dalla morte del santo Curato d'Ars, e che ha per tema: “Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote”.
Il Vescovo Paul Hinder, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, in un’intervista al giornale nazionale della Svizzera orientale, prende posizione sui rapporti fra cristiani e musulmani.
Parlando dei minareti afferma che “molto probabilmente hanno ripreso l’architettura delle chiese. Perciò parlare di 'punte di lancia' o di 'missili' è sicuramente una battuta. Come quando si mette in mano al Papa un campanile con la croce e si dice che gli deve servire da paraurti per la conquista del mondo. Però né una battuta né l’altra sono indice di intelligenza, e al contrario dimostrano una buona dose di ignoranza, se non addirittura di cattiveria”.
La situazione del Medio oriente è stagnante: una crisi dell’Islam trascina tutto in una paralisi mortale. La crisi tocca anche l’occidente, dimentico delle sue radici cristiane. Eppure islam e occidente hanno bisogno l’uno dell’altro. Uno studio del nostro esperto sull’islam, in preparazione al Sinodo delle Chiese del Medio oriente.
Il marito di Laili Costa è stato assassinato il 14 luglio da un commando armato. I poliziotti non indagano perché la donna non può pagare il “pizzo”. A breve verrà sfrattata e le figlie soffrono di malnutrizione grave. Nel cuore un desiderio: “festeggiare il Natale con le mie bambine”.
In un comunicato diffuso con la massima urgenza questo martedì, il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, ha rivolto un appello al Presidente della Regione Emilia–Romagna, ai Membri della Giunta regionale e del Consiglio regionale affinché non si proceda alla equiparazione alla famiglia di forme di convivenza di natura diversa.
In qualità di cittadino, di cristiano e di Arcivescovo, il Cardinale Caffarra fa riferimento al Progetto di legge di iniziativa della Giunta Regionale, in cui nel comma 3 dell’art. 42 ai pone sullo stesso piano singoli individui, famiglie e convivenze nell’accesso dei servizi pubblici locali, e spiega che già più volte ha espresso “con pacate e convincenti argomentazioni giuridiche l’inaccettabilità di questa equiparazione”.
In una dichiarazione in occasione della Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese, celebrata il 29 novembre, Caritas Gerusalemme ha fatto appello “ai Governi e alla comunità internazionale affinché compiano passi concreti che portino alla pace e alla stabilità in questa Terra”.
Allo stesso modo, esorta a lavorare “per la realizzazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, della legalità internazionale e della IV Convenzione di Ginevra, di modo che l'anelito a uno Stato palestinese sovrano non sia solo un sogno, ma comporti una vera speranza che si possa trasformare in realtà”.
Un recente studio, presentato ieri a Bruxelles ai sindaci delle maggiori città europee, dimostra che esiste un luogo di culto ogni 1840 musulmani. Come nei paesi islamici. E tra chiese e cristiani il rapporto è lo stesso.
Forse vale la pena di ricordare quanto, pochi giorni fa, ha affermato il Cardinale Vinko Puljić, Arcivescovo di Sarajevo e Presidente della Conferenza Episcopale Bosniaca: “I petrodollari aiutano a costruire molte moschee e centri islamici e provocano un cambiamento di mentalità: contro il cristianesimo e specialmente contro i cattolici”. “A fine ottobre, il Ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha detto a Sarajevo che lo scopo della politica turca è la nuova ascesa dell’impero ottomano nei Balcani, come nel XVI secolo: nessuna voce in Europa e in America si è levata in segno di protesta. A Fiume e a Colonia si dà il permesso per costruire le moschee e questo è giusto, ma perché nessuno guarda a come vivono i cattolici a Sarajevo o in Turchia? Occorre affermare la reciprocità, non contro qualcuno, ma positiva, per il bene di tutti”.
L’islam fa paura agli svizzeri, i quali intendono difendere, anche nel paesaggio urbano, l’immagine di un popolo di tradizione cristiana: quindi niente minareti accanto ai campanili. Se espresso così, l’esito del voto sul divieto dei minareti non dovrebbe né stupire né dispiacere troppo ai cattolici svizzeri. Quanto allo stupore confermo: la Svizzera fa i conti fino in fondo con la sfida della democrazia, e i suoi governanti (fermamente contrari all’iniziativa sui minareti) hanno dovuto accettare anche stavolta il confronto con un popolo che si esprime direttamente e molto spesso sconfessa partiti e ministri. Vorrà dire che i musulmani “alpini” si ingegneranno a costruire moschee a forma di châlet (visto che il divieto tocca esclusivamente i minareti), esercitandosi, per sostituire il muezzin nel richiamo alla preghiera, all’uso del pittoresco corno delle Alpi…
“Il mio prossimo impegno politico è quello di costruire un partito per rappresentare organicamente il popolo cristiano. I cattolici italiani hanno scommesso su Prodi e sono rimasti delusi, hanno scommesso su Berlusconi e sono rimasti delusi. E se alla fine scommettessero su se stessi? Sul fronte della bioetica la prima scadenza è il testamento biologico, segue la battaglia sui matrimoni gay che già si prepara. C’è intanto la moratoria internazionale sull’aborto che la Camera ha approvato ma sulla quale il nostro Governo non si sta dando molto da fare alle Nazioni Unite e, quindi, dovremo trovare il modo di spingerlo e/o di fare in qualche altro Paese una campagna simile a quella che abbiamo fatto in Italia. E c’è la lotta per le famiglie, in particolare per quelle numerose. Leone XIII diceva che il lavoratore ha diritto ad un salario familiare. Oggi c’è ancora tanta gente che pur lavorando duramente non riesce a far vivere decorosamente i propri figli“. E’ un Rocco Buttiglione a tutto campo quello che risponde alle numerose domande che ‘Petrus’ gli rivolge strappandolo ai tanti impegni di Presidente nazionale dell’Udc e di vice Presidente della Camera dei Deputati.